
Contenuto
Biografia spirituale dell’autrice realizzata attraverso la scelta dei suoi “maestri” nella fede. Si tratta di Padri della chiesa, mistici, autori antichi e moderni, uomini e donne che Dio ha investito con la sua amicizia e che ancora oggi per noi rappresentano i classici dell’autentica esperienza spirituale. Vivere in loro compagnia e fare tesoro delle loro parole, mettendole in pratica, è la più grande avventura che il cristiano possa desiderare. Una raccolta di testi che ci indicano dove cercare la vera gioia e che ci mostrano la possibilità di una comunione di amore che ci fa entrare con Cristo nella sua relazione col Padre, rendendoci partecipi del mistero della comunione trinitaria.
Destinatari
Tutti
Autore
Scolastica BLACKBOROW, di origini inglesi, venuta in Italia per tre mesi nel 1963, non è più tornata in Inghilterra, dove è nata e cresciuta. Conseguita la maturità artistica, si è laureata in lingue presso l’Università Cattolica a Milano e per una ventina d’anni ha insegnato presso le scuole delle suore Rosminiane. Trasferitasi a Ferrara nel 1989, ha iniziato ad “accompagnare” spiritualmente e umanamente i degenti del reparto di oncologia all’ospedale della città, fondando poi un’associazione di volontariato e insegnando relazione d’aiuto.
Le persone che incontrerete tra queste pagine hanno fatto cose diversissime le une dalle altre, influendo ciascuna sulla propria realtà in modo personale. Troverete poche rivoluzioni sconvolgenti e molte cose che potevano essere fatte semplicemente volendole fare, perché è la trama del possibile a rendere più vivibile il quotidiano, non il gesto eclatante che sposta l'asse del pianeta. Nessuno di loro pensava di star facendo qualcosa di speciale con le sue scelte e forse è questo il marcatore che alla fine congiunge tutte le storie di questa raccolta: la manutenzione della felicità comune è fatta di piccoli gesti pensati e scelte forse non tutte facili, ma comunque sempre alla portata di chiunque. A nessuno in fondo è chiesto di morire per accendere una luce nelle vite che incontra. Vivere all'altezza della propria speranza sarebbe già un motore sufficiente per cambiare il pezzo di mondo che ci si è fortunosamente ritrovati tra le mani.
Spesso il dubbio viene visto come qualcosa di negativo. Chi dubita o tentenna spreca la propria vita e diventa confuso. Spesso si dice che il successo appartiene a chi non si fa troppe domande. Anselm Grün approfondisce la questione: come il dubbio e il desiderio di certezza si completano a vicenda; che ruolo gioca il dubbio nella nostra vita; come affrontare la disperazione che sempre ci assale. Come sostiene Anselm Grün, il dubbio può far progredire l'uomo, perché riesce a spezzare le strutture irrigidite e a farcene sperimentare di nuove.
Contenuto
Le grandi tradizioni sapienziali affermano che senza consapevolezza della morte non c’è consapevolezza della vita. Oggi abbiamo completamente dimenticato quest’arte, eppure autorevoli studi scientifici confermano che ignorare la morte non ne allontana l’angoscia, semmai ne aumenta il terrore. In queste pagine l’autore propone l’attualità delle intuizioni di sapienti e profeti, santi e filosofi antichi: insegnano a non dimenticare la morte, a imparare ad amare la vita fino in fondo, e arrivare così forse a scoprire che la morte non esiste: esiste solo vita. Perché Tutto è Vita.
Destinatari
* tutti * familiari, volontari, pazienti, malati * formatori, medici
Autore
Guidalberto BORMOLINI, sacerdote e monaco, laureato alla Pontificia Università Gregoriana e dottorando in Teologia Spirituale presso l'Ateneo Sant’Anselmo a Roma. È docente al Master “Death Studies & the End of Life” dell’Università di Padova. Si occupa della formazione sui temi della spiritualità e del dialogo interreligioso nel fine vita presso numerosi Hospices, Asl e strutture ospedaliere. È fondatore e presidente di TuttoèVita Onlus.
