
La storia qui raccontata è innanzitutto la storia di un uomo, di un cristiano, di un sacerdote e non per ultimo di un Missionario del Preziosissimo Sangue, la famiglia religiosa voluta e fondata da San Gaspare del Bufalo. Don Giovanni Merlini ha testimoniato con la sua vita uno straordinario attaccamento a Cristo e un'immensa passione per la Chiesa e per le anime. È fortissimo il profumo di santità che emana la sua lunga e intensa vita. La bellezza di questo libro sta in una cosa semplice: potrete leggere una storia vera che vi farà venire voglia di tornare a sognare in grande (don Luigi Maria Epicoco).
"Sull'uscio di casa" intende raccogliere i tratti essenziali della vicenda storica e dell'esperienza spirituale del Servo di Dio Padre Candido Amantini, religioso passionista, "sacerdote secondo il cuore di Cristo". Il tentativo di questa biografia è proporre a tutti un testimone che ha cercato di prendere la forma di Cristo. Una forma concreta, non "astratta": quella dell'Uomo della Croce.
La figura di Giorgio La Pira è un esempio mirabile di incrocio tra centralità del Vangelo, vita di preghiera, amore per la Chiesa, militanza associativa e dedizione per gli altri. La passione per Dio e la passione per i fratelli nella vita di Giorgio La Pira furono una cosa sola. Dobbiamo essere grati a Luca Micelli che in questo testo, semplice, immediato e insieme efficace, propone un primo approccio alla figura di La Pira, che speriamo possa essere utile a far conoscere la santità della sua vita, quella santità che non lo portò ad allontanarsi dalla realtà ma a sapervi essere dentro in modo più profondo.
Ciò che colpisce, nella breve ma intensa vicenda umana di Floris Pambianco, è la straordinaria intensità con la quale egli ha vissuto la vita di ogni giorno. La sua biografia non riporta alcun altro eroismo se non quello - assai poco appariscente - della costante fedeltà ai propri ideali e dell'adempimento convinto dei propri doveri; alcun'altra impresa se non quella di aver accolto con serenità e vissuto con gioia la concretezza della propria vita. In ogni ambiente frequentato - famiglia, scuola, parrocchia, paese, lavoro... - Floris ha lasciato un ricordo incancellabile grazie alla qualità della sua presenza e della sua azione: una persona autentica, buona, vicina.
Questo breve profilo biografico racconta la storia di una bambina di undici anni, Teresa Ruocco, che ha affrontato con una fede e una fiducia immensa in Gesù la sua malattia e la sofferenza per il cancro che poi l'ha portata alla morte. Il testo ha una prefazione del suo vescovo, Mons. Angelo Spinillo, e raccoglie anche pagine del suo diario e delle sue lettere.
Questi schizzi biografici presentano alcuni tratti della vita di due beati martiri poco conosciuti qui in Italia: Don Emanuele Gómez Gonzalez e Adilio Daronch. Queste pagine intendono raccontare la testimonianza di questo parroco buono e del suo chierichetto uccisi, nel folto della foresta, mentre compivano il ministero pastorale. Il loro sangue ci ricorda che la fede non è un accessorio o un qualcosa che si aggiunge, essa è il fattore portante della nostra esistenza.
Quando uno ama, si accorge, concretamente che Dio è tutto lì, perché chi ama è capace di compiere gesti profetici; chi ama è capace di realizzare l'irrealizzabile. Suor Santina aveva compreso che la carità è la via privilegiata - perché essa è segno concreto di un Dio che non rifiuta di abitare la nostra storia. Il mondo ha bisogno dei santi; la Chiesa ne ha bisogno "come una città dove fiorisce la peste ha bisogno dei medici" (S. Weil). Queste pagine possono aiutare ad alzare lo sguardo al Cielo e scommettere la nostra vita per il Vangelo.
In questo piccolo libro l'autrice presenta la storia di Pietro Gamba, un medico che ha fatto della sua vita una missione verso i campesinos (i contadini) della Bolivia, la sua fede in un Dio fatto uomo e il credere fermamente nella provvidenza lo ha portato a realizzare un sogno che sembrava impossibile realizzare. Età di lettura: da 6 anni.
La biografia di un uomo di quelli che, con spirito di fede, non ha mai ceduto di fronte a una chiamata personale impegnativa, da perseguire fino in fondo, per buone ragioni. Chi lo ha conosciuto è pronto a testimoniare questa sua tenacia, e nello stesso tempo è felice di dare atto della sua fedeltà nel viverla con pienezza e con slancio. È di certo questa sua costanza a fare di lui un esempio luminoso di uomo e di religioso, in un contesto socio-culturale ed ecclesiale certamente non dei più favorevoli, entro il quale si è mosso con intelligente generosità, prendendo iniziative incisive, che ancora oggi si riflettono nell'attualità corrente.
Nel 1950 comincia la sua esperienza di predicazione alla radio, con Radio Vaticana e con la RAI. Dal gennaio 1955 inizia la sua intensa e appassionata attività di apostolato televisivo (che durerà 17 anni), inventando e conducendo tre rubriche "La Posta di Padre Mariano", "In famiglia" (dal 1958) e "Chi è Gesù?" (dal 1959). Con la sua simpatia, la sua schiettezza e serenità, la sua saggezza e spiritualità profonda guadagna presto una grandissima popolarità, lasciando nel cuore degli italiani un ricordo indelebile. Alla fine del 1971 gli viene diagnosticato un male incurabile. Muore il 27 marzo 1972. Papa Benedetto XVI lo dichiara Venerabile il 15 marzo 2008.
Maria Pasqualina Luciani nasce a Montegranaro (FM) il 2 maggio 1920. Trasferitasi nel 1927 con la famiglia a Morrovalle, durante la giovinezza comincia a maturare nel suo cuore il desiderio di consacrarsi al Signore. Il 4 giugno 1945 entra nel monastero delle Passioniste di Ripatransone. Il 22 agosto dell'anno successivo veste l'abito passionista e assume il nome di Maria Addolorata del Sacro Costato. Il 15 novembre 1947 emette la professione religiosa. Cominciano a manifestarsi vari problemi di salute. A settembre del 1950 viene ricoverata all'ospedale di Macerata. Rientrata in monastero, il 30 novembre emette la professione perpetua. A giugno dell'anno dopo deve passare un altro periodo di degenza in ospedale lasciando a malincuore l'amata clausura. Ritorna in monastero a ottobre, per poi ricoverarsi ancora a dicembre all'ospedale di Ripatransone. A luglio del 1952 continua il calvario: malata di tbc lascia per sempre il monastero ed è portata prima al sanatorio di Groppino (BG); qualche giorno dopo all'Ospedale Maggiore di Bergamo; infine, il 31 marzo 1954, è trasferita al sanatorio di Teramo, dove muore il 23 luglio. L'8 novembre 2018 è dichiarata Venerabile da Papa Francesco.
Don Giacomo Camisassa (1854-1922), nel 1880, giovanissimo sacerdote, è scelto dal nuovo Rettore del Santuario della Consolata, il canonico Giuseppe Allamano, come economo e suo collaboratore. Da quel momento, per 42 anni, condividerà con passione il destino e le realizzazioni apostoliche dell'amico. Dopo aver rivitalizzato il Santuario, insieme progettano e danno vita all'Istituto dei Missionari della Consolata e alle Suore Missionarie della Consolata.