
P. Schillebeeckx compie novant’anni. Francesco Strazzari, che una decina di anni fa aveva già permesso al pubblico italiano d’incontrarlo nel libro-intervista Sono un teologo felice, torna a fargli visita nella sua stanza di Ber en Dal, dove, pur nella fatica dell’età e della malattia, egli prosegue operoso i suoi studi: «Non so se farò in tempo a finire il libro sui sacramenti... I sacramenti sono la festa di Dio e dell’uomo, e il loro fascino è un canto che sempre si espande».
Ne scaturiscono appassionate confessioni di un uomo che ha fatto della sua vita una continua ricerca di Dio: «Alla mia età, dopo una lunga e laboriosa ricerca, che non è ancora terminata, vorrei dire sommessamente che la bontà di Dio ha l’ultima parola nella nostra vita, la quale è di fatto un miscuglio di senso e non senso, di salvezza e non salvezza, di disperazione e speranza».
Il suo amore per la Chiesa, che mai pensò di lasciare, e le sue preoccupazioni per le sorti dell’umanità, spesso lontana da Dio, vedono la missione della prima strettamente legata alle vicende della seconda: «La Chiesa deve entrare nel mondo, non per conformarsi – guai! –, ma per essere profetica e critica... Cosa dire a coloro che hanno lasciato la Chiesa? Sono purtroppo tanti. Il loro esodo provocherà forse una specie di purificazione e porterà la Chiesa a riflettere, a proporre l’essenziale, a parlare più di Dio che di se stessa, a sentirsi più viandante che trionfante».
Sommario
Prefazione: il nostro Dio umanissimo (T. Radcliffe op). Introduzione: il canto di Dio in un uomo appassionato di teologia. 1. Gesù di Nazaret: sfida continua. 2. Senso della vita e messaggio evangelico. 3. Il desiderio del compimento ultimo. 4. La mistica delle nostre società tardo-moderne.
Note sugli autori
Edward Schillebeeckx (Anversa 1914), frate domenicano, è una delle figure più interessanti della teologia del ’900. Dopo gli studi teologici a Lovanio, Le Saulchoir e la Sorbona, nel 1947 tornò a Lovanio in qualità di docente. Dieci anni più tardi fu nominato professore di dogmatica e storia della teologia all’Università cattolica di Nimega. Durante il concilio Vaticano II fu consigliere del card. Alfrink, arcivescovo di Utrecht. Più volte convocato a Roma dalla Congregazione per la dottrina della fede per fornire chiarimenti in merito ai suoi scritti, il suo pensiero non fu mai giudicato in contrasto con la fede cattolica. Insignito di numerose lauree honoris causa da università americane ed europee, è autore di oltre un centinaio di articoli e volumi.
Francesco Strazzari è presbitero della Chiesa di Vicenza. Giornalista, collabora con la rivista Il Regno, spesso in qualità di inviato. Per le EDB ha pubblicato: il saggio-intervista a E. Schillebeeckx, Sono un teologo felice (1993); Testimoni di speranza (2002) e, con A. Filippi, La cosa più importante per la Chiesa del 2000 (1999). Ha inoltre curato i volumi: Io donna prete (1994); Dal carcere di Londra… (1995); J. Loew, Madeleine Delbrêl. Dall’ateismo alla mistica. Con un ritratto di J. Loew (21998) e la pubblicazione dei testi di E. Zoghby, Fede senza paura (1997) e Il Credo dell’amore (1999), e di J.-M.R. Tillard, Credo nonostante… (2000) e Dialogare per non morire (2001).
«La tenerezza non è lontana da noi: è inscritta come un germoglio nelle profondità del nostro essere; attende solo di venire alla luce e di sbocciare: essa ci è offerta come stupore di essere, di amare, di contemplare con meraviglia sempre nuova le infinite sinfonie dell’universo, stupore di adorare». L’unica condizione – ci dice l’autore – è avere occhi per scorgerla, un cuore per sentirla, mani per stringerla e ridonarla, un animo forte per conservarla intatta e testimoniarla.
