
La vita di Charles de Foucauld, nato a Strasburgo nel 1858, fu guidata dall'irrequietezza: quella del giovane alla ricerca del piacere, poi del viaggiatore assetato di conoscenza e infine del convertito che non cessa d'interrogare la propria fede e di metterla alla prova nel mondo. Michel Carrouges - poeta e studioso del surrealismo, un'altra figura di cristiano inquieto - ne scrive la biografia scegliendo lo stile piano della pura evidenza dei fatti: una radicale testimonianza d'amore in forma di romanzo d'avventure. L'ateo Charles combatte in Algeria e compie importanti spedizioni geografiche in Marocco, ma un'inquietudine più profonda lo porta a intraprendere un lungo cammino di conversione, dal pellegrinaggio in Terra Santa fino al definitivo ritorno in Africa. Qui il «fratello universale» studia la lingua e la cultura tuareg, fonda un eremo e si oppone alle violenze dei predoni, che lo uccideranno di fronte alla sua casa nel 1916. Nell'incontro di misticismo e azione, la voce di fratello Charles, santificato nel 2022, è diventata più forte. Milioni di fedeli testimoniano oggi quanto sia vasta l'eredità di questa vita estrema e di questa morte solitaria.
La vita di Charles de Foucauld, nato a Strasburgo nel 1858, fu guidata dall'irrequietezza: quella del giovane alla ricerca del piacere, poi del viaggiatore assetato di conoscenza e infine del convertito che non cessa d'interrogare la propria fede e di metterla alla prova nel mondo. Michel Carrouges - poeta e studioso del surrealismo, un'altra figura di cristiano inquieto - ne scrive la biografia scegliendo lo stile piano della pura evidenza dei fatti: una radicale testimonianza d'amore in forma di romanzo d'avventura. L'ateo Charles combatte in Algeria e compie importanti spedizioni geografiche in Marocco, ma un'inquietudine più profonda lo porta a intraprendere un lungo cammino di conversione, dal pellegrinaggio in Terra Santa fino al definitivo ritorno in Africa. Qui il "fratello universale" studia la lingua e la cultura tuareg, fonda un eremo e si oppone alle violenze dei predoni, che lo uccideranno di fronte alla sua casa nel 1916. Nell'incontro di misticismo e azione, la voce di fratello Charles, beatificato nel 2005, è diventata più forte. Milioni di fedeli testimoniano oggi quanto sia vasta l'eredità di questa vita estrema e di questa morte solitaria.
Arrestato a Venezia nel maggio del 1592, Giordano Bruno è costretto a difendersi dall'accusa di eresia di fronte al Tribunale dell'Inquisizione: è l'inizio della lunga e dolorosa trafila processuale che, quasi otto anni dopo, lo condurrà sul rogo. Le sue prime deposizioni, raccolte in questo libro accanto agli interventi dei giudici e dei testimoni, sono la traccia di un profilo autobiografico intenso e sofferto, che del filosofo ci restituisce anche il carattere, lasciandolo emergere nella serrata corrispondenza tra le scelte di vita e gli sviluppi del pensiero. È una confessione resa sotto minaccia, un'abile mistura di verità, intelligenza oratoria e dissimulazione, eppure Bruno rimane orgoglioso anche nell'atto di chiedere perdono. Le sue parole, allora, ci aiutano a comprendere come la scelta di consegnarsi al martirio fu il risultato di una progressiva presa di consapevolezza del proprio ruolo di libero portatore di verità: un'estrema affermazione di autocoscienza. Selezionata e commentata da Michele Ciliberto, tra i maggiori studiosi del filosofo nolano, questa insolita autobiografia, oltre che un'introduzione all'opera del filosofo, è così anche una chiave per decifrarne le complesse ragioni, al di là di stereotipi e mitologie consolidate.
Giuseppe Casarrubea ricostruisce il pensiero e l'azione di Danilo Dolci, poeta, educatore e attivista non-violento, protagonista originale e fuori dagli schemi della vita culturale e sociale del Novecento italiano. "Piantare uomini" segue il percorso biografico di Dolci, dall'infanzia al confine tra Italia e Slovenia, alla difficile educazione etica e politica durante il regime fascista, fino agli anni siciliani, in cui si consolidano le forme di lotta non-violenta e l'impegno in campo civile e educativo. Basandosi sull'intensa frequentazione personale di Dolci, Casarrubea ne racconta i tratti umani e personali, legandoli alla complessa situazione politica e sociale sviluppatasi in Italia e soprattutto in Sicilia a partire dagli anni Sessanta. In questa prospettiva, la storia dell'impegno umano e formativo di Dolci diventa il ritratto di una nazione che, recuperando la memoria di alcune esperienze del suo recente passato, può tornare ad essere qualcosa di diverso e migliore da quello che oggi ci appare. Il testo è arricchito da una serie di documenti storici e letterari, alcuni pubblicati qui per la prima volta.
In Marco Aurelio, prima console e poi imperatore romano nel II secolo, Renan ritrova quella stessa passione per la filosofia e la ricerca intellettuale che aveva segnato il suo passaggio dagli studi teologici a quelli filosofici. Scritto nel 1882, come parte del più ampio progetto di una storia delle origini del Cristianesimo, il racconto della vita di Marco Aurelio assume le forme di una profonda riflessione sui concetti di giustizia e tolleranza e del loro rapporto con lo sviluppo politico e sociale dell'uomo. La Roma imperiale riproduce quella tensione tra il pensiero filosofico e l'idea religiosa, che ancora non riesce a trovare una composizione pacifica. Marco Aurelio, fedele alle tradizioni della società romana, non fermerà la persecuzione dei credenti, di cui mal tollerava la spiritualità astratta e irrazionale. Tuttavia, egli sarà sempre un "mite persecutore" e non sarà in grado di fermare lo sviluppo ormai straripante della Chiesa di Roma.
