
Con un linguaggio semplice ma profondo, l’autore, sacerdote romano con lunga esperienza missionaria in Medio Oriente, intreccia nei due volumi contenuti in questo cofanetto, fede e incredulità, ragione e Vangelo, dubbio e ricerca. I testi nascono dall’ascolto di domande vere, maturate nella vita concreta, e si rivolgono tanto ai credenti in crisi quanto ai cercatori inquieti. Un dono ideale per chi, a Natale, cerca parole autentiche che aiutino a ritrovare senso, consolazione e fiducia. VOL. I - QUALE FEDE? L’opera invita a riscoprire i contenuti essenziali della fede, spesso dati per scontati solo perché si è cresciuti o si vive in un contesto cristiano, per aver frequentato il catechismo o respirato l’atmosfera delle sacrestie. Con uno stile semplice ma al tempo stesso profondo, l’autore mette in dialogo fede e incredulità, ragione e Vangelo, dubbio e ricerca, mostrando come questi elementi non siano realtà opposte, ma dimensioni che si illuminano a vicenda. Le riflessioni proposte nascono dall’ascolto di domande autentiche, maturate nella vita quotidiana, e vogliono offrire un sostegno sia a chi attraversa un momento di crisi nella propria fede, sia a coloro che, inquieti e assetati di senso, sono ancora in ricerca. VOL. II - PERCHÉ CREDO? L’opera esamina i motivi che portano a rifiutare la fede e le ragioni del credere: quelle di tipo razionale, ma anche esperienze esistenziali e scientifiche, comprese le ragioni del cuore con le testimonianze di coloro che dalla negazione totale sono passate alla fede attraverso esperienze, intuizioni, rivelazioni. Con un linguaggio semplice ma profondo, l’autore intreccia fede e incredulità, ragione e Vangelo, dubbio e ricerca. I testi nascono dall’ascolto di domande vere, maturate nella vita concreta, e si rivolgono tanto ai credenti in crisi quanto ai cercatori inquieti.
In un tempo segnato da crisi e smarrimenti, questo libro propone un cammino interiore alla riscoperta della speranza cristiana, ancorata nella fede e capace di dare senso anche alla prova. Attraverso la Parola di Dio, la testimonianza di santi e martiri contemporanei, e semplici esercizi spirituali, l'autore offre un percorso accessibile e profondo per abitare il presente con fiducia e guardare al futuro con occhi nuovi. Una guida per chi desidera ritrovare speranza vera, che non delude.
In questo libro intenso e lirico, Gabriele Pericolini condivide pensieri e frammenti di vita abitati da Dio. Con uno stile intimo e profondo, accompagna il lettore in un cammino dentro le ferite, le speranze e le domande che abitano ogni cuore umano. I fiori della magnolia è un invito a cercare il senso nel dolore, la luce nelle crepe e a riscoprire, nella fragilità, la possibilità dell’amore. Una testimonianza vibrante e sincera di fede, rivolta a chi desidera vivere con autenticità la propria esistenza.
Professore, giornalista, mistico, martire: Tito Brandsma, carmelitano olandese ucciso a Dachau, è una figura luminosa del XX secolo. Questo libro ne ripercorre la vita, il pensiero e la spiritualità, con particolare attenzione alla sua azione intellettuale, educativa e pastorale. Un profilo completo, nato in ambito accademico ma animato da profonda passione spirituale, che mostra come l’unione con Dio possa diventare testimonianza eroica nel cuore della storia. Un invito a riscoprire la forza mite della fede.
