
Un libretto augurale di brevi pensieri e immagini significative per ricordarci che nei momenti in cui il cammino diventa faticoso possiamo contare su chi ci sta accanto per riprendere fiato e ripartire.
Un libretto augurale di immagini suggestive e brevi pensieri sull'amore tenero e forte. L'amore come sentimento che cresce e si rafforza, un'intesa bella e affascinante, una relazione "per sempre" che fa dire ogni giorno "ti amo".
In una piccola ma ricchissima "grammatica delle emozioni di Dio", Gianfranco Ravasi compie un viaggio all'interno delle Scritture e dell'animo umano: un vero e proprio album di emozioni spesso tra loro opposte. Si tratta di uno spettro cromatico emotivo che procede dal violetto gelido dell'angoscia o paura e approda al rosso caloroso della gioia o della tenerezza. Testimonianza di come la Bibbia non abbia paura di scandagliare il mondo dei desideri senza separare il conoscere intellettivo da quello affettivo. Un "ritratto" di Dio che spazia dalla sua "gelosa tenerezza" all'angoscia di Gesù. Un testo e capace di sorprendere il lettore che si troverà specchiato nei mille fili emotivi che attraversano la Scrittura.
Un libretto che illustra la figura del beato Paolo VI, "una figura gigantesca che in un periodo non certo facile della storia della Chiesa ci ha insegnato, con un quotidiano martirio di sollecitudini e lavoro, che cosa significhi amare e servire veramente Cristo e le anime" (san Giovanni Paolo II).
"Signore, concedici di partire e trovare sorgenti, di non lasciarci attirare dall'acqua stagnante, di non perdere il gusto dell'acqua di fonte." (dalla liturgia monastica di Bose). Un agile libretto da portare sempre con sé.
"Gesù imparò. Come accade a ogni uomo, il cui percorso rimane una progressiva comprensione, un passaggio, una spogliazione. Come devo imparare io a vivere, ad affrontare e superare le difficoltà, ad accogliere ogni giorno. Gesù imparò, come ogni uomo sa fare, se non smette di crederci, e ha combattuto, giorno per giorno". Il nuovo libro di Paolo Curtaz affronta un tema che ribalta il comune punto di vista su Gesù. Gesù impara dagli altri, dalla vita, dalle esperienze e dalle ferite. Proprio come ciascuno di noi, il Maestro di Nazaret è anche discepolo, ascoltatore, uomo che cerca con pazienza la risposta alle sue domande. Un Gesù più umano, più vicino a ciascuno di noi.
Queste pagine vogliono essere la proposta di un cammino personale e comunitario, i cui passi siano scanditi dall'uno o dall'altro tema, da meditare e mettere in pratica comunicandosi le esperienze vissute per progredire più speditamente. L'itinerario qui proposto tende a fissare alcuni fondamenti importanti di una solida formazione cristiana. In questo cammino si è invitati prima di tutto ad aprirsi a Dio e agli altri, superando ogni individualismo, attraverso un'esperienza di comunione con gli altri che renda atti a servire la Chiesa e la società.
“Gesù, perché non parli più? Perché non parli anche oggi?”. In una piccola chiesa vuota, il cardinale Angelo Comastri si pone questa domanda, comune a tanti. Per molti oggi Dio sembra chiuso in un silenzio ostinato. Non ci parla più. Si è forse dimenticato di noi? Eppure la situazione in cui viviamo chiederebbe un suo intervento! Se guardiamo ai Vangeli, c’è un particolare impressionante che merita un approfondimento. Tre evangelisti (Matteo, Marco e Luca) concordemente riferiscono che Gesù, prima di morire, gridò con tutte le sue forze. Quel grido attraversa i secoli e giunge fino a noi... per scuoterci, per svegliarci, per richiamarci all’attenzione. In questo volume, l’Autore accompagna i lettori in un percorso alla ricerca di Dio attraverso tre figure apparentemente lontane tra loro, ma in realtà unite dal filo conduttore della capacità di ascoltare il grido di Dio.
