
Le comunità dell'Arca propongono una visione nuova: accogliere ogni persona, qualunque sia il suo handicap o le sue debolezze, in comunità di fede. Jean Vanier, fondatore dell'Arca, racconta in questo libro l'inizio e i primi trent'anni di questo progetto, dal 1964 in poi.
Dopo oltre trent'anni trascorsi con persone sofferenti di handicap mentali, l'autore narra come la vita condivisa con persone portatrici di handicap possa diventare un richiamo al superamento di sé: la loro fragilità infatti rivela a ognuno i propri limiti e provoca una riflessione critica capace di suscitare un processo di liberazione interiore. L'Arca è stata una scuola di vita che ha permesso ai tanti che ne condividono ideali e stile di vita di comprendere aspetti del Vangelo che fino a quel momento erano loro sfuggiti.
Umiltà, innocenza, comunione, servizio, verità dei cuori: il significato del rito della lavanda dei piedi viene qui riproposto per una meditazione complessiva della chiamata cristiana all'amore e alla fraternità.
È ancora possibile, oggi come sempre, per un cristiano non fuggire dal mondo e al tempo stesso non mettervi radici? Come dovrà essere il suo rapporto con la casa, le ore della giornata, il lavoro, il denaro, il potere, l'amore, i figli, i mass media, il tempo libero e la domenica? L'autore si propone di mostrare l'attualità del distacco e della libertà evangelica nella nostra epoca, nonché la loro praticabilità concreta. Egli passa in rassegna dieci fondamentali aspetti della vita quotidiana nella città secolare e segnala le possibili scelte di vita che si offrono al cristiano comune. Tra racconto autobiografico e riflessione epocale, un invito all'ottimismo sulla possibilità di affrontare oggi la vita e la morte con i sentimenti che furono di Gesù.
Il libro presenta la biografia del seminarista bolognese Bruno Marchesini, morto di meningite il 29 luglio 1938, a soli 23 anni, sognando un'ordinazione che non ci sarebbe mai stata. Il 18 maggio 1964 il card. Giacomo Lercaro chiude solennemente il processo informativo diocesano per la beatificazione del servo di Dio, che precede la trasmissione della pratica alla congregazione per le cause dei santi.
"Il vescovo parla a nome della Chiesa che vi incarica di insegnare ai ragazzi, io parlo dalla posizione delle famiglie che vi affidano i piccoli": così il papà Luigi Accattoli specifica con quale "competenza" si affianca a mons. Dante Lafranconi nello scrivere ai catechisti e agli educatori. Il vescovo e i genitori sono infatti i primi responsabili della trasmissione della fede: il vescovo nella grande Chiesa, i genitori nella piccola Chiesa che è la famiglia. Le dieci "lettere" rivolte agli educatori vanno ai contenuti essenziali del loro insegnamento e al tempo stesso intendono incoraggiarli nella fatica, per aiutarli a essere convinti, a essere appassionati, a essere testimoni ancor prima che maestri.
Note sull’autore
Dante Lafranconi (Mandello del Lario - CO, 1940) è stato ordinato sacerdote il 28 giugno1964 e dal 1992 è vescovo di Savona-Noli. Lo scorso maggio è stato nominato presidente della Commissione episcopale per la famiglia e la vita della CEI.
Luigi Accattoli, giornalista del Corriere della Sera, collabora stabilmente con la rivista Il Regno dal 1973. Nato a Recanati (MC) nel 1943, ha cinque figli. Con le EDB ha pubblicato Io non mi vergogno del Vangelo (1999).
Nel raccontare la sua fede p. Tillard – teologo di fama internazionale e appassionato uomo di dialogo con l’ortodossia e col mondo anglicano – fa scorrere, assieme alla sua vita, anche la storia della Chiesa: quella delle origini e quella del presente, Chiesa locale come comunione, e Chiesa universale, comunioni di Chiese. Nel freddo gelido dell’inverno canadese, le sue conversazioni con F. Strazzari sui temi più attuali e scottanti della vita della Chiesa lasciano trapelare le sue certezze (non tante), la sua inquietudine (abbastanza), la sua smisurata fiducia in Dio, la sua passione per l’ecumenismo, il suo radicamento nella storia della fede cristiana.
