
Nel giorno in cui, nella pianura alle porte di Karakorum, i capi di tutte le tribù sono radunati per prestare giuramento al nuovo khan, sono in molti a dubitare che il figlio di Ogedai sia all'altezza del compito. Tra questi, c'è un ragazzo cresciuto con l'amore per i libri e la scrittura, di grande intelligenza e saggezza, che non intende assistere impotente al declino del suo popolo, affidato alla guida di un uomo con così tante ombre dentro di sé. Il suo nome è Kublai, e anche nelle sue vene scorre il sangue di Gengis Khan. Consapevole della responsabilità che il destino gli ha affidato, sogna un impero che si estenda su tutta l'Asia, da un oceano all'altro. Per costruirlo, tuttavia, deve prima imparare l'arte della guerra e condurre i guerrieri della sua nazione fino ai confini del mondo conosciuto. E quando sarà esausto, ferito, dovrà affrontare i suoi stessi fratelli in una sanguinosa guerra civile. Solo allora la storia sarà davvero pronta ad accogliere il suo nome.
Tyler Locke è sul traghetto che, come ogni mattina, da Seattle lo porta al lavoro quando riceve una telefonata anonima: ha trenta minuti per disinnescare la bomba nascosta a bordo. Forse uno scherzo di cattivo gusto, ma Locke preferisce non concedersi il lusso di darlo per scontato. Soprattutto dopo aver ricevuto sul portatile le immagini del dispositivo che, oltre alla sua, minaccia la vita di centinaia di persone. A Locke però non basta essere un esperto di esplosivi - e uno dei migliori - perché le istruzioni per neutralizzare l'insolito congegno sono camuffate in un rompicapo in greco antico; per poterle decifrare ha bisogno dell'aiuto di Stacy Benedict, una specialista in cultura classica che ha ricevuto la stessa telefonata. La mente che ha architettato il piano è quella di Jordan Orr, un criminale senza scrupoli che, dopo averli così messi alla prova, intende servirsi di loro per un ambizioso progetto: scoprire il segreto che si cela dietro la leggenda di re Mida. Minacciati nei loro affetti più cari, guidati da un antico testo siglato da Archimede che li porterà in giro per il mondo, Tyler e Stacy hanno solo cinque giorni per dare a Orr quello che vuole. Ma un segreto di quella portata può diventare un'arma molto pericolosa, soprattutto se finisce nelle mani sbagliate.
Ci sono profumi in grado di parlare al nostro cuore: alcuni sono sensuali e misteriosi, inafferrabili, altri fanno riaffiorare ricordi che pensavamo sepolti per sempre nei recessi della memoria, altri ancora rivelano la vera natura di persone o luoghi che eravamo sicuri di conoscere. Ma esistono anche profumi in grado di presagire qualcosa di terribile. Questo è ciò che è stata costretta a imparare Eve, una giovane donna americana che per amore ha lasciato tutto, il lavoro, la famiglia, gli amici, e che ora per quell'amore potrebbe perdere molto di più. Il giorno in cui aveva incontrato Dom, aveva capito di aver finalmente trovato l'uomo della sua vita. Lui era affascinante, maturo e, soprattutto, il suo passato era avvolto nel mistero. Dopo qualche settimana trascorsa insieme, le aveva proposto di seguirlo nel Sud della Francia in una vecchia casa abbandonata da anni, Les Genévriers, circondata da campi di lavanda. La loro prima estate insieme si era rivelata meravigliosa, le giornate si susseguivano pacifiche tra la musica, i libri e i profumi della campagna. Con l'arrivo dell'autunno, però, qualcosa tra loro si era incrinato. Le insistenti domande di Eve sul suo passato avevano spinto Dom a una freddezza che non aveva mai dimostrato. E poi c'erano le strane ombre che continuavano ad apparire in giardino, sempre accompagnate da un particolare profumo, e che sembravano scrutare ogni movimento di Eve.
E' un romanzo sul teatro, che ne reinventa i protagonisti e strasfigura scene di classici, ma riscrive pure un'antica saga islandese, proiettandola sullo sfondo livido di un Sud contemporaneo.
