
Il presente volume traduce e commenta le 13 omelie di Origene sul libro dell'Esodo giunte nella versione latina di Rufino. Rispetto ad altri lavori esegetici, nei quali fraziona il testo biblico in lemmi di breve estensione seguiti ognuno dalla specifica spiegazione, qui Origene punta spesso al significato complessivo del testo. Alla maggiore libertà strutturale si accompagna una maggiore semplificazione esegetica dando minore importanza al significato letterale del testo, Origene concentra tutta la sua attenzione sul significato morale. Il suo interesse primario è infatti quello di attualizzarne il contenuto, in modo da avvicinarlo alla condizione esistenziale degli ascoltatori. L'esodo degli ebrei dall'Egitto significa allora la graduale liberazione dell'uomo dal mondo, sede del peccato; il faraone è figura del diavolo che si adopera per ostacolare l'anima nel suo itinerario ascetico e spirituale; il tabernacolo che Dio chiede di edificare a Mosè, rimanda in senso comunitario alla Chiesa, in senso esistenziale ad ogni cristiano.
Nono volume dell'Opera Omnia del primo Patriarca di Venezia. Conclusi i grandi temi della spiritualità monastica, San Lorenzo Giustiniani scrive una serie di piccoli opuscolli nei quali affronta problemi specifici: il conflitto interiore, la solitudine, il disprezzo e abbandono del mondo, la situazione di crisi della Chiesa, il peccato e la grazia.
Nel presentare la dottrina sul giudizio di Dio nei confronti dei dannati e dei beati, il francescano Giovanni Duns Scoto elabora una risposta concettuale che fa uso di una nuova teoria della modalità, grazie alla quale trova coerente spiegazione l’apparente contraddizione tra prescienza divina e libertà umana.
Ernesto Dezza è professore di metodologia generale e di storia della filosofia medievale presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum nonché professore di teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Due sono i protagonisti delle "Confessioni": Dio e l'uomo di fronte a Dio. L'opera si configura come un dialogo fra due interlocutori, uno che sta e l'altro che torna, una sorta di sceneggiatura, arricchita da notazioni scenografiche e temporali, nonché dall'intervento di numerosi personaggi secondari. Einaudi riprone la celebre opera di Sant'Agostino, in un'edizione con testo a fronte, accresciuta da una bibliografia e una cronologia.
Lo studio intende mettere in luce la personalita del Beato Angelico, domenicano e pittore sacro del Quattrocento toscano, e fare da guida alle sue ammiratissime opere. Il libro contiene oltre cento illustrazioni a colori.
II edizione riveduta dell'unico dizionario esistente sul pensiero di S. Tommaso. Si compone di 560 voci, in ognuna delle quali compaiono abbondanti citazioni tratte dalle opere dell'aquinate. E' la seconda edizione rivedu ta dell'unico dizionario mai scritto sul pensiero di san tommaso. Si compone di 560 voci, che sono esposte in ordine alfabetico, inquadrate storicamente e concettualmente e vengono sviluppate filosoficamente e teologicamente. Il pensiero dell'aquinate e`sintetizzato i n modo lineare e i punti salienti della sua dottrina vengono presentati con l'inserimento di numerose citazioni tratte delle opere di san tommaso. Non e`poi trascurato il confronto con le problematiche del pensiero moderno. Questo v olume e`particolarmente adatto per chi si avvicina per la prima volta al pensiero del santo dottore, ma anche per chi desidera conoscere il pensiero di san tommaso attraverso i suoi scritti e facilitare la ricerca dei vari argomenti trattati all'interno delle sue molte
I due volumi dei "Trattati d'amore" cristiani offrono al pubblico una raccolta di testi che indagano il problema dell'amore nel pensiero cristiano del XII secolo. Il XII è infatti, in Europa, il secolo dell'amore: i trovatori celebrano l'amor cortese, i romanzi narrano la passione di Tristano e Isotta o di Lancillotto, Abelardo ed Eloisa vivono un'infuocata relazione. I religiosi non sono da meno: elaborano, impiegando un linguaggio appassionato e immagini meravigliose, affascinanti teorie sull'amore mistico. Se Dio, come proclama il Vangelo di Giovanni, è carità, cioè amore, l'uomo, fatto a sua immagine e somiglianza, è dominato da quello stesso sentimento e al suo Creatore deve rivolgerlo per poter raggiungere l'unione con Dio. È il momento che Dante celebrerà al termine del Paradiso, quando l'"amor che move il sole e l'altre stelle" volge la sua volontà e il suo desiderio "sì come rota ch'igualmente è mossa".
Leggende antiche in volgare di Santa Chiara di Assisi.