
Con grande sobrieta l'autore ripercorre le pagine del Vangelo per vedere come gli uomini che si sono incontrati col Cristo hanno vissuto un loro rapporto con lui.
LA VITA AL SERVIZIO DI DIO E DEGLI UMILI DI DON ZENO SALTINI: UN UOMO CAPACE DI SCELTE CORAGGIOSE E DELL INTRAPRENDENZA DELLA FEDE. Nato a fossoli di carpi (mo) il 30 agosto 1900, don zeno gia da ragazzo manifestr il suo animo ribelle e non conformista. Lasciata la scuola a 14 anni entra in un gruppo anarchico che abbandona a vent'anni pe r seguire il proprio percorso di fede che lo portera a prendere i voti. Il suo impegno sociale sfocia nel 1945 nella fondazione del movimento della fr948 i membri di quel gruppo, che aveva raggiunto ormai le 4000 unita, adottano i figli abbandonati dalla guerra e fondano una citta: nomadelfia. La dc, per paura di perdere voti, nel 1952 fa ritirare i sacerdoti da quella citta, don zeno chiese la laicizzazione per poter rimanere in quella comunita degradata. Ritornera prete solo dieci anni dopo per diventare il parroco della prima parrocchia comunitaria di nomadelfia.
Partendo dalla concezione tridimensionale dell'essere umano - corpo,psiche, spirito - gli autori si occupano soprattutto della guarigione psichica, oltre a quella spirituale e fisica.
Riflessioni che, passo dopo passo, tracciano un cammino silenzioso sul senso della vita attraverso uno sguardo profondo sulle cose e sugli eventi. Giunge per tutti il giorno in cui la vita si fa chiara. Le apparenze si dissolvono; le cose che valgono si impongono; le speranze non si aggrappano piu alle situazioni o alle persone, ma rendono vivi i rapporti e alimentano l'interiorita. Quando questo avviene e la stagione della vita matura. La serenita resta l'orizzonte di ogni giornata. Quando ti sorprende questa stagione, la vita non ti puo piu appartenere, esige di diventare dono. I genitori la offrono ai figli, in ogni circostanza, i maestri agli alunni ad ogni pagina dei libri letti insieme, gli amici agli amici ad ogni passo della storia comune. E' di questo domani che ci parlano le pagine di Molari.
Questo scritto vuole essere un'opera di grande speranza, perché Gesù Cristo non ha mai smesso e mai smette di offrire all'uomo la vera libertà. Oggi di libertà si parla tanto, con variegate ideologie che schiavizzano ancora di più la persona umana abbandonandola alle sue prigionie. È Cristo a donare all'uomo contemporaneo - stanco, infelice, egoista, ingordo? - non solo un senso autentico e genuino della libertà, ma la liberazione stessa.
La felicità è la percezione di essere persone uniche, realizzate e appagate. Che si voglia o no, le persone cercano la felicità e obiettivo di ogni persona è viverla. Ma questa ricerca non è priva di rischi, di incertezze e di ostacoli, poiché ogni processo di crescita comporta aspetti di "crisi" e "cambiamento". Le "crisi" ci spaventano perché esse richiedono il coraggio di ascoltare la propria voce, la propria chiamata, la propria vocazione alla vita. L'uomo di oggi, disabituato ad affrontare le sfide, si lascia passivamente assorbire da schemi precostituiti di pensiero, in regole d'azione preconfezionate; credendo di vivere, si annulla negli altri e sceglie o quello che gli altri gli dicono di fare o quello che gli altri fanno. Così l'infelicità è assicurata.
Altro che onnipotenza! Facendo dialogare esperienze di vulnerabilità umana con il vangelo di Giovanni, il fondatore dell'Arca esplora un nuovo attributo evangelico di Dio: la vulnerabilità, dalla carne alla pasqua di Gesù.
La vita nello Spirito è viva, molto personale, cambia, si evolve, ma ha regole e passaggi comuni e ben noti alla tradizione, che è saggio conoscere.
Riconoscere, riconoscersi ed essere riconosciuti sono riti del vivere e trama della nostra felicità. Solo lo sguardo capace di riconoscere dona esistenza ed esprime gratitudine. Il nostro volto e il nostro nome desiderano riconoscimento, là dove nascono fiducia e rispetto. Il Dio che cammina con noi, e ci riconosce come figli, apre il cielo e la vita a possibilità inaspettate. A noi la responsabilità e la bellezza di scoprire tale dono e diventare maestri di tale arte.