Una malattia. Un voto, un miracolo. L'anoressia ti succhia il fisico e la felicità. Ci puoi morire, o restarne segnato per sempre. Lei ci era finita dentro senza un perché, eppure sapeva che il suo destino era buono. C'era una promessa, e la certezza che i miracoli avvengono. Arrabbiata e dolente, la storia di una ragazza e di una generazione, tracciata dai libri letti e assaporati, che tornano alla memoria per guidare la strada. In una biblioteca raffazzonata e ideale, i passi per scoprirsi unici e amati, e guarire.
Questo "mistery romagnolo", potrebbe sembrare un cupo romanzo criminale dell'epoca classica. Una gang capeggiata da un Padrone potente e taciturno secondo regola, è il luogo di odi incrociati e segrete ambizioni di ogni risma. Tra i tanti, Amalia, dark lady carnale e crudele nonostante genitori anarchici idealisti, decide di imprimere una svolta al suo rapporto con l'amante, capo operativo della cosca, un essere di nessuna umanità sposato senza sentimenti con l'enorme Minerva, figlia del Padrone. Minerva vigila su tutto e su tutti, immobile nelle sue stanze come un ragno al centro della tela, sicché Amalia, per emarginarla e prendere il suo posto nel cuore dell'amante e nella gerarchia, escogita un complotto. Assolda, tra gli scagnozzi della banda, il più emarginato, Primo Casadei, detto Terzo, uno che sembra capitato lì per caso, ma che si rivela un abile e freddo agente coadiuvato dalla sua squadra di strambi amici. Le cose però si complicano e si intrecciano, si bagnano di molto sangue e sfociano in un incomprensibile mistero risolto dall'abilità deduttiva di Primo. Ma questo, solo guardando la nuda trama. Nella sua realtà questa storia, al contrario dei romanzi criminali dell'epoca classica, non è accompagnata da nessun cattivo umore. Tutto, com'è tipico dei romanzi di Carlo Flamigni, si stempera in un andamento comico, pieno di battute, di situazioni surreali e popolaresche, di personaggi del tutto favolosi ma che le circostanze ambientali rendono veri come la vita.
Maj Sjöwall e Per Wahlöö sono stati la coppia di scrittori a cui si riconosce, insieme a pochi altri, la nascita del genere poliziesco cosiddetto procedurale. Scrissero la famosa serie di Martin Beck e dei colleghi della polizia di Stoccolma, da dove sono stati tratti film e telefilm in tutto il mondo. Loro la consideravano come un unico romanzo a fini di educazione politica socialista. Tanto che il sottotitolo della serie è unico: "romanzo su un crimine", intendendo con "crimine" l'insieme delle circostanze sociali che spingono le persone al delitto. Oltre che nella scrittura e nel fine politico della loro opera, erano compagni nella vita - lei, Maj, più giovane ed entrambi reduci da matrimoni con figli -, ed ebbero una storia d'amore piena di sentimento, di sensi e di vitalità, conclusasi per la prematura morte di lui. In questi racconti (tre a quattro mani, uno di Per e uno di Maj) lettere e note sparse, gli elementi portanti della comune avventura biografica e letteraria si colgono e si intuiscono tutti, rendendo questo piccolo volume un utile compagno ai dieci volumi dei loro polizieschi. Si scopre una scrittura naturalmente leggera, bella, scorrevole, che ha bisogno di alimentarsi di realismo quotidiano e di acutezza psicologica verso i tipi che si incontrano nella vita; si scruta lo stesso panorama di mare e di porti che faceva da sfondo inevitabile al loro immaginario nordico; si entra nel loro romanticismo di coppia, così tipicamente libero e anni Sessanta.
Europa, 14.000 anni fa. Una falce di luna bianca che spicca sul pelo grigio. E questo il marchio di Kaala, il tratto distintivo che ha segnato la sua vita: àgli occhi degli altri lupi della Grande Vallata, infatti, quel marchio significa che lei è soltanto una mezzosangue, un'impura, un essere inferiore. Eppure proprio a Kaala viene affidato un compito cruciale: entro dodici lune, dovrà fare in modo che gli umani accolgano il branco del Fiume Rapido all'interno della loro tribù. E lei è l'unica che può riuscirci, per via del profondo legame di amicizia che ha stretto con TaLi, una cucciola d'uomo. Insieme, TaLi e Kaala dovranno quindi vincere il terrore dei membri della tribù, che considerano i lupi il loro nemico mortale. Insieme, dovranno abbattere la diffidenza del branco, che non vuole perdere la libertà. Insieme, dovranno lottare contro una natura che sembra respingere con violenza la possibilità che i lupi e gli umani si alleino e convivano pacificamente. Una possibilità che, invece, è l'unica speranza per le due specie: perché ogni scontro e ogni cicatrice, ogni tradimento e ogni ferita mettono in pericolo la sopravvivenza sia degli umani sia dei lupi...
