
Erich Przywara fu gesuita, musicista e intellettuale. Nacque nel 1889 in una piccola città di nome Katowice, all'angolo dei tre imperi prussiano, russo e austro-ungarico. La complessità che ha marcato fin dagli albori la sua terra e il suo sangue è diventata presto il paradigma per il "permisero dell'analogia", una logica capace di raccogliere - senza annullarla - la varietà del mondo, e di legare - senza assorbirlo - il mistero di Dio e dell'uomo. In questo libro abbino raccolto la sfida di Pryzwara, cercando di onorarne la levatura teorica e lasciando aperte alcune provocazioni.
Il libro ricostruisce l'intero percorso della vita di Silone seguendo il filo del suo rapporto con il messaggio cristiano, pietra di paragone talora inconscia delle sue scelte politiche e dei suoi comportamenti morali. Al fondo di una utopia che insegue e cerca coerentemente di vivere, sta la convinzione, via via più articolata e leggibile, che lo "scandalo della Croce" e il paradosso cristiano siano le sole vie di salvezza per il mondo e per l'uomo.
Questo volume è una mirata presentazione del carisma proprio di Adrienne, della sua vocazione e dei temi particolari della sua esperienza di fede. Adrienne è prima di tutto una donna immersa nella realtà così complessa del mondo. Ha fatto l'esperienza del matrimonio ha praticato la medicina. Per lei Dio era realmente il centro e il fine della vita, una presenza che la riempiva misteriosamente. Prima dell'ammissione nella Chiesa, andava a tentoni nella fede, convita che Dio era altro da quello presentatole dal suo ambiente calvinista. ma quando, per il tramite di H.U. von Balthasar, la sua lunga ricerca della Verità fu esaudita, l'arte medica e l'esperienza spirituale si unirono armoniosamente in una missione terrestre e celeste.
La figura di Enrico Medi (1911-1974) come scienziato credente è una delle più interessanti nel panorama del laicato del Novecento. Padre di famiglia, da sempre affascinato dall'armonia del cosmo e dalla bellezza del creato, ha saputo coniugare con intelligenza i due linguaggi spesso messi in contrapposizione quali la scienza e la fede. Lo studio di Davide Barazzoni propone un ritratto biografico di Enrico Medi e tenta di cogliere la sua profonda spiritualità facendo tesoro delle tante riflessioni e "contemplazioni" che ci ha lasciato: «L'uomo diventa grande quando nella sua piccolezza, raccoglie la grandezza dei cieli e lo splendore della terra e al Padre comune le offre in adorazione e amore» (E. Medi)
Una vera e propria confessio vitae non casualmente ispirata al salmo 71: "il tuo volto, signore, io cerco". emergono, sullo sfondo, personaggi ed eventi che hanno caratterizzato la vita della chiesa degli ultimi decenni ma non mancano confidenze inedite e memorie grate di persone dietro le quali s'intuiscono profonde relazioni umane. libertà, verità, amore sono i fili conduttori di queste pagine che assumono i toni di una fede che si racconta e interpreta la propria storia alla luce della grazia di dio, dove è sempre implicito un confitemini domino quoniam bonus.
Gli scritti di Teresio Olivelli rivelano la figura di un giovane che è stato coraggioso protagonista del suo tempo, icastico modello di una Chiesa in uscita, che non ha paura di inoltrarsi nel mare aperto della storia, affrontando anche la veemenza delle tempeste e la contraddittorietà di onde anomale e malvage. La sua testimonianza è stimolo per i laici, specialmente per i giovani, ad essere parte attiva di una Chiesa ospedale da campo, aperta a tutti soprattutto alle persone fragili e ferie.