Le ‘briciole di tenerezza’ da lui proposte – sotto forma di pensieri, poesie, preghiere –, come piccole luci ai bordi della strada per orientare il cammino della vita e aiutare a realizzarlo in pienezza, costituiscono un invito a volgere lo sguardo in direzione di Dio-Amore, sorgente di ogni tenerezza.
Sommario
Introduzione. I. Pensieri sparsi. II. Poesie in libertà. III. Preghiere di tenerezza. IV. Lettere di bambini a Dio. Conclusione. Una tenerezza conquistata.
Note sull'autore
Carlo Rocchetta, già docente di sacramentaria alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e alla Facoltà teologica di Firenze, è socio fondatore della Società italiana per la ricerca teologica (SIRT) e dell’International Academy for Marital Spirituality (INTAMS), nonché docente all’Istituto teologico di Assisi. Per le EDB dirige la collana «Corso di teologia sistematica». Ha pubblicato: Storia della salvezza e sacramenti, Roma 1976; I sacramenti della fede, Bologna 32001; Sacramentaria fondamentale, Bologna 31999; Per una teologia della corporeità, Torino 1990; «Fare» i cristiani oggi, Bologna 22001; Il sacramento della coppia, Bologna 42003; Teologia della tenerezza, Bologna 32002; L’invocazione del Nome di Gesù, Bologna 2002; Viaggio nella tenerezza nuziale. Per ri-innamorarsi ogni giorno, Bologna 22004; Elogio del litigio di coppia. Per una tenerezza che perdona, Bologna 2004; con M. Florio: Sacramentaria speciale I. Battesimo, confermazione, eucaristia, Bologna 2004.
«Questo lavoro vuole essere una semplice suggestione per aprirsi insieme al mistero della vita, tenendo conto del fatto che essa ingloba la morte come atto supremo e come sigillo di autenticità». Nate in contesto monastico, le pagine proposte dall’autore affrontano una tematica che accomuna tutto il genere umano.
Esse costituiscono un piccolo viaggio per trasformare la meditazione sul mistero della vita – comprensivo di tutte le sue fasi – in una lectio divina. Per questo la riflessione più sistematica è posta tra due momenti di lettura di testi e figure bibliche. Da Lazzaro fino ad Anna, attraverso Marta e Maria, Simeone e i genitori di Gesù, il lettore è accompagnato verso il Signore della vita, verso il grido di vittoria dell’amore a cui ogni uomo e ogni donna sono destinati per sempre.
Sommario
Presentazione. Introduzioni. I. Lazzaro, l’amico del Signore. II. Come ci aspetta: sorella e sposa. III. Cosa ci spetta: mendicare. IV. Quale nuovo inizio: ef-thanasìa. Epilogo. V. Anna, la «nonna» del Signore. Conclusione.
Note sull'autore
MichaelDavide Semeraro osb (Fasano - BR, 1964) è monaco benedettino del monastero di Germagno (VB) dal 1983 ed è stato ordinato presbitero nel 1998. Ha completato la formazione nei monasteri francesi di Tamié e de La Pierre-qui-Vire, e la formazione teologica alla Pontificia Università Gregoriana con il dottorato in teologia spirituale. È impegnato nell’animazione spirituale che ha nel monastero il suo punto di riferimento materiale e nella Parola il riferimento interiore. Ha pubblicato: Le donne di san Benedetto, La Meridiana, Molfetta 2005; Etty Hillesum: Dio matura, La Meridiana, Molfetta 2005; presso le EDB: Con Gesù in compagnia di Luca. La Parola festiva nell’anno C (2006), Con Gesù in compagnia di Matteo. La Parola festiva nell’anno A (2007) e Cantico dei Cantici. L’amore non s’improvvisa (2006). È inoltre autore delle riflessioni alle letture del volume mensile Messa quotidiana e dei volumi a caratteri grandi Accompagnati dalla Parola (per i tempi di Avvento e di Quaresima).
