
Il volume presenta le vite degli eremiti Paolo, Malco e Ilarione che Girolamo ha scritto quasi ripercorrendo, in un progetto unitario, le tappe della diffusione del monachesimo: Egitto, Siria, Palestina.
Le Vite sono opera di ricerca, di formazione, di viaggio.
I protagonisti sono personaggi che,attraverso le asperità e le tortuosità del mondo fisico, compiono un cammino interiore.
I santi asceti descritti non dimostrano di essere irraggiungibili e lontani, ma vicini al pubblico ed alle sue debolezze.
Girolamo permette al lettore di conoscere esempi non impossibili da imitare e in cui riconoscersi, soprattutto per condurre un eguale viaggio spirituale.
Antonio Labriola, massimo filosofo marxista italiano, ebbe speciale attenzione per l'esperienza religiosa e per i valori rivoluzionari, dal punto di vista sociale, di cui essa può essere incubatrice e motore. Nelle pagine dei suoi saggi si possono incontrare molte osservazioni sia sul cristianesimo primitivo che su figure come fra Dolcino il quale con la sua azione si inscrive pienamente in questa storia tragica e gloriosa. Alessandro Savorelli ha ritrovato nelle carte di Labriola appunti inediti delle lezioni da lui tenute all'Università su Fra Dolcino e le Edizioni della Normale li pubblicano in questo volume per ricordare una figura di prima grandezza della vita religiosa italiana e uno dei più grandi intellettuali della nostra storia nazionale.
Natuzza è una parola di Dio, come lo sono io e come lo siete voi. Però la parola di Dio deve esser saputa leggere; il guaio è che Natuzza spesso non è saputa leggere!...Natuzza è una donna di fede, è una donna di speranza, è una donna di carità. Il Vescovo vi può dire che è una donna intanto molto umile..
(Monsignor Domenico Cortese)
Il 20 gennaio 1842 un giovane e ricco ebreo di Strasburgo, Alphonse Ratisbonne, ostinatamente anticattolico, durante un suo soggiorno turistico a Roma, entrò nella chiesa di S. Andrea delle Fratte, nei pressi di Piazza di Spagna. Avanzando nella navata, mentre si guardava intorno distrattamente, vide all’improvviso la chiesa oscurarsi e quasi sparire intorno a sé. Solo una cappella laterale splendeva di vivida luce: “Levai gli occhi verso la cappella raggiante di tanta luce, e vidi sull’altare della medesima, in piedi, viva, grande, maestosa, bellissima, misericordiosa, la SS.ma Vergine Maria, simile nel gesto e nella struttura all’immagine che si vede nella medaglia miracolosa dell’Immacolata. A tal vista io caddi in ginocchio nel luogo dove mi trovavo, cercai quindi varie volte di alzare gli occhi verso la SS.ma Vergine, ma la riverenza e lo splendore me li faceva abbassare, ciò che però non impediva l’evidenza di quella apparizione… Alla presenza della SS.ma Vergine, quantunque ella non mi dicesse nessuna parola, compresi l’orrore dello stato in cui mi trovavo, la deformità del peccato, la bellezza della religione cattolica, in una parola capii tutto…”.
Per cinquant’anni non ha mangiato, non ha bevuto, non ha dormito. Una testimonianza eccezionale di vita dedicata a Dio, alle sofferenze, all’intercessione per l’umanità. Marthe Robin, fondatrice dei Focolari della Carità, ci illumina ancora oggi, con il suo apostolato immobile, in grado di attrarre a lei anche atei e agnostici, in quella stanza dove, paralizzata a letto, nonostante la misteriosa malattia, riusciva a consigliare, incoraggiare, suggerire e migliorare il mondo.
Il libro, edito per la prima volta nel 2011 in occasione del primo anniversario della stimmatizzazione, fu dato alle stampe in un periodo in cui la Chiesa cattolica sembrava andare incontro ad un risveglio spirituale. Oggi, invece, pare che a dominare sia un disorientamento dottrinale e morale che potrebbe trarre in inganno e portare moltissimi fedeli cristiani lontani dagli insegnamenti di sempre. Ecco perché la Beatificazione di Edvige Carboni arriva nel momento storico giusto; nel periodo in cui occorrono certezza dottrinale e giuste indicazioni che puntualizzino la via giusta per vivere correttamente l’effimera vita terrena e proiettare tutti verso quella definitiva ed eterna. Edvige Carboni può decisamente essere la risposta di Dio alla crisi del nostro tempo e alle tante e importanti domande che gli uomini di oggi si pongono.
