
Chi pensa? Prima ancora che la filosofia imparasse che l'Io è il soggetto di ogni pensiero, Averroè, filosofo arabo vissuto in Spagna nel XII secolo, aveva dato a questo enigma un'altra soluzione: non vi sono tante menti quanti sono gli individui umani, ma una mente unica per tutti gli uomini che sono stati, sono e saranno. Questa mente dunque non è che il luogo in cui tutte le immaginazioni umane divengono finalmente trasparenti, comprensibili. L'averroismo, che non ha mai smesso di suscitare tra i filosofi e gli storici le condanne più aspre di tutta la storia del pensiero, è la prima filosofia dell'immaginazione che la modernità abbia prodotto.
Cos'è la città? Cos'è lo spazio urbano? Rifacendosi all'insegnamento di Michel Foucault, il libro ricostruisce una genealogia di questi concetti fino alla nascita del moderno paradigma della sicurezza. Si tratta del dispositivo biopolitico che ancora oggi ci governa, e che si definisce compiutamente verso la metà del Settecento. Nel suo contesto, ogni luogo sarà sicuro solo in quanto delimita e insieme lascia apparire un potenziale pericolo: interno ed esterno, pace e guerra, vita e morte, divengono così i poli di una relazione dinamica costante. Questo dispositivo, che mirerebbe ad escludere ogni spazio di fuga, si rivela però un vero e proprio apparato mitologico, e contro di esso il libro chiama ad una "defezione assoluta".
Libertà e potere politico: questi i temi nodali che il grande filosofo americano affronta in questo libro. Conciliando le analisi sul linguaggio e la mente, che lo hanno consacrato sulla scena internazionale, agli ultimi progressi della ricerca nel campo della neurobiologia e delle scienze cognitive, Searle approfondisce ulteriormente la sua teoria della coscienza e dell'intenzionalità arrivando a porsi un interrogativo cruciale: quale dev'essere la natura fisica della mente affinché la libertà sia possibile?
Il volume presenta un'introduzione storica e filosofica ad alcune delle principali teorie dell'argomentazione sviluppate nella seconda metà del Novecento. Seguendo come filo conduttore il nesso tra argomentazione e logica formale, il testo si propone di illustrare alcune delle tradizioni teoriche più importanti degli ultimi cinquant'anni: dalla Nouvelle Rhétorique di Perelman, alla teoria degli argomenti di Toulmin, agli sviluppi argomentativi della logica conversazionale di Grice e della teoria degli atti linguistici di Austin e Searle, alla pragmatica comunicativa di Habermas, fino alla teoria dell'Interpersonal Reasoning di Walton e Krabbe.
Un agile volumetto che introduce, con un linguaggio piano ma rigoroso, i temi più importanti della filosofia della scienza generale. Tenendo conto delle posizioni più recenti, sono affrontati i nodi principali dell'epistemologia contemporanea: il significato, l'osservazione, la scoperta, la misura, il controllo, la spiegazione, le leggi scientifiche, i livelli di realtà, il rapporto tra scienza e filosofia. È un testo che si offre come via d'accesso per chi vuole conoscere lo stato attuale del dibattito epistemologico, ma anche per chi desidera avere gli strumenti critici per capire struttura e valore della scienza contemporanea.
Frutto di un lavoro di compilazione, l'opera restituisce la profonda ammirazione e l'empatia intellettuale ed estetica che spinsero Maria Zambrano a interessarsi al pensiero unamuniano e ad analizzarne le pieghe più recondite, facendo emergere i suoi risvolti più interessanti. Alla ricostruzione delle coordinate storiche, culturali e filosofiche del suo tempo segue l'analisi di alcuni concetti chiave della sua produzione, tra cui i rapporti tra filosofia e religione, fra poesia e conoscenza, fra tragedia ed esistenza.
Dopo gli storici lavori di Naumann (1901) e Weichelt (1910), il primo commento italiano all'opera di Nietzsche condotto capitolo per capitolo. L'opera di Sossio Giametta mostra "Così parlò Zarathustra" come l'esplosione del genio morale e poetico di Nietzsche che, in combinazione ma anche in contrasto con le sue tesi filosofiche, costituisce una summa della sapienza occidentale. Guida alla grandezza, ditirambo alla purezza e canto di solitudine, lo Zarathustra insegna il valore del corpo e l'attaccamento alla terra, incita all'amore di sé, che è sacrificio, e all'amore della vita, che è fierezza, responsabilità e lotta, contrapponendosi ai Vangeli cristiani, che negano valore autonomo alla vita e impediscono di cogliere la pienezza per cui vale la pena di vivere e morire. Una lettura attenta, condotta sull'edizione critica, di una delle più significative opere del pensiero occidentale. Un'interpretazione controcorrente di un autore discusso, a cui si affiancano una puntuale analisi stilistica e una ricostruzione completa delle fonti e dei riferimenti culturali e filosofici di Nietzsche.

