
Dai migranti e dalla migrazione, che da più di qualche decennio attraversa Lampedusa, può giungere una parola alla teologia e al suo farsi nel Mediterraneo? È questa inquietudine, provocata dai "segni dei tempi", che attraversa le trame e le orditure della pluriennale interlocuzione dialogica di don Stefano Nastasi e Alfonso Cacciatore. Il primo, ad un decennio dal germogliare delle "primavere arabe", ne vide approdare e naufragare tanti suoi giovani protagonisti. Parroco dal 2007 al 2013 a Lampedusa ne narra le vicende, i cui vertici sono segnati dal primo viaggio apostolico di papa Francesco, l'8 luglio 2013, e dal tristissimo naufragio del 3 ottobre. Il dispiegarsi del racconto, il suo attento ascolto, la sua elaborazione e razionalizzazione interrogano Alfonso Cacciatore che, provocato anche da alcune intuizioni del presbitero, si pone in ricerca ed esplora delle possibili piste di intelligenza teologica. Cogliere nella migrazione un "segno" rilevante non esime dal rinvenire il nesso tra questa, la storia, lo Spirito di Cristo e la Chiesa. Comporta, inoltre, la proposta di una lettura altra del Mediterraneo: non più mare che divide, ma opportunità che unisce e affraterna.
Il tema della dipendenza da sostanze (in particolare stupefacenti) resta in gran parte inesplorato nel dibattito pubblico. Uno degli approcci ricorrenti è stato - ed è tuttora - quello della delega alle comunità terapeutiche che dovrebbero accogliere soggetti malati per restituirli risanati dopo un congruo periodo di tempo. Questa concezione miracolistica della comunità terapeutica è, evidentemente, fuori dalla realtà e fonte di potenziali delusioni. Il libro di Maurizio Coletti e Leopoldo Grosso, entrambi impegnati da decenni nel settore, affronta il tema in modo scientifico, descrivendo e analizzando le potenzialità e i limiti dell'approccio comunitario nel più ampio panorama del trattamento delle dipendenze. Prefazione di Luigi Ciotti. Postfazione di Luigi Cancrini.
"La forza degli anni" raccoglie contributi qualificati (tra cui tre interventi di Andrea Riccardi) su aspetti diversi della condizione degli anziani nel mondo contemporaneo (sociali, medici e culturali) e dell'attività di Sant'Egidio per gli anziani stessi (le iniziative per favorire la domiciliarità e per umanizzare gli istituti, le case famiglia, la religiosità, la vita spirituale e così via). L'attività della Comunità di Sant'Egidio con gli anziani ha ormai quarant'anni di vita: si tratta dunque di una lunga esperienza. Pertanto il libro si configura come una raccolta preziosa di indicazioni e consigli, anche pratici, per l'incontro con gli anziani e per la cura e l'assistenza, ma anche come un'articolata, colta e profonda meditazione sulla condizione degli anziani, espressione di una sapienza maturata in tutti questi anni di amicizia, di solidarietà concreta, di accoglienza, di compagnia, di condivisione di vita.
La prima guida base per gli insegnanti capace di tradurre in pratica quotidiana le direttive della recente Legge sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA). Una guida pratica con un impianto metodologico in 3 tappe: conoscere per intervenire; come fare; cosa fare. La guida e il CD contengono schede operative, tabelle e mappe compensative da stampare, alcuni modelli di Piano Didattico Personalizzato e la documentazione di riferimento.
Questo libro e il DVD allegato, raccontano come, giorno dopo giorno, ora dopo ora, Mario Melazzini convive con la sua condizione di malato di SLA, affrontando con coraggio le difficoltà e senza mai perdere la gioia di vivere.
«La nostra società, noi tutti spesso viviamo la malattia, la disabilità, la fragilità come un qualcosa che non ci appartiene, che ci angoscia, che ci crea disagio.
Ed ecco nascere in me l’idea, il desiderio di condividere con più persone possibili il percorso che mi ha permesso di fare della mia sofferenza, del mio dolore, una concreta e reale esperienza.
Tutti noi, nella nostra quotidianità, potenzialmente possiamo incontrarci, prima o poi, con la sofferenza, non solo fisica, il dolore, la malattia, la fragilità. Dovremmo riuscire a farne tesoro, farli diventare un valore aggiunto al nostro percorso di vita.
A me è successo e, grazie alla malattia, vivo ogni giorno, come uomo, come medico e come malato, con gioia e umiltà l’infinita bellezza dell’esistere».
Mario Melazzini
Destinatari
Un ampio pubblico.
