
Documento della Commissione per i Rapporti religiosi con l'Ebraismo della CEI, che intende "guarire" le ferite delle incomprensioni e ingiustizie del passato, affinché non sia mai più possibile che in futuro si ripeta l'indicibile iniquità della Shoah, ma Ebrei e Cattolici lavorino insieme per un mondo di autentico rispetto per la vita e la dignità di ogni essere umano.
La situazione attuale, per non pochi versi inedita, interpella la Chiesa a procedere a una revisione della pastorale della terza e quarta età. La ricerca di forme e metodi nuovi e l'elaborazione di percorsi pastorali radicati nel terreno della difesa della vita, del suo significato e del suo destino sembrano infatti una condizione imprescindibile per spronare gli anziani a portare il loro contributo alla missione della Chiesa e per aiutarli a trarre particolare giovamento spirituale dalla loro attiva partecipazione alla vita della comunità ecclesiale. Il presente documento, redatto dal Pontificio Consiglio per i Laici, alla luce di quanto sopra menzionato, intende offrire uno stimolo alla riflessione e all'impegno di quanti lavorano nel campo.
La Commissione Episcopale per la Liturgia presenta alle comunità ecclesiali italiane questo repertorio di canti per l'uso liturgico.
Il documento pubblicato nel 2001 dalla CEI, viene proposto con una guida alla lettura di Mons. Renato Corti, Vescovo di Novara. Per aiutare una costruttiva lettura del testo, egli risponde a due domande: quali sono le ragioni per cui si è scelto il tema e quali sono i punti nodali del documento. In appendice, alcune indicazioni per una "agenda pastorale" del prossimo decennio.
La Nota spinge quanti sono impegnati in politica a saper guardare al futuro. Mentre per alcuni la politica sembra ridursi a un insieme di cifre per riempire tabulati di bilancio e per altri ad una gestione di urgenze del presente, è un bene che il Magistero della Chiesa provochi a guardare al futuro. In questo modo, viene restituita alla politica la responsabilità che le compete nella formazione di cultura per intere generazioni. La Nota spinge quanti sono impegnati in politica, soprattutto i cattolici, a scegliere la strada dell'impegno diretto, guardando con lungimiranza alla loro opera legislativa perché sia carica di responsabilità. Dal punto di vista dei contenuti, il testo ripropone quanto è patrimonio da sempre della Chiesa e della sua dottrina sociale.
Questa Nota pastorale del Consiglio Episcopale Permanente della CEI porta a compimento un progetto avviato nel 1997 con un primo documento, dedicato al catecumenato degli adulti, e proseguito nel 1999 con una seconda nota riguardante l'iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi dai sette ai quattordici anni. Il presente documento, diviso in quattro capitoli, dà indicazioni concrete sul modo di rapportarsi a quanti ritornano alla fede o chiedono il completamento della loro iniziazione cristiana. A tale scopo sollecita le comunità ecclesiali a istituire "cammini di ricerca e di ascolto di sé, percorsi di approfondimento e di esplicitazione delle domande 'profonde', veri e propri itinerari di riscoperta della fede". Si tratta di cammini molto diversi che devono tenere in considerazione le molteplici situazioni personali di chi si riaccosta alla Chiesa. È indispensabile, inoltre, secondo questa Nota che "le nostre comunità abbandonino le loro presunzioni? e si offrano come luoghi in cui ognuno è rispettato nelle sue scelte, non giudicato; aprano le loro braccia materne per offrirsi come espressione di libertà nella ricerca della fede".
Concepito come una sorta di «agenda per crescere», questo documento preparatorio per la 46a Settimana Sociale che si terrà a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre 2010, intende offrire alcuni preziosi suggerimenti per declinare nel migliore dei modi possibili oggi, in Italia, la nozione di bene comune.
punti forti
Documento fondamentale, indispensabile per prepararsi a seguire i lavori della 46a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani.
Visti i temi trattati, avrà certamente una larga risonanza sui giornali.
destinatari
Larghissimo pubblico.
La 46a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, che si è svolta a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre 2010, è stata un evento ricco di speranza.Tre sono state le parole chiave attorno alle quali sono state articolate tutte le discussioni: unità, speranza e responsabilità.
L’intento di questo documento conclusivo, rivolto a tutti gli italiani, credenti e non credenti, è quello di contribuire all’approfondimento e all’assimilazione di quanto emerso in quei giorni. In particolare, il testo ribadisce che il servizio al bene comune del Paese è un servizio che possiamo rendere insieme, perché la Chiesa non cerca l’interesse di una parte della società, ma è attenta all’interesse generale, e sprona soprattutto i cristiani a impegnarsi di nuovo in politica, perché il vivere sociale sempre di nuovo acquisti forma di città.
«l’impegno per il bene comune, fatto proprio dai credenti con rinnovata coscienza, è il modo migliore per prendere parte al presente della civitas italiana: sia facendo memoria del cammino percorso nei centocinquant’anni della vicenda unitaria, sia affrontando le difficoltà e le opportunità del tempo presente» (n. 7).
Punti forti
Documento conclusivo, fondamentale, che presenta una sorta di vademecum per i cattolici in politica.
I temi analizzati sono di grande attualità: dal federalismo ai 150 anni dell’Unità d’Italia, dal Mezzogiorno a proposte molto concrete su come uscire dalla crisi economica e politica del nostro Paese.
Destinatari
Larghissimo pubblico
Con l'esortazione "Evangelii Gaudium", papa Francesco espone il suo programma pastorale e chiede a tutti i singoli cristiani e alle Chiese locali, un... ri-centramento della vita cristiana attorno alla gioia del Vangelo e a tutte le sue implicanze. Il presente volume raccoglie gli interventi - alla Giornata di Studio proposta (marzo 2014) dalla Facoltà Teologica di Sicilia - di noti teologi, pastoralisti e catechesi che, pur nella diversità di linguaggi e stili, permettono un originale accesso alla comprensione e ricchezza dell'Esortazione di Francesco. L'esortazione "Evangelii Gaudium", con i suoi cinque capitoli, suddivisi in 288 numeri, è un punto di non ritorno per la Chiesa del XXI secolo, perché con un linguaggio che supera tutte le barriere culturali, permette di accedere alla dinamica ricchezza della fede della Chiesa e provoca il lettore ad un'audace adesione per riscoprire la gioia di vivere, lasciarsi incontrare da Lui e cercarlo ogni giorno senza sosta.
Questa 47ª Settimana Sociale ha voluto mettersi accanto alle famiglie e alle loro sofferenze, per invitare tutti a prendersi cura della "famiglia". La crisi che viviamo oggi penetra e aggredisce i generi e le generazioni; gli uomini e le donne e ciascuna età.Riconoscere pertanto e sostenere la famiglia nella sua realtà e nel suo "mestiere" è un modo efficacissimo e primario per tutelare efficacemente i diritti della persona e dare un futuro abitabile alla città. Dal confronto svoltosi a Torino sono emerse tre priorità: l'istituto familiare ha un ruolo pubblico; è necessario superare uno "stato sociale" senza sussidiarietà; è urgente ridare spessore alla libertà educativa.