
“Il sole che sorge
ti veda sempre con un libro in mano”
(Evagrio Pontico)
Volti e parole dei padri della chiesa d’oriente e d’occidente sull’esperienza della lettura e sull’universo dei libri, raccolti e proposti affinché ciascuno possa dare spessore, consistenza, importanza diversa a quei nomi ordinati, li colleghi a un volto e a sentimenti precisi, li metta in relazione tra loro, spaziando dall’uno all’altro con la dimestichezza e la familiarità di chi si sente tra amici. Si è cercato di dar voce all’amore per i libri, la lettura e la scrittura che animava i cristiani dei primi secoli e che, come ogni autentico amore, non restava confinato nell’angusto spazio di una pagina ma si dilatava verso ogni creatura, divenendo amore cosmico. A ogni lettore l’invito a muoversi con libertà all’interno di questa compagnia umana e l’augurio che il suo cuore si apra su quel libro della vita che l’umanità nel suo insieme non cessa mai di scrivere.
Affinché, nel tempo della battaglia,
quando i demoni combattono con noi
e lanciano su noi i loro dardi,
noi diamo loro una risposta a partire dalle Scritture
Per pregare “in spirito e verità”, per custodire un cuore libero, è necessario “replicare”, controbattere ai pensieri malvagi ripetendo testi della Scrittura, sull’esempio di Gesù tentato da Satana. Un metodo capace ancora oggi di ispirare questa lotta quotidiana che riguarda ogni uomo ci è fornito da un monaco del iv secolo: Evagrio Pontico. Quest’uomo di rara sapienza spirituale ci offre una serie di brani biblici per far fronte agli “otto pensieri” che turbano le nostre menti e le nostre vite. Il testo originale greco dell’Antirrhetikos (che significa “raccolta di repliche, confutazioni, risposte” al demonio) è andato perduto, ma ci è stato tramandato dall’antichissima versione siriaca di cui viene qui presentata la prima traduzione mondiale in lingua moderna.
Attraverso la posizione di preghiera esprimiamo visibilmente la nostra fede.
Il volume è arricchito da illustrazioni
Proprio perché è dialogo con Dio, la preghiera è un linguaggio del corpo universalmente valido: diventa oggi importante allora riscoprirne i gesti più antichi. Attraverso una disamina attenta delle fonti patristiche e dell’arte paleocristiana, l’autore cerca di chiarire la concreta posizione orante dei primi cristiani, le sue fondamentali radici, il suo significato teologico e il suo rapporto con la struttura della chiesa. Un gesto liturgico poco conosciuto, poi, è quello del bacio fraterno, non semplice segno di saluto, ma espressione di pace, comunione e benevolenza tra i cristiani.
Stefan Heid (1961), presbitero dell’arcidiocesi di Colonia, è professore ordinario di storia della liturgia e agiografia presso il Pontificio istituto di archeologia cristiana di Roma e professore associato della Facoltà di teologia della Pontificia università San Tommaso d’Aquino a Roma. È direttore del Römische Institut der Görres-Gesellschaft e della rivista Römische Quartalschrift.
Questo libro aiuta milioni e milioni di cristiani da più di quattro secoli. Con un linguaggio semplice e pieno di amore paterno san Francesco di Sales ci prende per mano guidandoci lungo il difficile cammino della santità.
Quante volte avremmo desiderato che qualcuno ci desse consigli pratici nelle situazioni difficili della nostra vita o che ci avesse evitato errori o cadute... Ebbene questo libro aiuta milioni e milioni di cristiani da più di quattro secoli...
Con un linguaggio semplice e pieno di amore paterno san Francesco di Sales ci prende per mano guidandoci lungo il difficile cammino della santità, a cui tutti siamo chiamati. Accogliamo il suo invito a diventare santi, i giovani facendo del Vangelo la loro regola di vita e gli adulti impegnandosi a costruire ogni giorno la loro adesione al Vangelo con amore.
Un sublime capolavoro ispirato alle visioni della grande beata mistica e stigmatizzata tedesca A. K. Emmerick, che ripercorre in maniera molto meticolosa l’intero iter della passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo, tracciando perfino i profili di tutti i personaggi in esso coinvolti. Le visioni, che la Beata ha ricevuto nel corso della vita, presentano la passione in tutto il suo realismo. Niente è lasciato all’immaginazione, nemmeno l’atroce sofferenza che straziò il cuore di madre della Vergine Maria, mentre accompagnava il Figlio lungo la via della croce. Dettagli impressionanti aiutano a penetrare lo sconvolgente dolore che nostro Signore ha scelto di patire per noi e a causa nostra. Non è possibile restare indifferenti davanti a queste pagine, così chiare, semplici e allo stesso tempo realistiche e vive. Il lettore non potrà più guardare un crocifisso senza lasciarsi coinvolgere da ciò che Cristo ha realmente patito per amore nostro e senza comprendere la portata del grande sacrificio di redenzione compiuto da Gesù per l’umanità.
