
Dieci anni dopo la firma degli accordi di Dayton, il "laboratorio balcanico" diventa l'emblema di come può nascere un conflitto e trasformarsi in tragedia. Ma ci indica anche le vie per una possibile riconciliazione. Attraverso dieci parole si penetra nelle dinamiche di un conflitto, di "qualsiasi" conflitto. Per capire che il conflitto può e deve essere "vissuto" positivamente.
La parrocchia come comunità, i poveri e il territorio, la Caritas e il suo ruolo "pedagogico": riflessioni e spunti di un percorso che intercetta e si inserisce armonicamente nel cammino della Chiesa che è in Italia, focalizzato sulla dimensione della carità pensata e vissuta come legame di comunione e stile di servizio.
Il sussidio prende avvio dalle presenze-esperienze internazionali di Caritas Italiana in paesi e tra popoli a maggioranza musulmana, con l'auspicio che possa essere utile anche alle nostre comunità cristiane, quando incontriamo i musulmani di casa nostra. Lo specifico delle molteplici azioni di carità della Caritas va conosciuto e considerato per quello che è: un fermento che, rispondendo ai bisogni dell'umanità dell'uomo, prepara il clima dell'incontro.
Lobby e advocacy: come tessere una rete di azioni coordinate fra società civile e potere politico per tutelare i diritti umani calpestati. Il testo presenta le esperienze di alcune Caritas nazionali, dalla denuncia alle soluzioni, per dare voce a chi "non ha voce".
Micro progetti e micro finanza. Strumenti di promozione umana e di educazione alla condivisione.
Descrizione dell'opera
Caritas Italiana ha compiuto quarant'anni. Ne ripercorriamo le tappe e le iniziative principali, attraverso i discorsi di Paolo VI, il pontefice che l'ha istituita, di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. In appendice, una scheda cronologica fa memoria di eventi, situazioni calamitose, appuntamenti, assunzioni di scelte, pubblicazioni, che hanno scandito il cammino della Caritas come organismo pastorale e ne hanno evidenziato la prevalente funzione pedagogica.
Sommario
Presentazione. Paolo VI alle Caritas diocesane partecipanti al primo Convegno nazionale 28 settembre 1972. Giovanni Paolo II alle Caritas diocesane partecipanti al sesto Convegno nazionale 20 settembre 1979. Giovanni Paolo II alle Caritas diocesane partecipanti al nono Convegno nazionale 14 settembre 1982. Giovanni Paolo II alle Caritas diocesane partecipanti all'udienza per il 20° di Caritas Italiana 16 novembre 1992. Giovanni Paolo II alle Caritas diocesane partecipanti all'udienza per il 30° di Caritas Italiana 24 novembre 2001. Benedetto XVI alle Caritas diocesane partecipanti all'udienza per il 40° di Caritas Italiana 24 novembre 2011. Scheda cronologica.
Note sull'autore
La CARITAS ITALIANA è l'organismo pastorale della CEI per la promozione della carità. Nasce nel 1971, per volere di Paolo VI, nello spirito del rinnovamento avviato dal Vaticano II. Fondamentale il collegamento e confronto con le 220 Caritas diocesane, impegnate sul territorio nell'animazione della comunità ecclesiale e civile, e nella promozione di strumenti pastorali e servizi: centri di ascolto, osservatori delle povertà e delle risorse, Caritas parrocchiali, centri di accoglienza, ecc. Educazione alla pace e alla mondialità, dialogo, corresponsabilità sono le linee portanti degli impegni della Caritas nel mondo.
Della collana EDB «Caritas Italiana» fanno parte i volumi: Perseveranti nella carità (22003), Per una carità aperta al mondo (2003), Immigrazione «segno dei tempi» (2004), Liberare la pena (2004), La cooperazione solidale tra Caritas di Chiese sorelle (2004), Così lontani, così vicini (2005), Un dolore disabitato (22005), Dal conflitto alla riconciliazione (2005), Partire dai poveri per costruire comunità «...li avete sempre con voi» (Gv 12,8) (22007), Cristiani e musulmani esperienze di dialogo e di fraternità (2007), Lobby e advocacy a fianco dei «dimenticati» (2008), La Chiesa della carità (2009), Chiese sorelle, nella solidarietà (2009), Povertà globali, risposte locali (2010), Micro azioni per macro valori (2011).<br/
Descrizione dell'opera
La necessità di configurare una nuova stagione per esprimere nuovi spazi di solidarietà nella concretezza degli impegni e delle scelte, rende più che opportuno continuare a offrire contenuti e orientamenti per contribuire a costruire, con la risorsa del volontariato, la civiltà dell'amore all'interno della famiglia umana del terzo millennio.
Sommario
Presentazione (V. Nozza). I. Educare alla vita buona del vangelo. II. Il volontariato nelle opere e nei servizi sanitari e socio-assistenziali ecclesiali. III. Volontariato oggi: valori, caratterizzazioni, rischi. Appendice. Intervento di Benedetto XVI sul volontariato. Bibliografia.
