
Gli argomenti trattati nel libro si riferiscono alla fragilità nelle diverse situazioni di vita. "Trattare" per me significa abbozzare dei ragionamenti, fornire degli stimoli e attendere che chi legge possa completare il desiderio di confronto e di dialogo. Spesso mi piace condividere le esperienze che vivo nel quotidiano attraverso le parole di altre persone, o dentro un fatto, una situazione.
Un percorso composto da pensieri che tentano di incrociare i fatti di vita quotidiana con la parola di Dio, i tempi che la Liturgia ci propone, per tentare fuori dai luoghi comuni e dalla banalità, di trovare un fremito, un sussulto capace di andare oltre.
Dalla notizia della mia malattia, come in un diario, ho cercato di rilanciare la mia esperienza lasciando uno spazio per aggiungere altro. Sarà difficile incidere nell'esistenza di chi leggerà, asciugare lacrime o riportare il sorriso.
Potrò essere solo per pochi minuti di lettura di queste pagine un compagno di viaggio che condivide le stesse domande, che partecipa alle stesse esperienze di fragilità, convinto però che la fragilità può diventare un luogo di comunione.
"Maria Madre di misericordia, la dolcezza del tuo sguardo
ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio.
Nessuno come te, Maria, ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo.
Tutto nella tua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne".
Papa Francesco, Misericordiae Vultus, 24
La misericordia implica un amore incondizionato verso ogni creatura, non pretende nulla in cambio, esiste in proporzione a quanto lo spirito di ogni uomo vive in sintonia con Dio.
La misericordia è azione allo stato puro; azione dell'anima, dello spirito, azione del corpo che si protende verso l'alto, a cuore aperto, lasciando che l'amore faccia il suo corso...
Un breve testo che raccoglie meditazioni aventi come punto di riferimento la famiglia di Nazareth pubblicate da don Franco Bisinella sul giornale "Vita vissuta" nell'arco di tempo che va dal 1998 al 2005. Un libretto dove proprio la Sacra Famiglia diventa costante spunto di riflessione per portare avanti e rinnovare quell'amore necessario affinché ogni famiglia si senta famiglia in tutto e per tutto, considerando aspetti rilevanti quali la paternità e la maternità familiare, nonché quel senso di fratellanza che rende "famiglia" la comunità cristiana.
L’uomo di oggi, preso dalla frenesia del fare, dimentica facilmente quanto sia fragile la sua esistenza. La malattia è una di quelle condizioni che costringono a sperimentare precarietà e incertezza del domani; che obbligano a mettersi a nudo, a misurarsi con la fede, con i valori e gli affetti fondamentali.
Ugo Donato Bianchi raccoglie, in queste pagine di diario, la sua personale esperienza del mondo della sofferenza. Giovane sacerdote vive tra speranza e timore la malattia del fratello minore; uomo più maturo, Arcivescovo di Urbino già da oltre venti anni, è chiamato a confrontarsi con una grave patologia che mette alla prova la sua 'pazienza' e lo spinge a combattere, giorno per giorno, nella 'speranza'.
I Diari rivelano un aspetto intimo e delicato della vita di Ugo Donato Bianchi: mostrano la fragilità dell'uomo e la fatica quotidiana di rimanere confidente, fiducioso, forte.
Un percorso tra precarietà umana e intensità di fede, che disvela l'anima dell'autore e proietta il lettore in un contesto di straordinaria quotidianità.
Gli Esercizi spirituali sono un tempo rilevante di grazia che ci rifranca (così si esprime una preghiera liturgica), rinsaldiamo la speranza, contempliamo con stupore i passi già compiuti e decidiamo con fiducia quelli di domani. Durante gli Esercizi rimaniamo in compagnia con il beato Luigi Novarese, con alcuni testi del Vangelo di Giovanni a lui cari, da lui tanto meditati e proposti per il nostro cammino spirituale. In essi, esplicitamente o in modo discreto come d’altra parte è sempre stato il suo stile, troviamo la presenza feconda di Maria: ai piedi della croce, nella custodia attenta della Parola, nel dono eucaristico di sé, nel prendersi cura dei figli, nella vita feconda dei tralci, nel situarsi in Cristo come luogo fisico, mentale e affettivo. La ritroviamo compagna di silenzio, non quello vuoto di chi si sforza di tenere le labbra strette, ma quello di chi si fa vuoto di marginale per riempirsi di essenziale. La ritroviamo compagna di discepolato, lei che prima è stata Madre e poi si è fatta vigile discepola del Figlio. E infine, la ritroviamo compagno di missione: dal suo Cuore Immacolato impariamo a vivere, a credere, a sperare e ad amare.
Una sorta di prontuario questo del prof. Rosario Salamone, docente di filosofia presso licei statali, in cui vengono posti sotto la lente d'ingrandimento aspetti dell'oggi letti con l'ottica di ieri, una sorta di nostalgica narrazione dove si toccano temi di grande attualità attraverso un viaggio nella memoria. Il testo contiene contributi che l'autore ha pubblicato dal settembre 2011 al giugno 2015 sull'edizione romana del Corriere della Sera, articoli pregni di cultura ad ampio respiro in brevi e agili capitoli che aiutano a interpretare il mondo contemporaneo e le sue lacune.
Durante gli Esercizi spirituali ci proponiamo questo obbiettivo: trovare tempi di silenzio, per rientrare in se stessi dove possiamo incontrare Dio, mediate un ascolto più generoso della sua parola, al fine di ritornare più motivati, più gioiosi, più credenti alla vita quotidiana.