
Un itinerario profondo ed accurato nella filosofia e nella spiritualita steiniana.
La tradizione degli eremiti carmelitani e l'eredita tramandata da Teresa d'Avila. Contemplazione e Orazione.
Una lettera di Santa Teresa e un momento fermato nel tempo: leggerne una significa ascoltare la sua voce.
Introduzione del Card. Tarcisio Bertone. Edith Stein: il ponte, l'unione tra ebraismo e cattolicesimo attraversa il Carmelo. Con questo primo volume si apre la collana Quaderni dell'AIES", Associazione Italiana Edith Stein. L'obiettivo che questa associazione si e posta e quello di perseguire la conoscenza, lo studio e la diffusione dell'eredita spirituale, filosofica, teologica di Edith Stein: ebrea, filosofa, carmelitana, santa e martire. Il libro e costituito dai contributi dei maggiori studiosi steiniani che si sono dati appuntamento a Genova, nell'ottobre 2004, nel primo convegno dell'AIES. "
Il testo illustra la Regola del Carmelo in tutta la sua ricchezza ed attualita.
La figura di una donna affascinante e complessa che ha saputo mettersi in ascolto e dialogo.
Che cosa e l'uomo? La risposta di Edith Stein.
Una biografia esauriente, che permette di accostarsi alla complessita di una grande santa, come Edith Stein, con la dovuta attenzione che merita la sua spiritualita. Questa biografia permettera di leggere le sue opere con minore difficolta. Oggi il nome di Edith Stein e conosciuto in tutto il mondo. Chi lo pronuncia, lo fa con profondo rispetto per questa grande donna. Edith e una intellettuale, innamorata della verita, che cerca cammini nuovi per la filosofia. E' una convertita che fa di Cristo una sfida di vita cristiana. E' una carmelitana che cerca nella solitudine e nel silenzio del Carmelo il segreto della perfezione evangelica. E' una donna ebrea, figlia del popolo biblico, che muore martire di Cristo nelle camere a gas di Auschwitz, create da Hitler per il popolo ebreo.
Steso all'indomani della prima Professione, il libro e il racconto commovente dei primi anni di vita religiosa di Madre Maria Candida dell'Eucaristia nel Carmelo di Ragusa, oggi beata.
L'esempio di Elisabetta Catez, un percorso appassionato e appassionante che muta e lima un carattere acceso e combattivo, per giungere alla dedizione totale e all'immobilita in Dio
L'importanza della domenica nelle parole di Elisabetta della Trinita.
La Fiamma d’amor viva è l’opera conclusiva di san Giovanni della Croce. Redatta infatti a due mesi dalla sua morte e legata necessariamente alla Notte oscura e al Cantico spirituale, è però originale quanto a esperienza mistica, creazione letteraria e dottrina spirituale.
Come nelle opere preesistenti, lo scopo principale è narrare la grandezza e l’onnipotenza di Dio fatte amore, ma qui mettendo al centro il suo essere trinitario, e dando particolare risalto agli effetti prodotti nell’anima.
Dominato da una forte carica emotiva, il linguaggio simbolico documenta l’ormai raggiunta maturità mistico-letteraria del Santo. Il simbolo fiamma-fuoco è prolungamento della notte-oscurità. La poesia, intensa, semplice e di grande bellezza, è più compatta del Cantico, meno progressiva e drammatica della Notte.