
Per il cristiano la vita è un sentiero da percorrere e Gesù ne è la meta, il compagno di viaggio. Questo tragitto non si delinea come una strada piana e senza pericoli; al contrario, ai tracciati pianeggianti si alternano tratti scoscesi e in salita dove la meta sembra farsi sempre più lontana. Per di più, esso si snoda lungo due burroni: da una parte sta il precipizio dell'orgoglio, dall'altra quello dell'umiliazione. Ma, come suggerisce A. Bissi, vi è una alternativa: l'integrazione che tiene insieme gli opposti attraverso l'umiltà e la fiducia: la prima nasce da una oggettiva percezione della propria persona, dalla presa di coscienza della nostra finitezza. La seconda pone le basi per ogni sano sviluppo, dà il coraggio di vivere e sperare. Queste facoltà così essenziali per la crescita e il benessere, animate dall'azione dello Spirito, operano in noi trasformazioni profonde, fanno di noi delle nuove creature, la cui identità più vera consiste nel sentirsi peccatori amati. Peccatori, perché fragili, deboli, bisognosi e anche orientati al male, alla morte; e tuttavia amati, perché destinatari della misericordia di un Dio che ha assunto su di sé il nostro peccato per farci partecipare pienamente alla sua vita.
Si tratta di una scatola-cofanetto comprendente 4 minilibri di 64 pagine ciascuno, di delicata fattura. Su ogni pagina, variamente disegnata e colorata, c'è una frase che fa riflettere (un aforisma, un proverbio?), di personaggi famosi di ogni tempo. Questi libri, piccoli ma di grande effetto, sono concepiti come un regalo per "persone che hanno un posto speciale nel nostro cuore". Tema dominante: una parola amica per dire grazie, per augurare felicità, fortuna, successo. Una parola amica è il dono più bello e prezioso che possiamo fare, è come un ponte tra le persone, può generare effetti sorprendenti: per chi la riceve e per chi la regala. Questi minilibri ci aiutano a dirla!
Questo libro comprende, con alcune modifiche e integrazioni, una serie di meditazioni pubblicate da Paoline nel 1995, in due volumetti: Il tesoro e la creta e Le ferite che guariscono. Nessuno ignora che la vicenda di Cristo comincia in una stalla e finisce su una croce. Ma il credente è chiamato a gettare il suo sguardo, e il suo desiderio, oltre il visibile, nello spazio dove irradia la luce della risurrezione. Ed è qui che si stabilisce la connessione tra la fragilità e la forza, quella che dà il via, e il senso, a tutta una serie di paradossi che la Bibbia e la liturgia non si stancano di proclamare, e che trovano in alcune sintesi vertiginose la loro formulazione più essenziale. Una per tutte: "Quando sono debole, è allora che sono forte" (2Cor 12,10).
Il "modo nuovo" di pregare prospettato da V. Albisetti in queste pagine presuppone l'esistenza di una dimensione inconscia dello spirituale: nell'essere umano, cioè, fin dalla nascita, è presente la capacità di trascendere se stesso. Dopo questa premessa di carattere psicologico, si sottolinea l'importanza di una preghiera fatta "con il cuore", cioè semplice e spontanea, autentica comunicazione d'amore con Dio, e "con il corpo", accompagnata cioè da un atteggiamento esteriore che favorisca la concentrazione e sappia valorizzare le capacità espressive del corpo. La seconda parte del testo offre suggerimenti pratici su come, dove, quando e quanto pregare, cui si aggiungono consigli psicofisici su come raggiungere una calma interiore che faciliti la preghiera.
F. Bisogno individua alcune "malattie" dell'anima che spesso condizionano il vivere quotidiano. In cinque capitoli sono trattati atteggiamenti mentali e affettivi basati su: mancanza di fiducia in sé e negli altri (Spalle curve), ansia di tenere tutto sotto controllo (Ipocondria), difficoltà a digerire "bocconi amari" (Cattiva digestione), piccole ferite psicologiche (Tagli, ferite e bruciature), mancanza di amore (Circolazione difettosa).Per ognuna di queste "malattie" viene proposta una medicina: ora è necessario un tranquillante a base di Carità, ora un digestivo a base di Autoironia, ora una pillola di partecipazione, e così via. In sintesi, l'autrice fornisce suggerimenti pratici per modificare le convinzioni e i comportamenti che incidono negativamente su un sereno rapporto con se stessi e con gli altri. Tali antidoti sono strumenti dell'amore divino, nel quale tutto trova la sua ragione di vita.
