
Perdonare, chiedere perdono, perdonarsi, vivere nel perdono... Un percorso difficile. Questo breve testo è una riflessione per camminare su questo percorso. Nasce da un'esperienza: la sorpresa del ritrovarsi nel cuore di un Onnipotente, indipendentemente da meriti o colpe, diventa la necessità di condividerne la gioia. È un testo da leggere con calma, con pause di riflessione, nel silenzio del proprio cuore. Dedicato a chi ha o sente addosso un dito puntato: che quella mano si apra! Per offrire una carezza o per accogliere un dono!
Padre O'Malley ci è noto per essere il vescovo francescano di Boston. Volto mite e sereno che vive concretamente nelle sue scelte pastorali quanto sentiamo richiedere da papa Francesco alla Chiesa. Questo testo, raccogliendo alcune sue meditazioni rivolte principalmente a sacerdoti e vescovi e attingendo alle sue esperienze concrete, fa emergere i tratti specifici, caratteristici di chi è chiamato a essere discepolo, testimone e ministro del Vangelo nel mondo di oggi. L'essere amici e lavapiedi, in fondo, non è altro se non una chiamata specifica a cui rispondere con gesti e scelte concrete. «L?autore si espone in prima persona, parla di sé racconta di incontri fatti, reinterpreta gli eventi, legge nel tempo i segni del Cristo», scrive il cardinale Tolentino introducendo il libro, «abbiamo sempre la sensazione di trovarci seduti accanto a lui a conversare».
«Le edizioni continuano... dal 1608. Cosa c'è dunque in questo libro che affascina i nostri cuori e i nostri spiriti, pur in una società così diversa da quella del XVII secolo?». Tentiamo di rispondere - scrive il curatore -, ma solo per invitare chi non lo conoscesse a scoprire un tesoro che nessuna epoca ha trovato estraneo alla propria problematica spirituale. Quest'opera, infatti, è diretta esclusivamente al cuore dell'uomo che non ha riposo se non in Dio. Scritta da Francesco di Sales, prima nella forma di appunti con consigli e suggerimenti poi rielaborata e ripresentata, è la prima opera che ha dato al laicato cattolico lineamenti per una spiritualità e un apostolato propri. «Io intendo offrire i miei insegnamenti», scrive san Francesco, «a quelli che vivono nelle città, in famiglia, (...) in mezzo agli altri».
Itinerario classico di spiritualità contemporanea, il testo offre al lettore un'esperienza di cammino compiuto che può diventare una proposta di cammino da vivere per chi da queste pagine si fa accompagnare. Il protagonista, rimasto senza famiglia e in miseria, e folgorato dall'affermazione di san Paolo «pregate incessantemente» (1Ts 5,17), decide di andare per il mondo in cerca di chi gli insegni a praticare una preghiera incessante. Porta con sé ciò che possiede: una Bibbia e una bisaccia con qualche pane secco. La Filocalia, un?ampia raccolta di testi mistici di autori di diverse epoche e provenienza, la cui lettura è suggerita dal maestro, diventa la sua inseparabile compagna di strada. Da questa lettura il pellegrino impara la pratica della preghiera interiore ininterrotta della mente e del cuore. Negli incontri con i diversi personaggi (= spaccati di vita sociale, familiare, religiosa), egli insegna, impara e si confronta sugli stadi di questa pratica, vera protagonista del testo.
Quando muore uno dei genitori, la sofferenza per il distacco è molto grande e la nostra società non offre l'aiuto di cui si necessita. I pensieri di questo libretto, nella forma di linee guida molto semplici e brevi, sono un valido supporto per sostenere, consolare e superare con maturità questi inevitabili momenti della nostra vita.
I sentimenti di invidia e gelosia possono danneggiare le nostre relazioni, recando sofferenza a noi e a coloro che amiamo, senza contare quanto accade alla nostra crescita e benessere personale. Questi pensieri aiutano con saggezza a riscoprire come superare tali sentimenti e acquisire fiducia in se stessi e negli altri attraverso una crescita armoniosa per divenire artefici della propria vita.
