
L'attuale stagione pastorale è una opportunità preziosa, una risorsa o kairòs, per riscoprire l'originalità dell'annuncio e l'affidabilità della proposta cristiana a condizione di operare un'adeguata rilettura delle fonti e un aggiornamento delle sue pratiche. Non è solo una riflessione su missione, evangelizzazione e comunicazione della fede; ma, più in profondità, una rilettura della teologia tutta a partire dalla "novità" conciliare. Con la conseguenza di un ripensamento delle scelte che guidano l'agire delle comunità cristiane.
In una situazione di pluralismo e di complessità, la catechesi avverte nella sua prassi l'esigenza di un deciso cambiamento di rotta. L'autore vuole presentare la catechesi missionaria come prospettiva efficace della Nuova Evangelizzazione in un'Europa sempre più multiculturale e plurireligiosa, facendo riferimento alla questione dell'inculturazione del messaggio della fede e alle sue implicazioni socio-culturali. Punto di partenza è la conversione al Vangelo, un cambiamento serio dello stile di vita. Dalla conversione l'inizio di un percorso efficace di formazione, perché il credente si conformi sempre più al Vero Uomo: Cristo Gesù. In questo senso la catechesi missionaria può rappresentare un punto di svolta decisivo.
Recuperando un'ecclesiologia missionaria, pellegrinante e aperta al mondo, il Vaticano II ci ha consegnato una visione di Chiesa meno preoccupata di rafforzare se stessa e più impegnata nell'annuncio e nella carità. è "Chiesa", per il Concilio, sia la comunità universale dei fedeli nel mondo, sia ogni singola comunità locale guidata dal vescovo; è "Chiesa", subordinatamente, la comunità eucaristica parrocchiale raccolta attorno al presbitero e anche ogni comunità formata da alcune persone che si incontrano in nome di Gesù; tra queste, in primo luogo, i gruppi di famiglie, che per il sacramento del matrimonio formano una "piccola Chiesa". Quanto più le "piccole comunità" a dimensione domestica saranno luoghi di ascolto della Parola di Dio, preghiera, accoglienza e annuncio, tanto più le comunità parrocchiali si rivitalizzeranno, a beneficio delle chiese locali e della Chiesa universale.
La Chiesa sta riflettendo sulla Nuova Evangelizzazione e celebrando l'Anno della Fede. Sulla scorta di queste sollecitazioni, l'autore ha voluto scoprire il significato della fede in Charles de Foucauld, una fede nutrita dalla preghiera che porta alla contemplazione. E dalla contemplazione nasce poi l'evangelizzazione: come Gesù a Nazaret, egli sarà evangelizzatore non con la predicazione, ma vivendo in silenzio le virtù cristiane, pregando, adorando, facendo del bene e tessendo legami di amicizia. Ma soprattutto diventando lui stesso Vangelo vivente, affinché tutti potessero scoprire nel suo volto il volto trasfigurato del "Fratello beneamato e Signore Gesù".
La riscoperta della centralità dell’evangelizzazione per l’identità della Chiesa che è avvenuta nel post-concilio ha dato vita a numerosi tentativi di ripensare il modo con cui comunicare la fede a chi non crede o a chi vive l’esperienza cristiana in modo frammentario. In realtà, la storia dei fondamenti teologici dell’annuncio evangelico, di cui questo volume offre una lettura sintetica, mostra che la qualità e l’efficacia della missione ecclesiale dipendono anzitutto dal fatto che il popolo di Dio, sotto la guida del magistero che ne è parte integrante, sia disponibile a reinterpretare continuamente contenuto dottrinale della fede, ponendolo in correlazione con le istanze dell’esistenza umana individuale e collettiva. L’evangelizzazione, insomma, risulta essere primariamente un’attività ermeneutica.
Le chiese federate e non aderenti, la libertà religiosa, il dialogo ecumenico…
I tentativi di unione dei protestanti italiani dal xix secolo a oggi
La nascita della FCEI nel 1967
Il dialogo ecumenico e interreligioso
Nel quarantesimo anniversario della fondazione della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, la storia – dall’Ottocento ai giorni nostri – dei tentativi di unione del protestantesimo italiano sfociati, appunto, nella costituzione della FCEI.
Dalla quarta di copertina:
Con il motto "Uniti per l’Evangelo" presero il via, nel 1965 a Roma, i lavori per la costituzione della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI), che divenne realtà due anni dopo a Milano.
