
Le poesie di Poe trasportano il lettore in un mondo buio, scuro, arcano, composto da personaggi solitari e ambientazioni spettrali. L'inquietudine della condizione umana e le tensioni dell'animo si celano dietro ad immagini e suggestioni gotiche e romantiche, rappresentando metaforicamente le tensioni della vita del suo tempo. Scritte con grande abilità stilistica e con una profonda allusività, le poesie offrono stupefacenti intrecci strofici e metrici e una musicalità fluida che si dilata e giunge fino ai giorni nostri. Prefazione di Charles Baudelaire e introduzione di Matteo Veronesi.
L'autore è nato a Ogidi, in Nigeria, nel 1930. Questa è la sua unica raccolta poetica e rappresenta, con realismo, il dramma della vita e della guerra, a partire dalla tragedia che colpì il suo popolo e il suo paese. La prima edizione (Nigeria 1971) era di 23 poesie; la presente, cui l'autore ha aggiunto sette opere più recenti, è composta di 30 testi e suddivisa in cinque sezioni.
Un libro unitario, sorretto da un'idea di fondo che lo innerva pagina dopo pagina, poesia dopo poesia, invenzione dopo invenzione, arguzia dopo arguzia. Roma e la "romanità" nei secoli, Roma e quanto sopravvive di Roma, Roma come appare a chi vi capiti oggi, Roma e la sua immagine bifronte, antica e moderna, accogliente e crudele, struggente e carica di una bellezza malinconica e troppo piena. Questo volume di poesie è un libro sulla bellezza e sul tempo che passa, un omaggio all'idea di cività e mondo occidentale di cui la città eterna è simbolo ed emblema fisico e sentimentale.
Quella di Alda Merini è una poesia che muove attorno a un dolore radicale, assumendo multiformi aspetti: di ferita biografica, incubo mentale, ansia ascetica. Ma i versi della poetessa si aprono a feconde contraddizioni e nel momento stesso in cui articolano la loro poetica del dolore dichiarano un senso panico della vita che ha gli accenti di una felicità sensuale, ingorda di erotismo, di ritmi terrestri e ritmi cosmici.
La vena poetica di Garcia Lorca si espresse al meglio nelle poesie d'amore. Il tema amoroso si impose, sin dagli esordi della sua vocazione letteraria, in maniera insistente, tanto da dare vita a un ricchissimo percorso di ricerca. Nello scorrere delle stagioni della sua poesia, è come se Lorca avesse cercato una risposta alle eterne questioni proprie del sentimento amoroso. "È possibile l'amore?" "Chi amare?" "Come?" Testimonianza di tale tensione, le poesie raccolte in questo volume, che copre l'intero arco della produzione di Lorca, ci mostrano il lato forse più sofferto della sua opera e ci consegnano un canzoniere amoroso novecentesco di rara profondità e intensità.
In una antologia personale, le più belle poesie di uno dei maggiori scrittori del XX secolo. Città che rivelano mille volti, ingannevoli, multiformi, cangianti, sempre uguali e diversi; i libri, la passione di una vita, riletti, che parlano, seducono, affascinano; i personaggi e le loro storie, gli orologi che segnano ore sempre diverse e uguali, gli specchi che riflettono e moltiplicano all'infinito una realtà sfuggente e indefinibile; i ricordi, i miti, la memoria...
Il nome di Dante è nel pensiero di molti indissolubilmente legato al titolo della sua opera maggiore: la "Divina Commedia". È facile dimenticare che il grande poema fu solo il punto d'arrivo di un percorso iniziato nella prima giovinezza. Leggere le "Rime", dai sonetti giovanili alla vitalistica esuberanza di "Sonar bracchetti" e alle atmosfere oniriche di "Guido, i' vorrei" fino alle liriche poi raccolte nella "Vita Nuova", come "Donne ch'avete" e "Tanto gentile", significa accompagnare Dante nel lungo viaggio alla ricerca di una propria voce poetica che avrà come meta finale la "Commedia". Teodolinda Barolini analizza da punti di vista innovativi e spesso inediti le singole rime, facendo luce sull'evoluzione artistica e ideologica del poeta e sui rapporti che intercorrono tra le "Rime" e il capolavoro della maturità.