La morte di Teresa Manganiello (1849-1876), avvenuta a Montefusco (Av), suo paese natale, suscitò un grande clamore al quale fece seguito una lunga fase di silenzio. Nella seconda metà del secolo scorso, ci fu un graduale risveglio del ricordo di questa giovane contadina, il cui stile di vita finì per attirare l'attenzione e la curiosità di quanti decisero di indagare sulla storia di colei che aveva vissuto da protagonista una delle epoche più travagliate e complesse del nostro paese, il Risorgimento, per innalzarla agli onori degli altari. Il riferimento continuo alle persone, ai luoghi, alle caratteristiche rurali ed economiche di Montefusco a metà Ottocento, è stato dettato dalla necessità di far luce sulla vita di Teresa che, essendo analfabeta, non ci ha lasciato scritti. L'autrice ha perciò consultato la "Positio Historica", ossia l'insieme dei documenti sulla causa di beatificazione e di canonizzazione con i relativi commenti storico-critici. E con l'intento di colmare certi vuoti, ha riportato anche alcune testimonianze orali che consentono di riflettere su aspetti molto interessanti del vissuto di Teresa.
Se le parole non corrispondessero alla realtà sarebbero inganno per l'uomo aperto all'ascolto della Parola. Il linguaggio cristiano diviene attraente in base alla fedele testimonianza del Vangelo. L'annuncio cristiano non è per l'uomo che apre il Libro, bensì per il credente lieto di donare ascolto devoto alla Parola proclamata e contenuta nel Libro. La verità, la bellezza, la libertà, fondate sulla parola di Dio, impegnano per un continuo e coerente cammino capace di trasformarsi in entusiasmante sequela del Risorto. Dimenticati i Codici e scelto e aperto il Vangelo: la bellezza per sempre accade.
Una sorta di guida, suddivisa in molti e brevi capitoli autonomi, scritta in un linguaggio facile ma non per questo meno accurata e profonda. Una traccia, dunque, per quel cammino di approfondimento della fede cristiana al quale nessuno, nella Chiesa, può oggi sottrarsi se non vuole essere travolto dai venti che soffiano in mille direzioni.
Monsignor Maggiolini è riuscito, con abilità davvero sorprendente, a trasformare una cosa da niente, come l'augurio, in parola che scava nell'anima del lettore, provocando in lui più di qualche turbamento. Perché la penna di Maggiolini non è indolore. E' furba e lieve, ma certo è destinata a non lasciare indifferenti. Si direbbe quasi che i suoi siano auguri un po' impertinenti. Perché, invece che limitarsi a navigare nel "banal grande" del politicamente corretto, invece che infilare una sequela di fastidiosi luoghi comuni sulla pace e l'ecologia, sulle "tre grandi religioni del libro" o sulla tolleranza; invece che accontentarsi di parlare del tempo e della salute, come si fa in ascensore per vincere l'imbarazzo; ecco, invece del già visto o del già detto, Maggiolini sceglie la strada meno comoda: quella che augura a ognuno di noi non tanto di vivere in un mondo diverso, magari cambiato da qualche improbabile ricetta ideologica. No. Maggiolini sconvolge le regole dell'etichetta post-moderna: augura a ciascuno di cambiare, almeno un po', se stesso.
Esiste nel cuore di ogni uomo un anelito insopprimibile che corrisponde al desiderio di Dio e che nulla di esterno potrà mai estinguere del tutto: è « l’inquietudine del cuore » (sant’Agostino), incessante finché l’anima non trova riposo in Dio. Quest’ansia di perfezione spirituale è la risposta al totalmente Altro che chiama e attira a sé. Il mistico è chi ascolta dentro di sé la voce del maestro interiore, mentre con la sua presenza nascosta imprime sul mondo, così multiforme nei suoi aspetti, i tratti dello spirito. Come il profeta
egli è l’artigiano che torce e passa al fuoco il metallo della sua parola. Ciò che ha sempre impressionato nei mistici non sono gli straordinari fenomeni che li riguardano, ma le grandi idee che eroicamente essi hanno incarnato. La spiritualità è la ricerca di Dio attraverso la fede e il ragionamento – nulla di strano, quindi, se diciamo che la ratio (ragione) conduce all’oratio (orazione) –, che fa scoprire di avere una sorta di vocazione all’osservazione interiore, simile a una vocazione spirituale, ma non è facile per nessuno, e nemmeno indolore, cercare il lato più profondo di ciò che ci supera. Ad oggi la nostra società, troppo distratta, ha lasciato languire la fede dei padri per influenze esterne e per negligenza propria. Non c’è dubbio, occorre ritrovare la via interiore, abbandonarsi agli slanci del proprio cuore che cerca la verità eterna di Gesù inchiodato alla storia e in cui ritrovare se stessi.
