
Il libro offre poesie di un autore che ha già pubblicato parecchie opere di poesia, racconti e romanzi.
"Sintassi italiana" è una singolare proposta poetica e civile in cui Albinati riversa la sua esperienza di narratore. L'autore collega temi ricorrenti nella storia e nel paesaggio italiano mescolandoli a immagini estratte dall'esperienza quotidiana: il sogno di una nazione, la presenza quasi ossessiva dell'arte, la cronaca urbana, le caserme e le fabbriche vengono legate con un filo leggero alle figure di personaggi ritratti dal vero, come la modella, il soldato di leva o il detenuto.
L'originalità della poesia di Atxaga sta nella posizione del poeta che vede le cose che ha davanti da un punto di vista di completa innocenza, come un bambino, cercando di capire, senza influenze né pregiudizi, come funzionano. In tutta la sua opera Atxaga si presenta come un narratore nascosto dietro il sipario, creando una distanza che fa sì che il poeta non s'intrometta nel modo in cui si accostano le immagini o si intrecciano i ragionamenti.
Un'antologia che raccoglie il meglio della produzione di Pablo Neruda, dalle composizioni giovanili ai grandi libri della maturità. In questa scelta si trovano riuniti i temi classici della poesia del grande cantore cileno, l'amore, la lotta, gli ideali, la natura, la memoria, temi che la parola intensa e vibrante del poeta fa emergere con forza dalle pagine accompagnando il lettore lungo un percorso che lo avvicinerà progressivamente al suo mondo interiore. Testo originale a fronte.
"Il canto della vita" è un'antologia che raccoglie i versi più significativi di Tagore composti sui temi a lui più cari: la vita, la morte, Dio, il dolore, la gioia. Il poeta celebra soprattutto l'amore, con sensibilità tutta orientale: una sintesi di amante e amato, vicina a Dio o identificabile con Dio stesso, un sentimento tormentoso e insieme vitale, che muove energie che investono la realtà intera e il cosmo. Come ha scritto W.B. Yeats, Tagore, al pari della civiltà indiana, ha realizzato la sua pienezza nello scoprire l'anima e nell'abbandonarsi alla sua spontaneità.
Un'appassionata meditazione sulla storia: può così definirsi "La Riviera del sangue", libro d'esordio di Alessandro Rivali, che dalle suggestioni del secondo conflitto mondiale si sviluppa fino alle inquietudini contemporanee, in particolare approfondendo il tema assoluto della guerra. Nelle pagine dell'autore rivivono le opere e i giorni degli uomini alla luce frontale di un destino individuale e collettivo, consapevole che gesta e pensieri echeggeranno nell'eternità. Nel percorso ossessionato dalla memoria Rivali torna a visitare il fluire del tempo, in cui non vede vuoti o il succedersi di eventi privi di senso, ma l'insieme degli anelli che ci chiamano dall'abisso alla superficie.

