
La vita cristiana è la vita dell’uomo come figlio di Dio in Cristo per mezzo dello Spirito Santo. Essa è nella sostanza un dono di Dio, che richiede però la libera accettazione e collaborazione da parte dell’uomo. Si sviluppa in ogni fedele come vita vissuta, susseguente alla autocomunicazione di Dio in Cristo, all’interno della comunità ecclesiale sotto la guida autorevole dei Pastori. La teologia morale costituisce la comprensione scientifica e l’esposizione sistematica di questa vita. Con parole del Concilio Vaticano II , la teologia morale deve illustrare scientificamente «l’altezza della vocazione dei fedeli in Cristo e il loro obbligo di apportare frutto nella carità per la vita del mondo» (Optatam totius, n. 16). Questo è stato il principio architettonico che ha ispirato la preparazione del presente manuale: spiegare teologicamente gli elementi fondamentali della vita cristiana. L’opera è stata concepita anche come sussidio per lo studio della teologia morale fondamentale. Essa si rivolge prevalentemente a coloro che realizzano gli studi istituzionali di teologia in Seminari o Facoltà ecclesiastiche oppure compiono studi di analoga natura negli Istituti Superiori di Scienze Religiose. Tale finalità ha comportato la scelta metodologica di presentare con chiarezza gli elementi offerti dalla Rivelazione e dalla dottrina cattolica per l’intelligenza della vita cristiana, distinguendoli da ciò che costituiscono le diverse impostazioni filosofiche e teologiche; tuttavia, l’opera non è una mera esposizione “teologicamente neutrale”. Si è voluto realizzare infatti un primo tentativo di esporre la teologia morale cattolica sulla base dei più recenti sviluppi dell’“etica delle virtù”
Enrique Colom, dottore in Sacra Teologia, professore ordinario di Giustizia e Dottrina Sociale della Chiesa presso la Pontificia Università della Santa Croce (Roma). Ha scritto diversi articoli e libri su Teologia Morale e Dottrina Sociale della Chiesa; tra essi ricordiamo: Dios y el obrar humano (1976), Chiesa e società (1996), Santità cristiana e carità politica (1999) e Curso de Doctrina social de la Iglesia (20062). In collaborazione con Mons. Giampaolo Crepaldi ha curato la pubblicazione del Dizionario di dottrina sociale della Chiesa (2005).
Angel Rodríguez-Luño, professore ordinario di Teologia Morale Fondamentale nella Pontificia Università della Santa Croce. È consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede e membro ordinario della Pontificia Accademia per la Vita. Tra le sue pubblicazioni si possono menzionare i seguenti libri: K. Marx - F. Engels: Miseria della Filosofia e Manifesto del Partito Comunista (1978); I. Kant: Fundamentación de la metafísica de las costumbres (1977); La fecondazione “in vitro”: aspetti etici e morali (1985); La scelta etica (1988); Etica (1992); «Cittadini degni del Vangelo» (Fil 1,27). Saggi di etica politica (2005); Scelti in Cristo per essere Santi. III. Morale Speciale (2013, II edizione) e Diffamazione, epicheia, divorziati. Tre saggi di teologia morale (2014).
"Dal carattere sociale dell'uomo appare evidente come il perfezionamento della persona umana e lo sviluppo della stessa società siano tra loro interdipendenti". Queste parole dalla Gaudium et spes, n. 25 attestano che la persona umana non si sviluppa correttamente se trascura i suoi doveri sociali e, parimenti, che l'organizzazione della società ha una rilevante incidenza sulla vita e il comportamento delle persone. Ciò è anche vero in rapporto alla dimensione religiosa dell'essere umano, e risulta palese nella Rivelazione giudeo-cristiana, nel Magistero della Chiesa e nelle discipline teologiche. La teologia morale sociale, fortemente legata alla dottrina sociale della Chiesa, si propone esaminare alla luce della fede il rapporto tra l'agire sociale e lo sviluppo della vita cristiana; essa è quindi la comprensione scientifica e l'esposizione sistematica della sequela di Cristo nel contesto dell'agire comunitario. Tale è la finalità di questo libro, basato sull'etica della virtù e indirizzato a studenti del primo ciclo di teologia e a quelli degli istituti superiori di scienze religiose.
