
Il mondo straordinario di Etty Hillesum viene incontro al lettore accompagnato dalla sapiente guida di Fratel MichaelDavide Semeraro, maestro spirituale e profondo conoscitore della scrittrice olandese di origini ebraiche morta ad Auschwitz nel 1943. Cercando nelle sue Lettere e nel celebre Diario a "righine blu", Fratel MichaelDavide raggruppa e commenta i testi in un vero e proprio "alfabeto dell'anima": bellezza, desiderio, Dio, erotismo, felicità, nostalgia, odio, paura, perdono, tenerezza sono alcuni dei temi che accompagneranno il lettore in questo semplice e bellissimo cammino.
Se avete già capito tutto della vita e vi sentite completamente appagati, allora forse questo libro non fa per voi. Ma se siete come la maggior parte delle persone, ogni giorno avrete una montagna di cose da fare: un lavoro da svolgere, commissioni da sbrigare, bambini da crescere... Perciò tirate avanti a testa bassa, ma sapete benissimo che c'è qualcosa che non va, che nella vostra vita manca qualcosa di profondo ed essenziale. Becky Eldredge ha provato in prima persona il vostro stesso anelito e ha capito che cosa manca alle persone: coltivare il rapporto con Dio attraverso la preghiera. Nelle pagine di Vite frenetiche & anime inquiete l'autrice rilegge in modo nuovo i principi della spiritualità ignaziana per offrire strumenti abbordabili e pratici per la preghiera ritagliando uno spazio nelle vostre giornate convulse.
Il succo di una vita vissuta da prete di strada. Ecco il senso di questo libro e della profonda consapevolezza di don Antonio: un libro sfolgorante, tanto semplice nelle parole quanto potente nella passione umana con la quale l'autore rilegge la Parola di Dio dal basso e in tarda età. A partire da un brano della Bibbia, don Antonio ci offre un commento essenziale, sapienziale e popolare al tempo stesso. Ma fortissimo nel suo valore evangelico, nel senso della sorpresa, della notizia buona e inaspettata che sorge come acqua dal terreno e bagna i piedi di tutti quelli che camminano. «Non aspettatevi qualcosa di coerente, qualcosa che assomiglia alle prediche. Sono partito dai piedi perché il Vangelo è cammino. Ragionando dai piedi sono sicuro che una piccola somiglianza con Cristo ce l'abbiamo tutti e, alla fine, quella lavanda del Giovedì, da sola, può raccontarci tutta la storia dell'uomo» (dall'Introduzione dell'autore).
«Dobbiamo chiedere la grazia di comprendere la Parola di Dio... chiedere che la Parola di Dio sia sempre per tutti fuoco che brucia, cioè qualcosa che non possiamo prendere tra le mani, ma da cui possiamo lasciarci scaldare e illuminare, qualcosa che sempre è al di sopra di noi, che ci rappresenta Dio come sempre più grande, di cui non possiamo mai capire abbastanza». Per il cardinale Carlo Maria Martini la Parola di Dio era tutto questo: parola che brucia, via alla conoscenza del mistero di Dio e luce nelle piccole e grandi scelte della vita. L'autrice, attraverso una ampia e accurata analisi della sua predicazione, ci conduce alla scoperta della "nuova strada" aperta da Martini, mirabile sintesi di studio delle Scritture, tradizione spirituale ignaziana e passione per l'uomo e per la Chiesa.
Per il cardinal Martini "mettere ordine" significa cercare il bandolo della matassa che il destino ci pone nel presente, nella trama intricata dei doveri da affrontare, delle prove da superare, delle speranze da coltivare. Mettere ordine, inoltre, significa porsi in ascolto di quella Voce interiore, che può aiutare a mettere nella giusta prospettiva i bisogni e i desideri, gli affetti e le relazioni. Il libro suggerisce un itinerario spirituale accessibile e semplice, che invita a fare propri alcuni atteggiamenti, indispensabili per ridare senso al non-senso del nostro vivere caotico e frettoloso.