Note sull'autore
La CARITAS ITALIANA è l'organismo pastorale della CEI per la promozione della carità. Nasce nel 1971, per volere di Paolo VI, nello spirito del rinnovamento avviato dal Vaticano II. Fondamentale il collegamento e confronto con le 220 Caritas diocesane, impegnate sul territorio nell'animazione della comunità ecclesiale e civile, e nella promozione di strumenti pastorali e servizi: centri di ascolto, osservatori delle povertà e delle risorse, Caritas parrocchiali, centri di accoglienza, ecc. Educazione alla pace e alla mondialità, dialogo, corresponsabilità sono le linee portanti degli impegni della Caritas nel mondo.
Della collana EDB «Caritas Italiana» fanno parte i volumi: Perseveranti nella carità (22003), Per una carità aperta al mondo (2003), Immigrazione «segno dei tempi» (2004), Liberare la pena (2004), La cooperazione solidale tra Caritas di Chiese sorelle (2004), Così lontani, così vicini (2005), Un dolore disabitato (22005), Dal conflitto alla riconciliazione (2005), Partire dai poveri per costruire comunità «...li avete sempre con voi» (Gv 12,8) (22007), Cristiani e musulmani esperienze di dialogo e di fraternità (2007), Lobby e advocacy a fianco dei «dimenticati» (2008), La Chiesa della carità (2009), Chiese sorelle, nella solidarietà (2009), Povertà globali, risposte locali (2010), Micro azioni per macro valori (2011), La Chiesa che educa servendo Carità (2012).
I conflitti nel mondo non tendono a diminuire e crescono anche i disastri naturali. In un clima di crisi economica vengono studiati gli effetti meno noti della speculazione finanziaria incontrollata che amplifica i processi di arricchimento di pochi e di impoverimento di molti. Il decisivo ruolo culturale dell'informazione e dei «new media». Un'analisi del contesto per aiutare la riflessione e alcune proposte concrete per l'azione.
La CARITAS ITALIANA è l'organismo pastorale della CEI per la promozione della carità. Nasce nel 1971, per volere di Paolo VI, nello spirito del rinnovamento avviato dal Vaticano II. Fondamentale il collegamento e confronto con le 220 Caritas diocesane, impegnate sul territorio nell'animazione della comunità ecclesiale e civile, e nella promozione di strumenti pastorali e servizi: centri di ascolto, osservatori delle povertà e delle risorse, Caritas parrocchiali, centri di accoglienza, ecc. Educazione alla pace e alla mondialità, dialogo, corresponsabilità sono le linee portanti degli impegni della Caritas nel mondo.
Della collana EDB «Caritas Italiana» fanno parte i volumi: Perseveranti nella carità (22003), Per una carità aperta al mondo (2003), Immigrazione «segno dei tempi» (2004), Liberare la pena (2004), La cooperazione solidale tra Caritas di Chiese sorelle (2004), Così lontani, così vicini (2005), Un dolore disabitato (22005), Dal conflitto alla riconciliazione (2005), Partire dai poveri per costruire comunità «...li avete sempre con voi» (Gv 12,8) (22007), Cristiani e musulmani esperienze di dialogo e di fraternità (2007), Lobby e advocacy a fianco dei «dimenticati» (2008), La Chiesa della carità (2009), Chiese sorelle, nella solidarietà (2009), Povertà globali, risposte locali (2010), Micro azioni per macro valori (2011), La Chiesa che educa servendo Carità (2012), Volontariato, scuola di vita alla «cattedra» dei poveri (2012).
Le ricorrenti crisi economico-fianziarie internazionali non chiudono la possibilità di rinnovare le relazioni solidali tra gli uomini. Riflessioni e proposte per educare a una fraternità globale.
La povertà, un fenomeno da sempre presente in Italia, sta colpendo con rinnovato vigore il nostro Paese, pur con livelli differenziati di intensità e diffusione. La Caritas è un testimone privilegiato dei nuovi fenomeni di povertà: se osserviamo i dati dei Centri di Ascolto, rispetto al biennio 2011-2012, l'aumento di utenza è stato pari al 25%. E si tratta di nuovi volti, diversi da quelli della povertà tradizionale: sempre più italiani, spesso separati o divorziati, che si ritrovano improvvisamente senza occupazione, dopo una vita di lavoro regolare. Su 100 persone che si rivolgono alla Caritas, il 58,6 % vive in una dimensione familiare, con o senza figli. La famiglia è quindi pesantemente coinvolta dal disagio sociale e dai contraccolpi della recente crisi economica. Come uscirne? La Chiesa svolge nel merito un ruolo prezioso e insostituibile, anche se la responsabilità ultima di intervento va sicuramente affidata alle istituzioni pubbliche. Il testo costituisce un contributo per riflettere sul valore della famiglia, sulle sue peculiarità, come modello alto e irrinunciabile per la società. Ciò comporta cogliere l'importanza dell'alleanza tra politiche sociali e politiche familiari, riorganizzando le attuali misure che non si dimostrano sempre all'altezza della nuova situazione di emergenza e, nel contempo, educare la famiglia alla partecipazione allo sviluppo sociale e alla testimonianza della carità.