"Alla società del nostro tempo, sopraffatta dalle parole e dai rumori, una cosa sarebbe estremamente necessaria, la riscoperta del silenzio quale dimensione interiore e irrinunciabile dell'uomo. (...) Questa raccolta di spunti meditativi sul silenzio esce discretamente dal chiostro per farsi compagna di viaggio a quanti, esuli sulle strade del mondo, aspirano a raccogliersi nella "cella interiore" e ristorarsi alla vergine sorgente della Parola" (dalla Premessa). La prima parte del volume propone, in certo qual modo, una scuola di formazione al silenzio. Segue poi un breve saggio su Romano Guardini, le cui parole hanno ancora oggi la forza della profezia. Nella seconda parte sono offerte suggestive evocazioni di quella ineffabile esperienza che è il silenzio contemplativo. Un libro nato in un contesto di lectio divina, da non leggersi tutto di seguito, ma da 'sorseggiare' lungo il cammino, quando il passo si fa più stanco e il cuore più assetato.
Cercare il volto di Dio, e di Gesù che ce lo rivela, è un'esperienza continua all'interno del cristianesimo ma è ogni volta nuova nelle persone che vi si impegnano.
Traguardo lontano? Nella sua pienezza, certamente. Ma già oggi è chiesto al credente di orientare lo spirito verso quello che sarà domani l'Ottavo Giorno senza tramonto. «Oggi hai svelato, Padre, alle genti, convocate dalla luce di una stella, il tuo Figlio unigenito; ora che già ti abbiamo conosciuto nella fede, guidaci tu benignamente alla contemplazione aperta della tua sovrana bellezza» (Messale ambrosiano). «Nella notte del mondo il tuo volto ci illumini e ci serbi illibati fino all'ultima sera» (Liturgia ambrosiana). Quella della liturgia è una preghiera comune, diffusa e concorde: fa breccia nel cuore di Dio e ottiene all'uomo di superare l'insidia della stanchezza e la nebbia della sfiducia.
La ricerca di Dio attinge alla scuola dei profeti (Prima parte), prosegue con Israele orante attraverso i Salmi (Seconda parte) e continua sotto la guida dei mistici (Terza parte). Il percorso è un invito a lasciarsi prendere per mano da chi è «padre nella fede».
Sommario
Introduzione. I. Alla scuola dei profeti. 1. Il profetismo, dono di Dio. 2. Dio ha parlato per mezzo dei profeti. 3. Il Deutero - Isaia e i «Canti del Servo del Signore». II. Con Israele orante. 4. «Il mio salterio è la mia gioia!». III. Sotto la guida dei mistici. 5. Tanti sentieri portano alla scoperta del volto di Dio. Conclusione.
Note sull'autore
Don Giovanni Merlotti, impegnato da quarant'anni nella pastorale di una grande parrocchia di Milano, è anche predicatore in ritiri e corsi di esercizi spirituali per religiose e membri di istituti secolari. È autore di due suggestivi volumi che raccolgono sedici schemi di «Via Crucis»: Seguendo Cristo verso il Calvario, Milano 21982, e Il messaggio del Calvario, Milano 1983. Inoltre ha pubblicato per le EDB Preghiere dei fedeli ispirate alla Parola di Dio per tutti i giorni feriali, 3 voll. (1994); Incontro al Natale (1999); Il profumo di Dio, (2002); I 20 Misteri del Rosario. Riflessione canto preghiera (2003); I silenzi di Dio (2005).
Descrizione dell'opera
Lo Spirito Santo realizza nell'uomo ciò che per la sola creatura è impossibile: la santità. Ma spesso l'uomo constata di essere sommerso da forze che gli impediscono di amare e di aderire al progetto di Dio. Come uscire da questo vicolo cieco?
I sette doni dello Spirito Santo aiutano a superare le debolezze proprie della natura umana e danno la luce divina per discernere, volere e amare secondo il cuore di Dio. «Così - scrive l'autore - la navicella della nostra anima raggiunge la riva verso la quale i nostri desideri di vita ci attraggono e dove non possiamo giungere solo con le nostre forze».