Un florilegio di parole sulle parole: le parole che accompagnano la relazione di cura, ma anche quelle che la rendono difficile, le parole che vanno dette, quelle che vanno solo ascoltate, quelle che non vanno mai pronunciate, i silenzi... ma anche i modi espressivi diversi, come la musica. Questo lavoro non vuole essere né un trattato né un manuale, ma solo una raccolta, nemmeno troppo logica, di appunti e di spunti in libertà, una sorta di funambolico sincretismo per raccontare come, con un po' di fantasia e un po' di conoscenza, si possano usare molte modalità comunicative con altre persone e far assurgere una buona comunicazione alla stregua di una vera e propria modalità di cura.
Religiosità e spiritualità degli italiani sono mutate e quanto? Credenti e praticanti sono in progressiva contrazione: non si converto ad altro, ma scelgono percorsi personali e quasi mai strutturati.
Sommario
Editoriale
Nuovi scenari 3-8
Enzo Pace
Lo stato della fede cattolica in Italia 9-24
Davide Girardi
La fede nel Nord Italia 25-41
Vincenzo Bova - Daniela Turco
La fede nel Sud Italia. Il caso della Calabria 42-59
Alessandro Castegnaro
I giovani e la fede. Un nuovo modo di credere 60-74
Roberta Ricucci
«Questione migranti» e identità religiosa degli italiani 75-88
Luigi Berzano
Le spiritualità «non religiose» 89-103
Paolo Asolan
Quale pastorale della fede in Italia? Un’introduzione al tema 105-122
Domenico Pizzuti
La chiesa nelle periferie sociali: Scampia 123-135
Roberto Repole
L’esperienza del Covid-19 come possibilità per riflettere 136-147
Documentazione (Enzo Pace)
La parola di Dio nel futuro dell'Europa (C.M. Martini) - Giovani in cerca di senso. Alcune evidenze di ricerca (A. Castegnaro) 149-155
Enzo Pace
Invito alla lettura 156-163
In libreria 164-172
Riflessioni tratte dalla quotidianità che offrono spunti per ripensare alla vita, alle relazioni e alla spiritualità. Una lettura per l'anima, che stimola ad assumere nuove chiavi di lettura, a produrre idee, a interrogarsi. Al tempo stesso, la golosità di queste pagine non va a discapito della leggerezza: le vicende raccontate in questo libro, pur affrontando tematiche impegnative, sono rese più digeribili grazie a un vivace condimento di semplicità, freschezza e un pizzico di umorismo. Un micio dalla sorprendente simpatia accompagna il lettore nell'assaporare i vari testi, facendo da guida nel corso di questa lettura.
Contenuto
Seguendo il percorso della fase finale della vita e l’intreccio delle relazioni che si creano — con i professionisti della cura, con le strutture sociali e nell’ambito dell’intimità familiare — il libro vuol favorire la consapevolezza. E aiutare a prendere le decisioni più responsabili. La spiritualità invocata per l’ultimo tratto di strada non è altro che lo stare sulla Terra senza mai smettere di alzarci sulla punta dei piedi. Dall’inizio alla fine. In vita e in morte, intrinsecamente legate. Equivale a cercare la vita, una vita in pienezza, anche quando giunge al termine. Una morte di questo genere non ci viene regalata: equivale al lavoro che è la vita stessa. È questo il compito della spiritualità: dentro e fuori l’orizzonte religioso; in una morte intesa come compimento nell’aldiquà o come ingresso nell’aldilà.
Destinatari
* familiari e amici di malati terminali * professionisti della cura * volontari e formatori nel campo del fine-vita
Autore
Sandro SPINSANTI, laureato in teologia e in psicologia, è esperto di bioetica, e ha insegnato etica medica presso la facoltà di medicina dell’Università Cattolica di Roma e bioetica all’Università di Firenze. Fondatore e direttore dell’Istituto Giano per le Medical Humanities. Tra le sue recenti pubblicazioni segnaliamo: La cura con parole oneste (2019), La medicina salvata dalla conversazione (2018), Morire in braccio alle Grazie (2017).