Come ha fatto Maria a reggere tutto quel dolore? Come ha fatto a sopravvivere al tradimento, alla violenza, alle accuse infami, alla croce, alla morte, alla sepoltura del figlio? Come ha fatto Maria a tornare in quella stanza del piano superiore insieme agli Undici? Dove ha trovato la forza? Maria ha imparato, un giorno alla volta, non senza dubbi e fatiche: questa è la sua storia e, forse anche la storia di ognuno. Perché si può imparare a vivere, un giorno alla volta. E per questo la sua vita diventa cammino possibile per ognuno. Il libro si appoggia su quelle poche tracce che il Nuovo Testamento - su Maria - ci ha tramandato e le ripropone come vere e proprie tappe che, partendo dalla fine - la risurrezione -, accompagnano alla vera Sorgente della vita.
Dovevo scrivere sui diritti sacri della comunità, e ho tenuto in tasca quelle parole per mesi: diritto, sacro e comunità. Soprattutto la parola diritto mi respingeva. Dopo averla ribaltata nel suo opposto, doveri, ho trovato il coraggio di pugnalarla con un apostrofo. E ne ho fatto domanda. Per questo sono tornato all'inizio, Genesi. Queste sono le pagine nate da quello scontro. Decido di tornare a quelle domande affilate come lame: «Dove sei?». Domande di posizione, domande di Dio che non inizia a scrivere la storia biblica partendo dai diritti dell'uomo, ma neppure dai doveri; Dio inizia con pagine che chiedono conto della nostra posizione. Provo ad aprire le parole con la domanda di posizione che Dio regala all'uomo. Attraverso racconti biblici che vanno da Genesi alla passione di Gesù.
Ci sono momenti particolarmente dolorosi in cui non serve altro se non parole che ci aiutino a sperare, che ci indichino la luce. Il testo nasce per questo e raccoglie parole, pensieri, preghiere, brani che donano consolazione. La prima parola rassicurante è Gesù stesso a pronunciarla, e in seguito tanti santi, guardando oltre il visibile, hanno lasciato raggi di luce e parole di consolazione; e con loro altri autori come papa Francesco, o poeti, o semplici credenti. Ognuno a suo modo e con la propria esperienza hanno donato e donano luce e conforto per superare il dolore e trovare serenità.
Da secoli gli abitanti dell'Olanda «rubano terra al mare», prosciugando vaste zone costiere che vengono adibite alla coltivazione dei tulipani, fiori simbolo di questo Paese. In tale paesaggio, romantico e colorato, è ambientato questo libro. È una storia semplice, scritta volutamente con uno stile semplice, quasi essenziale. È una storia genuina, come il protagonista, un anziano signore, da cui emergono i valori sani della vita e una morale che si può racchiudere in poche parole: per realizzare grandi progetti non occorrono grandi doti intellettive o grandi mezzi economici, ma un grande cuore e una volontà di ferro.
Un testo, in nove passi, per aiutare la persona a creare in sé le condizioni per affrontare la vita riprendendo in mano la propria storia. Ognuno si porta dietro una storia ferita, che blocca. Eppure ricominciare a camminare è possibile, se solo ci si stacca dalle proprie ferite, dalle malattie, dalle chiusure. Padre Gaetano Piccolo, con uno stile agile e immediato, offre una traccia e guida il lettore con semplicità in questo cammino, lo prende per mano e gli svela gli inganni e le maschere che ognuno indossa soprattutto per proteggere se stesso.
Gabriele è un bambino autistico. La prima ad accorgersene è la mamma. Comincia la sequela di visite da pediatri e logopedisti, ma all'inizio il disorientamento e lo sconforto sono grandi. Grazie anche all'aiuto di un figlio spirituale di Padre Pio, mamma Valentina (l'Autrice) intuisce però che in ogni situazione dolorosa è racchiusa un'opportunità: si tratta di non arrendersi e di affidarsi a Dio. Parallelamente si intensifica il suo rapporto con la madre, morta in realtà già da anni, ma che Valentina inizia a sentire particolarmente presente. Ed è a lei che l'Autrice scrive idealmente le sessantacinque lettere in cui si articola il libro: scriverle è al tempo stesso un modo per dare libero sfogo alle proprie speranze e paure e per chiedere un aiuto a far tornare Gabriele da quell'oblio in cui sembra prigioniero. Il bimbo riuscirà a vincere la sua battaglia grazie alla tenacia e alla preghiera della mamma e all'affetto del fratellino e del papà.