Dallo stile pedagogico e vivace, il testo costituisce un'eccellente guida per vivere nello Spirito Santo e crescere rapidamente nella conoscenza della vita spirituale. I doni dello Spirito Santo sono presentati in modo semplice, proponendo i riferimenti spirituali accanto a testimonianze ed esempi concreti. Illuminanti i riferimenti alla ricca tradizione dei Padri della Chiesa e dei dottori del Medioevo, come pure ai testi del Vaticano II e al Catechismo della Chiesa cattolica.
Sommario
Introduzione. 1. Spirito, dove sei? 2. Il dono del timore. 3. Il dono della pietà. 4. Il dono del consiglio. 5. Il dono della fortezza. 6. Il dono dell'intelletto. 7. Il dono della scienza. 8. Il dono della sapienza. Conclusione.
Note sull'autore
Ludovic Lécuruè sacerdote nell'abbazia Saint-Wandrille (Francia) dal 1997. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni sulla missione della famiglia e sulla vocazione personale nella Chiesa e nella società, tra le quali ricordiamo Connaître et aimer sa vocation (Le Sarment) e Transmettre la foi en famille (Éditions de l'Emmanuel).
Descrizione dell'opera
«Fra Tabgha e Cafarnao c'è una piccola chiesa; si affaccia su una bellissima insenatura che scende sul lago. Mi sono tolta i sandali e ho cominciato a camminare a piedi nudi sul bagnasciuga. Circa duemila anni fa su questa riva hanno lasciato le proprie impronte i piedi di alcuni pescatori e i piedi vivi del Figlio di Dio, il Risorto.
Mi sono seduta sulla spiaggia, in un angolo dell'insenatura… "in disparte, in un luogo solitario…". Alzandomi, ho notato qualcosa di chiaro, che brillava in mezzo ai sassolini neri della spiaggia. Era una conchiglia, piccola e bianchissima, una conchiglia fossile, forse molto più antica di duemila anni fa. L'ho raccolta e l'ho stretta nel pugno, e non l'ho più mollata, neanche quando sono entrata in chiesa. Il mio sguardo non si è mai staccato dal tesoro che stringevo nella mano. Non a caso l'avevo trovato. Il Caso è uno dei nomi di Dio. E io - per caso - ho incontrato Gesù in una conchiglia».
Il viaggio in Israele compiuto dall'autrice sfocia in un diario in cui ella condivide racconti, suggestioni e sentimenti provati di fronte a un luogo, alla terra, a una pagina biblica che li richiama. Grazie allo stile lineare, capace di suscitare curiosità e interesse, il lettore è invitato a riflettere sui luoghi della Bibbia e, perché no, sentirà crescere in sé il desiderio di conoscerli personalmente.
Sommario
Prologo. 29 agosto. 30 agosto. 31 agosto. 3 settembre. 4 settembre. 5 settembre. 7 settembre.
Note sull'autrice
Raffaella Susco (Roma, 1943) è impegnata nel volontariato cattolico e nella catechesi.
Descrizione dell'opera
«Abbiamo più di mille ragioni di disperarci per noi stessi, per gli altri e anche per Dio... Eppure, ci sono altrettante ragioni per sperare ancora!» (dall'Introduzione).
Dopo una rapida presentazione dei vari ambiti del mondo contemporaneo che la speranza sembra avere abbandonato, l'autore va alla ricerca delle radici della speranza cristiana nella Parola di Dio, facendo parlare i testi dell'Antico e del Nuovo Testamento con una lettura sapienziale attenta alle domande dell'uomo di oggi. Delinea quindi il parallelismo tra i momenti di difficoltà e la necessità di nutrire uno sguardo non racchiuso nei confini del presente. Riprende infine i temi della contemporaneità, con l'intento di dimostrare che non ci sono ragioni per farsi sopraffare dallo sconforto se si cammina sulle vie della speranza tracciate da Gesù.
