
Chi è il bambino evangelico? È il cristiano, che vive la complessità della vita contemporanea dando il meglio delle proprie facoltà umane ed esprimendo con tutto se stesso anche la trascendenza della Grazia divina, che ha ricevuto con il battesimo. Ezio Aceti propone il suo libro più profondo e mistico, raccontando come ciascuno di noi può essere, anzi è, il "bambino evangelico". Siamo figli che hanno ricevuto il seme della Grazia, che si trova depositata nel nostro cuore. Siamo figli che ricevono l'amore incondizionato di Dio e che danno la propria testimonianza, come fratelli, in un mondo in piena deriva narcisistica. Eppure, riallacciare i legami è possibile, i cristiani sono chiamati a farlo: la crisi è un'opportunità, va vista come il dolore di un parto, nella direzione dell'amore e della costruzione di un mondo accogliente, unito e plurale.
I "Cinque passi al mistero" sono un ciclo di catechesi per giovani e adulti, che si svolge ormai da dodici anni presso la parrocchia Santa Maria in Vallicella - Chiesa Nuova di Roma. Padre Maurizio Botta, sacerdote dell'Oratorio di San Filippo Neri, guida gli incontri, con uno stile preciso e di grande impatto. Sono poi gli stessi giovani dell'Oratorio a offrire i temi su cui riflettere, argomenti "caldi", spesso quelli che tengono più lontane le persone dalla fede. In questo, che è il secondo ciclo pubblicato da San Paolo, i temi affrontati sono tra i più problematici per la fede e non solo, in una società come la nostra: padre Maurizio affronta le domande sulla paura, sull'affettività, sulle dipendenze, sulla paternità. E riflette con la comunità con cui lavora sulla fatica di ciascuno a prendere il Vangelo e Gesù per ciò che sono e non per ciò che ci piacerebbe fossero. Un libro che provoca, fa pensare, dialoga con la cultura, senza temere di svelarne le contraddizioni.
Queste pagine, che raccolgono i riferimenti che papa Francesco ha fatto nel corso di questi anni di pontificato al cuore come ambito privilegiato delle intenzioni e degli affetti dell'uomo, vanno a comporre un'antologia davvero unica nel suo genere: il cuore, tema biblico per eccellenza e sede simbolica della volontà, ne è il protagonista. Con lo stile semplice e immediato che lo caratterizza, eco della semplicità e immediatezza di quel santo di cui ha scelto il nome come Vicario di Cristo, con le sue riflessioni papa Francesco ricorda l'importanza di costruire la fede su un'umanità integrale, conscia dei propri limiti e della necessità dell'intervento di Dio. Un'umanità redenta e salvata da Cristo, ma anche un'umanità in uscita per far conoscere al mondo questa buona novella. E per comunicare questa realtà rinnovata non c'è modo migliore che far ricorso al simbolismo del cuore, che tante suggestioni evoca nella tradizione cristiana, sia occidentale che orientale, e nella devozione dei semplici. Siamo in questo modo invitati un vero e proprio percorso spirituale, personale e di Chiesa, attraverso le suggestioni che papa Francesco ha lasciato e centrato attorno al tema del cuore come centro della persona, delle relazioni, degli affetti, ma anche delle passioni e delle lotte quotidiane di sempre.
Il Cardinale Comastri ci regala in questo nuovo libro una meravigliosa catechesi sulla vita cristiana, soprattutto su come, grazie a Gesù, il mondo ha potuto vedere gli occhi e il volto di Dio. Noi crediamo, infatti, e questo è il messaggio che ripetiamo senza mai stancarci, che in Gesù Cristo Dio stesso è entrato nella storia degli uomini. Dobbiamo allora, osserva il Cardinale Comastri, lasciarci attraversare da questa bella notizia, fino a farla cantare dentro e a farla diventare testimonianza. Noi crediamo e sappiamo, per fede, che Dio si è fatto vicino, è entrato nella nostra storia, per cui non dobbiamo avere più paura, qualsiasi cosa accada. Ecco perché c'è speranza, ecco perché i cristiani, con la loro vita, devono annunciare a tutti questa speranza. Soprattutto in un momento in cui, per la prima volta, la Chiesa di Dio vive in un contesto in cui è esplosa una delle più drammatiche povertà che l'uomo possa conoscere: la povertà degli ideali e dei valori, la povertà delle ragioni per amare la vita.
Andrea J. Larson scrive alcune lettere allo zio Willi, uno degli autori spirituali più famosi del mondo: dietro questo diminutivo affettuoso si cela, infatti, padre Anselm Grün. Nasce un dialogo tra la giovane, madre di tre bambini, che della sua vita pur libera e laica riconosce anche i molti limiti, e l'anziano benedettino, che sin da giovane aveva deciso di farsi monaco e nei confini dell'abbazia ha poi trovato grande libertà. In questo scambio epistolare molto personale, Andrea rivolge allo zio Willi numerosissime domande sui temi più diversi: amore, relazioni, comunità e solitudine; responsabilità per sé e per il mondo, ricerca della felicità e bontà, scoperte e dubbi; spiritualità e fede (non solo cristiana). In breve: la vita in tutte le sue sfaccettature. Grün viene interrogato dalla nipote anche sulla sua storia personale, sulle scelte compiute e sulla vita in monastero, al servizio di Dio. Così, ai lettori è offerta una doppia prospettiva su percorsi diversi di vita, con le loro differenze e alcuni insospettabili punti di incontro, in entrambi i casi comunque affascinanti e riusciti.
Con il suo stile diretto e attuale, Paolo Curtaz affronta il mistero della morte di Cristo, prendendo le mosse dal Vangelo, dalle pagine che più hanno turbato, straziato, scosso l'anima del mondo: una profonda riflessione che conduce il lettore di fronte allo scandalo della fede. «Gesù» scrive l'autore «sa che è l'ultima cena. Sa che tutto sta per finire. Vuole ancora compiere un gesto, l'ultimo».
