
In seguito alla proclamazione dell'indipendenza (1960), nel Congo scoppia una terribile guerra civile: tra le migliaia di vittime, saranno trucidati anche tanti missionari. La casa delle suore viene assalita dai ribelli Simba che prendono prigioniere le religiose. Queste vengono portate alla periferia di Isiro; suor Maria Clementina Anuarite resiste eroicamente ad un tentativo di violenza da parte di un comandante dei Simba e perciò viene ferita gravemente e muore il 1° dicembre 1964.
Da queste pagine Rocco (circa 1345-1377) emerge come un giovane a noi contemporaneo, con la sua generosità e la sua spontaneità, col desiderio esuberante di vita autentica, colmo di ideali di libertà, giustizia, amicizia, sebbene immerso in un mondo ostile.
Nata a Ibillin, in Terra Santa, nel 1846, divenne Carmelitata Scalza. Fu inviata a fondare nuoi carmeli in India e a Betlemme. Il suo cammino vocazionale fu accompagnato da numerosi fenomeni mistici. Morì nel 1878.
Nel 1799 l'Abbazia di Casamari (Frosinone) fu teatro di un terribile eccidio ad opera di alcuni soldati dell'esercito napoleonico, che massacrarono sei monaci rimasti fedelmente al loro posto ed avevano anche accolto benevolmente i loro assassini.
Hanno testimoniato la loro fede fino all'accettazione della morte, nell'Uganda del 1918.
Vissuti in pieno Ottocento, genitori di Santa Teresa di Lisieux, la loro vita fu la testimonianza di una quotidianità vissuta alla presenza di Dio
Elia è un profeta solitario. Irrompe nella storia del regno di Acab come campione del vero Dio. Difende la moralità dei giusti d'Israele condannando il re Acab, che assassina Nabot per impossessarsi della sua vigna. Opera prodigi per aiutare i poveri e sfugge i violenti. E si stacca dalla terra in modo prodigioso, aureolandosi di mistero.
Nato ad Antiochia (Turchia) nel 250 circa d.C. da padre cristiano e madre pagana, Efisio si arruolò a 18 anni nell'esercito imperiale di Roma. Educato dalla madre al culto pagano, si convertì al cristianesimo e fu battezzato durante il viaggio che lo conduceva in Sardegna su incarico dell'imperatore per pacificare quella terra. Qui, denunciato e processato come cristiano, dichiarò coraggiosamente la sua fede. Condannato a morte, fu decapitato nel 303.
Il progetto divino della vita di Santa Elisabetta della Trinità nel tempo si è realizzato, anche con la collaborazione di mamma, di laici musicisti, di tanti sacerdoti, delle monache; a tutti, è stata riconoscente, a tutti ha sempre detto “grazie”, per tutti ha pregato. Anche per tutti Santa Elisabetta della Trinità ha una storia singolare le cui tappe sono uniche: la morte del babbo, la prima confessione, la prima Comunione, il voto di verginità, l’obbedienza alla mamma che le proibisce il Carmelo, la vestizione del saio carmelitano, l’offerta di vittima di espiazione, la grave malattia e la morte. Per chi ha fede la carmelitana di Digione è un capolavoro della grazia di Dio; ha accettato le sollecitazioni all’esercizio delle virtù che venivano dalla famiglia e dalla Chiesa; si è esercitata nelle virtù dell’umiltà, dell’obbedienza, del lavoro, della purezza, della carità; ha resistito alle tentazioni della superbia e della vanagloria; ha superato la prova del suicidio nel crogiolo del dolore credendo all’amore di Gesù; ha affidato a lui se stessa nell’ultimo palpito d’amore cosciente.
Nel centenario della morte del venerabile Paolo Pio Perazzo (22 novembre 1911), terziario francescano conosciuto come il "ferroviere santo", il libro sottolinea alcuni aspetti della sua poliedrica figura di fedele laico.
La ricorrenza del 1° Centenario della sua morte (1911-2011) offre un'occasione propizia per presentare la poliedrica e accattivante figura del Venerabile Paolo Pio Perazzo, il "ferroviere santo": un fedele laico che nella sequela di Cristo e nello spirito francescano ha camminato alacre e operoso sulla via della santità e dell'apostolato. Entrato a far parte del Terz'Ordine Francescano si dedicò a tempo pieno alle sue molteplici attività apostoliche e sociali, che hanno sempre completano la sua intensa giornata lavorativa.

