
«L’amore del denaro è la radice di tutti i mali» scrive san Paolo (1Tm 6,10). San Tommaso aggiunge: «L’avarizia è amore di possedere senza misura». E san Gregorio Magno conclude che essa, impedendo allo Spirito di agire nel cuore dell’uomo, si esprime in questi sette aspetti: durezza di cuore che trattiene dal dare ai bisognosi, ansia irrequieta nel ricercare nuova ricchezza, violenza, inganno, spergiuro, frode, tradimento: tutti mezzi illeciti per impossessarsi di ricchezze.
Oggi l’avarizia ha assunto dimensioni mondiali con la crisi economica globale, prodotta dall’accumulo di denaro ad opera di avventurieri senza etica che hanno messo in ginocchio l’economia del mondo.
Destinatari
Un libro che si rivolge a un pubblico eterogeneo: laici, sacerdoti, semplici credenti e non.
Autore
Adalberto Piovano, monaco benedettino del monastero della SS.Trinità a Dumenza (VA), ha conseguito i suoi studi teologici all’Abbazia di Praglia, specializzandosi poi all’Istituto Orientale di Roma e ottenendo la licenza in Scienze Ecclesiastiche Orientali (Teologia dogmatico- patristica). Ha pubblicato su opere collettive e su riviste vari contributi e saggi soprattutto sul monachesimo e sulla spiritualità russa. Ha curato circa trecento voci su santi russi nei due volumi Bibliotheca Sanctorum Orientalium (Città Nuova). Con le Edizioni San Paolo sono in corso di pubblicazione i volumi della serie “Pensieri malvagi”.
La rievangelizzazione del mondo secolarizzato è una delle sfide più urgenti a cui è chiamata oggi la Chiesa; una sfida che Benedetto XVI considera una priorità pastorale e spirituale per la Chiesa.
In questo volume, che raccoglie le meditazioni tenute in presenza del Papa nell’Avvento del 2010 e in quello del 2011, l’autore intreccia la dimensione storica e quella spirituale dell’evangelizzazione, dai primi secoli del cristianesimo alle sfide maggiori che l’annuncio del Vangelo incontra nel mondo d’oggi: lo scientismo ateo, il razionalismo e il secolarismo, mettendo in luce la risposta che a ognuna di esse la fede cristiana ci permette di dare.
L'autore Raniero Cantalamessa, francescano cappuccino, è nato a Colli del Tronto (AP) nel 1934. Ordinato sacerdote nel 1958, si è laureato in teologia a Friburgo (Svizzera) e in lettere classiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove è stato anche docente di Storia delle origini cristiane e Direttore del Dipartimento di scienze religiose. È stato membro della Commissione Teologica Internazionale dal 1975 al 1981. Nel 1979 ha lasciato l’insegnamento per dedicarsi a tempo pieno al ministero della Parola. Dal 1980 è Predicatore della Casa Pontificia. Per molti anni ha condotto il programma «A Sua Immagine: le ragioni della speranza» su Rai Uno. È chiamato a parlare in varie parti del mondo. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato i seguenti libri: Il Soffio dello Spirito (19982); Gesù Cristo il Santo di Dio (19994); «Questo è il mio corpo»: L’Eucaristia (20062); Pasqua. Un passaggio a ciò che non passa (20082); Le beatitudini evangeliche. Otto gradini verso la felicità (20082); La fede che vince il mondo. L’annuncio di Cristo nel mondo d’oggi (20103); Pregare in Spirito e verità. La preghiera secondo la Bibbia (2010); Eros e agape. Le due facce dell’amore (2011).
Il Direttorio spirituale (Praxis cultus interni) fu scritto a Milano nel 1590 e destinato all’uso pratico dei formatori e di coloro che si applicano al cammino di perfezione. Ma è uno strumento utile anche per chi si trova nella necessità di riprendere vigore spirituale, particolarmente per coloro che percorrono la “via purgativa”. La fonte della dottrina esposta nell’opera è costituita in primo luogo, naturalmente, dagli Esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola.
