
Il libro di Geremia racconta la vicenda di un uomo catturato dall’appello del Signore e che si sente inadeguato alla sua missione, in una stagione difficile per il regno di Giuda, poco prima della deportazione a Babilonia. Il profeta denuncia, in mezzo alle sofferenze e malgrado il suo travaglio interiore, l’infedeltà del Popolo, esortandolo a pentirsi: il Signore attende il suo ritorno, per offrirgli una nuova alleanza, che supererà quella del Sinai. I Padri commentano volentieri questi aspetti, ma sono meno attenti ai risvolti politici del messaggio di Geremia, ormai non più attuali. Le Lamentazioni sono cinque poemi alfabetici che uniscono al pianto per la caduta di Gerusalemme nel 587 a.C. un invito alla penitenza e un forte sentimento di fiducia nel Signore.
Due importanti documenti della testimonianza cristiana in Africa in epoca patristica
Un grande affresco storico della Chiesa di Aquileia, a partire dalle origini fino al XV secolo.
Traduzione e note di P. Bellini, F. Cruciani e v. Tarulli, indici di F. Monteverde.
Traduzione revisione e note di V. Tarulli, indici di F. Monteverde.
La critica finora ha prestato poca attenzione al De paradiso (= par.) e al De Cain et Abel (= Cain et Ab.) di Ambrogio. Chi voglia averne qualche notizia deve ricorrere per lo più alle storie generali della letteratura cristiana antica, alle patrologie o alle biografie ambrosiane; e troverà, come è naturale attendersi da opere di tal genere, qualche breve informazione concernente la cronologia, il contenuto, il carattere o le fonti dei due scritti.
A prescindere da quanto è detto, in una prospettiva prevalentemente filologica, nell'introduzione alla prima (e fino ad oggi unica) edizione critica, quella di Karl Schenkl, solo l'ultima delle questioni di cui si è detto, la questione delle fonti, ha attratto l'interesse degli studiosi. Citate in lavori che riguardano il pensiero di Ambrogio in riferimento a singoli passi, le due opere, innsé e per sé, si può ben dire siano state trascurate.
Quando san Bernardo muore, il 20 agosto 1153, lascia incompiuti i sermoni dedicati al Cantico dei Cantici; in realtà, non a tutto il testo sacro, poiché gli 86 discorsi del Dottor Mellifluo si fermano appena al capitolo 3, 1 super Cantica. E così come sono fluiti dalla penna del Santo, i sermoni non vantano neppure un titolo d'autore. Quello che conosciamo ora, ormai accreditato dalla maggioranza dei manoscritti del XII secolo - Sermones super Cantica Canticorum -, lo dobbiamo al segretario di san Bernardo, Goffredo di Auxerre. Scritti tra il 1135 e il 1155, i Sermones sono il frutto e la testimonianza di un'esperienza mistica genuina e sempre più pura ed intensa, che l'Autore sente il bisogno di comunicare agli altri, aiutato in questo da un grande talento letterario. L'opera dopo la morte di san Bernardo ha avuto una vita lunga e travagliata: in mano a copisti e correttori, ha continuato ad evolversi. L'edizione critica qui pubblicata è frutto di un accuratissimo lavoro che ha ricostruito il testo dopo aver appurato e “pesato” ben tre versioni meritevoli di fiducia. Il secondo volume completa la pubblicazione.
La Bibbia, il Libro per eccellenza:documento storico, culturale e religioso, ma anche e soprattutto testo rivelato a cui si riferiscono le varie confessioni e comunità cristiane, nessun'altra opera nella storia dell'uomo è stata altrettanto letta, analizzata, amata e interpretata. Già nei primi secoli della cristianità l'esegesi biblica era alla base della predicazione... è per questa ragione che il solo approccio scientifico non può considerarsi sufficienti per la piena comprensione culturale dell'esegesi biblica patristica... Curati da un'équipe internazionale ed ecumenica di specialisti in patrologia, i volumi si propongono di offrire agli studiosi e a quanti desiderano nutrirsi della Bibbia alla scuola dei grandi Padri dei primi secoli un contatto diretto con le fonti, nel quadro di un genuino recupero delle tradizioni cristiane.
La BIBBIA COMMENTATA DAI PADRI è un'opera prevista in 29 volumi e in due sezioni: ANTICO TESTAMENTO e NUOVO TESTAMENTO. Ogni volume è dedicato ad un singolo libro biblico oppure a più libri, suddivisi in pericopi corredate dall’interpretazione esegetica desunta dai commentari dei Padri della Chiesa e raccoglie questa ricchezza disseminata in tante opere, spesso non facilmente accessibili, sia in lingua greca sia latina, e in altre lingue della cristianità, come il copto, il siriaco e l’armeno. Diretta da Thomas C. Oden, curata dell’istituto di Studi Cristiani Classici (ICCS) della Drew University, New Jersey (U.S.A.) in collaborazione con un team di studiosi ed esperti internazionali di varie chiese. Edizione italiana a cura di Angelo di Berardino. Formato dei volumi 17,5x24,5.
del papa vissuto a cavallo del vi e vii secolo e`rimasto un ricchissimo carteggio, dove egli si rivela come un personaggio poliedrico, attento alle esigenze dei piu`poveri, interlocutore di uomini di governo. Del papa vissuto a cavallo del vi e vii secolo e`rimasto un ricchissimo carteggio, dove egli si rivela come un personaggio poliedrico, attento alle esigenze dei piu`poveri, interlocutore di uomini di governo. Le lettere di gregorio magno hanno un grande valore storico per comprendere un periodo oscuro per l'italia e denotano il suo grande interesse non solo per la pastorale e la cura delle anime, ma anche per l'eco nomia e per i temi giuridici. In questo volume sono contenuti i libri viii - x delle lettere, relative al periodo settembre 598 - agosto 600. F iglio di una ricca famiglia romana, abbraccir la vita monastica trasformando la sua villa sul celio nel monastero di s. Andrea, per dedicarsi alla preghiera e alla contemplazione. Non fu cosl. La storia lo volle papa in un tempo drammatico per l'occidente cristiano: i longobardi devastavano le campagne a ridosso di roma, proprio quando una pestilenza mieteva molte vittime. A questo clima di profonda incertezza rispose con energia e acume politico. Stipulr una tregua con il re longobardo agilulfo, invir monaci in britannia per evangelizzare angli e sassoni, riformr la liturgia.
Nell'anno in cui si celebra il millenario dalla nascita di san Pier Damiani, è significativo raccogliere tutte le pubblicazioni che documentano la fioritura immensa degli studi damianistici concentrati sugli scritti, che nel corso dei secoli sono stati incessantemente sollecitati da teologi, giuristi, filosofi ed esegeti a rispondere sugli interrogativi più disparati. Tale repertorio, oltre a costituire una sorta di implicito bilancio storiografico, aspira a fornire agli studiosi che si cimenteranno con l'opera e la figura del Damiani una guida sicura nel mare degli studi che quella vita e quegli scritti riguardano da vicino.
La composizione del Commentario a Matteo si colloca nel periodo compreso tra il 244 e il 249, nell’ultima stagione della vita che Origene trascorse nella città di Cesarea di Palestina. Eusebio parla di venticinque tomi origeniani sul Vangelo di Matteo; di questi, la tradizione testuale ne ha trasmessi soltanto otto in versione greca comprendenti il commento da Mt 13, 36 a 22, 33. Opera della maturità, di grande originalità, ricchezza e complessità, portata a compimento al termine di una vita spesa nella riflessione, nel commento e nell’insegnamento della Parola, si colloca nell’ambito dell’attività didattica origeniana