Autore
Mario Melazzini è primario del day-hospital oncologico alla Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia e da sei anni è malato di SLA, sclerosi laterale amiotrofica, una patologia degenerativa con la quale, mediamente, non si vive più di tre anni. È anche presidente dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica). Per le edizioni San Paolo ha pubblicato: Ma che cosa ho di diverso? Conversazioni sul dolore, la malattia e la vita (2009).
Punti forti
Un autore già conosciuto.
Una tematica importante.
Il documentario allegato andrà in onda su
Sky e Rete 4.
Questo studio nasce da una collaborazione tra docenti dell'Università di Siena e l'Amministrazione provinciale di Arezzo. Il lavoro esamina i rapporti tra autoctoni e immigrati e lo scenario di inclusione tra i partners considerati, partendo da un modello teorico multifattoriale costruito su quattro contesti di studio: lavoro, devianza, relazione sociale e situazione geografica.
Un vero e proprio manuale per insegnare a tutti i professionisti sanitari che operano nell'ambito dell'assistenza oncologica a comunicare con il malato e con i suoi familiari. Il volume, suddiviso in venti "riquadri", fornisce le regole generali alle quali i medici dovrebbero ispirarsi, quando occorre mettere al corrente della diagnosi di cancro il paziente e i suoi familiari. Lascia spazio a suggerimenti sugli aspetti emotivi (evitare rassicurazioni generiche, lasciare al malato il tempo sufficiente per "assimilare" le cattive notizie etc.), sulle espressioni consigliate, su come comunicare una diagnosi di cancro, cosa dire e cosa preferibilmente non dire, su come comunicare il passaggio dalla fase di malattia guaribile alla fase terminale, come relazionarsi con i familiari nella fase del lutto e così via.
L'educazione di un soggetto con disabilità visiva richiede una conoscenza approfondita non solo del deficit, con le sue peculiarità e implicazioni specifiche, ma anche dei relativi bisogni, metodologie e ausili. A questa esigenza risponde il presente volume, che adotta un'ottica di tipo evolutivo, considerando quindi le tendenze di sviluppo di bambini e ragazzi non vedenti o ipovedenti, sia perché esse appaiono uniche della disabilità e non confrontabili con le tendenze normali in termini di presenza/assenza di determinate capacità o abilità sia perché tale prospettiva consente di assumere un atteggiamento propositivo, soprattutto dal punto di vista educativo. Il testo si compone di tre parti. Nella prima, "La teoria", vengono presentate le ricerche sullo sviluppo linguistico, motorio e delle abilità sociali. Per ciascuno di questi tre ambiti, la seconda parte, "La ricerca", riporta alcuni contributi sperimentali che evidenziano la possibilità di integrare attività educativa e obiettivi della ricerca applicata ai contesti della disabilità visiva. Infine la terza parte, "La pratica", dà forma più concreta e spendibile alle considerazioni teoriche proposte fornendo spunti utili agli operatori che lavorano quotidianamente con alunni non vedenti o ipovedenti.
Quando si parla di immigrazione, la suggestione di opposte retoriche estremiste prevale spesso sull'analisi dei dati di realtà. Questo volume, primo di una serie curata dall'Istituto Cattaneo, rende disponibili i risultati di indagini empiriche su tale fenomeno. Dopo una rassegna critica della ricerca sulle migrazioni a livello internazionale, viene presentato uno studio sistematico, basato su dati mai utilizzati in precedenza, delle sanatorie e dei loro effetti. Segue una serie di ricerche, svolte in diverse aree del paese, che affrontano temi cruciali come le caratteristiche dell'immigrazione irregolare, l'insediamento dell'Islam, il ruolo delle politiche locali, gli atteggiamenti politici nei confronti degli stranieri.
Il volume si indirizza a quanti intendono partecipare a concorsi pubblici per la qualifica di assistente o educatore negli asili nido. Il testo offre, infatti, ai candidati ai concorsi l'opportunità di testare la preparazione raggiunta e di esercitarsi ad affrontare le prove selettive. A tal fine, nel volume sono raccolte più di 400 domande a risposta multipla sugli argomenti oggetto delle prove di selezione: caratteri sociali e giuridici dell'assistenza alla prima infanzia, aspetti pedagogici, didattici e organizzativi degli asili nido, igiene ed educazione sanitaria, nozioni fondamentali di diritto costituzionale e di ordinamento degli Enti locali. Al termine di ogni batteria di quesiti, il testo offre le soluzioni esatte accompagnate da un commento, sintetico ma esaustivo, in cui si fornisce il necessario quadro teorico di riferimento e si sottolineano i motivi per cui altre possibili risposte risulterebbero sbagliate. Per le sue caratteristiche, quindi, il volume si pone come un indispensabile strumento di studio per acquisire il necessario grado di preparazione alle prove di concorso.