In un tempo in cui la maggior parte dell'umanità si è allontanata da una vita a contatto con la natura, dirigendosi verso una eccessiva medicalizzazione anche dei più piccoli disturbi fisici, l'autrice - in contatto con i più famosi monasteri e conventi d'Italia - ha scelto di farsi raccontare la sapienza erboristica e medica che monaci e frati hanno coltivato fin dai tempi più remoti. In un viaggio entusiasmante Anna Maria Foli ha incontrato abati e madri badesse, priori e superiori, attingendo ai codici medievali della tradizione sul cosiddetto "giardino monastico" e ai ricettari della farmacia di San Salvatore a Gerusalemme, scoprendo che l'interesse per la psicosomatica e la terapia olistica fiorì proprio negli antichi conventi. Un grande prontuario di ricette terapeutiche, tutte naturali, attinte dall'antica sapienza di monasteri e conventi. Una guida pratica al riconoscimento delle erbe officinali e al loro uso medicinale, cosmetico, aromatico, dietetico. Di ogni rimedio, la storia, gli aneddoti, le caratteristiche, le proprietà curative, la preparazione e le modalità di utilizzo.
In questa avventura del cuore, alla scoperta di un'interiorità possibile, David-Marc d'Hamonville - una delle voci più apprezzante in Francia nel campo della spiritualità - ci prende per mano per condurci nel mistero di ogni nascita e rinascita spirituale: l'intimità e la relazione con la nostra anima. Ogni persona - che sia credente o non credente - può compiere l'esplorazione di quel territorio sconosciuto, a condizione di mantenere una costante apertura al nuovo e la consapevolezza che ciò che conta è il viaggio, non la mèta. Non è cosa facile far fiorire la propria umanità, affinché effonda il profumo inconfondibile della propria essenza. Ripercorrendo il suo "venire al mondo", padre David però ci rassicura: diventare umani non solo è possibile, ma sempre desiderabile. E questo comporta la capacità di coltivare e custodire il giardino segreto della nostra coscienza. È come entrare in un laboratorio di tessitura, il cui lavorio nascosto esige solitudine, senza mai tuttavia restare isolati dal flusso della vita che permette di avanzare, insieme e da fratelli, con tutti i sensi in festa.
Che cosa significa riuscire nella vita? E qual è il senso di una vita autenticamente riuscita se nell'economia dell'universo siamo meno di un'ombra che passa? È stato dimostrato che nella storia non è mai esistita una creatura umana identica a un'altra. Ogni persona è cosa nuova e per essere felice deve sentire di dare compimento alla propria natura in questo mondo per renderlo migliore. Per diventare quelli che siamo chiamati a essere, per trovare la nostra strada, dobbiamo accettare il rischio di una ricerca esistenziale che ci chiede di non scegliere solo tra alternative note e rassicuranti, ma di rischiare, mettendo in discussione il nostro modo di amare, di lavorare, di stare con gli altri, spalancando gli occhi sulla varietà di colori che la tavolozza della vita ci offre. Il segreto dell'arte di riuscire è un'alchimia fra azione e contemplazione. E non c'è vera riuscita che non sia costruita superando lacune, storture, errori, sconfitte, delusioni.
«L'arte della preghiera non richiede l'apprendimento di regole astratte. A pregare si impara pregando». In sintonia con questa convinzione, mons. Paglia invita chi crede e chi non crede a superare l'afasia del nostro tempo incerto, per ritrovare nei salmi le parole più intime e appassionate di un dialogo con l'Eterno. Il Salterio è un preziosissimo scrigno di sapienza per cominciare - o ricominciare - a pregare. I salmi sono parole di carne. Nei salmi c'è l'intera vita: dal seno materno alla nascita, dalla giovinezza alla vecchiaia. Nei salmi c'è il lavoro, il riposo, i sensi di colpa, le grida nella malattia e nel dolore, ma anche la gratitudine, la gioia, la meraviglia. I salmi mostrano le profondità nascoste del cuore umano, e insegnano a pregare non solo per se stessi, ma per l'intera creazione, accogliendo Dio per riversarlo sul mondo. Certo, è un rapporto asimmetrico, che porta la creatura a salire in alto, e il Signore a chinarsi premurosamente su di lei, ma la relazione è calda, intensa: talvolta, è una discussione a suon di imprecazioni e gelosie; talaltra, è una supplica struggente; altre volte ancora, è lode universale. Mai sono monologhi, i salmi. Sono sempre un dialogo tra un Tu che risponde e un io che chiede.