Pierre Favre è tra i più importanti esponenti della Chiesa cattolica e della spiritualità cristiana del ’500, membro del gruppo dei fondatori della Compagnia di Gesù, fonte di ispirazione per generazioni di cattolici, è tornato negli ultimi anni al centro dell’attenzione a seguito della canonizzazione decisa da Papa Francesco, che ne è sempre stato un fervente ammiratore. Il Memoriale è il suo testo più importante, un diario spirituale, intenso e appassionato, in cui s’intrecciano mistica e vita apostolica, slancio missionario e meditazioni intime sul rapporto con Dio. La spiritualità di Pierre Favre, connotata dall’apertura all’altro e dalla costante ricerca del dialogo, palesa oggi la sua attualità nel solco del rinnovamento della Chiesa avviato dal Concilio.
La vita di Charles de Foucauld, nato a Strasburgo nel 1858, fu guidata dall’irrequietezza: quella del giovane alla ricerca del piacere, poi del viaggiatore assetato di conoscenza e infine del convertito che non cessa d’interrogare la propria fede e di metterla alla prova nel mondo. Carrouges ne scrive la biografia scegliendo lo stile piano dell’evidenza dei fatti: una radicale testimonianza d’amore in forma di romanzo d’avventure. L’ateo Charles combatte in Algeria e compie importanti spedizioni geografiche in Marocco, ma un’inquietudine più profonda lo porta a intraprendere un lungo cammino di conversione, dal pellegrinaggio in Terra Santa fino al ritorno in Africa. Qui il «fratello universale» studia la lingua e la cultura tuareg, fonda un eremo e si oppone alle violenze dei predoni, che lo uccideranno di fronte all’altare della sua casa nel 1916. Nell’incontro di misticismo e azione, la voce di fratello Charles, beatificato nel 2005, è diventata più forte. Milioni di fedeli testimoniano oggi quanto sia vasta l’eredità di questa vita estrema e di questa morte solitaria.
Considerato il "don Bosco del XXI secolo", padre Pepe è l'ultimo rappresentante di una tradizione di impegno della Chiesa argentina con gli emarginati, quella dei curas villeros, i sacerdoti che negli anni Sessanta hanno deciso di vivere con gli abitanti delle periferie più povere di Buenos Aires. In questo libro padre Pepe racconta la propria vita: gli anni di seminario durante la dittatura, l'esperienza di sacerdote e l'incontro con le villas miseria di Buenos Aires-, l'amicizia con Bergoglio, il cammino fra i più poveri, la lotta contro la droga, fino alle minacce di morte da parte dei narcotrafficanti, l'esilio a Santiago dei Estero e, infine, il ritorno a Buenos Aires, nella baraccopoli di Villa La Càrcova, Completano il volume una scelta di suoi discorsi, alcuni significativi documenti del Gruppo di sacerdoti per le villas d'emergenza di Buenos Aires da luì coordinato e la famosa intervista a Papa Francesco realizzata insieme ai giovani di Villa La Càrcova, Il libro è pubblicato contemporaneamente in Italia e in Argentina.
Un viaggio dentro un sogno che si va realizzando, anche oltre le aspettative di chi lo aveva concepito. Il racconto di oltre sessant’anni di vita della Fondazione Don Carlo Gnocchi con lo sviluppo delle sue molteplici attività. Un’opera poderosa, a servizio delle persone più fragili di ogni età, “sognato” dallo stesso don Gnocchi nella gelida steppa russa, nel sacrificio innocente dei suoi amici alpini e nel ricordo degli affetti lontani. L’ampiezza e la qualità dei risultati raggiunti fanno della Fondazione uno dei maggiori protagonisti del mondo del non-profit, punto di riferimento di un nuovo welfare e bussola di riferimento per la costruzione dell’umana convivenza.
In questo volume Luca Frigerio propone una disamina accurata e accattivante dei molti modi in cui sant'Ambrogio è stato rappresentato nell'arte e nella tradizione, dagli anni immediatamente successivi alla sua morte, con il realistico ritratto musivo in San Vittore in Ciel d'oro, passando attraverso la ricca stagione del medioevo, fino all'età moderna. Si tratta di una ricerca iconografica, ma non solo. Ritratto dopo ritratto, infatti, tra noti capolavori e rare immagini, viene a disvelarsi una personalità complessa e sfaccettata, che, pur emergendo in tutta la sua importanza già negli scritti antichi, trova la sua rappresentazione più autentica proprio nelle innumerevoli opere d'arte dedicate al santo. Ambrogio vescovo e pastore. Ambrogio poeta, scrittore e biblista. Difensore dei poveri, degli ultimi e degli oppressi. Araldo della giustizia e della verità, sempre saldo di fronte ai potenti. Ambrogio patrono e protettore dei milanesi. Eppure, in fondo, davvero di tutti: santo della Chiesa universale.
Preparami la colazione. Storia di Lucia che dà del tu a Dio: Può una malattia trasformarsi in un canto d'amore per la vita? È successo a Lucia Roncareggi, una ventenne che, all'improvviso, si è trovata a fare i conti con un tumore. Questo libro è il racconto della sua storia. Ma è soprattutto un viaggio nelle poesie che prima e durante quel periodo lei ha scritto. Due voci per una stessa musica: quella di chi, nella sofferenza, non rinuncia a cercare la sua felicità. È la cronaca di una lunga preghiera a un Dio che non può rimanere lontano: deve mostrare ora tutta la sua tenerezza. Una "danza sui carboni ardenti del dolore" che, alla fine, avrà un esito sorprendente. Come questa malattia che ha detto molto anche a chi malato non è.

