
In occasione del convegno missionario nazionale del 20 febbraio 1997, questo "enchiridion a tema" raccoglie con il sistema bilingue i documenti più significativi del Magistero sulla chiesa di missione. A partire dall'enciclica di Benedetto XIV "Allatae sunt" (26-7-1755), la Chiesa va via via riscoprendo e approfondendo le radici evangeliche e le ragioni teologiche della missione "ad gentes". Sono numerosi quindi anche i documenti emanati: 14 encicliche, 6 lettere apostoliche, numerosi messaggi in occasione della Giornata missionaria mondiale, 2 documenti conciliari ("Nostra aetate" e "Ad gentes divinitus"); 23 interventi postconciliari della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, a cui si aggiungono i messaggi pontifici e quelli della CEI.
Sia in Oriente che in Occidente, in particolare con la fine delle persecuzioni dell'impero romano, molti cristiani hanno scelto di testimoniare la propria adesione radicale al regno di Dio costituendosi alcuni in gruppi cenobitici, altri in forme di vita solitaria o anacoretica. Questo volume si presenta come un'antologia di documenti del magistero disposti in ordine cronologico dalle prime decretali fino ai giorni nostri. Arricchita dagli indici (biblico, delle fonti, analitico), l'opera racchiude la memoria di secoli di storia della Chiesa.
"Ero straniero e mi avete accolto" (Mt 25,35): l'uomo è per natura un essere itinerante, eppure la storia ci dice che raramente il migrante è accolto come persona umana. I testi proposti documentano l'attenzione che la Chiesa ha rivolto ai popoli in movimento e offrono elementi preziosi per la costruzione di un'etica e di una pastorale dell'accoglienza, che permetta a tutti di sentirsi pienamente in casa propria nella famiglia di Dio. In un unico volume la raccolta mette a disposizione documenti dei papi (da Leone XIII a Giovanni Paolo II), del concilio Vaticano II, dei sinodi dei vescovi, dei vari dicasteri della Curia romana, della Conferenza episcopale italiana, la legislazione ecclesiastica contenuta nel Codice di diritto canonico e nel Codice dei canoni delle Chiese orientali, nonché alcuni testi originati da dialoghi ecumenici internazionali e locali. Uno strumento di aiuto per affrontare le molte problematiche, pastorali e non, connesse alla crescente presenza di stranieri nel nostro Paese.
L’interesse della Chiesa verso i beni culturali è riscontrabile fin dalle sue origini, come dimostrano eloquentemente le più antiche opere artistiche delle catacombe cristiane. In due millenni di missione evangelizzatrice, la Chiesa ha generato un enorme patrimonio storico-artistico-culturale, che arriva a costituire l’80% di quello presente in tutte le nazioni europee ed americane. Credenti ricchi e poveri, uomini di cultura e illetterati, hanno prodotto questa variegata ricchezza per tre specifiche finalità: il culto, la catechesi, la carità. Il culto, onde mettere a disposizione della liturgia quanto la creatività umana e la fede erano capaci di produrre di più bello; la catechesi, per aiutare a proporre sotto varie forme i contenuti della dottrina cristiana; la carità, realizzata soprattutto attraverso i vari carismi della vocazione religiosa monastica e conventuale.
Tanto la Chiesa universale quanto le singole Chiese particolari hanno inoltre preposto istituzioni per la salvaguardia dei diversi settori inerenti i beni culturali di pertinenza ecclesiastica. In epoca recente la Pontificia commissione per la conservazione del patrimonio artistico e storico della Chiesa, poi divenuta Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa, ha operato in primo luogo per conoscere esattamente la situazione dei beni culturali della Chiesa in tutte le nazioni del mondo, onde inventariarli e catalogarli. Infine per custodire, tutelare e valorizzare ogni tipologia di bene culturale, secondo le proprie specificità, anche con il coinvolgimento a livello civile delle varie istituzioni che operano nelle singole nazioni, nonché delle organizzazioni internazionali del settore. Il volume raccoglie i documenti prodotti dal 1989 al 2002.