La speranza e l'attesa, così come la domanda sul futuro dell'uomo e dell'universo, sono questioni centrali del messaggio cristiano.La riscoperta dell'escatologia cui si è assistito negli ultimi decenni - in particolar modo a partire dal Vaticano II - ha condotto a una ricollocazione della materia negli studi: da appendice della teologia essa è divenuta elemento di lettura dell'insieme del discorso teologico. All'interno di questo contesto, il volume si prefigge una chiarificazione teologica sul valore del trattato dell'escatologia e insieme un'attenzione all'esigenza pastorale di avere idee e metodi adeguati alle problematiche dell'uomo di oggi."Sono a confronto due proprietà: quella dell'integrità dei contenuti cui non si può venir meno, quale espressione della divina rivelazione e della fede della Chiesa e quella di aprire nuovi orizzonti e nuovi linguaggi per avvicinare il messaggio all'uomo di oggi, evitando soluzioni semplicistiche e fatue, visioni confuse e fantasiose" (dall'Introduzione). Nelle sue pagine l'autore unisce la completezza di chi tiene corsi istituzionali di teologia e la chiarezza del divulgatore esperto.
L'interesse filosofico dell'opera è rivolto soprattutto agli aspetti metafisici delle singole dottrine, che spesso costituiscono proprio la caratteristica più specifica delle filosofie antiche, ossia ciò che le distingue da quelle medioevali, moderne e contemporanee. Anche gli aspetti etici, tuttavia, sono sufficientemente tenuti in considerazione, mentre una minore attenzione è riservata agli aspetti strettamente politici. In tal modo i filosofi antichi risultano valorizzati nella dimensione che è a loro più propria e che consente di mostrarne meglio la profondità e l'originalità. L'opera di Yarza si struttura in sei grandi parti, corrispondenti alla divisione tradizionale della filosofia antica in cinque periodi con l'assegnazione di due parti distinte, come è giusto, rispettivamente a Platone e ad Aristotele. Abbiamo così una prima parte sui presocratici, una seconda sull'"umanesimo greco" formato dai sofisti e da Socrate, la terza e quarta su Platone e Aristotele, la quinta sull'ellenismo e la sesta sul neoplatonismo.
La prima sezione del libro comprende un'esposizione riguardante la Storia della salvezza, dalla creazione fino al grande evento della seconda venuta di Cristo; la seconda abbraccia, invece, i diversi trattati dell'Introduzione generale alla Sacra Scrittura. Forse mai come negli ultimi decenni, da quando il Concilio Vaticano II promulgò la costituzione dogmatica Dei Verbum, la Bibbia ha suscitato un così vivo interesse presso un pubblico tanto vario ed esteso di lettori. Essa viene accolta con vero entusiasmo da cristiani e non cristiani, e addirittura da non credenti che vi scoprono un mondo nuovo e originale, per molti ignoto. Immediatamente però sorgono degli interrogativi: qual è il significato che emerge dalla lettura dei testi, ad incominciare dal racconto della creazione del mondo e dell'uomo? Cosa pensare dei racconti riguardanti guerre, violenze e altri del genere che sembrano perfino venire giustificati da un comando divino? La Bibbia è veramente un'opera divina o è soltanto un lavoro umano sottomesso alle vicissitudini del tempo e delle culture?
Descrizione dell'opera
Il volume si propone non solo come introduzione generale al Nuovo Testamento, ma quale guida di lettura ad esso: non si accontenta infatti di rispondere alle domande abituali – quando è stato scritto un determinato libro, dove, da chi, a che scopo – ma permette di leggere e comprendere i testi che lo costituiscono.
L’opera, che raccoglie i contributi di otto studiosi gravitanti quasi tutti attorno all’Institut catholique di Tolosa, è idealmente divisibile in due sezioni: la prima affronta il Nuovo Testamento nel suo complesso (genesi storica attraverso cui si è giunti alla formazione definitiva dei testi e storia della loro trasmissione); la seconda introduce alla maggior parte dei vari blocchi testuali del Nuovo Testamento secondo la loro attuale disposizione nella Bibbia: Matteo, Marco, Luca (Vangelo + Atti), Giovanni, Lettere di Paolo, Apocalisse.
Nel complesso il volume costituisce uno strumento indispensabile per quanti cercano un immediato, puntuale e ricco quadro di riferimento sul Nuovo Testamento.
