
Il libro nasce da anni di ascolto e vicinanza a persone che chiedevano di essere accompagnate in un periodo drammatico della loro vita: malattie terminali, crisi personali, ricerche di senso, conversioni. Nel libro si raccontano episodi realmente accaduti dove la sofferenza lasciava intravedere la luce della fede e dell'amore. Altri racconti riguardano ricordi di infanzia, esperienze che hanno lasciato una ricchezza duratura. L'autore ha cercato di rileggere tutta questa abbondanza alla luce della fede cristiana, attraverso le parole di papa Francesco, l'esempio di san Francesco d'Assisi e, soprattutto, la vita di Gesù.
Nella riflessione demonologica di padre Amorth l'esorcismo è autentica esperienza di Dio e la conoscenza del demoniaco è fondamentale sia per la comprensione della redenzione che per mettere in guardia il credente davanti all'influsso nefasto del nemico dell'umanità. Padre Amorth ha vissuto la sua lotta contro il diavolo anche esercitando l'apostolato dell'edizione cioè la spiritualità dei paolini, comunicatori e scrittori che diffondono il Vangelo attraverso i mezzi di comunicazione. Dai suoi scritti emerge la vita mistica di un esorcista che ha dedicato gran parte della sua vita a lenire le sofferenze dei tribolati da Satana. Prefazioni di Giacomo Cirulli e di Francesco Asti.
Il libro è stato scritto nel corso del 2015 e riscoperto, quasi casualmente, all'alba del giorno del funerale di Antonio. Il filo conduttore è il rapporto con il limite: vissuto nell'improvvisa morte del padre, nei quasi 30 anni di professione medica e nei drammatici mesi della malattia imprevista e imprevedibile. La consapevolezza di essere limitati è per l'autore la condizione essenziale per dare senso e profondità al tempo e alle cose che si vivono, per potersi immergere in ciò che è essenziale e autentico. Antonio, scrive il card. Zuppi nella Prefazione, «superava il limite con l'amore, l'unica maniera per cui l'altro non è un oggetto senza significato, un fastidio, un problema». Antonio ci aiuta a comprendere cosa può rendere la vita piena, trasformata dall'amore, e quindi felice.
Una storia di coraggio quella di Beatrice, costretta a subire il marito violento per poi essere abbandonata dopo venti anni di matrimonio. Nonostante tutto, è ancora capace di gioia per i suoi 5 figli e 10 nipoti e per l'anziana Agnes, salvata da un linciaggio e accolta in casa sua come una madre. Una bellezza che supera i canoni concentrati solo sull'esteriorità, ma che dà forma all'anima, trasfigurando ogni sofferenza.
Breve profilo biografico e raccolta antologica degli scritti di fratel Biagio Conte, l'angelo dei poveri di Palermo che ha saputo accogliere con intelligenza e generosità gli ultimi.
P. Matteo La Grua (Castelbuono 15 febbraio 1914 - Palermo 15 gennaio 2012) è notissimo, ma spesso solo per la sua fama di esorcista e per i segni straordinari a lui attribuiti. Frate minore conventuale, è stata una figura di rilievo per il suo Ordine e per la Chiesa di Palermo: persona colta e rigorosa, di profonda spiritualità, ha ricoperto una molteplicità di incarichi delicati. La svolta della sua vita si verifica nel 1975 quando, a più di sessanta anni, accoglie la richiesta del card. Salvatore Pappalardo di prendersi cura del Rinnovamento nello Spirito già presente a Palermo. Dal giorno della preghiera di effusione, ricevuta a Roma, iniziò qualcosa di totalmente nuovo. Il frate schivo e riservato divenne il comunicatore potente dell'amore del Padre per i suoi figli. Subito si cominciarono a verificare segni straordinari e la sua fama si è diffusa rapidamente. Alla sua porta sono accorse moltitudini. Ad oggi la sua tomba è meta di tanti che lo ricordano o che cercano consolazione.
Tommaso da Olera (1563-1631), bergamasco, frate cappuccino questuante per quarantasei anni (Verona, Vicenza, Rovereto e Innsbruck). In cambio di quanto riceveva, regalava consigli e preghiere. Dotato di doni profetici, fu direttore di anime (pur non essendo sacerdote), anche attraverso lettere, e ricercato da vescovi e principi. Per obbedienza scrisse le sue considerazioni mistiche pubblicate postume nel 1682. Papa Giovanni XXIII, suo conterraneo, sul letto di morte (giugno 1963) si faceva leggere dal segretario, monsignor Loris Capovilla, qualche pagina di questi scritti, e ne parlava con i visitatori. Beatificato a Bergamo nel 2013. I suoi Scritti sono stati recentemente ristampati in edizione critica in quattro volumi (ed. Morcelliana). Il presente libro, dopo una breve cronologia del beato Tommaso, ne raccoglie il pensiero in 850 voci, accompagnate da una breve riflessione, per meglio conoscere il suo modo di considerare la vita, talora assai diverso da quello dei nostri giorni.
La vita di un ragazzo ordinario che incontra il carisma di san Francesco. Un normale ragazzo della generazione del '68 che dopo aver conosciuto Chiara Lubich rinasce e vive la "minorità" in tutto quello che compie: sacerdote, ministro, animatore, parroco, guardiano... Fr. Camillo ha lavorato molto per la Causa di beatificazione di p. Daniele Hechich, al quale era profondamente legato, e fu testimone della sua morte e della bella attestazione di fede in occasione delle esequie.È stato un direttore spirituale e confessore ricercato, con temperamento mite e accogliente, fraterno ed equilibrato, attento alla dimensione della carità.
Un piccolo libretto su uno dei nomi piu' diffusi in Italia.
Il primo volume raccoglie una serie di testimonianze che aiutano il lettore a conoscere meglio il Padre e il suo compito di salvare le anime"."
Appunti, memorie, raccolte di aneddoti scritti dal Cappuccino padre Ignazio da Ielsi sugli anni vissuti accanto al santo confratello stimmatizzato, Padre Pio da Pietrelcina.
In occasione del 97° compleanno di fr. Modestino e a due anni e mezzo dalla sua morte, le Edizioni Padre Pio da Pietrelcina pubblicano la biografia scritta da una sua figlia spirituale.