Il volume commenta alcune pagine della Bibbia che ci rivelano nell'Antico e nel Nuovo Testamento, la paternità di Dio. La chiarezza e la semplicità del linguaggio fanno di questo saggio un contributo agile e adatto anche a chi non ha grande dimestichezza con i testi biblici. È particolarmente interessante l'antologia di testi e di preghiera che arricchiscono ogni singolo capitolo e che sono tratti dal repertorio di autori contemporanei, come Carlo Carretto, Charles de Foucauld e altri.
Si tratta di una raccolta di pensieri tratti dagli scritti di Tecla Merlo (1894-1964), Confondatrice e prima superiora generale delle Figlie di S. Paolo, congregazione della Famiglia Paolina, fondata da don Giacomo Alberione per il servizio al Vangelo attraverso i mezzi dell'informazione e della comunicazione. Sono pensieri di grande semplicità e sapienza che rivelano la personalità di questa donna umile e generosa che ha intuito la forza dei nuovi mezzi e collaborato con tutte le sue forze per l'affermarsi di una forma di vita religiosa e di apostolato che non aveva precedenti.
Il volume raccoglie meditazioni tratte dagli articoli che Mazzolari scriveva per diversi quotidiani e per il quindicinale "Adesso", da lui fondato. Proprio perché la sua predicazione, sia orale che scritta, era sempre molto legata alla concretezza della vita, alcune di queste meditazioni risentono del momento storico in cui sono state scritte, ma questo, piuttosto che un punto critico, si rivela una opportunità in più per interpretare le contraddizioni che segnano la storia dei nostri giorni.
In tutte le epoche, ma con particolare enfasi in questa nostra epoca così piena di cose, ci si interroga sull'essenziale. Una domanda che attraversa tutto il sapere, quello religioso, filosofico e psicologico, ma anche quello artistico. In questo saggio esponenti autorevoli di diverse discipline e di diverse culture offrono stimoli per la definizione dell'essenziale e segnalano i percorsi privilegiati del silenzio, della relazione non competitiva, del recupero dell'integralità della persona. Il volume raccoglie dieci interventi di autori diversi che affrontano il tema dell'anima, cioè di ciò che costituisce l'essenza dell'umanità e che le diverse culture hanno declinato con modalità diverse tra di loro, ma spesso convergenti.
Il volume offre una riflessione su alcune caratteristiche del discepolo che emergono più chiaramente da questo Vangelo. Lo stile è sobrio, più vicino all'annotazione e alla suggestione che non al commento dettagliato. Una scrittura elegante e mai scontata, al servizio di una lettura e di una riflessione che possono essere personali, ma anche di gruppo.
15 meditazioni tutte incentrate sul tema della Passione di Cristo, che per Gemma è stata la luce diffusa che ha illuminato tutta la sua breve ma intensa esistenza. Quasi illetterata, questa giovane donna (che ricevette le stimmate proprio nel passaggio tra l'Ottocento e il Novecento) ha conservato nei suoi scritti una schietta intonazione quasi dialettale, che dà alle sue espressioni di alta spiritualità e di profonda mistica un sapore di umanità che rende amabili anche i concetti più ardui della vita spirituale. Il tema centrale della sua vita e di queste meditazioni è la Passione di Cristo, che fa da cornice alla passione quotidiana di sofferenze e di tribolazioni che ogni cristiano sensibile all'incontro tra fede e vita cercherà di vivere, come Gemma, col sorriso nel cuore se non sulle labbra. Le 15 meditazioni sono articolate da Tito P. Zecca in quattro parti:- Donazione- PromessaIntercessione- Comunione.Il volume può essere un utile suggerimento spirituale per il periodo liturgico quaresimale.