Achille Gagliardi (1538 o 1539 1608), gesuita della seconda generazione, teologo, predicatore e soprattutto direttore spirituale, fu autore di una ponderosa produzione ancora in gran parte inedita. Con il Breve compendio di perfezione cristiana ebbe un influsso decisivo sul cardinale Pierre de Bérulle; attraverso di lui, la sua dottrina ebbe un peso determinante sulla spiritualità francese e non solo. Fu riscoperto nel sec. XIX ad opera di Jan Philip Roothaan, preposito generale fra il 1829 e il 1853, che dispose la pubblicazione di alcuni suoi scritti sulla dottrina spirituale della Compagnia di Gesù.
La profezia di Gesù riguardo alle sue parole si va realizzando lungo il corso dei secoli. Due millenni dopo che sono state pronunciate, sono più vive e attuali che mai. Quali altre parole potrebbero essere paragonate a quelle di Gesù? Parole semplici, che tutti possono comprendere. Parole vive, pronunciate dal Risorto, dal Vivente, che è sempre presente in mezzo a noi. Ma sono pochi i cristiani che se ne rendono conto. Nel loro cuore pare essersi spenta la fiducia nella potenza del vangelo.
Queste pagine vogliono risvegliare la speranza e rendere consapevole una generazione stanca e incredula che, senza il lievito quotidiano delle parole di Gesù, il mondo non sopravvivrebbe.
L'autore
Padre Livio Fanzaga, nato a Bergamo nel 1940, ordinato sacerdote fra i Padri Scolopi nel 1966, si è laureato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma) e in filosofia presso la Cattolica (Milano). Per anni si è impegnato nella pastorale giovanile
in una parrocchia di Milano. Nel 1987 assume la direzione dei programmi di Radio Maria. Attualmente è direttore della medesima emittente, ormai divenuta un network di dimensioni internazionali.
"La superbia è rinnegamento di Dio, invenzione dei demoni, disprezzo degli uomini, madre del giudizio del prossimo, figlia delle lodi, indizio di sterilità, ripudio dell'aiuto di Dio, sorgente della collera, porta dell'ipocrisia, sostegno dei demoni, custode dei peccati, artefice di crudeltà, ignoranza della compassione, esattrice inflessibile, giudice crudele, avversaria di Dio, radice della bestemmia. Il suo culmine è il rifiuto dell'aiuto di Dio e l'esaltazione dei propri sforzi, che è un comportamento diabolico".
Charles de Foucauld, Alessandra di Rudinì Carlotti, Alessandro Serenelli, Benedetta Bianchi Porro, Paolo Takashi Nagai... sono storie di conversione del XX secolo narrate in questo volume dal cardinale Angelo Comastri con la serenità e la luminosità che contraddistinguono lo stile della sua scrittura. Alcuni di questi nomi sono rimasti nell'immaginario collettivo, altri sembrano ormai dimenticati. Tutte le testimonianze, però, dicono grazie a Dio per la pazienza con cui rincorre i "lontani" e i "vicini" per stringerli al cuore nell'abbraccio del perdono, di cui tutti abbiamo quotidianamente bisogno.
«Il Signore guarisce tutte le tue malattie», recita il Salmo 103. Ma come affrontarle? La sofferenza ha in sé un senso salvifico che tutti gli uomini, compresi i non credenti, possono sperimentare. Malattia e sofferenza vanno combattuti e superati con la scienza, la tecnologia, la medicina ma anche con la speranza. Come ha scritto Vittorino Andreoli, «il dolore rivela all’uomo i fondamenti del suo essere uomo: la propria fragilità, l’aver bisogno dell’altro, l’importanza dei legami e dei sentimenti, la bellezza di una condizione di bisogno e di dipendenza». In questo libro alcuni grandi autori illustrano il loro modo di concepire malattia e speranza: si passa dalla significativa esperienza di Lourdes (Alessandro De Franciscis) alla vicenda personale, riportata con profonda partecipazione (Paola Bassani); dalla persona malata tra crisi e progetti e tra scienza e fede (Carlo Casalone) all’approccio terapeutico nei bambini (Momcilo Jankovic) e alla malattia nella Bibbia (Gianfranco Ravasi).