"Le glorie di Maria" è il più grande capolavoro mariano di sant'Alfonso Maria de Liguori, che ancora oggi con forza irresistibile continua ad alimentare la pietà popolare. Esso è composto da varie meditazioni sulle parti che costituiscono la Salve Regina, le sette principali feste di Maria, i sette dolori di Maria, le virtù di Maria santissima, ossequi di devozione e quasi 100 esempi dell'azione di Maria santissima. Come quasi tutte le opere di sant'Alfonso si tratta di un testo non tanto da leggere, ma che costituisce la materia per pregare: prendi, caro lettore, queste pagine che comunicano luce e calore; leggile in tutti i sabati dell'anno o almeno nelle principali festività mariane.
"Pilastri della fede e della vita cristiana" è una raccolta di Omelie tratta dalle Opere ascetiche di sant'Alfonso Maria de Liguori che, in origine, si chiamava Sermoni compendiati. Il curatore, padre Gilberto Silvestri, che ripropone l'opera in lingua corrente, ha diviso le Omelie in quattro grandi temi: l'amore, la salvezza, la morale cristiana e le cose ultime, affinché l'opera si presti facilmente alla riflessione spirituale. I Sermoni sono gli schemi di predicazione del Santo, frutto del suo studio e della sua attività di missionario popolare. Sant'Alfonso, infatti, si è sempre dedicato a predicare la Parola di Dio con uno stile semplice e immediato. Questa continua a essere un'opera attualissima, capace di parlare agli uomini del nostro tempo, immersi in un mondo spesso lontano da Dio e dimentico delle realtà eterne.
Edith Stein porta nella sua storia la sintesi degli eventi drammatici del ‘900: ebrea di nascita, brillante studiosa e docente universitaria dapprima agnostica, convertita al cristianesimo fino ad entrare nel Carmelo, martire ad Auschwitz, canonizzata dalla Chiesa Cattolica l’ 11 ottobre del 1998.
La Postulazione Generale dei Carmelitani Scalzi dopo la canonizzazione di santa Teresa Benedetta della Croce presenta in edizione speciale la POSITIO sugli scritti della santa.
Questa ampia antologia comprende un profilo biografico, introduzione agli scritti, la sua autobiografia e i suoi studi riguardo alle figure eminenti della spiritualità carmelitana con i testi dei teologi censori incaricati dalla Sacra Congregazione per le Cause dei Santi.
Nell’anno dedicato dal Papa alla preghiera in preparazione al grande Giubileo del 2025 ecco un testo classico della fede cristiana che aiuta a riscoprire le vere radici della preghiera. Una approfondita riflessione del santo napoletano sul tema della preghiera vissuta come intimo rapporto con Dio.
Le tre parti che compongono il testo formano una perfetta unità di meditazioni.
* La prima parte: Del gran mezzo della preghiera – la necessità della preghiera senza la quale è impossibile resistere alle tentazioni.
* La seconda parte: Uniformità alla volontà di Dio – il santo guida il lettore ad una ascesi in cui la volontà di Dio, comunque si manifesti, si rivela come la realtà più perfetta per la nostra vita.
* La terza parte: Il confidente dialogo con Dio – il lettore è guidato ad una sempre maggior confidenza con il Signore a cui rivolgersi come al più caro amico che risponde con un amore infinito.
In appendice sono riportate le preghiere e le giaculatorie da recitare ogni giorno, un vero regolamento della vita del cristiano.
Autore: Sant’Alfonso Liguori nato a Marianella presso Napoli nel 1696 da famiglia nobiliare. Dopo una solida formazione umanistica giuridica e teologica divenne sacerdote e in seguito vescovo. Fondò la Congregazione dei Redentoristi. Fu anche insigne musicista e confessore. Morì a Pagani nel 1787, fu canonizzato e proclamato Dottore della Chiesa.
L’imitazione di Cristo, un piccolo gioiello di teologia ascetica e mistica del tardo Medioevo, non è da leggere, ma da meditare e assaporare piano piano. Se si accetta di imitare Gesù, la vita di una persona può cambiare radicalmente. Maturato in ambiente monastico, di questo ambiente conserva la fragranza: tratta della perfezione della vita cristiana... È stato certamente il testo di letteratura religiosa più diffuso per secoli nel popolo cristiano d’occidente. Ha formato schiere di santi (da sant’Ignazio di Loyola a san Carlo Borromeo, da santa Teresa d’Avila a santa Teresa di Lisieux, da san Giuseppe Cottolengo a san Giovanni Bosco e santa Maria Mazzarello) ed è stato sempre raccomandato dai papi, da san Pio V a san Pio X, da san Pio XI a san Giovanni XXIII. L’hanno apprezzato anche uomini di cultura lontani dalla Chiesa e letterati e scienziati insigni, da Corneille a Voltaire, da Ampère a Retté, da Papini a Merton.