
Ho parlato del tema biblico, liturgico ed esistenziale della luce ai dipendenti laici degli Uffici Palatini della Città del Vaticano: Segreteria di Stato; Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica; Prefettura della Casa Pontificia; Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice; Archivio Segreto Vaticano; Biblioteca Apostolica Vaticana; Elemosineria Apostolica, e ho fatto un’esperienza umana e spirituale unica e irripetibile.
I testi di questi incontri spirituali della quaresima 2010 non sono solo il ricordo di quei giorni di grazia, ma una consegna che si rinnova e si dilata per raggiungere altre anime assetate di Dio.
Padre Gianfranco Grieco dei Frati Minori Conventuali,ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 21 dicembre del 1967. Nel 1968 è stato inviato all’Università di Friburgo in Svizzera per conseguire il Dottorato in Teologia e il Diploma in Giornalismo. Assunto dal 1970 come Redattore de «L’Osservatore Romano», è stato dal 1978 inviato speciale al seguito di Giovanni Paolo II nei viaggi pastorali in Italia e nel mondo. Attualmente è Capo Servizio del «Servizio Vaticano» de «L’Osservatore Romano». Impegnato nella pastorale tra i migranti in Svizzera, dal 1978 al 1970, è stato aiutante dei cappellani di «Regina Coeli» dal 1975 al 1985. Ha pubblicato fino ad oggi numerosi volumi, tra cui per le Edizioni San Paolo: Pellegrino. Giovanni Paolo II fra le civiltà del mondo (2007);“...Come a lampada che brilla...” (2007).
Questo libro è un invito a meditare che nasce dal pulsare della vita così come appare a chi è immerso nel “pianeta giustizia”. Meditare su cosa? Sul mistero, inteso non come incomprensibile astrusità, ma come realtà eccedente le forze della ragione umana. Un mistero su cui la fede getta un raggio di luce, ma che è terreno comune per credenti e non credenti. A chi si interroga sull’uomo e sul suo “destino”, partendo dall’umana esperienza – così limitata e così angusta – la luce della fede appare come unica strada per accedere alla speranza di una vera, misericordiosa e ristoratrice Giustizia.
Destinatari
Un ampio pubblico.
Autore
Stefano Racheli, nato a Como nel 1944, vive e lavora a Roma. Coniugato, ha tre figli. Entrato in magistratura ordinaria nel 1972, ha svolto funzioni civili, penali e amministrative. Nel quadriennio 1986-1990 è stato componente del Consiglio Superiore della Magistratura. Presso Paoline Ed. ha pubblicato Lettera a Lorenzo (1998).
Punti forti
La competenza e l’esperienza diretta dell’autore, magistrato, nella materia trattata.
La notorietà di alcuni dei casi trattati.
Ti regalerei giorni mai noiosi, ma vivaci e allegri liberi disvolazzare di ora in ora e da mattina a sera.Ti regalerei giorni dal sapore caldo, come quando, lontani, si pensa a casa...Ti regalerei giorni...
Destinatari
Per tutti.
Punti forti
Una simpatica idea regalo.
“Forte come la morte è l’amore” dice il Cantico dei cantici, e alle forme dell’amore è dedicato questo libricino spillato: l’amore che parla e l’amore che tace, l’amore che richiama e l’amore che perdona, l’amore che piange e l’amore che consola, l’amore che crede e l’amore che spera... Una piccola sinfonia, dedicata a te, di cuore.
La rievocazione dell’infanzia dell’autore in un vicolo malfamato della Civitavecchia del Ventennio incastonato tra le carceri, i lupanari, il lavatoio pubblico e l’osteria. Una galleria di personaggi umili che ritornano alla memoria dell’anziano autore.
La memoria è una macchina prodigiosa che va avanti nel tempo, fa congetture, sogna, costruisce e distrugge; oppure torna indietro, ricorda e rende presente. Spesso mi vengono in mente le tante persone incontrate, e a cui ho tentato di trasmettere, malgrado la mia miseria, il nucleo essenziale della fede. La mia storia, in ogni modo, non è storia importante, ma forse è bene che si sappia come Dio sia capace di dipingere anche con un pennello spelacchiato come me. Eccomi perciò a sfogliare con altri l’album dei ricordi fatto di tradimenti, perdono, poesia, malinconia e nostalgia per un tempo che non c’è più e che è racchiuso nella misericordia di Dio.
Destinatari
Per tutti.
Autore
Ennio Staid è nato a Civitavecchia il 30 luglio 1930. Laureato in economia e commercio, a trentatré anni è entrato nell’ordine dei domenicani e si è laureato in teologia. Già docente nelle facoltà teologiche di Bologna, ha all’attivo numerose pubblicazioni. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato San Domenico: il fascino di un profeta attuale (19992).
