
Questo libro racconta la vita di Eleonora Cantamessa, dottoressa ginecologa di Trescore Balneario (Bg), uccisa dopo essersi fermata a soccorrere un uomo ferito per strada. Un libro sulla carità e il perdono.
Il Beato Ludovico da Casoria (al secolo Arcangelo Palmentieri, 1814-1885), sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori, fu instancabile promotore di opere di carità rivolte ai più deboli: operò per il riscatto dei bimbi africani dalla schiavitù, istituì il collegio delle "Morette" per le bambine, fondò le due Congregazioni dei Fratelli della Carità e delle Suore Francescane di Santa Elisabetta. È stato proclamato Beato nel 1993.
Nato a Castelletto Sopra Ticino (Novara) nel 1901, padre Antonio fu missionario nelle Filippine fino alla morte per martirio (1945): durante un'incursione di soldati giapponesi, per salvare il Santissimo Sacramento dalla profanazione fu barbaramente ucciso.
«A volte forse sembrerà che il cuore non possa reggere a tanta pena, ma il Signore certo è con noi anche quando più ci chiede e più ci prova, anzi allora ancora di più.» (Maria Marchesi)
La vita di Maria Marchesi, moglie del beato e giusto Odoardo Focherini, viene ricostruita attraverso le notizie e l’analisi dei suoi scritti, in particolare le lettere inviate al marito in campo di concentramento. Dal buio della seconda guerra mondiale emerge la figura di una donna umile e dalla forte personalità, che nella drammaticità degli eventi ha saputo condurre la sua famiglia oltre il dolore, ponendo come fondamento una Fede incarnata e radicata nel Vangelo.
Descrizione e intervista a cura del sito www.iltamtam.it
"Mistico del futuro": è il titolo del volume con il quale il professore tuderte si ripropone di rivalutare la spiritualità del poeta e beato, a suo avviso denigrato da accademici italiani e dai cattolici più clericali
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Nelle scorse settimane è stato pubblicato il libro di Claudio Peri intitolato “Mistico del futuro. La storia vera di Jacopone da Todi” (Fabrizio Fabbri Editore, 130 pagine, 18 Euro).
In questo volume il misticismo viene definito come espulsione dal cuore di tutte le smanie dell’io, dell’egoismo, dell’egocentrismo, dell’egolatria, per sostituirle con l’amore di Dio e del prossimo.
“In questo senso – spiega l’autore – la qualifica di mistico può essere attribuita a persone di ogni religione come pure a persone di grande umanità anche agnostiche o atee: “I mistici non sono tanto rappresentanti di una chiesa istituzionalizzata, quanto piuttosto anonimi apostoli dell’amore”. Il misticismo di Jacopone è concreto e umanissimo, modello del misticismo e del cristianesimo del futuro. Si può dire che tra i grandi mistici, Jacopone da Todi è probabilmente il più grande poeta e si può dire anche che tra i grandi poeti egli è probabilmente il più grande mistico: eroe del cristianesimo e genio della parola”.
Professor Claudio Peri, qual è lo status della sua crociata contro i detrattori di Jacopone da Todi? “Molto incoraggiante direi. Occorre precisare che i denigratori di Jacopone sono essenzialmente gli accademici italiani e i cattolici più clericali. Le cito un dato significativo: la prestigiosa rivista americana JMRC (Journal of Medieval Religious Cultures) ha pubblicato lo scorso Settembre un articolo documentato da circa 130 riferimenti bibliografici internazionali, in cui si dimostra la inadeguatezza e spesso la falsità dei giudizi espressi dagli accademici italiani su Jacopone, trascurando completamente gli apporti della ricerca internazionale, in particolare quella in lingua inglese e francese”.
Con questo nuovo libro cosa si propone? “Mi ripropongo soprattutto di rivalutare la spiritualità e il misticismo di Jacopone che, prima di essere occultati dalla repressione della Controriforma, erano stati ispirazione e guida di grandi santi come San Filippo Neri e Santa Caterina da Genova. Dopo la Controriforma, questa grande eredità di cultura cristiana è stata oscurata e ignorata per oltre 4 secoli. Ma questa situazione è in rapida evoluzione. Negli ultimi 20 anni sono stati pubblicati almeno cinque libri sul misticismo di Jacopone: uno nel 2004 in inglese alla Fordham University di New York, un secondo in francese nel 2013 dalla Université Sorbonne di Parigi, un terzo in inglese nel 2019 dai Franciscan Media di Cincinnati, un quarto in italiano nel 2020 dalla Editrice Francescana di Milano e un quinto, questo mio del 2022, che propone Jacopone come cristiano del futuro. Non credo che un simile livello di attenzione sia stato dedicato negli ultimi 20 anni ad altri mistici cristiani o non cristiani”.
