
La recente emergenza planetaria ha messo tutti noi di fronte a una verità ovvia, ma che evidentemente preferivamo ignorare: nonostante il progresso e i risultati straordinari della scienza e della tecnologia, rimaniamo esseri fragili. Anche nei paesi più ricchi può manifestarsi l'imprevisto assoluto di una vulnerabilità che si carica di sofferenza. Riconoscere la nostra comune fragilità appare una straordinaria opportunità per ricomprendere la nostra comune umanità. È la grande lezione da apprendere: riconoscere la dignità della vita vulnerabile e mortale che ci accomuna è la via attraverso la quale si riapre il varco per ricostruire legami sociali autentici. Purtroppo, in una società come la nostra, permeata dai valori e dai disvalori di un capitalismo che incalza, dall'ossessione di una vita senza ostacoli e dal consumo di un godimento senza limiti, l'esperienza della vulnerabilità appare come una vergogna da nascondere. Ma se c'è amore per la fragilità non c'è vergogna nella vulnerabilità; e non cresce l'insensibilità per coloro che non ce la fanno: umanità di scarto, incapace di affermarsi. Siamo tutti fragili. Rimuovere la comune fragilità, invece di condividerla con amore, significa preparare una società di solitudini. È nell'alleanza dei fragili la via per un umanesimo universale.
Il volume raccoglie una serie di omelie pronunciate, in varie occasioni, a partire dal 1995. Esso e stato preparato in occasione del decimo anniversario dell'ordinazione episcopale di Mons. Angelo Scola.
Cosa significa credere? Che rapporto c'e tra fede e ragione? Il tema affonda le sue radici nelle origini del Cristianesimo ma viene affrontato in queste pagine in tutta la sua attulita. Un libro per essere capaci di comprendere e trovare le ragioni della fede ma nello stesso tempo pagine per quanti desiderano trovare dei motivi per cui credere. Chi crede porta in se il dono di una grazia che apre la mente a ritrovare le ragioni gia conosciute ma non sempre esplicitate. Chi e lontano invece, ha un desiderio a cui bisogna dare ascolto, e risposta. Pagine che tendono a mostrare come la fede cristiana corrisponda pienamente all'esigenza piu profonda dell'uomo diincontrare Dio.
Queste meditazioni inedite sono state scritte per gli ascoltatori di Radio Vaticana, nel linguaggio colloquiale che appartiene alla radio, unito alla profonda esperienza di un uomo di fede, quale il grande padre gesuita Giovanni Giorgianni. In queste meditazioni non esiste un tema unico, ma il lettore sapra scorgere il filo conduttore proprio in quegli eventi, quei fatti ed aspetti, che ritroviamo nella nostra quotidianita e di cui parla l'autore.
Raccolta di meditazioni sulla vita cristiana.
L'autore sceglie San Tommaso come guida in questa sua ampia riflessione su religione e vita civile.
Questo libro presenta Gesù Cristo, inserito nella Storia umana, e diventato servo di tutti fino alla morte di croce per la nostra salvezza. Risorto e glorioso, Egli invita ognuno di noi alla sua sequela.
Dopo una prima parte dedicata alla storicità di Gesù di Nazaret e della primitiva Chiesa, sono trattati nella seconda parte alcuni temi delle meditazioni sulla chiamata di Gesù, il che comporta opzioni personali di fronte a Lui.
Nella terza parte sono commentate le regole per il discernimento spirituale, vale a dire, le norme per distinguere le diverse ispirazioni che percepisce la persona che cerca Gesù. Si conclude con lo sviluppo dei tratti essenziali della preghiera per contemplare la Persona di Gesù e il suo Mistero divino.
Queste pagine vanno lette in pace e semplicità. «Conoscere intimamente il Signore che per me si è fatto uomo, perché più lo ami e lo segua» è una grazia. Coloro che seguono Gesù, si danno da fare insieme a Lui, allo scopo di costruire il Regno di Dio anche su questa terra, e sono sempre preparati a rispondere a chiunque gli domandi ragione della speranza che è in loro (1Pt 3, 15).
Fernando-J. de Lasala
è sacerdote della Compagnia di Gesù, professore ordinario presso la Pontificia Università Gregoriana. Oltre alla docenza e alla ricerca, egli guida corsi di Esercizi Spirituali.
Il volume raccoglie in una prima parte i testi di alcuni ritiri sul tema della fede insistendo sull’aspetto di incontro con il Signore vivo e presente, che dona alla vita uno sguardo nuovo in grado di fronteggiare la sfida del reale ed è capace di esaltare l’umano dando risposta compiuta al desiderio di felicità, di bellezza, di verità e di bene che appartiene e definisce costitutivamente la persona umana. Seguono poi alcune riflessioni sul frutto della fede, la speranza, in grado di offrire una risposta credibile al mistero del male che così radicalmente puntella il mondo e la storia. Infine due interventi sul tema fede e ragione come contributo ad “allargare gli orizzonti della razionalità” (Benedetto XVI), oggi avvertito tra le sfide più urgenti.
Antonio Sabetta
sacerdote della diocesi di Termoli-Larino, dottore in teologia e filosofia è docente di Teologia Fondamentale presso la Pontificia Università Lateranense, la LUMSA e l’ISSR “Ecclesia Mater” di Roma di cui è anche preside. Studioso della modernità, di G. Vico e del rapporto tra cristianesimo e post-modernità oltre a saggi in testi e riviste teologiche e filosofiche ha pubblicato i seguenti volumi: Teologia della modernità (C. Balsamo 2002), I “lumi” del cristianesimo. Fonti teologiche nell’opera di G. Vico (Roma 2006), Dal senso cercato al senso donato. Pensare la ragione nell’orizzonte della fede (Roma 2008), Vico (Roma 2010). Per la collana “Mane Nobiscum” ha scritto Amare Cristo corpo e cuore di Dio (2008).
Il libro caratterizzato dalla semplicità, sia a livello stilistico sia a livello tema tico, è costruito come un trittico di ri flessioni spirituali sulla base di 34 passi biblici, in particolare sulla parabola del padre prodigo di amore nei confronti del figlio prodigo di ingratitudine. La raccolta si conclude in canto, in poe sia, in contemplazione lirica. Venti testi poetici finali che abbracciano un arco di tempo che va dal 1997 al 2000 e che ripropongono nei loro versi la stessa cifra, quella della semplicità che non è ingenuità né ovvietà, ma quella purezza di cuore che è celebrata dalle Beati tudini. É uno sguardo tenero e sincero sulle cose e sugli eventi, è la scoperta di un’armonia col creato, è una purifi cazione degli occhi dell’anima.
Giovanni Carrù
è stato direttore dell’ufficio catechistico diocesano (Torino) e regionale (Piemonte). Per venti anni è stato parroco del Duomo di Chieri. Già Sotto-Segretario alla Congregazione per il Clero ed è ora Segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Ha pubblicato presso la Lateran University Press in questa stessa collana Immerso nel mare di Dio (2008) e Nella grande città (2008), presso la SEI e la PM libri di spiritualità, presso la Capitelli LDC testi scolastici di religione dalle elementari alle superiori. Su diverse riviste ha pub blicato articoli attinenti la pastorale, la catechesi e l’evangelizzazione.
Il testo raccoglie Frammenti di Grazia.
Testo in lingua francese sulla vita consacrata.