Pasquale Brizzi, nato a Mesoraca (KR) nel 1965, ordinato sacerdote nel 1993, ha compiuto gli studi filosofici e teologici presso la Pontificia Università Gregoriana, specializzandosi in teologia biblica. Presso la Pontificia Università Teresianum ha conseguito il dottorato di ricerca in Teologia spirituale con una tesi sull’esegesi spirituale in Ignace de la Potterie. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Il canto dell’anima (2006); La tua parola mi fa vivere (2008); Sentinella, quanto resta della notte? Riscoprire la vita interiore con Giovanni della Croce (2008).
L’uomo non ha mai cessato di cercare Dio, perché un desiderio insopprimibile di felicità tortura il suo cuore. Dio è connaturale all’uomo. Tutto il suo essere, anima e corpo, anela a lui. La storia dimostra che le vittorie dell’ateismo sono effimere, perché la fame di Dio non può rimanere a lungo soffocata. Se è vero che l’uomo cerca Dio, è ancora più vero che Dio è alla continua ricerca della sua creatura, spinto da un amore prodigo e senza confini. Quando lo accusiamo di silenzio, dovremmo piuttosto metterci in ascolto. Dio risponde sempre a coloro che lo chiamano. Nessuno è presente come lui, nell’intimo del cuore, in quelle profondità dove nessuno potrebbe entrare. Anche chi afferma di non credere, ha che fare con lui. La coscienza infatti è la sua voce, che si fa sentire, lo si voglia o meno. Quando uno pensa di averla soffocata, risorge più forte e imperiosa che mai. Nessuno riesce a liberarsi di Dio. Nessuno potrebbe mettere a tacere la sua voce. Chi si illude di averlo fatto, sarà costretto a sentirla quando ormai sarà troppo tardi. Ascoltarlo o disattenderlo, accoglierlo o rifiutarlo: è davanti a questo aut-aut che si decide il proprio destino eterno (dalla Prefazione di padre Livio).
"Insieme a quello della vita, la fede è il più grande dono che una persona possa ricevere. Infatti l'uomo per vivere ha bisogno di ideali in cui credere e di obiettivi nobili da raggiungere. Ha bisogno di dare un senso alla sua giornata, che gli permetta di lottare contro tutte le difficoltà che incontra. L'esistenza umana è una lunga navigazione in un mare perennemente in tempesta. Non è possibile affrontarla senza una meta da raggiungere, che ricompensi delle fatiche affrontate. La fede cristiana è una luce divina che illumina la vita e che ne rivela la bellezza e la grandezza. È un dono che Dio offre a tutti i suoi figli, così come fa risplendere il sole su ogni angolo della terra. Con la luce degli occhi l'uomo può vedere le cose sensibili. Con quella dell'intelligenza risalire dal visibile all'invisibile. Con la luce della fede sciogliere l'enigma che lo riguarda e diventare capace di rispondere agli interrogativi che lo assillano. Questo libro si propone di aiutare a riscoprire la fede come cammino esistenziale. Il mondo oggi ha bisogno di uomini di fede, che aiutino l'umanità a trovare Dio e con lui il valore e la gioia della vita". (Padre Livio)
Con uno stile leggero ed essenziale l'autrice ripercorre strade, racconta eventi che accaddero allora; tanti secoli fa. Di pagina in pagina i luoghi messianici come Nazaret, Betlemme, Cafarnao, Gerusalemme... si riaffacciano dal passato, quasi che il presente arretrasse per far posto alla memoria che restituisce quel tempo e quei fatti lontani. Il racconto si snoda senza dimenticare anche aspetti di cronaca contemporanea, che stridono vistosamente con i princìpi di questa "buona novella" del vangelo che attraversa i secoli. Né mancano interessanti osservazioni su frammenti di storia giunti fino a noi come il telo della Sindone. Sono tessere di un intero mosaico che raccontano una grande storia d'amore: la storia di un Dio fatto uomo.

