
"Scrivere la luce" è un progetto nato da un hashtag celebre sui Social Network: #unafotoalgiorno Ecco come prende forma questo libro più da guardare che da leggere: un esercizio quotidiano per allenare lo "sguardo". Come una scuola di contemplazione, che insegna pazientemente a piccoli passi, così, pagina dopo pagina, questo libro si fa amplificatore del messaggio di Dio: uno scatto fotografico di Elettra Ferrigno, un frammento di vita vera accompagnato da una didascalia di Sapienza. E, ogni giorno, una meditazione scaturita dal cuore di Padre Emiliano Antenucci. In questo modo, passo passo, ci si abitua all'arte del contemplare. Sguardi, prospettive, lampi di luce. Così, l'istante, affrancato dal tempo, diventa centro, punto di leva, benedizione...
Il libro "Vita fuoco passione divina. Istanze profetiche in Primo Mazzolari" intende rendere omaggio alla figura di questo straordinario sacerdote parroco, scrittore, e uomo toccato nell'intimo dallo Spirito, in occasione del sessantesimo anniversario della sua morte avvenuta il 12 aprile 1959. La visita di Papa Francesco alla sua tomba il 20 giugno 2017, è stato il gesto che ha confermato la caratura profetica della "tromba dello Spirito Santo in terra mantovana" come lo definì un altro papa, San Giovanni XXIII. La straordinaria capacità di sintesi tra parola di Dio e vita e tra Vangelo e storia, sono state le linee portanti del suo essere stato pastore con l'odore della pecore e profeta di pace e fraternità, rendendo credibile la "rivoluzione cristiana".
Queste pagine scritte da Andrea Maniglia conducono il lettore a spingersi un po' più in là della "liceità" della propria vita di fede, e non solo. L'essere credenti implica necessariamente un costante dinamismo mentale e spirituale, una freschezza nel rapporto personale con Dio che altro non è che comunicazione tra noi e Lui. [...] le parole di questo libro suonano quasi come una sorta di "manifesto" che aiuta il lettore a fare un piccolo salto che va da un cristianesimo di tradizione a un cristianesimo di convinzione. (dalla prefazione di don Giuseppe Musardo)
Marta e Maria. Due sorelle, ma diversissime. Una parla, decide, dirige, corre, rimprovera. L'altra è introversa, riflette, contempla e si defila, perché non ama comparire. In questo volume proporremo Marta e Maria come guide nella fede, maestre di spiritualità, e ci inerpicheremo su pareti difficili, sospese su strapiombi oscuri, ma non saremo in pericolo, nenache quando scomparirà il profumo di Betania nell'ora della Passione... Il libro lancia un monito pastorale: guai ad essere una Chiesa che obbliga ad entrare. Facciamo sì che la Chiesa sia perennemente «in uscita».
Cosa ha da dire Giovanni della Croce al «giovane che vive sul divano [...] che va in pensione a 20 anni», per usare una forte immagine di papa Francesco? Questo testo confronta la realtà di dipendenza dalla tecnologia e dai social network unitamente all'opinione di una buona fetta di gioventù "atea per delusione", con la spiritualità del dottore mistico Giovanni della Croce. Il testo mette in luce l'attualità del Dottore Mistico che dimostra una profonda conoscenza delle dinamiche del conflitto interiore di fronte alle contraddizioni degli appetiti della natura sensibile che assediano da sempre la spiritualità umana. I suoi consigli sono al contempo sia la base per comprendere l'affettività autentica rivelata dal Cristo sia un tentativo di risposta al modo di pensare e di relazionarsi dei giovani scettici di oggi. Riscoprire la ricchezza dell'incontro concreto è l'augurio di questo libro.
Maria Elisabetta Patrizi si donò tutta a Maria Le chiese di esserle Madre, all'età di 6 anni! Si consacrò a Dio a 20 anni e potè entrare al Carmelo di S. Maria Maddalena de' Pazzi, a Careggi (Firenze) a 25 anni. Dopo 8 anni di clausura con una vita contemplativa intensamente vissuta, il signore la chiamò ad "evangelizzare in un modo nuovo" e su ordine del Card. Mario Nasalli Rocca, "per obbedienza a Santa Romana Chiesa", lasciò il Carmelo e, pur conservando sempre una intensa vita di preghiera... evangelizzò in molte parti del mondo, mediante la S. Sindone!
Conseguì la licenza in Teologia Spirituale all'Ateneo Teresianum, a Roma e in un momento di eremo maturò nel cuore questo testo sulla vita interiore, o spirituale, di Maria. Il padre Jesus Castellano, OCD, allora Preside del Teresianum e direttore spirituale di M.E. Patrizi, la incoraggiò a redigerlo. Ed oggi, dopo 23 anni, l'aurica lo offre al pubblico.
Una piccola raccolta di favole spirituali che nasce da una storia di incontro con Dio. Ogni racconto è un episodio di vita in cui la "grande luce" sceglie di amare la "piccola luce" e di farne qualcosa di più. I protagonisti animali vivono esperienze sfumate in strutture di pensiero meno complesse e più istintive di quelle umane, amplificando la forza di un messaggio che si traveste di leggerezza per abbattere le difese. I personaggi si rivestono di eternità, vibrando alti in volo, elevando l'anima.
Queste pagine sono un diario che accompagna l'anima nelle sue diverse stagioni, in un percorso che, attraverso meditazioni, propositi e preghiere, offre spunti e strumenti per camminare verso la pienezza. Il timone che orienta questo viaggio è la volontà, dono stupendo di Dio, che deve essere allenata e irrobustita affinché mantenga la rotta fra aridità e fioriture, tempeste e distese di azzurro.
Un vero e proprio diario spirituale che riporta le emozioni suscitate e i passaggi di vita suggeriti dall'ascolto della Parola di Dio nel corso di un anno. Appaiono vivide le suggestioni smosse nel profondo dalla Parola, le interpretazioni, la lettura della voce di Dio calata nel proprio presente per rileggere il passato e guardare il futuro con occhi nuovi.
Fra i giorni dell'anno nessun altro assume un'aria di mistero come il 29 febbraio. C'è e non c'è, a tratti appare e a tratti scompare senza lasciare traccia. Così è anche nell'esperienza dell'amore: per tutti c'è un 29 febbraio del cuore. Il suo ricorrere ciclico ci può aiutare a fare una sorta di veri?ca, di bilancio e di inventario della vita di coppia, da rivalutare magari fra altri 4 anni. L'esserci e il non esserci di questa ventinovesima data ha per tutti ha un senso logico, educativo e terapeutico che vale la pena meditare.

