
Il libro è preceduto da un'auto-prefazione dello stesso Calvino, un testo che l'autore ha scritto proprio per illustrare la sua opera, un'opera che descrive il mondo di fronte all'inquinamento e alla minaccia di distruzione. Segue una cronologia dedicata alla vita e alle opere di Calvino.
In Friuli, durante l'ultima guerra, si insedia un'armata cosacca proveniente dalla Russia: uomini, donne, vecchi e bambini ai quali le autorità tedesche hanno promesso una patria. È un fatto storico che nella narrazione di Sgorlon diventa la tragica odissea di un popolo predestinato allo sterminio. Stretti in un lembo di terra, i cosacchi invasori e i friulani invasi sono ugualmente vittime di una diversa, ma speculare, oppressione. In questo scenario drammatico di guerra e sofferenza, tuttavia, un raggio di speranza è portato dall'indimenticabile figura di Marta, con il suo immenso bisogno d'amore e con la sua tenace convinzione che nel mondo ci sia un'armonia segreta capace di dare un senso all'esistenza.
Siamo in un lebbrosario a Sud dello Stato Pontificio, in un paese remoto. La lebbra è ormai debellata, ma avanza un altro contagio ancora più terribile: la sifilide. Nel lebbrosario retto da un giovane medico, arriva un drappello di nuovi malati: le due caste di contaminati si incontrano e si confondono. Il medico è attratto da una delle ospiti, Bianca Maria. La grazia e l'imprevedibilità della fanciulla, silenziosa e accorta come una lepre, che sembra così lontana da ogni immagine di contagio, accende nel distaccato medico uno scatenamento emotivo più forte del rischio della stessa vita.
Il Grande Eunuco Dai Tre Gioielli, comandante della flotta imperiale cinese, sulla via del ritorno da una missione oceanica invia delle lettere al figlio adottivo affidandole a piccioni viaggiatori. Le lettere, nella misura ridotta imposta dagli insoliti messaggeri, sono il testamento spirituale di un vecchio prossimo a morire, il congedo di un uomo potente e solo. Ma la salute del Grande Eunuco va peggiorando di giorno in giorno, perché qualcuno a bordo della nave attenta in modo subdolo alla sua vita. Chi è la spia assoldata dai burocrati della capitale?
Una ragazza, in seguito a un'aggressione nel corso della quale è stata stuprata e quasi uccisa, perde la memoria. Non ricordandosi più la propria identità, assume il nome di Mary Lamb e cerca, con fatica e candore, di mettere insieme pezzi di passato e consapevolezze perdute. Finché, a poco a poco, si fa strada in modo sempre più convincente l'angoscioso sospetto che la sua identità sia legata a quella di una certa Amy Mide, una ragazza che per amore ha commesso ogni genere di nefandezze.
Questo libro è la sceneggiatura, ricca come un racconto, del film scritto da Roberto Benigni e Vincenzo Cerami, "La vita è bella". Una storia che, come afferma lo stesso Benigni, "fin dal primo momento mi ha fatto battere molto forte il cuore... Perché la vita è bella, e anche nell'orrore c'è il germe della speranza, c'è qualcosa che resiste a tutto, a ogni distruzione... Il film è un inno al fatto che siamo condannati poeticamente ad amare la vita per forza: perché la vita è bella."
Acitelli ha immortalato 160 giocatori che hanno fatto la storia del calcio e di ognuno ha eseguito il ritratto in rapidi efficacissimi veris. E' la storia poetica e struggente di un manipolo di eroi che hanno trovato, accanto all'album delle figurine Panini, un altro luogo, fatto di parole per restare tra noi.
Sono storie piccole e grandi: vicende d'amore e di sangue, le prime biciclette, la Grande Guerra, gli scandali e i pettegolezzi, la nascita del fascismo, avventure d'alcova, la guerra civile, l'abbandono del sogno di una società migliore, fino agli anni più recenti: la modernizzazione, l'immigrazione dal sud, le speculazioni, la malavita...
Jane Takagi-Little è una giovane americana di madre giapponese nata a Quam, (Minnesota). Per vivere produce documentari televisivi per il mercato giapponese, come il suo "anno di carne", che è dedicato a uno show di promozione delle carni americane dal titolo "My American Wife". Si tratta di raccontare una volta alla settimana la vita di una famiglia rappresentativa, sana e felice, mettendo sempre al centro del documentario la padrona di casa e la sua abilità nel cucinare un piatto tipico a base di carne. Jane prende molto sul serio il suo lavoro, ma a poco a poco finisce per stancarsi del prototipo della famiglia americana felice, cominciando a considerarlo una falsa rappresentazione della realtà sociale in cui vive.