È un momento cruciale nella vita di Harry Potter: ormai è un mago adolescente, vuole andarsene dalla casa dei pestiferi Dursley, vuole sognare la cercatrice del Corvonero per cui ha una cotta tremenda... E poi vuole scoprire quali sono i grandiosi avvenimenti che si terranno a Hogwarts e che riguarderanno altre due scuole di magia e una grande competizione che non si svolge da cento anni. Harry Potter vuole davvero essere un normale mago di quattordici anni. Ma sfortunatamente, Harry non è un mago normale. E stavolta la differenza può essergli fatale. Età di lettura: da 12 anni.
Abelis è il bambino che Ciambellano cerca da anni perché, se diventerà cavaliere, la vittoria sui draghi sarà definitiva. I cavalieri vivono però un segreto terribile che rende atroce l'idea di trasformare un bambino in cavaliere e che ferma persino Messer Ferriere. Così questi lo affida a Blennenort, il solo cavaliere di Arileva che nessuno rispetti. Ma Abelis ha una mamma, Lutet, che ama lui, Blennenort e gli animali. E anche i draghi. Una donna che con la poesia, la verità e la bellezza sconfigge la trama di potere creata da Ciambellano.
Laurie è un giovane perdutamente innamorato di Amy. Quando la ragazza muore in seguito a un incidente, precipita nel più nero sconforto e decide di ricorrere alla negromanzia, in un disperato tentativo di riportarla in vita. Laurie entra così in contatto con un medium che lo induce a rivelare la parte più nascosta della propria personalità e a vincere le costrizioni morali della sua educazione vittoriana. Pubblicato nel 1909 e considerato un classico della letteratura gotica, "Gli stregoni" è l'opera in cui Robert Benson affronta in maniera incisiva alcuni dei temi cardine della sua narrativa: l'eterna lotta tra il bene e il male nell'animo umano e i pericoli insiti nello spiritismo e nelle religioni alternative - fenomeni sociali molto in voga agli inizi del XX secolo tra i membri colti e benestanti dell'aristocrazia e dell'alta borghesia e divenuti popolari ai giorni nostri - contrapposti alla fede salvifica nella regione cattolica (a cui Benson si era convertito). Mescolando generi diversi - romanzo d'avventura, horror ante litteram e giallo, stemperati da accenti romantici e lirici -, lo scrittore mette in luce le insidie che possono derivare da un interesse malsano per l'occultismo e per riti tesi a evocare forze oscure e malvagie. L'unica via, per Benson, è quella di affidarsi alla preghiera, nella quale è possibile trovare rifugio, consolazione e la certezza di poter vedere un giorno, come dice il profeta Samuele, un "mattino senza nubi, che fa scintillare dopo la pioggia i germogli della terra".
Dopo "Le donne", la biografia romanzata di Frank Lloyd Wright, torna uno dei più caustici e brillanti scrittori americani contemporanei con un breve romanzo sull'inestinguibile tema del contrasto fra Natura e Civiltà. Una sera d'autunno nel 1797, alcuni cacciatori catturano un ragazzo vagabondo, nudo, sporco e irsuto, in una foresta del Sud della Francia. Sono tutti commossi, affascinati dalla scoperta di questo "prodigio" che sembra essere sprovvisto di anima e ragione come un animale. Chi è quel "ragazzo selvaggio", sfida concreta al secolo dei Lumi? Trascinato da un orfanotrofio a un salotto come un mostro da fiera, sarà presto abbandonato dai suoi tutori alla sua incurabile natura selvaggia. Solo il dottor Itard, dell'Istituto dei sordomuti di Parigi, s'intestardisce nel credere che di questo "animale" saprà fare un uomo, e per anni il ragazzo selvaggio, ribattezzato Victor, subirà l'apprendistato della civilizzazione. Un romanzo dove T.C. Boyle rivisita la storia di Victor dell'Aveyron, già resa nota dal celebre film di Truffaut.