L’accidia è il male del nostro tempo! Ma per gli antichi monaci l’accidia penetra e si nasconde in un luogo molto più profondo – il cuore – e mira a distruggere la relazione con Dio tentando di soffocare quello Spirito di gioia e di pace che dimora in noi. Sotto la guida di alcuni autori monastici (in particolare Evagrio, Cassiano e Giovanni Climaco), questo volume cerca di entrare nel complesso mondo che caratterizza la lotta contro l’accidia, uno dei più temibili mali di oggi.
La capacità di penetrazione del cuore umano, che ha caratterizzato i monaci antichi, ci aiuta a identificare le varie maschere dell’accidia e a dare un nome alle innumerevoli manifestazioni con cui questo male intacca l’esistenza umana; la loro sapienza spirituale offre una terapia per guarire e, attraverso un paziente cammino di purificazione, a ridare alla propria vita interiore il gusto e la libertà dello Spirito.
Il libro fa parte di una serie dedicata agli otto pensieri malvagi, tutti scritti da Adalberto Piovano.
L’accidia è, forse, il pensiero malvagio che più caratterizza il nostro tempo. Il volume farà parte di una serie dedicata ai pensieri malvagi, caratterizzata dalla forte identità stilistica, sia a livello di contenuti che grafico.
Destinatari
Un libro che si rivolge a un pubblico eterogeneo: laci, sacerdoti, semplici credenti e non.
Autore
Adalberto Piovano, monaco benedettino del monastero della SS.Trinità a Dumenza (VA), ha conseguito i suoi studi teologici all’Abbazia di Praglia, specializzandosi poi all’Istituto Orientale di Roma e ottenendo la licenza in Scienze Ecclesiatiche Orientali (Teologia dogmaticopatristica). Ha pubblicato su opere collettive e su riviste vari contributi e saggi soprattutto sul monachesimo e sulla spiritualità russa. Ha curato circa 300 voci su santi russi nei due volumi Bibliotheca Sanctorum Orientalium, Roma (Città Nuova).
Oggi siamo spettatori di un rapporto errato, e spesso stravolto, con il cibo; e attraverso di esso notiamo una relazione ambigua sia con il proprio corpo, sia con altre dimensioni della propria vita. Le forme in cui si manifesta questa patologia sono diverse: dal cibo come puro oggetto di consumo al cibo come realtà da combattere in quanto minaccia un’idolatria del corpo; al cibo, infine, come mezzo di distruzione del proprio corpo.Tutte queste forme evidenziano una difficoltà a relazionarsi con il proprio corpo e con l’interiorità del proprio essere.
Gli antichi monaci mettevano in guardia da un subdolo pericolo, all’apparenza innocuo: quello della gola. L’ingordigia con cui ci si pone in relazione con il cibo è simbolo della pretesa di possedere in sé la vita. Solo un equilibrato discernimento dei propri bisogni (di cui il cibo è metafora) permette di giungere al dominio di sé e alla libertà interiore. La terapia del digiuno aiuta ad aprire la nostra vita ai bisogni più veri e a comprendere che la vera fame è, in fondo, una dimensione dello Spirito: è la fame di Dio.
Il libro fa parte di una serie dedicata agli otto pensieri malvagi, tutti scritti da Adalberto Piovano.
Una riflessione colta e accurata sull'ingordigia,attuale più che mai in una società che vive un rapporto conflittuale con il cibo.
Mai come oggi, soprattuto in Occidente, si è vissuto un rapporto così complicato con il cibo.
Il volume farà parte di una serie dedicata ai pensieri malvagi, caratterizzata dalla forte identità stilistica, sia a livello di contenuti che grafico.
Destinatari
Un libro che si rivolge a un pubblico eterogeneo: laci, sacerdoti, credenti e non.
Autore
Adalberto Piovano, monaco benedettino del monastero della SS.Trinità a Dumenza (VA), ha conseguito i suoi studi teologici all’Abbazia di Praglia, specializzandosi poi all’Istituto Orientale di Roma e ottenendo la licenza in Scienze Ecclesiatiche Orientali (Teologia dogmaticopatristica). Ha pubblicato su opere collettive e su riviste vari contributi e saggi soprattutto sul monachesimo e sulla spiritualità russa. Ha curato circa 300 voci su santi russi nei due volumi Bibliotheca Sanctorum Orientalium, Roma (Città Nuova).
Il rabbino più noto d’Italia, “il pensatore che fa volare”: molte sono le definizioni per Haim Baharier, che da anni riempie i teatri d’Italia con i suoi spettacoli, a metà strada tra lezioni e dialoghi filosofici. In questo nuovo libro Baharier offre un’originale rilettura del Decalogo, operata con la verve, l’argurzia e la profondità della grande tradizione ebraica.