Lungo un asse temporale che va dall’Ottocento ai nostri giorni, il volume ripercorre le principali vicende interne al protestantesimo italiano, in particolare quelle volte alla promozione di un movimento evangelico unitario, e i suoi rapporti con lo Stato.
Non manca una sezione dedicata all’Europa: vi si raffrontano le situazioni storiche che hanno portato, in Francia, Spagna e Italia, alla nascita delle rispettive Federazioni protestanti nonché le diverse prospettive dei dialoghi ecumenici e interreligiosi attualmente in corso.
Nell'Anno della Fede ecco tre brevi catechesi per entrare… e per uscire da quella «porta della fede» che Benedetto XVI ha scelto come immagine del percorso che egli propone nella lettera apostolica di indizione.
L'icona della porta - quella della nostra casa, quella della nostra chiesa - bene si presta a sintetizzare la ricchezza della fede professata, conosciuta, celebrata e vissuta.
Con la fede si entra
in una visione del mondo...
per uscire a testimoniarla con la vita in quello stesso mondo, che è già anticipo del Regno di Dio.
Il libro è una meditazione sul carattere "esigente" e "sacrificale" del Cristianesimo, religione nata con la Croce per far giungere ogni uomo alla Resurrezione. Per essere veri cristiani quindi, secondo l'autore occorre farsi imitatori di Cristo e della sua Passione, solo così potendone diventare veri discepoli. A tutto ciò è legata la fede, che è anche luce e speranza nella vita eterna, tutt'altro che buio e disperazione. Quella fede che ci nutre di entusiasmo "nell'operare", perché convince che a Dio niente è impossibile.
La proposta di questi incontri con la Parola è dedicata ai ragazzi e ai giovani che vogliono sapere chi sono e verso dove incamminarsi per essere se stessi e realizzarsi alla luce dell'insegnamento del Maestro Gesù. Pietro, Nicodemo, la donna dai cinque mariti, il finanziere Zaccheo, Tommaso, Giuda e tutta la compagnia di Gesù che seguiva il Maestro... Hanno una grandissima carica umana che, a poco a poco, viene trasformata e trasfigurata dalla presenza di Gesù. I personaggi della proposta scandiscono in capitoli tutto il contenuto e ci fanno da guide per pensare, fare analisi e sintesi personalizzate. Si aprono così cammini a tappe. Diversi, variegati, complementari.
Questo libro vuole accompagnarci lungo un sentiero tracciato tanti secoli fa da altri credenti e consegnato una volta per sempre ai cristiani di tutte le generazioni. Ecco, il Credo, sintesi della propria fede, può indicarci la strada da seguire per tornare alla sorgente" delle esperienze, dei significati e dei valori fondamentali del cristianesimo. " Questo libro si articola, perciò, in base alle varie affermazioni del Credo e le interpreta con: - un pensiero tratto dal Catechismo della Chiesa Cattolica o dal Compendio del Catechismo, divulgato da Benedetto XVI; - l'immagine di un'opera d'arte, che accompagna visivamente i diversi aspetti del testo; - un commento artistico, teologico e spirituale.
Un racconto lungo una vita. Dall'infanzia in un piccolo paese dell'Appennino tosco-emiliano all'ingresso in seminario a nove anni, fino all'incontro che cambia il suo destino: non l'Africa che ne aveva ispirato la precoce vocazione missionaria, ma il Brasile. Dopo i primi anni nel sud del paese, trascorsi "in coerenza con i principi paterni", padre Silvano Sabatini compie brevi viaggi in Amazzonia, per ottemperare agli impegni amministrativi, ma soprattutto per incontrare quegli indios "selvaggi" e senza Dio di cui aveva letto nelle riviste missionarie. Decide quindi di unirsi all'impresa dei confratelli: salvarne qualcuno per salvare se stesso. Grazie a Gabriel, Davi e Umusin, che gli narrano le mitologie di quei popoli sulla creazione dell'universo, scopre però che Dio è già tra gli indios e ha tanti nomi: Macunaima, Ornami e Yebà Buró. Un libro testimonianza che ci dice come quella di Silvano Sabatini sia una vita piena, perché vissuta nella continua ricerca della verità, generosa nella sua disponibilità verso l'altro e genuina perché conserva l'incanto di fronte al mondo anche quando arriva il momento di "traslocare al piano di sopra". Completano il volume una serie di agili appendici sui popoli indigeni del Brasile e sulle organizzazioni religiose cattoliche in Amazzonia, insieme ad un glossario, una cronologia comparata e un inserto di immagini inedite.