«Con vivo piacere accolgo l’invito di presentare questo Enchiridion della pace, che offre al nostro sguardo l’azione ispirata e perseverante dei papi dell’epoca moderna in favore della pace. In queste ricche pagine, radunate in due volumi, traspare una Chiesa che cammina insieme con l’umanità, che ascolta e dialoga senza sostituirsi alle responsabilità proprie dei dirigenti politici e dei cittadini. Essa si presenta nella sua veste profetica. [...] Di fronte al terrorismo, ai conflitti irrisolti o ai rigurgiti etnici del futuro, nel passato come nel presente, la Chiesa cattolica continuerà a mettere a disposizione di tutti il suo impegno incessante per la giustizia, la solidarietà, la fraternità e la pace» (dalla Prefazione).
L’opera raccoglie i pronunciamenti più significativi dei papi sul tema della pace a partire dal pontificato di Pio X. Il primo conflitto mondiale risveglia le coscienze: appare sempre più chiaramente l’irragionevolezza di ogni guerra. Benedetto XV, inascoltato dai belligeranti, si dimostra più realista e lungimirante dei governanti dell’epoca. Pio XI si scontra con le dittature e Pio XII conosce un conflitto di inaudita violenza. Giovanni XXIII, con l’enciclica Pacem in terris e il concilio Vaticano II, pone la questione su basi nuove: rivolgendosi a tutti gli uomini di buona volontà, egli dichiara improponibile una «guerra giusta»; anzi, che qualsiasi guerra moderna è «estranea alla ragione», escludendo che nell’era atomica se ne possa fare uso come strumento di giustizia. Su questa visione si snoderà il cammino di Paolo VI e di Giovanni Paolo II – i loro interventi saranno l’oggetto del secondo volume, di prossima pubblicazione –, in un continuo crescendo che ci accompagna fino ai nostri giorni.
«Con vivo piacere accolgo l’invito di presentare questo Enchiridion della pace, che offre al nostro sguardo l’azione ispirata e perseverante dei papi dell’epoca moderna in favore della pace. In queste ricche pagine, radunate in due volumi, traspare una Chiesa che cammina insieme con l’umanità, che ascolta e dialoga senza sostituirsi alle responsabilità proprie dei dirigenti politici e dei cittadini. Essa si presenta nella sua veste profetica. [...] Di fronte al terrorismo, ai conflitti irrisolti o ai rigurgiti etnici del futuro, nel passato come nel presente, la Chiesa cattolica continuerà a mettere a disposizione di tutti il suo impegno incessante per la giustizia, la solidarietà, la fraternità e la pace» (dalla Prefazione).
L’opera raccoglie i pronunciamenti più significativi dei papi sul tema della pace. Il primo tomo, già disponibile, prende avvio dal pontificato di Pio X. Il primo conflitto mondiale risveglia le coscienze: appare sempre più chiaramente l’irragionevolezza di ogni guerra. Benedetto XV, inascoltato dai belligeranti, si dimostra più realista e lungimirante dei governanti dell’epoca. Pio XI si scontra con le dittature e Pio XII conosce un conflitto di inaudita violenza. Giovanni XXIII, con l’enciclica Pacem in terris e il concilio Vaticano II, pone la questione su basi nuove: rivolgendosi a tutti gli uomini di buona volontà, egli dichiara improponibile una «guerra giusta»; anzi, che qualsiasi guerra moderna è «estranea alla ragione», escludendo che nell’era atomica se ne possa fare uso come strumento di giustizia. Su questa visione si snoda il cammino di Paolo VI, che istituisce, tra l’altro, la Pontificia commissione Iustitia et Pax e la Giornata mondiale per la pace, e di Giovanni Paolo II – i loro interventi costituiscono l’oggetto del secondo volume –, in un continuo crescendo che ci accompagna fino ai nostri giorni.
Il volume si presenta come una raccolta, ragionata e insieme assai ampia, di testi (all’incirca 140) di scrittori e pensatori che hanno affrontato nelle loro opere temi di arte e spiritualità cristiane. Il libro si compone di quattro sezioni, ogni volta aperte da una breve introduzione, cui fa seguito una scelta antologica di brani. I testi offerti vanno dal medioevo all’età contemporanea. Il loro numero varia sensibilmente a seconda del tema preso in esame: una novantina nella parte I, dedicata a Lo spirito e la bellezza; una quindicina nella parte II, consacrata a Dio, Cristo, il crocifisso, la croce; poco meno di trenta nella parte III, su Immagini della devozione; una decina nella parte IV, che analizza La letteratura di fronte all’arte sacra. Tra gli autori considerati compaiono santi e artisti, grandi figure della tradizione cristiana insieme con personaggi certo meno noti al vasto pubblico. Per le sue caratteristiche, l’opera si segnala come un riuscito tentativo di proporre una panoramica sul secolare dinamismo che intercorre fra arte e spiritualità.