«Parlare di Dieci Comandamenti mi pare ingiusto. Non ci sono imperativi, nessuna imposizione. Quei verbi portano promesse che si realizzano». Quindi non imperativi, ma promesse; ecco la tesi di base su cui Baharier sviluppa un percorso di lettura personale che ribalta la concezione classica dei dieci comandamenti e ci propone una rilettura del decalogo come non lo abbiamo mai sentito raccontare.
Destinatari
Un ampio pubblico
Autore
Haim Baharier è nato nel 1947 a Parigi da genitori ebrei di origine polacca. È stato allievo di Léon Askenazi e di Emmanuel Lévinas, oltre che del grande maestro hassidico rabbi Israel di Gur. Matematico di formazione, ha studiato in Francia, dove è stato abilitato alla psicanalisi, e negli Stati Uniti. In Italia è considerato uno tra i principali esponenti del pensiero ebraico nel nostro paese. Fa il consulente aziendale e ha tenuto a Milano delle lezioni seguitissime. Ha pubblicato La Genesi spiegata da mia figlia (Garzanti 2006) e IlTacchino pensante (Garzanti 2008).
Punti forti
Un autore già noto al grande pubblico.
L’autore sarà impegnato in un tour teatrale legato al volume.
Alla base del volume vi è un pensiero originale e profondo.
Dopo i trionfali tour teatrali, Haim Baharier, il rabbino più noto d’Italia,“il pensatore che fa volare”, ritorna con un nuovo libro!
A un’amica attesa, al marito perduto, al fratello padre di famiglia, all’amico scrittore, a un misterioso personaggio sofferente, a una suora: sei lettere che diventano una straordinaria meditazione sul bene e sul male. Parole semplici e profonde sulla vita, l’amore, Dio e ciò che importa dell’esistere quotidiano.
«Ti aspetto per fine estate, ai piedi della Quercia di Mamre, perché il silenzio è la mia gioia»
Il presente volume scaturisce da una recente esperienza: la costruzione di una chiesa come espressione della vita di una nuova comunità cristiana, la quale si identifica nella tradizione monastica e specificamente nel cenobitismo benedettino. La chiesa è quella della Trasfigurazione, a Orleans, Massachusetts; la comunità si chiama Comunità di Gesù (Community of Jesus), e fu fondata da due donne statunitensi tra il 1958 e il 1970; l’identità monastica e benedettina dei membri si manifesta nella koinonia – intesa come vita comune incentrata sull’integrità evangelica dei rapporti interpersonali –, come nella preghiera comunitaria e nell’ospitalità.
L’eccezionale interesse dei suoi membri per l’arte, l’architettura e la musica rientra nel carattere benedettino della comunità, ma con una peculiarità degna di nota. La Comunità di Gesù nasce nell’ambito della Riforma e ha diversi membri provenienti dal Protestantesimo, così che l’enfatizzazione artistica rappresenta una scelta maturata, non “naturale” come lo sarebbe in una comunità cattolicoromana o ortodossa.
Dopo l’introduzione del curatore mons. Timothy Verdon,un breve scritto presenta la storia della Comunità di Gesù e un saggio storico-teologico a firma di un membro della Comunità, il professor Martin Shannon, riflette sull’arte da essa realizzata.Altri saggi suggeriscono poi il pensiero sia cattolico (Anthony Ciferni) che riformato (Jérôme Cottin) intorno all’arte sacra nel contesto della vita e del culto dei cristiani. Infine due scritti stilati da artisti – quello del sacerdote d’origine slovena.
Destinatari
Religiosi
Autore
Timothy Verdon, statunitense, è lo studioso di arte sacra più conosciuto nel nostro Paese. Sacerdote, vive da molti anni a Firenze. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Maria nell’arte europea (Electa, 2004), Vedere il mistero (Mondadori, 2003), Arte sacra in Italia (Mondadori, 2001). Per San Paolo ha pubblicato: L’arte cristiana in Italia. Tre volumi (I. Origini e Medioevo), 2006; II. Rinascimento, 2006; III. Età Moderna, 2007), La bellezza nella parola,Anno A – B –C.
Dio non è un assicuratore: ossia Dio ama il rischio e ci invita al rischio; non ne ha paura e ci invita a non averne. Così il fratello del celebre psicanalista Jacques Lacan incrocia i percorsi dell’anima personale e della sua relazione con Dio, nell’accettazione della precarietà dell’esistenza umana e nella scelta di diventare uomini cercando il vero e “continuando a camminare”.
Un libro che porta con sé una testimonianza profonda e un pensiero anticonformista di grande modernità.
Destinatari
Un libro rivolto a un pubblico di credenti e non credenti.
L'autore Marc lacan (1908-1994), fratello del famoso psicanalista, fu monaco benedettino con il nome di Marc-François. Esegeta, traduttore della Bibbia e teologo, è una delle figure di spicco della riflessione spirituale e teologica del XX secolo.