Un testo di cui oggi si sente il bisogno, proprio per il difficile clima sociale ed economico del momento presente; una meditazione che invita a non disperare e mette in luce i molti motivi che alimentano fiducia nel domani.
Sommario
Quasi un'introduzione. 1. Una società che non crede nel proprio futuro. 2. L'humus delle speranze dell'uomo. 3. La guerra dei cacciatori di aurore. 4. Nomadi della speranza. 5. Una speranza che nasce al ritmo della storia. 6. I nuovi sviluppi della speranza. 7. Quando la speranza si fa carne. 8. Il Seminatore è uscito per seminare la speranza. 9. Germogli di vita e germogli di morte. 10. Non vado all'avventura: la speranza in san Paolo. 11. Una fiducia che fa crescere. 12. Nutri le tue radici! 13. Non lasciar spegnere la fiamma della speranza. 14. Non aver paura. 15. La segreta energia dello Spirito che abita in te. 16. Il perdono è una vera miniera di speranza. 17. Pronti a rispondere della speranza. 18. Verso una teologia politica.
Note sull'autore
Michel Hubaut è francescano, conferenziere, animatore di ritiri e incontri spirituali; ha lavorato a lungo nei media ed è ora responsabile del santuario delle Grotte di Sant'Antonio a Brive-la-Gaillard. Ha pubblicato decine di volumi di spiritualità.
Descrizione dell'opera
«Non mi stanco mai a leggere storie di vita purché siano vere e oso garantire al lettore che si addentrerà in questo vivo boschetto che qui non incontrerà nulla di artificioso. Sono racconti utili a conoscere ma anche ad agire, tanto sono aderenti alla vita reale. Facilmente ognuno che legga potrà intendere che qui di lui si narra. [...] Abbiamo bisogno di parabole come queste ai nostri giorni, per conoscere da vicino l'umanità minuta che vive senza pretese - eppure con impensabile generosità - la propria avventura cristiana» (dalla Presentazione di L. Accattoli).
In venticinque quadretti, dallo stile agile e gustoso, l'autore propone altrettante storie di comuni credenti in Cristo, immersi, con le loro fatiche, nella nostra società secolarizzata. Sono uomini (e soprattutto donne, non casualmente) che definiremmo talvolta marginali, comunque eccentrici - perlomeno interiormente - rispetto al tipo del «praticante» e del «regolare». In ogni caso le loro ordinarie vicende di annuncio, di preghiera e di amore fraterno trasudano una speranza: saranno anch'essi tra i benedetti e piccoli del Regno, di cui parla il Vangelo.
Sommario
Presentazione. Qui di noi si narra... (L. Accattoli). Introduzione. La mia speranza. I miei debiti. L'annuncio. Far l'amore da cristiani. Risposta esatta. Fedele sempre. Fedele sempre/2. Il prete che odiava i tartufi. Fare memoria (G. Catti). Nel mondo, del mondo. Cattolica e mite. Il gesto di Fulvia. La preghiera. Treno in un solo Dio. Giorni da ricordare. Una bella festa. Piena di grazia. Vedrai che salta fuori. Pregare per Meredith. Funerali, che problema. Senza rete. L'amore fraterno. Famiglia transitoria (L. Drusiani). Un enigma, come Dio (T. Gabrielli). Diciotto anni. Una famiglia di cristiani. Storia di un'adozione (S. Magnani). Serve una mano? Come un film americano. Non sarò mai povera (E. Raule).
Note sull'autore
Guido Mocellin (Bologna 1957), giornalista, sposato, con due figli, si occupa di informazione religiosa e dei rapporti tra le religioni e la società. È caporedattore del quindicinale Il Regno per la sezione «documenti» e direttore del mensile I Martedì; insegna Giornalismo religioso alla Scuola superiore di giornalismo «Ilaria Alpi» dell'Università di Bologna e partecipa alla vita della comunità ecclesiale.
