
Madre Maria Eletta di Gesù, al secolo Caterina Tramazzoli, nasce a Terni nel 1605. All'età di ventuno anni entra nel monastero delle Carmelitane Scalze della sua città che lascia nel 1629 chiamata a fondare il Carmelo di Vienna, del quale - pur giovanissima - sarà priora dal 1638 al 1642, quando le viene affidata la fondazione del monastero di Graz. Nel 1656 è incaricata di fondare un terzo monastero a Praga dove si fa ponte tra la cultura e l'identità latina, tedesca e slava, contribuendo così a promuovere un vero risveglio spirituale della capitale boema. È a Praga che Madre Maria Eletta chiude il suo itinerario terreno, l'11 gennaio 1663, circondata dall'amore e dalla venerazione delle sue figlie spirituali che conservano il suo corpo incorrotto, ancora oggi oggetto di venerazione. L'Autrice ripercorre le tappe della straordinaria avventura umana e spirituale.
Il protagonista di questa biografia è don Virgilio Angioni, fondatore dell'Opera del Buon Pastore e chi si appresta a leggerne le pagine potrà conoscere e apprezzare la vita di questo grande Servo di Dio dei nostri tempi, ammirare il suo operato, le sue realizzazioni, lo stile e il metodo con cui egli, da parroco che era, volontariamente si trasformò in un industrioso, geniale, misericordioso e generoso "padre" di tanti infelici. E' la storia vera di un sacerdote, vissuto all'insegna dell'impegno evangelico contro le miserie umane.
Medico, sacerdote, fondatore dei Piccoli Fratelli del SS.mo Sacramento e le Figlie del Sacro Costato, appassionato del bene del prossimo e sempre fedele alla Chiesa, Eustachio Montemurro (1857-1923), Servo di Dio, è stato un uomo di intensa vita spirituale e di instancabile tensione al servizio dei più poveri e malati nei quali vedeva un volto di Gesù umiliato e sofferente. Gli autori ne ripercorrono la vita inquadrandola nell'ambiente civile e religioso del tempo contesto storico e culturale dell'epoca
Ottant'anni, di cui 54 (dal 1932 alla morte) vissuti in gran parte in sofferenza ed immobilità, a letto, per una grave malattia. Un'esistenza, quella di Nina Lanza (1907-1987), segnata dalla scelta determinata da un radicale "sì" a Dio nel dolore: "Voglio vivere per far sorridere Gesù". La scelta della sofferenza come mezzo per la salvezza delle anime ritorna più volte nei suoi scritti: "Soffrire è la mia missione che mi è tanto cara. Questa missione voglio soffrirla per la salvezza delle anime. Soffrire è l'unico scopo della mia vita. Non voglio negare niente a Gesù...". Gli autori ne ripercorrono la vita attraverso i suoi scritti e la testimonianza di quanti l'hanno conosciuta. Aperta nel 2009 la causa di canonizzazione, è stata riconosciuta Serva di Dio.
Una vita nel nascondimento, quella vissuta - alla presenza di Dio pur a contatto con tante persone - da fratel Lorenzo dello Spirito Santo (1874-1953). Dalla campagna viterbese fin nel lontano Brasile, dalle Paludi pontine al Monte Argentario, ovunque la sua mite presenza ha lasciato un segno, testimoniando l'umiltà radicale del "servo inutile" che lascia spazio a Dio solo.
"La creatura senza il Creatore svanisce. Anzi, l'oblio di Dio priva di luce la creatura stessa" (Gaudium et spes, n. 36).
Facendosi testimone del Dio-con-noi, la protagonista del presente libro ha dato in anticipo questa lezione del Concilio Vaticano II all'uomo d'oggi. La figura di Madre Maria Costanza Zauli, per nulla idealizzata, ci si presenta fortemente incarnata nel nostro tempo. Nostra sorella per il realismo della sua ricca umanità, ella diventa via via nostra guida e nostro modello per la sofferta ma seducente realizzazione della radicale novità del Vangelo.
La sua spiritualità eucaristica spicca come spiritualità trinitaria, cristocentrica, mariana, ecclesiale e liturgica. La centralità del Mistero di Cristo è quanto mai evidente.
Il solco lasciato nella Chiesa da questa donna consacrata rappresenta un'abbondante seminagione del seme evangelico per una più abbondante maturazione di frutti.
La biografia di una donna che ha dedicato la sua vita alla promozione del dialogo tra Ebrei e Cristiani.
Il ritratto di una vita missionaria feconda, raccontata con un linguaggio semplice e colloquiale.
Tutta la vita di religiosa di suor Maria Francesca Ticchi (1887-1922) - Serva di Dio e clarissa cappuccina - è una continua offerta delle numerose sofferenze fisiche che celava “in perfetta letizia”, sotto un sereno sorriso, comunicando pace e gioia alle sorelle che vivevano al suo fianco. La sua spiritualità fatta di un amore semplice verso il prossimo, di una sofferenza vissuta in modo eroico, nel silenzio e nell’abbandono al divino Amore e nella fedeltà al mistero della Croce ha lasciato il segno nella Comunità e in tante persone che l’hanno conosciuta.
L’Autore ripercorre attraverso le testimonianze di quanti l’hanno conosciuta le tappe più significative della sua brevissima esistenza: dalla scoperta precoce della vocazione, nel monastero di Mercatello sul Metauro (1902), a maestra delle novizie a 27 anni, a badessa a soli 34 anni, fino alla morte sopraggiunta solo un anno dopo.
«Ero un ragazzino quando mia madre mi portò a conoscere la signora Armida. “È una santa”, mi disse mia madre, “comportati bene”.
Io ebbi paura di essere al cospetto di una santa, perché i santi che conoscevo erano statue antiche e mute, dei santi malinconici con occhi languidi e tuniche scure […] Cosicché quando mia madre abbracciò la signora Armida e io vidi due donne semplici e cordiali, tutte e due con un viso da mamma, […] tutta la mia teologia infantile sulla santità crollò immediatamente». (dal testo)
Una figura del XX secolo che aiuta a riscoprire il senso di ogni autentico impegno politico e sociale. Protagonista del Ventesimo secolo, Igino Giordani (1894-1980) partecipa alle esaltanti sfide del suo tempo con una lineare coerenza e una tempra eroica. Collaboratore di Sturzo, oppositore di Mussolini, confidente di De Gasperi, amico di Paolo VI, cofondatore del Movimento dei Focolari di Chiara Lubich... egli è stato un seminatore di storie piccole e grandi, che oggi vivificano nell'impegno sociale e nelle scelte ideali di tanti che a lui guardano per districarsi nel nostro convulso presente. A oltre quarant'anni dalla morte, la prima biografia che indaga fra le pieghe più originali della sua esistenza. Prefazione Sergio Mattarella.
Il libro offre un’accurata introduzione, dal punto di vista storico, all’esperienza vissuta a Tonadico (Trento) da Chiara Lubich nell’estate 1949 e da lei condivisa con Igino Giordani e il primo gruppo di focolarine e focolarini. Con una convincente e appassionata sequenza di contributi, un gruppo di storici collegati alla Scuola Abbà ne delinea il contesto. Sulla base di fonti edite e inedite, gli anni del dopoguerra vengono descritti sia tracciando linee portanti della storia d’Italia e della Chiesa, sia dando spazio a figure femminili della prima metà del Novecento e alla personalità poliedrica di Igino Giordani. Lo studio si concentra infine sulla realtà ecclesiale del Trentino, sulle origini del Movimento dei Focolari ( 1943-49), sui luoghi che ospitarono l’evento e i testimoni che ne furono partecipi.