Seguire l’esempio della nuova Beata è garanzia di camminare per la strada giusta! Edvige ci insegna come servire e amare Dio senza riserve e senza mezze misure. Imitare la sua vita e le sue virtù sarà molto difficile, ma bisogna almeno tentare di farlo.
“Guarda questo mio Cuore: quante ferite, quanti dolori, quante pene nasconde! Esso è il rifugio di tutte le pene; non vi è dolore, né spasimo, né offesa che non si riversi in questo mio Cuore. Son tante le mie pene che, non potendo[ne] sostenere l’acerbità, vado trovando chi vuole accettare qualche piccola particella di queste pene per avere un respiro di sollievo e, quando la trovo, me la tengo tanto cara che non so lasciarla mai più; né mi sento più solo, [perché] ho a chi far comprendere le mie pene, a chi confidare i miei segreti, ed a chi versare le mie fiamme d’amore che mi consumano. Perciò spesso ti chiedo che accetti parte delle mie pene, perché sono assai; e se non vado ai figli miei a chiedere sollievo, a chi devo andare? Resterei come un padre senza figli che, o non ha prole, oppure i figli ingrati lo hanno abbandonato”.
L’invito di Tommaso da Kempis è di ritornare alle radici della fede, ritornare a Cristo, raffigurando così una visione cristocentrica, com’è stata definita da più parti. In questo tascabile vi accompagneremo nella meditazione fornendovi una guida alla lettura dell’Imitazione di Cristo, vero e proprio libro di mistica e manuale di vita, cercando di enucleare i concetti formulati dal monaco tedesco.
“In Don Bosco il soprannaturale era naturale” sono le parole con cui Pio XI descrisse il santo salesiano, che in vita fu dotato di grandi e particolari carismi. In Don Bosco si trovano infatti abbondantemente il dono dei miracoli, la capacità di vedere a distanza e di scrutare le coscienze, il dono delle profezie e quello della bilocazione. Dall’unione armoniosa di una natura eccellente e di una ricchezza carismatica veramente singolare, emerge la figura di un santo straordinario, delineata in questa biografia che coglie gli aspetti soprannaturali di una vita eccezionale.
Con inserto fotografico a colori. Nata e vissuta a Paravati, in provincia di Vibo Valentia, Natuzza Evolo fu segnata da eccezionali doni carismatici e fenomeni mistici straordinari, tra cui stigmate, emografie, bilocazione e dialogo con i morti, che le apparivano nella realtà quotidiana al punto da non farle distinguere i defunti dai viventi. I pellegrinaggi alla casa di Natuzza Evolo si sono svolti per decenni, con moltissimi casi di guarigione attribuiti alla sua intercessione, e hanno lasciato un patrimonio immenso di testimonianze sulla sua opera di carità e sui suoi doni.
La stigmatizzata di La Fraudais, Maria Giulia (Marie-Julie) Jahenny ci ha lasciato una gran mole di profezie, molte delle quali si sono verificate: le due guerre mondiali e la guerra in Algeria, la legalizzazione dell’aborto e le sue tragiche conseguenze, la perdita della fede, la decristianizzazione e l’invasione dell’islam. Ha inoltre descritto dettagliatamente le catastrofi umane e naturali, le alluvioni, l’oscurità, il sangue, i diluvi e i terremoti che sconquasseranno la terra, indicandoci come comportarci se e quando ci troveremo a vivere quei momenti drammatici. Inquietanti le descrizioni della Chiesa senza Dio, della terra che diventerà un cimitero, pioggia nera, sangue, fuoco e diluvi che devasteranno ogni cosa.
Madre Provvidenza Andreani, nata il 19 agosto 1933 a Cornale di Pradalunga (BG), è scomparsa nel 2002 in odore di santità. Fin dall’infanzia sentì la forte vocazione di donarsi al Signore per la salvezza delle anime e in seguito maturò la scelta di entrare nel Carmelo per la santificazione dei sacerdoti. Madre Provvidenza era un’anima mistica, ha vissuto sul suo corpo la Passione di Gesù e attraverso lei il Signore ha compiuto grazie straordinarie.