La vita, líopera, le imprese e la morte di padre Placido Cortese (1907-1944) raccontati alla maniera dei 'fiorettiª di san Francesco.Padre Placido, un francescano che, durante la II guerra mondiale, soccorre i prigionieri e mette in salvo i perseguitati. I momenti importanti e le scelte decisive, ma anche il pulsare quotidiano del cuore di padre Placido, sono qui raccontati alla maniera dei «fioretti» di san Francesco. Il "piccolo frate" era spinto da un amore molto concreto e impegnativo, portato al più alto grado d'intensità raccomandato da Gesù: dare la propria vita per gli altri. E così, dopo aver ideato e gestito dal suo confessionale nella Basilia del Santo di Padova, una rete di persone che metteva in salvo, facendoli fuggire con documenti falsi, i perseguitati dai nazi-fascisti, venne preso e rinchiuso in una cella del Palazzo della Gestapo a Trieste. Torturato fino a morirne, si rifiutò di rivelare i nomi dei sui collaboratori.
Partendo dalle mature indagini sull'empatia (magistrale quella di Edith Stein) l'autore accompagna il lettore alla pratica del relazionarsi con l'altro, in particolare con il malato terminale e i suoi familiari. Quando la comprensione empatica dell'altro è "totale" e investe anche il mondo dei suoi valori e delle sue attese, arriva al cuore e salva entrambi. La vita si cura con la vita. Qui si coglie il senso e il fondamento della medicina integrale. Un appello alla verità di sé, del morente e dei familiari, in genere coperta da impietose bugie. L'autore è cosciente di fare una proposta esigente, il lettore gli sarà grato per il germe di speranza che nella riscoperta verità di sé fa "risorgere" a una vita finalmente nuova.
Contenuto
La pandemia da Covid ha evidenziato nodi irrisolti della nostra civiltà: la morte in solitudine, la nostra fragilità, la nostra relazione con la natura. Siamo esseri fragili: quando tutto va bene, tendiamo a sentirci onnipotenti, ma basta un virus per vedere crollare tutte le nostre certezze e le nostre convinzioni. Abbiamo visto il volto del trauma e abbiamo visto morire in silenzio. Abbiamo visto gli occhi di chi muore da solo. In un’epoca che ha rifiutato la morte, dare dignità e calore a chi muore diviene l’estrema forma di cura, quando nulla è più possibile allo sforzo medico e alla scienza. Non si tratta di eroismo ma di semplice umanità, che appare come qualcosa di eccezionale in un mondo molto disumanizzato. Restare con la morte significa dar valore alla vita: aver profondo rispetto per il momento della morte è un modo per custodire la vita stessa.
Destinatari
Tutti
Autore
Guidalberto Bormolini, sacerdote e monaco, laureato alla Pontificia Università Gregoriana e dottorando in Teologia Spirituale presso l'Ateneo Sant’Anselmo a Roma. È docente al Master “Death Studies & the End of Life” dell’Università di Padova. Si occupa della formazione sui temi della spiritualità e del dialogo interreligioso nel fine vita presso numerosi Hospices, Asl e strutture ospedaliere. È fondatore e presidente di TuttoèVita Onlus. Stefano MANERA, medico chirurgo, specialista in anestesia e rianimazione, è da sempre impegnato nell’ambito delle emergenze e della medicina subacquea e iperbarica. È inoltre esperto di medicina integrata, nutrizione e omeopatia. È accompagnatore spirituale nel fine vita e nella malattia, si interessa di tecniche meditative, terapie biodinamiche e bioenergetiche somatorelazionali. Ines TESTONI, filosofa e psicoterapeuta, professoressa di psicologia sociale all’Università di Padova dove dirige il master in Death Studies & The End of Life, ricercatrice all’Università di Haifa, coordina da anni percorsi di death education misurandone gli effetti positivi sugli allievi di tutte le età e diffondendo i risultati di tali ricerche a livello internazionale. Per le competenze in questo campo è annoverata tra le 100 esperte, ovvero tra le scienziate più importanti a livello nazionale.
Padre Anselm, sfogliando l'album dei ricordi della sua vita, tra le gioie e i dolori, le intuizioni e l'impegno che l'hanno contraddistinta, si fa compagno di strada nella ricerca di vita di cui ognuno è protagonista in prima persona.

