
Lettera enciclica con la quale Giovanni Paolo II intende promuovere ogni utile passo affinché la testimonianza cristiana dell'intera comunità cattolica possa essere compresa nella sua integrale purezza e coerenza, per far sì che l'unità di tutti i cristiani cresca fino a raggiungere la piena comunione.
Pubblicato nel 1996 da Giovanni Paolo II, il documento vuole offrire alle persone consacrate, ai Pastori e ai fedeli, i frutti dell'Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, raccolta per riflettere sul tema "La vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel mondo". Il testo si articola in tre capitoli fondamentali: le sorgenti cristologiche-trinitarie della vita consacrata, la vita consacrata segno di comunione nella chiesa e la vita consacrata epifania dell'amore di Dio nel mondo.
Questa lettera apostolica di Giovanni Paolo II, diretta all'Episcopato, al clero e ai fedeli, è una esortazione a risvegliare l'importanza fondamentale della domenica, Pasqua della settimana. Riscoprirne il senso, il suo "mistero", il valore della sua celebrazione, il suo significato per l'esistenza cristiana ed umana. Una esortazione a non aver paura di donare il nostro tempo a Cristo, perché il tempo donato a Lui non è mai tempo perduto, ma piuttosto guadagnato per l'umanizzazione profonda dei rapporti e della vita.
Lettera enciclica di Giovanni Paolo II, che continua la riflessione iniziata con la lettera enciclica "Veritatis Splendor", concentrando l'attenzione sul tema stesso della verità e sul suo fondamento in rapporto alla fede.
Un invito di Giovanni Paolo II "ai miei fratelli e sorelle anziani" perché valorizzino la propria esperienza e facciano sì che da essa scaturisca la speranza che può diventare sostegno per le giovani generazioni.
La Commissione Teologica Internazionale offre una riflessione teologica sulle condizioni di possibilità degli atti di "purificazione della memoria", legati al riconoscimento di colpe del passato. Scopo del testo non è quello di prendere in esame casi storici particolari, ma di chiarire i presupposti che rendano fondato il pentimento relativo a colpe passate.
Lettera apostolica di Giovanni Paolo II all'episcopato, al clero e ai fedeli sul Santo Rosario.
In continuità con l'eredità giubilare, Giovanni Paolo II, intende ridestare lo "stupore" eucaristico nella Chiesa. "Contemplare Cristo implica saperlo riconoscere dovunque Egli si manifesti, nelle sue molteplici presenze, ma soprattutto nel Sacramento vivo del suo corpo e del suo sangue. La Chiesa vive del Cristo eucaristico, da Lui è nutrita, da Lui è illuminata. L'Eucarestia è mistero di fede, e insieme mistero di luce".
Esortazione apostolica post-sinodale di Giovanni Paolo II, su Gesù Cristo, vivente nella sua Chiesa, sorgente di speranza per l'Europa. L'Assemblea sinodale, svoltasi dal 1 al 23 ottobre 1999, si è rivelata una preziosa opportunità di incontro, di ascolto e di confronto. Ne è emersa la volontà di recepire l'appello che lo Spirito rivolge alle Chiese in Europa per impegnarle di fronte alle nuove sfide.
A oltre quarant'anni dalla pubblicazione del Decreto del Vaticano II Inter mirifica (4 dicembre 1963), con questa Lettera apostolica Giovanni Paolo II, in considerazione del rapido sviluppo delle tecnologie nel campo dei media, intende richiamare l'attenzione dei responsabili delle comunicazioni sociali perché tornino a riflettere sulle "sfide" che le comunicazioni sociali costituiscono per la Chiesa. La Chiesa, infatti, non è soltanto chiamata a usare i media per diffondere il Vangelo ma, oggi più che mai, a integrare il messaggio salvifico nella "nuova cultura" che i potenti strumenti della comunicazione creano e amplificano. Nei mezzi della comunicazione la Chiesa trova anche un sostegno prezioso per diffondere il Vangelo e i valori religiosi, per promuovere il dialogo e la cooperazione ecumenica e interreligiosa, come pure per difendere quei solidi principi che sono indispensabili per costruire una società rispettosa della dignità della persona umana e attenta al bene comune. Per questo essa li impiega volentieri, anzi Giovanni Paolo II auspica una sorta di revisione pastorale e culturale per affrontare in modo adeguato il passaggio epocale che stiamo vivendo
Questo libro raccoglie tutte le encicliche di Giovanni Paolo II. Un omaggio al Papa e nel contempo, uno strumento che permette di accedere direttamente a questa biblioteca, come qualcuno ha definito le 14 encicliche, con le quali Giovanni Paolo II ha illuminato il popolo di Dio sulla dottrina teologica e morale, ma anche sociale e antropologica. Il libro raccoglie i documenti nel classico ordine di data, offrendo così la possibilità di ripercorrere i momenti più solenni del magistero di Giovanni Paolo II, ma anche di re-interpretare alcune delicate questioni riguardanti l'uomo e la fede.