Note sull’autore
Jean-Marie Roger Tillard (1927) è sacerdote domenicano, canadese, perito conciliare per l'episcopato del Canada, membro cattolico della commissione teologica del Consiglio Ecumenico delle Chiese. Nei suoi scritti si preoccupa sempre di tenere unite spiritualità, teologia e divenire storico dell'esperienza cristiana. L'ecumenismo e l'attualità ecclesiale sono i due stimoli più forti al suo pensare teologico. Ha al suo attivo numerose opere, tra cui, in edizione italiana: Nel mondo ma non del mondo: la vita religiosa apostolica, Bologna 1982; Il vescovo di Roma, Brescia 1985; Chiesa di Chiese, l’ecclesiologia di comunione, Brescia 1989; L’Eucaristia e lo Spirito Santo, Milano 1998; Siamo gli ultimi cristiani? Lettera ai cristiani del 2000, Brescia 1999. È autore di una trentina di contributi per opere collettive e di oltre duecento articoli apparsi in riviste canadesi, americane ed europee.
"Tillard ci ha lasciati con un interrogativo di fondo: "Le religioni saranno chiamate ad essere nel nostro mondo, nel nome stesso di Dio, le testimoni della forza salvifica del dialogo?" Lui ci credeva. Altrimenti - mi disse mostrando la foto di un giovane solo, insabbiato nella baia di Mont-Saint-Michel, che nessuno può aiutare - non c'è che la morte." (dalla prefazione)
"Dio non ha bisogno di maiuscola per essere dio". Mascherato dai mille orpelli con cui la sua creatura l’ha acconciato nel corso dei secoli, il dio in cui crediamo è ormai solo una pallida copia dell’originale. Tuttavia, come è accaduto a molti dopo il restauro della Cappella Sistina, è più facile preferire l’immagine cui si è abituati, anche se sporca, dal momento che la si è amata così, piuttosto che la verità nel suo abbagliante splendore. L’uomo impone quotidianamente delle maschere a Dio, ma anche a se stesso, per apparire diverso o per nascondersi. Avrà il coraggio di liberarsene e andare alla scoperta del vero volto di Dio? Su questo appassionante tema si snoda il pensiero dell’autore, espresso attraverso un linguaggio semplice e immediato, che tocca pagine di alta poesia e di profonda meditazione: un diario intimo, che rispecchia intuizioni, ricerche, sofferenza, prese di coscienza, vagliate e meditate nel silenzio dell’anima.
Note sull’autore
Olivier Le Gendre, sposato e padre di cinque figli, è dirigente di un’azienda operante nell’ambito dell’editoria e della consulenza informatica. Ha pubblicato numerose opere di spiritualità (Le Charpentier, Le Cri de Dieu, Le Risque de Dieu, Aux Affaires de mon Père), tradotte in inglese, spagnolo, portoghese e italiano. È animatore di ritiri spirituali, di corsi di formazione e di una Scuola di preghiera a Parigi.
Ci sono certamente molti modi per parlare della Chiesa. Interpellato dalla rivista Evangelizzare per una rubrica sull’argomento, mons. Luigi Bettazzi ha scelto di farlo accompagnando i lettori attraverso la via del concilio, l’evento che ha generato un modo diverso di concepire la Chiesa e di cui egli stesso è stato diretto testimone da giovane vescovo. Da quei contributi, ampiamente rivisitati, nasce questo volumetto.
Presentando e commentando le quattro costituzioni del Vaticano II, egli ha fatto emergere dai testi i diversi volti della Chiesa, che è ad un tempo comunione, mosaico di doni, in servizio del mondo, in compagnia degli uomini…
Con grande chiarezza si delineano le prospettive aperte dalle grandi scelte conciliari nella pastorale e nella vita del popolo di Dio. Ne scaturisce un ritratto che definisce sì che cosa è la Chiesa, ma insegna anche a vivere una Chiesa così proposta.
Note sull’autore
Luigi Bettazzi ha partecipato alle sessioni del concilio da vescovo neo-ordinato. Era allora ausiliare di Bologna accanto al card. Giacomo Lercaro che al concilio fu uno dei quattro moderatori. È stato poi trasferito alla sede di Ivrea, che ha retto fino al 1999. È stato presidente di Pax Christi italiana e di Pax Christi internazionale.

