
Il sussidio pastorale è stato preparato dalla CEI (Ufficio liturgico naz. Ufficio catechistico naz. - Ufficio naz. Per la pastorale della famiglia Servizio naz. Per la pastorale giovanile) per offrire indicazioni circa l'utilizzo pastorale del nuovo Rito del matrimonio. Argomenti dei vari capitoli:- La celebrazione del matrimonio e la vita della famigliaAnnunciare il Vangelo del matrimonio e della famiglia- Celebrare il matrimonio sacramento- Dalla celebrazione sacramentale alla vita. Alla fine il sussidio riporta Percorsi biblici con schede.
Dopo quasi vent'anni un documento sul mondo della sanità. Preparata dalla Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute, questa Nota si articola in tre parti:1) "Il mondo della salute oggi": un tentativo di lettura e comprensione della complessità del tema della salute, evidenziando le domande che interpellano la presenza e l'azione evangelizzatrice della Chiesa.2) "Rendere ragione della speranza nel mondo della salute": presentazione del messaggio di speranza che la Chiesa intende offrire al mondo della salute rispondendo alla sfide che da esso provengono.3) "La pastorale della salute nella comunità": alcuni orientamenti e linee pastorali in prospettiva operativa e organizzativa. La pubblicazione della Nota, in continuità con quella del 1989, tiene conto dei numerosi mutamenti intervenuti in ambito socio-culturale, sia sanitario che pastorale, e offre alla comunità cristiana criteri di discernimento e indicazioni pastorali per un'efficace evangelizzazione e per una credibile testimonianza della speranza cristiana nel mondo della sanità.
Si tratta di uno strumento di lavoro che intende offrire alcuni criteri per elaborare itinerari formativi per i catechisti dell'Iniziazione Cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, secondo le linee pastorali indicate dai Vescovi italiani, e suggerite dai Catechismi "per l'iniziazione cristiana" della Conferenza Episcopale Italiana e riproposte dalle Note per l'iniziazione cristiana del Consiglio Episcopale Permanente. Questi orientamenti si pongono in "continuità" e vogliono indicare una "novità" rispetto al documento pastorale dell'Ufficio Catechistico Nazionale del 1991 Orientamenti e Itinerari per la Formazione dei Catechisti in continuità perché accoglie e rilancia alcuni elementi formativi generali quali l'identità e la capacità di comunicare la fede dentro le tipiche dimensioni della spiritualità del catechista. Indica una novità perché riprende uno degli itinerari proposti, quello per i catechisti dell'Iniziazione Cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, per coniugarlo con le istanze e le nuove prospettive pastorali di questi anni.
La 56esima Assemblea Generale della CEI ha riservato molta attenzione alla vita e al ministero dei presbiteri, all'analisi delle sfide e delle difficoltà che s'impongono oggi nell'esercizio della loro missione e all'esame delle loro condizioni di esistenza. A conclusione dell'Assemblea i vescovi italiani hanno voluto indirizzare ai sacerdoti una lettera, corredata da alcuni documenti: parte dell'allocuzione di Benedetto XVI all'Assemblea, un estratto della prolusione del Card. Ruini, la relazione dettagliata di Mons. Luciano Monari e la sintesi dei lavori di gruppo sulla vita e il ministero dei presbiteri. La lettera vuole innanzitutto assicurare il profondo sentimento di gratitudine per la preziosa collaborazione che quotidianamente i sacerdoti prestano nell'opera di edificazione delle Chiese locali. È un modo nuovo ed efficace per incitare i sacerdoti italiani nel loro ministero, a dispetto di una sempre più diffusa cultura secolarista e relativista.
Lo scenario dal quale prendono le mosse le riflessioni contenute in questo documento (CEI Ufficio per l'educazione, la scuola e l'università - Ufficio per i problemi sociali e il lavoro) è costituito dalla diffusa consapevolezza che la qualificazione del sistema educativo di istruzione e di formazione è un fattore sempre più decisivo non solo ai fini della crescita e della valorizzazione della personalità dei giovani, ma anche dello sviluppo complessivo del Paese. Il presente sussidio intende segnalare all'attenzione della comunità cristiana due punti chiave del processo di riforma avviato anche nel nostro Paese. Essi devono essere considerati nel loro insieme e nella loro relazione: l'autonomia e l'integrazione dei percorsi formativi.