Il 2 aprile 2020, dopo alcuni giorni di malessere, il vescovo di Caltagirone viene ricoverato in ospedale. Il tampone conferma la diagnosi: si tratta del Covid-19. Inizia così un lungo calvario unito ad una profonda solitudine in cui, nudo di fronte al creatore, il vescovo inizia un dialogo a tu per tu con un piccolo crocifisso attaccato alla parete. Il volume raccoglie un'intervista di Lilli Genco in cui mons. Peri racconta la sua esperienza di malato e guarito dal Covid-19 e le lettere e gli esercizi spirituali che ha donato alla sua diocesi durante il periodo di ricovero e isolamento.
(1884-1971), Fondatore della Grande Famiglia Paolina, apostolo e profeta dei mezzi di comunicazione sociale al servizio del Vangelo, fu prima di tutto un uomo di Dio, docile allo Spirito e fedele alla missione che il Signore gli aveva affidato. Coed. Elledici -Velar.
Nei suoi 102 anni di vita, un'età insolitamente lunga per la sua epoca, Jacopo Gratij (1517-1619), chiamato il Caballero de Gracia, fu un fine diplomatico, al servizio di colui che sarebbe diventato Papa Urbano VII; da uomo con una profonda preoccupazione sociale, si dedicò ad iniziative per la cura dei poveri; fondò vari conventi e, divenuto sacerdote a 70 anni, diede inizio alla Congregazione degli Schiavi Indegni del Santissimo Sacramento.
La vicenda umana e soprattutto resistenziale di don Giovanni Barbareschi (1 febbraio 1922; 4 ottobre 2018) viene raccontata per la prima volta in modo approfondito e documentato da Giacomo Perego.
Una storia che meritava da tempo di essere proposta al grande pubblico, superando il semplice racconto aneddotico e autobiografico e rivelando l'incredibile storia di don Barbareschi, attraverso una prosa romanzata e intima, ma sempre accompagnata da rigore storico e documentale. Il lettore sarà catturato da un senso di stupore e curiosità seguendo passo dopo passo le ricerche che Perego espone con stile quasi poliziesco, per scoprire documenti inediti, fonti, piste di indagine inesplorate. Quest'opera getta finalmente luce su uno dei personaggi più importanti e allo stesso tempo dimenticati della Resistenza milanese e non solo, offrendo una visione completa di un uomo che ha giocato un ruolo cruciale in un periodo drammatico della storia italiana.
Maria Benvenuta Troncatti nasce il 16 febbraio 1883 a Pisogneto di Corteno (BS) da una famiglia di antica nobiltà terriera. Nel 1905 risponde fattivamente alla chiamata alla vita religiosa ed entra nell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Dopo alcuni anni a Nizza Monferrato come infermiera, suor Maria viene inviata in Ecuador. Nel 1969 muore in un incidente aereo, avendo offerto la vita per il "suo" popolo. Nel 1997 viene dichiarata dalla Chiesa "Serva di Dio" e nel 2008 "Venerabile". Suor Maria Troncatti ha portato instancabilmente il Vangelo e la carità di Cristo e ha saputo essere tenace operatrice di pace e di speranza per tutte le genti da lei incontrate.
«Ero un ragazzino quando mia madre mi portò a conoscere la signora Armida. “È una santa”, mi disse mia madre, “comportati bene”.
Io ebbi paura di essere al cospetto di una santa, perché i santi che conoscevo erano statue antiche e mute, dei santi malinconici con occhi languidi e tuniche scure […] Cosicché quando mia madre abbracciò la signora Armida e io vidi due donne semplici e cordiali, tutte e due con un viso da mamma, […] tutta la mia teologia infantile sulla santità crollò immediatamente». (dal testo)