
Un invito in rima ad amare san Giuseppe, esempio di vista e santità e modello al quale ispirarsi per vivere secondo la volontà di Dio.
"Gesù vuole donarci il suo perdono e la sua pace; non vuole lasciare indietro nessuno, a tutti ha dato la grazia di amare: Farò sgorgare dai cuori la grazia di amare, che in molti è soffocata. Il mio Nome è Amore, il mio insegnamento è Amore, vengo ad insegnare e reinsegnare al mio popolo ad amare incondizionatamente."
Come si può "parlare" di Padre Pio? Come ci si può accostare a un gigante della santità della sua portata? Egli era in costante comunione con Dio, leggeva la mente, scrutava il cuore, anticipava il futuro, osservava il presente, conosceva il passato, scongiurava i disastri, ammoniva i peccatori, aiutava i malati, incoraggiava gli indecisi, illuminava i confusi, sosteneva i deboli, partecipava ai dolori, era costantemente ripieno di gioia. Anche lui, un altro Cristo in terra, come tutti i santi mistici, per arrivare a Gesù si è servito della "sua Mamma Celeste".
Nella primavera del 1664, sulle Alpi francesi, una povera pastorella di nome Benoite (Benedetta) Rencurel, stava portando il gregge al pascolo, quando improvvisamente vide comparire la figura di un vescovo, che le preannunciò l’imminente apparizione della santa Vergine Maria in una piccola grotta chiamata Les Fours. Dopo alcuni giorni Benedetta si recò a pregare in quella grotta e così fece ogni giorno per alcune settimane, finché una mattina, come annunciato, le apparve la Madonna. Nel 1671 Benedetta provò la Passione del Signore e ricevette le sante stigmate. Fino alla sua morte, avvenuta nel 1718, visse come eremita sul luogo delle apparizioni.
In questo libro, ancora una volta, Gabriele Arcangelo ci spiega che cosa ci attende al termine della nostra vita sulla terra. Solo un angelo come lui in missione qui, nella nostra epoca, ci può far capire in termini semplici e chiari il profondo significato della nostra esistenza in relazione a ciò che affronteremo una volta oltrepassata la soglia della vita umana. Questo ci servirà oggi, intanto che siamo ancora in vita, per conoscere e comprendere chi siamo realmente e dove stiamo andando. È un grande aiuto che ci permetterà di avere una lucida visione delle realtà ultraterrene, di cosa ci attende e cosa affronteremo con serena consapevolezza grazie a queste sue rivelazioni concesse dalla misericordia di Dio.
La Pasqua è una festa di grande importanza spirituale per i credenti, poiché celebra la risurrezione di Gesù Cristo e l'instaurazione della nuova alleanza. E un momento di rinnovamento e speranza, in cui si ricorda il sacrificio di Cristo per la redenzione dell'umanità e il dono della vita eterna attraverso la fede. In questo scritto vi guideremo alla scoperta dei simboli pasquali, delle tradizioni e delle storie che le hanno originate. Vi offriremo spunti di riflessione Su come vivere le sette settimane di Pasqua in modo più profondo, in connessione con gli angeli che ci circondano e con la luce divina che guida il nostro cammino.
Sposata in giovane età e vissuta per quarant'anni nel matrimonio, Francesca fu moglie e madre di grande virtù. Di famiglia benestante, distribuì i suoi beni ai poveri e servì i malati. Alla morte del marito si ritirò tra le oblate che ella stessa aveva riunito a Roma sotto la regola di san Benedetto. Santa Francesca Romana ebbe il privilegio della visione; il testo contiene le 109 rivelazioni che la Santa ebbe lungo un arco di dieci anni e che si articolano in visioni liturgiche e sacramentali, visioni sulla vita di Gesù e della Vergine Maria e visioni delle realtà ultraterrene.
"Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della Bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: infatti è numero d'uomo, e il suo numero è seicentosessantasei". Così si legge nell’Apocalisse a proposito del numero della bestia, 666. Ma qual è il suo significato? In che modo ha a che fare con la fine dei tempi?
La storia e i messaggi delle apparizioni di Montichiari e Fontanelle, dove Maria apparve alla veggente Pierina Gilli con il nome di Rosa Mistica e Madre della Chiesa, presentandosi con tre rose sul manto – una bianca, una rossa e una gialla – a simboleggiare preghiera, sacrificio e penitenza.
Note sull'autore
Vincenzo Speziale è nato nel 1950 a Serradifalco (CL). Dopo il diploma di ragioneria, è entrato all’Accademia Militare di Modena e, in seguito all’incontro illuminante con un sacerdote che gli ha fatto conoscere Fatima, ha iniziato una nuova vita spirituale, collaborando con Radio Maria sotto la direzione di don Mario Galbiati. Da allora ha cominciato anche a scrivere, pubblicando diverse opere su santi e beati. Di tanto in tanto tiene conferenze su Fatima.
In questo libro gli autori indagano il ruolo degli angeli nelle visioni e nei messaggi di don Stefano Gobbi, fondatore del Movimento Sacerdotale Mariano. Grande spazio hanno in particolare i tre arcangeli, chiamati a fronteggiare le forze infernali nella battaglia tra il bene e il male.
Note sull'autore
Marcello Stanzione è nato a Salerno nel 1963 ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Nel 2002 ha rifondato l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo per la retta diffusione della devozione cattolica ai santi angeli. Ha scritto oltre 300 libri sugli angeli e su tematiche di spiritualità cattolica. Tiene conferenze in Italia e all’estero su temi di angelologia, mariologia e agiografia. Carmine Alvino è nato ad Avellino nel 1978. Avvocato e scrittore, ha dato inizio a una nuova proposta teologica d’ispirazione cattolica denominata “Arcangelologia”, avente a oggetto la conoscenza, lo sviluppo e la diffusione del culto devozionale ai Sette Arcangeli Assistenti al Trono di Dio. Sull’argomento ha scritto oltre 50 libri e creato un sito internet (www.settearcangeli.it) e un canale Youtube.
Alla beata Pierina, la Madonna ha affidato il compito di fare conoscere e fare amare il Volto Santo di Gesù. Gesù si presenta a suor Pierina con il Volto sofferente, ricordando così la sua morte in croce, quindi la sua Passione. Ella diventa ambasciatrice di questo dono meraviglioso facendo coniare una medaglia con il Santo Volto di Gesù, ricordando a tutti che Egli è l'unica persona che non delude mai nessuno e che è il nostro medico e anche la nostra medicina.
Se, come scrisse A. Rivaroli, “la speranza è un prestito fatto alla felicità”, è pur vero che essa ci avvia, come ha scritto, nella sua celebre ode, Alessandro Manzoni “pei floridi sentieri della speranza ai campi eterni, al premio che i desideri avanza...” (Il 5 maggio).
Il cammino da percorrere e il Premio da conquistare sono stati chiaramente indicati da Benedetto XVI: “Non si darà mai un giorno in cui l’uomo rinuncerà a sperare, in cui smetterà di essere colui che, sperando, aspira a quell’infinitamente grande – cioè Dio stesso – che trascende tutto ciò che è del mondo”.