Il libro contiene gli Acta del Simposio Internazionale e della Mostra al Consiglio d’Europa dei 46 paesi, a Strasburgo, dedicati a Friedrich Josef Haass, cattolico, laico (nato a BadMünstereifel nel 1780, Land Rhein- Westfalen, con solida formazione umanistica). Sceglie di restare in Russia dove era stato invitato come medico della principessa Repnina. La sua capacità di aiutare i più poveri, i prigionieri, gli esiliati in Siberia è cresciuta con la nomina a membro del Comitato di Tutela delle prigioni di Mosca. Lo chiamano al modo russo più familiare Fëdor Petrovic Gaaz. La sua fama è viva presso cattolici e ortodossi: una leggenda metropolitana. La sua spiritualità e carità passa le frontiere dell’Occidente e dell’Oriente, le frontiere culturali e confessionali, interreligiose, raggiunge i non credenti, come medico degli ultimi. Muore nel 1853. Scrittori come Dostoevskij lo hanno apprezzato. Dal 28 settembre al 4 ottobre 2008, con un Simposio presso l’ENA e una Mostra nel Foyer desMinistres del Conseil d’Europe, abbiamo ricordato la luminosa figura di Friedrich Josef Haass con eminenti personalità del mondo accademico germanico, russo e italiano, addetti al mondo carcerario, uomini e donne di buona volontà.
La Cittadella don Milani. Rocca e Barbiana.
La Pro Civitate Christiana di Assisi e quella canonica sul Monte Giovi, nel Mugello toscano. I fili sono documentati: fatti di pensiero, di consonanze e di testimonianze intrecciate.
L'attenzione. della Pro Civitate per la brezza di Barbiana si manifesta quando questa non è ancora vento impetuoso che spinge a rinnovare la scuola, a discutere il sociale, t smuovere la politica, a scuotere la Chiesa: i tempo della speranza conciliare incrocia, nella Cittadella cristiana di Assisi, l'ansia e le pratiche positive di quanti iniziano a far propria la profezia di don Lorenzo e se ne fanno banditori concreti. Ma le parole ricondotte alle pagine di questo libro non raccontano solamente una storia trascorsa. La interrogano, semmai; la dicono di nuovo guardando a quanto ancora quella vicenda sta generando nel presente per aprire, senza posa, con determinazione spazi di futuro.
Qui si raccolgono copioni teatrali da e su don Lorenzo Milani - e il teatro pesa: smuove per via di emozione - presentati in Assisi nel remoto 1969 nel 2023; qui la conversazione col primo bambino che vide e venne visto da don Lorenzo a Barbiana rimbalza tra la memoria e il presente, tra i ricordi e l'attività intensa sviluppata nel corso di un anno dedicato al centenario della nascita del priore in cui s'è raccolta una quantità inattesa di iniziative: molte avviate da tempo, altre inventate da poco, spesso avendo la Fondazione che di don Lorenzo reca il nome come sostegno o affiancatrice. Della Fondazione quel bambino è ora presidente.
Tra presente e futuro queste pagine si pongono come uno strumento di discernimento e di lavoro.
"Ci siamo lasciati distrarre da troppe cose e abbiamo attaccato il nostro cuore a cose che non ne erano degne. Forse bisogna prima scoprire di avere un cuore".
Direttamente collegato a "Un ragazzo valdese", questo nuovo volume della coppia Piera Egidi Bouchard e Giorgio Bouchard ripercorre la parte della vita di Giorgio successiva alla firma dell'Intesa tra le chiese valdesi e metodiste e lo stato.
Cresciuto nella fede evangelica su cui fondava un'idea laica di libertà, Willy Jervis - ingegnere all'Olivetti di Ivrea, all'epoca definita "covo" di antifascisti - è figura di rilievo nella storia partigiana, in particolare delle valli del Piemonte. Dopo l'8 settembre 1943 costituì a Ivrea i primi gruppi partigiani. Ricercato, entrò in clandestinità, aderì al Partito d'Azione e aiutò a espatriare in Svizzera, grazie alle doti di alpinista, gruppi di ebrei e prigionieri anglo-americani. Catturato, imprigionato e torturato nel 1944 fu trucidato dai nazifascisti.
Inframezzato dalle vignette di Ron Hill, il libro di Steven D. Paulson ripercorre con incisività e senso dell'umorismo la vita e le principali posizioni teologiche del monaco agostiniano tedesco che nel 1517 diede origine alla Riforma protestante proponendo alla discussione 95 Tesi sulle indulgenze appese al portale della chiesa del castello di Wittenberg.