Nel 2007 ricorrono rispettivamente il 40esimo e il 20esimo anniversario della Populorum progressio di Paolo VI (1967) e della Sollicitudo rei socialis di Giovanni Paolo II (1987). Il presente documento intende essere un tentativo di tradurre nella situazione concreta in cui ci troviamo i principi di riflessione, i criteri di giudizio e le direttive di azione che animano il magistero della Chiesa sul tema dello sviluppo. Soprattutto intende essere uno strumento e uno stimolo per le comunità cristiane del nostro Paese, perché attuino quel discernimento illuminato che loro spetta e intraprendano scelte e impegni concreti che mettano la finanza a servizio dello sviluppo integrale dell'umanità.
L'Esortazione apostolica di Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, che ha chiuso i lavori dell'XI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, svoltasi a Roma dal 2 al 23 ottobre 2005 e dedicata appunto all'Eucaristia, ha avuto un'ampia eco tra i credenti e non. Con questo documento il Papa rilegge la vita cristiana alla luce del Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo; dalla famiglia alla politica, dalla salvaguardia del creato alla pace, dalla solidarietà con i più poveri al senso della festa e del riposo, senza dimenticare, naturalmente, aspetti come il celibato sacerdotale, l'"ars celebrandi" e la Messa in latino o il tema della pastorale dei divorziati risposati. Riprendendo e approfondendo alcuni di questi temi, che sono oggi oggetto di serio dibattito sia all'interno del mondo cattolico che in quello laico, questo volume, come è nello stile della Collana, dando voce soprattutto ad autorevoli esperti in materia, vuole inserirsi come un valido contributo nel dibattito aperto dalla Sacramentum caritatis. Così Giorgio Campanini affronta la delicata questione della pastorale dei divorziati risposati, mentre Franco Monaco si sofferma sulla richiesta di Benedetto XVI di "coerenza eucaristica" da parte dei politici cattolici. Infine, Valeria Trapani esamina le questioni più scottanti della seconda parte del documento, dedicata alla celebrazione dell'Eucaristia, soffermandosi soprattutto sulla partecipazione dei laici.
"L'impegno suggerito dagli Orientamenti pastorali dei Vescovi italiani per questo decennio ha trovato un momento di approfondimento e di rilancio nel Convegno ecclesiale di Verona. L'invito a Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia è stato nuovamente espresso rimarcando la grazia e la responsabilità dei cristiani, chiamati a essere testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo. Questa Lettera pastorale intende tener conto di una domanda: "Dove si radica e come si esprime la testimonianza cristiana nel mondo?". Con essa l'autore vuole sostare lungamente sui luoghi che costituiscono la sorgente e l'alimento del nostro cammino personale e comunitario verso la maturità cristiana: "la grazia battesimale, per la quale veniamo 'rivestiti di Cristo' e chiamati a diventare una cosa sola con lui; la Parola di Dio, che ci illumina e ci giudica; l'Eucaristia, forza dinamica per la crescita della Chiesa e la nostra trasformazione in Colui che riceviamo nel sacramento" (dalla Presentazione).
Il 21 aprile 1957 Pio XII firmava la lettera enciclica Fidei donum. Per ricordare il 50esimo anniversario di questa enciclica, la Commissione Episcopale della CEI per l'evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese ha predisposto questa nota. Diviso in quattro capitoli, il documento non si limita a ripercorrere la storia della nascita e dell'evoluzione del missionario diocesano "donato" alle Chiese, ma offre anche alcune preziose riflessioni sul volto attuale della Chiesa nel mondo. Da una parte infatti viene analizzato l'influsso che l'enciclica di Pio XII ha avuto nella visione della Chiesa, dall'altra ci si sofferma sulla situazione odierna delle missioni diocesane e sulle necessarie "scelte operative" che ogni Chiesa locale è chiamata a compiere. Indicazioni chiare e puntuali che non riguardano solo un ambito della vita pastorale, ma la sua stessa essenza. La Chiesa, infatti, "non "fa" semplicemente missione, ma "è" missione, cioè esiste per comunicare al mondo la vita divina". È in questa prospettiva che deve essere vissuta ogni scelta pastorale: ""Cristiano" e "missionario" non identificano più due figure distinte, ma sono qualifiche inscindibili del discepolo".
Il primo commento completo alla Spe salvi. Commenti di: Rinaldo Fabris, Daniele Garota, Marco Guzzi, Cettina Militello, Michelina Tenace.