Descrizione dell'opera
«L'effetto della benedizione di Dio non è semplicemente misurabile, visibile. Per quanto l'effetto possa essere buono, non rende automaticamente felici. Avviene piuttosto dell'altro: la benedizione che sperimentiamo si trasforma in gratitudine. Da questa gratitudine scaturisce la gioia autentica per quanto si è raggiunto. In quanto benedetti siamo colmi di felicità. E da questa gioia per la felicità attingiamo una forza nuova, insospettata. Per me è così ogni giorno. Vi auguro la stessa esperienza» (dalla Premessa).
In 74 agili capitoli, pieni di calore umano e di amore per il prossimo, l'autore si dedica alle grandi e piccole questioni che ogni giorno ci interessano. Pratico, capace di immedesimarsi e talora provocatorio, mai moraleggiante, parla di coraggio civile, fedeltà, umanità e dei limiti della ragione. E inoltre di come, con l'aiuto di Dio e con la sua benedizione, ci si possa accostare con fiducia al difficile progetto della vita.
Sommario
Premessa. Natale non venga una sola volta all'anno. Fermarsi: il primo passo per un mondo migliore. Il peso della colpa e come toglierlo. Diventa di peso per altri! Chiacchiere al cellulare: perché sono combattuto tra due cose. Il coraggio civile contro la violenza nelle piccole cose. Il papa dovrebbe essere un tipo spavaldo, asciutto e giovanile? Esercitare lo sguardo benevolo per la strada. Un salvadanaio contro la rabbia. A mani tese forzare i limiti della ragione. Salvare le nuove generazioni dal culto del bambino. Nessuno deve aggirarsi nella terra di nessuno della violenza. Tutto sperperato e tuttavia amato. I sostenitori di un mondo senza fumo non perdonano nessuno. Oggi gli adulti vogliono perdere la faccia. Ma l'amore corporeo non è qualcosa di intimo? Meno cupidigia e più coscienza. Gesù non amava i digiuni. La scomparsa veloce e senza tracce dell'uomo moderno. «Sono tutti infedeli: e tu?». Non lasciarsi scoraggiare. Cercasi un alleato per la vita. Un mezzo contro l'ingenuità nelle cose del mondo: il lavoro. Lo Spirito Santo: sconosciuto e incomprensibile? Quello che non capiranno mai gli uomini dallo sguardo maligno. Una lettera è una dichiarazione d'amore. Chi non vuole aver ragione, vince su se stesso. Essere un inetto con l'aiuto di Dio. La predica domenicale: un capitolo doloroso. La visione di una grande famiglia umana. Teste di giaguaro contro l'irriverenza degli europei. Con i Deep Purple contro la dittatura dell'irreligiosità. Grazie a Dio si può cambiare. «Lei non ha bisogno dell'alcool». I fantasmi del passato non devono durare per tutta la vita. Il cristianesimo: una religione rivoluzionaria. I crampi allo stomaco servono a qualcosa. Certo che si può cancellare Dio dalla propria vita. E poi? Non sempre è necessaria la chitarra elettrica. Ogni uomo è un passero impertinente. Non limitarsi a chinare il capo: religiose su carri armati. Una lezione sul superfluo. Devo far battezzare mio figlio? Staccato dal mondo. Il futuro sarà piuttosto variopinto. Bevormunden: una specialità dei politici. Uniformi scolastiche? Una splendida idea! L'acqua significa purezza e nuovo inizio. Il punto debole di Dio: il suo cuore. La guerra non sia un gioco neanche per i bambini. Ritornano gli eremiti. Se non resta che metterci a piangere. Mai pensato all'autodisciplina? La minaccia maggiore è la nostra stessa ingordigia. Le pari opportunità: un compito per tutti noi. Possiamo donare molto più di quanto crediamo. Le persone pretenziose possono far pena a qualcuno... Meglio dare controvoglia piuttosto che non dare nulla. Dio: un «giudice spietato»? A Roma i matrimoni sono la cosa più importante del mondo. «Fare da soli». Prevalere un po' meno per vincere tutti. La famiglia: un luogo per la peggiore guerra di trincea? Vanno molto gli angeli custodi. Di tanto in tanto non c'è nulla di più bello della solitudine. Il racconto biblico della creazione: una favola di tempi antichi? Pregare diversamente in America. Sfornare biscotti contro le preoccupazioni quotidiane. Guida all'osservazione dei bruchi. È difficile credere? Peccato. Come i romani festeggiano il Natale. Salmi, prosecco e panettone: Natale a Sant'Anselmo. Ogni religione può degenerare nel fanatismo. Gesù si è sforzato di stare con gli uomini.