Giovanni XXIII, Benedetta Bianchi Porro, delle quale è in corso la causa di beatificazione e Jacques Fesch, un assassino di 24 anni. Tre esistenze lontane nel tempo e nello spazio. Una stessa tensione verso l’Assoluto.
L’AUTORE
Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro a Roma e Vicario generale di Sua Santità Benedetto XVI per la Città del Vaticano, è autore di numerosi volumi di spiritualità, liturgia e meditazione. Predicatore profondo e ispirato, sa trasmettere il messaggio cristiano con passione e convinzione. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri, Dov’è il tuo Dio? (2004), La firma di Dio (2004), Come andremo a finire? (2004), Dio è amore (2005), Non uccidere la libertà (2005), Nel buio brillano le stelle (2005), Prepara la culla: è Natale (2005), Prega e sarai felice! (2006), Via della croce e del cristiano (2007), Nelle mani di Dio (2010), Giovanni Paolo II. Nel cuore del mondo (2011), I giorni di festa (2012), l’autobiografia Dio scrive dritto (2012) con Saverio Gaeta e Ricordo di tre papi (2012).
Una ricostruzione accurata della vita di Christian de Chergé e delle vicissitudini del monastero di Tibhirine nella prima metà degli anni novanta del secolo scorso. Un volume che trae informazioni non solo dai testi del priore e dei suoi monaci, ma anche da testimonianze di persone che hanno conosciuto a fondo i protagonisti (a cominciare dai parenti di Chergé), frequentato la comunità o studiato a posteriori la cruenta pagina della guerra civile algerina che, insieme a quella dei sette trappisti, ha falciato la vita di altri dodici uomini e donne di Chiesa (fra i quali il vescovo di Orano).La biografia permette al lettore di avvicinarsi a questa straordinaria figura, che è stata anche al centro del film di Xavier Beauvois Uomini di Dio.
"Sperare è più difficile che credere" era solito ripetere padre David Maria Turoldo a chi faticava sulla strada della ricerca religiosa. Poteva permettersi di dirlo, perché lui. sempre inquieto e insoddisfatto, "sempre a sognare i grandi sogni di umanità e giustizia", in realtà aveva una fede incrollabile: in Cristo e nell'uomo. È quanto emerge dalle brevi ma intense riflessioni raccolte in questo volume, che ci ripropongono, di Turoldo, la fiammeggiante capacità di attualizzare la parola di Dio, dare mordente al messaggio biblico, mettere in guardia contro ogni genere di rozza e subdola idolatria. Per padre David il Crocifisso non rappresenta solo il mistero di una salvezza eterna, non è soltanto l'immagine di un Dio rifiutato: è, prima di tutto, l'idea di uomo che il mondo non riesce ad accettare e che perciò emargina e uccide; e l'uomo non è soltanto colui che per orgoglio, per il costante desiderio di sopraffare, si perde nel "grumo nero della storia": è, prima di tutto, fattore di evoluzione, poiché a lui, e alla sua intelligenza, il mondo intero è affidato.
Scritto due anni prima della morte, Anche Dio è infelice è una delle opere più sentite e intense di padre David Maria Turoldo. Una fervida contraddizione fa da sottofondo a questo ricchissimo libro. Da un lato, il canto di gloria a Dio ("Dio d'amore, o fonte di gioia, vogliamo offrirti un inno di grazia"); dall'altro, il sentimento penitenziale, l'umiltà, l'invocazione al silenzio. (Le pagine sul silenzio di Gesù nei primi trent'anni della sua vita hanno una straordinaria vibrazione poetica). Da un lato l'illusione umana di "raggiungere l'infinito", anche con "le parole più grosse e sonanti"; dall'altro la consapevolezza che Cristo è "premuroso di non tradire l'infinito". Da un lato, in sintesi, l'entusiasmo e la gioia della riconoscenza; dall'altro, l'umiltà di quella riconoscenza. (Geno Pampaloni)
La felicità è il traguardo ideale che sta davanti a ognuno di noi, ma non esistono facili scorciatoie per raggiungerla. Papa Francesco, in un'intervista rilasciata a un giornale argentino, con la sua semplicità e il senso pratico delle cose, traccia un decalogo di suggerimenti che possono aiutare a vivere meglio.