Sommario
Prefazione (P. Debergé). 1. La costituzione del Nuovo Testamento. Punti di riferimento storici, letterari e teologici (P. Debergé). 2. Il Nuovo Testamento: storia del testo e delle sue letture (J. Nieuviarts). 3. Leggere il Vangelo di Matteo (É. Cothenet). 4. Leggere il Vangelo di Marco (B. Escaffre). 5. Leggere l’opera di Luca (O. Flichy). 6. Leggere l’opera di Giovanni (A. Marchadour). 7. Leggere le lettere di Paolo (E. Cuvillier). 8. Leggere l’Apocalisse di Giovanni (J-P. Prévost). Indici.
Note sui curatori
Pierre Debergé, dal 1981 sacerdote della diocesi di Aire et Dax, laureato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana e licenziato in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico, è rettore dell’Institut catholique di Tolosa.
Jacques Nieuviarts, religioso assunzionista, biblista, è professore di esegesi all’Institut catholique di Tolosa e collaboratore delle edizioni Bayard.
La storia della Chiesa assume importanza crescente per la vita del cristiano. E' la storia del radicamento dell'unico messaggio salvifico all'interno di una umanità che conosce ricorrenti crisi, nonché drammatici mutamenti prodotti da annunci mondani, veri e propri vangeli terreni che rifiutano il Vangelo di Cristo vagheggiando una impossibile autoredenzione umana. Alla conoscenza di questa storia è volta la narrazione di Alberto Torresani, che ripercorre il cammino bimillenario della Chiesa strutturandolo in sei epoche: dalla comunità delle origini alla nuova evangelizzazione del mondo, passando per l'età dei Padri, i secoli della cristianità medievale, la cattività avignonese e le rotture scismatiche, i conflitti con i regimi borghesi e le loro ideologie secolarizzatrici. Avvalendosi delle acquisizioni più mature della critica storica, l'autore racconta i fatti nella loro grandezza o miseria umana, dissipa una serie di equivoci ed errori più o meno intenzionali intorno ad avvenimenti o protagonisti, né nasconde limiti e mediocrità di pastori e istituti, ma soprattutto è capace di restituirci l'identità cristiana nel tempo, la tensione escatologica al di là della storia profana. La presente terza edizione è stata interamente rivista e aggiornata dall'autore che ha dedicato un nuovo completissimo capitolo alla vita, all'opera e al pensiero di di Karol Woytila / Giovanni Paolo II e di Joseph Ratzinger / Benedetto XVI (pp. 776).
Un trattato di Mariologia, partendo dai Padri della Chiesa e dallo sviluppo sistematico di S. Tommaso d?Aquino, nel quale si trovano esposte in modo organico, semplice e chiaro, le principali verità di fede sulla Beata Vergine. Come afferma la Lumen Gentium: "Maria riunisce per così dire e riverbera in sé i massimi dati della fede". In questa particolare prospettiva l?autore tratta della figura di Maria come appare nella Sacra Scrittura, e nei vari autori fino ai giorni nostri; approfondisce poi alcuni aspetti della Mariologia: Maria Santissima Madre di Dio; Maria sempre Vergine; l?Immacolata Concezione; la maternità e l?intercessione della Vergine; Maria nella vita della Chiesa.
Alla persona di Giovanni sono attribuiti un Vangelo, tre Lettere e il libro dell'Apocalisse: sono i testi che questo volume tratta, attraverso ampie introduzioni accompagnate da saggi di esegesi su passi di varia ampiezza e dallo sviluppo di alcune tematiche particolarmente indicative. I numerosi collaboratori hanno messo competenza ed esperienza a disposizione di un efficace dialogo di didattica della ricerca.
Seconda edizione, rivista e aggiornata. Due introduzioni, una generale e una speciale per i singoli Vangeli e per il libro degli Atti, precedono una serie di saggi esegetici organizzati in gruppi omogenei secondo le tradizioni che sono all'origine dei testi. La terza parte presenta i principali temi teologici dei Sinottici e degli Atti degli Apostoli.
L'opera si rivolge principalmente a coloro che affrontano per la prima volta in forma sistematica lo studio teologico del mistero di Cristo, cioè di quelle questioni abitualmente sviluppate nei trattati di cristologia e soteriologia. Il mistero di Cristo nasce come manuale per l'insegnamento universitario, ma è anche frutto di anni di docenza. La diversa provenienza accademica di suoi tre autori evita il rischio di un'angolatura eccessivamente particolare in modo che, pur mantenendo una stretta unità interna, il libro è frutto di esperienze diverse in ambito accademico.