Note sull'autore
Notker Wolf osb (Bad Grönebach [Germania], 1940) ha studiato filosofia, teologia e scienze naturali a Roma e Monaco di Baviera. Nel 1961 entra nell'abbazia benedettina di Sankt Ottilien am Ammersee e nel 1977 viene eletto abate. Dal 2000 è abate primate dell'ordine dei Benedettini e risiede a Roma. Ha particolarmente a cuore la collaborazione con paesi come Cina e Nord Corea e con le altre religioni. Presso le EDB ha pubblicato con Enrica Rosanna L'arte di dirigere le persone (2010).
«Questo libro è una testimonianza di ciò che viviamo e scopriamo all'Arca, trascorrendo la vita insieme a uomini e donne che hanno un handicap mentale. Il loro gridare il bisogno di relazione, di amore autentico e di fecondità molto più profondo del loro desiderio di piacere sessuale - ci ha rivelato il grido profondo per la relazione, l'amore autentico e la fecondità presente in ogni essere umano» (dalla Conclusione). Molte donne e molti uomini che hanno un handicap sognano di essere unici per qualcuno e di vivere in intimità con lui. Sono anche inevitabilmente influenzati dai valori e dalle idee del loro ambiente e dai mass media, che presentano il sesso come sorgente di felicità. Così i loro corpi cercano spesso la tenerezza che non hanno avuto nella loro infanzia. L'esperienza della comunità dell'Arca testimonia come, anche nella particolare condizione dell'handicap, sia possibile e necessario - non diversamente da ciò che accade per ogni essere umano - un cammino di maturazione dell'affettività, di crescita sul piano umano e spirituale. E in questo percorso costituisce un grande aiuto la vita comunitaria, come luogo di relazioni autentiche e positive, di guarigione, in cui mantenere viva la dinamica dell'amore e della speranza.
«La nonna di Cappuccetto Rosso forse oggi presiede il consiglio di amministrazione di una multinazionale. Oppure ha deciso di trasferirsi a vivere in una zona residenziale meno pericolosa della casetta in mezzo al bosco». Oggi la terza età ha in effetti mutato le proprie caratteristiche e già si parla di quarta età, distinta dalla precedente per un diverso grado d'indipendenza e di autonomia delle persone.
Si dice che si comincia a invecchiare quando si comincia a guardare indietro. Il cristiano sa di poter continuare a guardare avanti, perché il fulcro della sua vita è oggetto di speranza.
Redatto secondo lo schema vedere-giudicare-agire, il testo disegna, nella prima parte, gli orizzonti della vecchiaia nella società contemporanea. Prosegue poi raccogliendo i passi fondamentali sulla vecchiaia presenti nella rivelazione biblica e nel magistero recente della Chiesa. Torna quindi a volgere lo sguardo verso la realtà per collaborare ad aprire a Dio e ai fratelli il cuore che vive la sua terza o quarta età. Una ulteriore parte è dedicata alla confessione di fede nel Dio di Israele e Gesù: essa tenta di chiarire il senso della vecchiaia cristiana.
JOSÉ-ROMÁN FLECHA ANDRÉS, sacerdote della diocesi di León, in Spagna, è professore emerito di teologia morale alla Pontificia Università di Salamanca; ha pubblicato nel settore di sua competenza diversi manuali di studio nonché riflessioni bibliche e pastorali, tra cui Cercatori di Dio, figure bibliche. Dal 1995 vive nella residenza per anziani delle Piccole sorelle dei poveri di Salamanca.