I testi dell'Abbé Pierre più controversi, profetici, scomodi e censurati mai apparsi prima d'ora. "Icona del coraggio", "curato dei poveri", favorevole al sacerdozio delle donne, al riconoscimento delle coppie omosessuali e non contrario ai preti sposati, per più di mezzo secolo fu l'uomo simbolo del cattolicesimo progressista: una figura controversa, controcorrente, popolarissima. La voce del "prete della spazzatura" risuona in pagine di straordinaria attualità. Un testamento spirituale post mortem rimasto a lungo nascosto e ora finalmente disponibile. «Sono rimasto sconcertato di fronte a queste pagine. L'Abbé Pierre era assolutamente consapevole del destino dell'umanità ben prima della globalizzazione che sarebbe esplosa dopo il 1989. Aveva una coscienza planetaria, indispensabile oggi per resistere ai pericoli incombenti. Che la lettura di queste riflessioni sia un tonico per i lettori come è stato per me!» (Dalla prefazione di Edgar Morin)
Il re Davide è tra i più famosi e affascinanti personaggi della Bibbia: l'arte, la letteratura e la cinematografia hanno trovato in lui una inesauribile fonte di ispirazione e hanno cercato di illustrarne la complessità: il coraggio del condottiero, l'astuzia del conquistatore di Gerusalemme, la saggezza del re, la poesia dell'autore di salmi e inni. Senza dimenticare gli elementi di debolezza, come nel caso dell'uccisione di Urìa a motivo della sua bella moglie Betsabea. Fratel Luca esplora in questo libro un altro aspetto del grande re d'Israele, il più importante anche se probabilmente il meno noto ai lettori: Davide è un uomo scelto da Dio perché è "secondo il suo cuore". E ciò che rende ancor più significativo questo titolo di merito è il fatto che non sia attribuito ad altri in tutte le Scritture. Se dunque Davide è secondo il cuore di Dio, allora conoscere Davide - è la tesi dell'Autore - ci avvicina al cuore stesso di Dio, ce ne fa conoscere e incontrare qualche tratto.
Dio ha un sogno su ogni uomo. L'uomo può scrutare e scoprire questo sogno cercando i verbi di Dio e guardando i miracoli di Gesù. Essi rappresentano il sogno di un altro mondo, del regno di Dio, di un altro modo di essere nel quale noi siamo già e non ancora. Nel 2007, il cardinale Carlo Maria Martini risiedeva stabilmente in Terra Santa, dove spesso accoglieva gruppi di pellegrini. Questo testo, totalmente inedito, è stato ricavato da un corso di esercizi spirituali da lui predicati nella località di Kiryat Yearim, in Israele. Essenziale e diretto, Martini traccia una affresco del desiderio di Dio e della ricerca dell'uomo come suo interlocutore, descrivendo l'azione divina attraverso i verbi principali: creare, promettere, liberare, comandare, provvedere e amare. Lo schema classico degli "esercizi", arricchito dalle indicazioni per la disposizione alla preghiera personale e al commento ai brani biblici sapientemente bilanciato tra Antico e Nuovo testamento, portano il lettore ad affrontare una domanda cruciale: com'è possibile che tutto ciò che è amore nella vita degli uomini venga assunto nell'amore di Dio? Cosa c'entra Dio con la mia vita?