Nato in una famiglia cristiana, Kiko Argüello riceve un'educazione religiosa. Ma a un certo punto della sua vita, la fede va in crisi. "Dio esiste o non esiste", si domanda. Entra così in un periodo di deserto spirituale nel quale nulla però lo soddisfa: né i successi artistici come pittore, né le relazioni umane. Sull'orlo della disperazione, Kiko grida a Dio il proprio sconforto. E Dio lo prende per mano e lo guida passo passo a riscoprire il dono della fede, prima attraverso l'incontro con i Cursillos de Cristiandad, poi immergendosi completamente nella vita dei poveri nelle baracche di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid. Da questa esperienza, matura in Kiko la consapevolezza dell'urgenza di annunciare la Buona Notizia, il kerigma, ai più poveri. Insieme a Carmen Hernández, una missionaria laica, a contatto con il rinnovamento del Concilio, fonda una piccola comunità riunita intorno alla Parola e alla liturgia. Dalla Spagna si sposterà poi alla periferia di Roma per continuare la sua missione. È l'inizio del cammino neocatecumenale, che fa sua l'istanza del Concilio Vaticano II di istituire il catecumenato degli adulti, distinto in più gradi (SC 64), dando inizio a una forma di iniziazione cristiana, presente oggi in oltre cento paesi del mondo. Questo libro ne racconta, per la prima volta in prima persona, la nascita.
Quest’opera, per dirla in termini moderni, è una sorta di fiction di una storia che i cristiani “normali” più o meno conoscono, ma che hanno bisogno di sentirsi narrare con quello spessore narrativo e convincente che non teme scorciatoie, aggiunte e perfino ambientazioni un po’ facili. In certi momenti felici è un vero e proprio midrash della Parola di Dio, cioè un racconto contestuale che lo cala nell’esperienza del lettore (nel nostro caso, i genitori). E il Dio di cui ci parla è un Dio che gustiamo nella sua accanita e irrevocabile passione di conquistarsi la fiducia degli uomini, cioè di trasformarli in figli, in coloro che si fidano e permettono a Dio di essere Dio, cioè Padre. Dalla prefazione di Mariateresa Zattoni Gillini.
L'autore
Giuseppe Antonio Amadeo, avvocato genovese, sposato e padre di due figlie. Ha presieduto la locale Unione dei Giuristi Cattolici Italiani, della quale
è tuttora consigliere generale, nonché la Commissione Diocesana Giustizia e Pace di Genova, organizzando incontri e convegni e realizzando pubblicazioni divulgative. Ha sempre coltivato anche interessi culturali in letteratura, arti figurative, musica e teatro. Nella sua città ha curato letture pubbliche di testi di Caterina Fieschi e Tommaso Moro, oltre all’integrale delle lettere di san Paolo nel 2009.
Capita di venire sorpresi dall'irrompere di fatti o persone - che non ci aspettavamo né ci auguravamo - dentro la nostra vita. Quando ce ne accorgiamo, ci troviamo ormai coinvolti e ce li dobbiamo sorbire! Una situazione del genere si verifica - particolarmente - quando viene a farci visita la signora Tribolazione. È maleducata fin dalla nascita, arriva senza chiedere permesso e nel momento meno opportuno; né pare accorgersi del disturbo che ci dà, anche se ne mostriamo evidenti i segni. Che fare, in questi casi? Non ho la pretesa di insegnarti un trucco magico per farla scomparire, né scrivo per offrirti cose che fa piacere sentire. Vorrei invece parlarti di quello che è necessario ascoltare. Ecco: dovremo imparare a trasformare questi tempi non desiderabili in occasione di crescita personale e di maturazione nella fede, di risveglio della speranza, di maggiore sensibilità alla presenza di Dio che guida la nostra vita. Come affrontare le prove della vita, secondo la dignità umana e la fede cristiana.
Troppe volte, nella storia della spiritualità e della predicazione, la parabola del Padre Misericordioso è stata approcciata in maniera superficiale o inutilmente moralistica. Alessandro Amapani, in questo volume, è riuscito a farne una sintesi biblicamente e teologicamente centrata, accessibile a tutti, capace di smuovere l'anima. Evidente frutto di un suo percorso personale, di una sua vita interiore, questo suo testo è un vero dono per chi vuole approcciarsi al Vangelo col desiderio di farne la bussola delle proprie scelte.
La vita di Gesù scritta con gusto e passione. L'attesa del Messia e le parabole che danno un'immagine nuova di Dio. La passione, la trasfigurazione, l'eucarestia. Gesù nella vita dei discepoli. Il cardinale Angelo Comastri conosce bene gli studi di cristologia; preferisce, tuttavia, accostarsi a Gesù con l'entusiasmo genuino del credente, con la fiducia generosa dell'uomo di fede.