Sommario
Presentazione. I. Lo spirito e la bellezza. II. Dio, Cristo, il crocifisso, la croce. III. Immagini della devozione. IV. La letteratura di fronte all’arte sacra.
Note sul curatore
Natale Benazzi (1961) ha conseguito il baccalaureato in teologia nel 1985. Collabora con diverse case editrici come autore ed editor di opere saggistiche e narrative per ragazzi. Per le EDB ha curato Arte e teologia. Dire e fare la bellezza nella Chiesa (2003).
˛ˇ L i s t i t u t o d e l S i n o d o d e i v e s c o v i h a c o m p i u t o q u a r a n t a n n i : f u i n f a t t i c r e a t o d a P a o l o V I i l 1 5 s e t t e m b r e 1 9 6 5 . N e l m o t u p r o p r i o A p o s t o l i c a S o l l i c i t u d o e g l i s p e c i f i c a v a c o m e l i d e a s c a t u r i s s e d a l V a t i c a n o I I , a f f i n c h È ´ a n c h e d o p o i l c o n c i l i o c o n t i n u a s s e a g i u n g e r e a l p o p o l o c r i s t i a n o q u e l l a l a r g a a b b o n d a n z a d i b e n e f i c i , c h e d u r a n t e i l c o n c i l i o f e l i c e m e n t e s i e b b e d a l l a v i v a u n i o n e n o s t r a c o n i v e s c o v i ª . I l S i n o d o f u i n o l t r e p e n s a t o q u a l e s t r u m e n t o p e r d a r e a i v e s c o v i ´ l a p o s s i b i l i t ‡ d i p r e n d e r e p a r t e i n m a n i e r a p i ˘ e v i d e n t e e p i ˘ e f f i c a c e ª a l l a s o l l e c i t u d i n e d e l p a p a p e r l a C h i e s a u n i v e r s a l e .
I n q u e s t i q u a r a n t a n n i i l S i n o d o s i Ë r i u n i t o i n a s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 1 0 v o l t e ) o s t r a o r d i n a r i a ( 2 v o l t e ) , t r a t t a n d o q u e s t i o n i r i l e v a n t i p e r l i n t e r a C h i e s a , n o n c h È i n a s s e m b l e a s p e c i a l e ( 8 v o l t e ) , p e r a f f r o n t a r e p r o b l e m a t i c h e r e l a t i v e a s p e c i f i c h e a r e e , c o m e a d e s e m p i o i s i n o d i c o n t i n e n t a l i c o n v o c a t i d a G i o v a n n i P a o l o I I i n v i s t a d e l g r a n d e g i u b i l e o d e l 2 0 0 0 .
I l p r i m o v o l u m e c o m p r e n d e i d o c u m e n t i d i s t i t u z i o n e ( 1 9 6 5 - 1 9 6 6 ) e q u e l l i r i g u a r d a n t i l e p r i m e d i e c i a s s e m b l e e g e n e r a l i . S i c h i u d e c o n i l S i n o d o s u i l a i c i d e l 1 9 8 7 e q u i n d i c o n l e s o r t a z i o n e a p o s t o l i c a C h r i s t i f i d e l e s l a i c i d e l 3 0 d i c e m b r e 1 9 8 8 . D i o g n i S i n o d o s i r i p o r t a n o i t e s t i c h i a v e : l i n e a m e n t a , i n s t r u m e n t u m l a b o r i s , e s o r t a z i o n e a p o s t o l i c a p o s t - s i n o d a l e e d e v e n t u a l i d o c u m e n t i a c c e s s o r i d i a t t u a z i o n e .
