
Questo libro si propone di descrivere le categorie del pensiero teologico così come furono formulate nel quadro della civiltà cristiana bizantina e di esporre la sua concezione di vita, la sua liturgia, la sua arte e il loro persistere nell'ortodossia orientale contemporanea. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Marietti, 1990 (Dabar. Saggi teologici 9) ISBN 88-211-6766-6
23 novembre 1990: in risposta a una richiesta giunta al Pime da Madre Teresa di Calcutta, padre Toni Vendramin parte per la Cambogia. Il Paese si sta faticosamente rimettendo in piedi dopo il periodo dei khmer rossi (1975-1979): un dramma che ha causato due milioni di vittime, decine di migliaia di feriti e mutilati, famiglie alla fame. Dei 65.000 cattolici censiti nel 1970 ne sono rimasti solo 7.000, dispersi in tutto il Paese. Non potendo essere presente come istituto missionario, il Pime apre l'ong New Humanity, che promuove progetti di sviluppo rurale, educazione delle donne e cura dei disabili fisici e mentali. Col tempo, anche per la Chiesa cattolica si aprono nuovi spazi; diversi missionari del Pime, di varie nazionalità, si alternano nel Paese. Sono attivi nella pastorale e per la ricostituzione delle comunità cristiane, dediti all'annuncio del Vangelo ai non cristiani e la testimonianza della carità, in dialogo con il mondo buddhista. A 25 anni di distanza, questo libro ricostruisce, grazie al reportage dell'autore nelle missioni del Pime e agli scritti dei protagonisti, la storia e il senso della presenza dell'Istituto in Cambogia, totalmente a servizio di una Chiesa locale giovane e piena d'entusiasmo.
Tra i fattori che concorrono ad alimentare l'attuale e persistente difetto di identità del cristiano, occupa un rilievo cospicuo il distanziamento dai sacramenti; tale distanziamento costituisce il nocciolo duro della nuova religione 'invisibile' e senza Chiesa, caratteristica del nostro tempo. Per riferimento al sacramento del battesimo dei bambini il rischio (talvolta anche la proposta teologica) è quella della semplice rinuncia a tale pratica.Le relazioni degli Atti del Convegno tenuto dalla Facoltà Teologica il 23-24 febbraio 1999, intendono invece confermare la necessità di tale pratica, cercandone però i motivi nel significato cristiano della generazione, e non subito e solo nelle necessità del bambino, nella tradizione, eccetera. A partire da questo significato vengono poi indicati alcuni criteri per la pratica pastorale così da correggere la persistente marginalità che il battesimo sembra avere nella prassi fino ad oggi corrente.