Dall’esperienza di condivisione con persone ferite nell’intimo e con famiglie di persone disabili, Luca Badetti, che unisce la competenza clinica con una formazione teologica e un’esperienza di vita in condivisione con gli ultimi, ci conduce in un percorso interiore che può rinnovare completamente le nostre vite.
Da domande su come credere in se stessi e nell’altro; in che modo possiamo vivere chi siamo realmente e relazionarsi con gli altri, oltre alle maschere e alle proiezioni, questo libro, basato su storie semplici e significative di una comunità con persone con disabilità, riunisce intuizioni psicologiche e spirituali per un’autentica vita individuale e comunitaria.
Luca Badetti, PhD, insegna Teologia al John Felice Rome Center (Loyola University Chicago). Originario di Roma, ha ricevuto una formazione interdisciplinare in teologia, psicologia e disability studies negli Stati Uniti. Da anni è coinvolto ne L’Arche a livello internazionale (Italia, Francia, USA), avendo vissuto in varie comunità e avendo ricoperto ruoli di responsabilità e coordinamento.
Dieci domande per altrettante meditazioni, dieci domande per "far risuonare ancora, magari in modo inusuale la parola di Gesù". È questo lo scopo che Ermes Ronchi si è proposto nel predicare gli esercizi spirituali davanti a papa Francesco e alla Curia romana. Ma prima di cercare le risposte, "parole dell'uomo", è indispensabile "amare le domande, che sono Parola di Dio". Esse sono come un vasetto chiuso: bisogna scoperchiare, sollevare per trovare dentro "una sorpresa d'oro e di luce. Le domande sono il contenitore di un piccolo tesoro; ti disarmano, e poi ti convocano a dare risposte creative e solo tue". Le domande sono le nude domande del Vangelo, su cui meditare con parole semplici e concrete: Che cosa cercate? Perché avete paura, non avete ancora fede? Ma voi, chi dite che io sia?... Il volume è arricchito dalla lettera con cui papa Francesco ha invitato Ronchi a tenere gli esercizi spirituali e dal suo discorso tenuto a conclusione di essi.
Nel Salvador dominato dalla violenza il gesuita padre Rutilio Grande (1928-1977) aveva a cuore solo il Vangelo e gli insegnamenti della Chiesa, che ha messo in pratica schierandosi a fi anco dei campesinos e degli emarginati. Per questo motivo è stato assassinato dagli squadroni della morte insieme al catechista Manuel Solórzano e al giovane Nelson Lemus. La sua morte ha toccato profondamente mons. Romero, allora arcivescovo di San Salvador, che nel 1980 verrà a sua volta ucciso per lo stesso impegno a favore dei poveri. Il 21 febbraio 2020 la Congregazione delle Cause dei Santi ha pubblicato il decreto che riconosce il martirio di padre Rutilio e dei suoi due compagni. È stato beatifi cato a San Salvador il 22 gennaio 2022. Una biografi a di padre Rutilio incentrata sulla sua missione a fi anco degli ultimi, che mette a frutto l'insegnamento del Concilio Vaticano II e del convegno ecclesiale di Medellín nel 1968. Il volume aiuta inoltre a comprendere temi cardine del papato di Francesco quali la Chiesa in uscita e la Chiesa povera per i poveri.
Tratte dal libro di commenti al Vangelo Éclats d'Évangile, queste pagine accompagnano i testi biblici (citati rigorosamente in apertura di ogni lirica) fornendo un commento poetico a ciascuno di essi. È una poesia-preghiera quella di Muller-Colard, che nasce da "illuminazioni folgoranti" di fronte alla Parola meditata. Ma si tratta, come sa chi ben conosce l'autrice francese, di una preghiera spesso "laica", provocata dalla Bibbia e provocante nel quotidiano. La tradizione della poesia mistica vanta grandi nomi del passato, da Giovanni della Croce a Teresa di Lisieux; Marion Muller-Colard prova una strada nuova, originale, consapevole anche delle voci dei poeti più recenti. In un tempo in cui la poesia sembra ritrovare spazio anche sui banchi delle librerie, questo volumetto offre una chance a chi vuole meditare la parola di Dio in maniera originale, grazie alla voce non scontata di una delle più significative autrici spirituali di oggi.
Della devozione mariana di Giovanni Paolo II le testimonianze sono innumerevoli, fin dall'infanzia e dalla giovinezza. Questo volumetto racconta un episodio preciso, attorno al quale e dopo il quale la devozione del "papa polacco- si fece radicalmente più profonda, un vero e proprio spartiacque della vita stessa di Wojty?a. L'episodio, quello che lo vide vittima di un attentato, e tra i più pregni di senso di tutto il XX secolo. Attorno ai giorni che seguirono il 13 maggio 1981, Giovanni Paolo II avrebbe elaborato una rilettura della propria esistenza alla luce della Provvidenza e della "mano materna- che lo protesse.
Il 13 marzo 2020 un'immagine colpisce chiunque apra, anche per caso, le pagine web dei maggiori quotidiani nazionali: vi appare papa Francesco, accompagnato a distanza da alcune guardie del corpo, che cammina in una strada semivuota della capitale: sta recandosi in visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, per rivolgere una preghiera all'icona della Vergine Salus populi Romani. Davanti a questa icona, amatissima. Da questo cammino, da questo pellegrinaggio silenzioso sulle tracce della "Vergine della salute e della salvezza-, abbiamo voluto prendere anche noi il punto di avvio del nostro racconto, che ci condurrà forse a comprendere meglio il senso più sincero della profonda devozione mariana del papa.