S o m m a r i o
P r e f a z i o n e ( S . E . N i k o l a E t e r o v i ) . P r e m e s s a . I s t i t u z i o n e d e l S i n o d o d e i v e s c o v i ( 1 9 6 3 - 1 9 6 7 ) . 1 . I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 2 9 . 9 - 2 9 . 1 0 . 1 9 6 7 ) . 2 . I A s s e m b l e a g e n e r a l e s t r a o r d i n a r i a ( 1 1 - 2 8 . 1 0 . 1 9 6 9 ) . 3 . I I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 3 0 . 9 - 6 . 1 1 . 1 9 7 1 ) . 4 . I I I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 2 7 . 9 - 2 6 . 1 0 . 1 9 7 4 ) . 5 . I V A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 3 0 . 9 - 2 9 . 1 0 . 1 9 7 7 ) . 6 . S i n o d o p a r t i c o l a r e p e r i P a e s i B a s s i ( 1 4 - 3 1 . 1 . 1 9 8 0 ) . 7 . V A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 2 9 . 9 - 2 7 . 1 0 . 1 9 8 0 ) . 8 . V I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 2 9 . 9 - 2 9 . 1 0 . 1 9 8 3 ) . 9 . I I A s s e m b l e a g e n e r a l e s t r a o r d i n a r i a ( 2 4 . 1 1 - 8 . 1 2 . 1 9 8 5 ) . 1 0 . V I I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 1 - 3 0 . 1 0 . 1 9 8 7 ) . I n d i c i .
L'istituto del Sinodo dei vescovi fu creato da Paolo VI il 15 settembre 1965. Nel motu proprio Apostolica Sollicitudo egli specificava come l'idea scaturisse dal Vaticano II, affinché "anche dopo il concilio continuasse a giungere al popolo cristiano quella larga abbondanza di benefici, che durante il concilio felicemente si ebbe dalla viva unione nostra con i vescovi". Il Sinodo fu inoltre pensato quale strumento per dare ai vescovi "la possibilità di prendere parte in maniera più evidente e più efficace" alla sollecitudine del papa per la Chiesa universale. In più di quarant'anni il Sinodo si è riunito in assemblea generale - ordinaria o straordinaria -, trattando questioni rilevanti per l'intera Chiesa, nonché in assemblea speciale, per affrontare problematiche relative a specifiche aree. Dopo l'uscita del primo (2005) e del secondo tomo (2006), che coprivano rispettivamente i periodi 1965-1988 e 1989-1995, il terzo volume prende avvio col Sinodo speciale per l'America (1997) e con gli altri Sinodi continentali - Asia (1998), Oceania (1998), Europa (1999) - convocati da Giovanni Paolo II in vista del Grande Giubileo del 2000. Prosegue poi con l'Assemblea ordinaria sui vescovi (2001) e con quella sull'Eucaristia (2005), la prima che ha avuto luogo sotto il pontificato di Benedetto XVI. Di ogni Sinodo si riportano i testi chiave: lineamenta, instrumentum laboris, esortazione apostolica post-sinodale ed eventuali documenti accessori di attuazione.
Nel corso della storia della Chiesa non sono mancati i tentativi dei cristiani di superare lo scandalo delle divisioni e di giungere alla ricomposizione dell’unità attraverso incontri e dialoghi teologici; tali incontri ecumenici esprimono le convergenze realizzate o gli accordi raggiunti, mediante rapporti scritti congiunti.
Il volume raccoglie in traduzione italiana dal testo originale i documenti pubblicati dall’inizio del moderno movimento ecumenico al 1984, concordati da commissioni internazionali di dialogo composte di rappresentanti delle diverse Chiese o famiglie di Chiese cristiane. L’intento dell’opera è quello di offrire un valido strumento alla riflessione teologica, che può così accedere a testi ecumenici di straordinaria ricchezza, e di poter quindi contribuire efficacemente alla crescita della comprensione e della comunione fra tutti i cristiani.
Sommario
Presentazione. Prefazione. Introduzione. Abbreviazioni e sigle. Dialoghi anglicani - cattolici. Dialoghi anglicani - luterani. Dialoghi anglicani - ortodossi calcedonesi. Dialoghi anglicani - vecchicattolici. Dialoghi battisti - riformati. Dialoghi cattolici - Alleanza biblica universale.. Dialoghi cattolici - Consiglio ecumenico delle chiese. Dialoghi cattolici - discepoli di Cristo. Dialoghi cattolici - luterani. Dialoghi cattolici - luterani - riformati. Dialoghi cattolici - metodisti. Dialoghi cattolici - ortodossi calcedonesi. Dialoghi cattolici - ortodossi orientali. Dialoghi cattolici - pentecostali. Dialoghi cattolici - riformati. Dialoghi luterani - metodisti. Dialoghi ortodossi calcedonesi - ortodossi orientali. Dialoghi ortodossi calcedonesi - vecchicattolici. Dialoghi riformati - anglicani. Commissione Fede e costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese. Indici.