
Desmond Bates è un professore di linguistica in pensione e come tale cerca di godersi le piccole gioie della vita quotidiana: ma a dirla tutta, non è convinto che le giornate trascorse lontano dal Dipartimento e dalle sessioni d'esame siano poi questo grande spasso. Dopo essere rimasto vedovo, si è sposato in seconde nozze con Winifred Holt, un'ex allieva che ha messo in piedi insieme a un'amica una galleria d'arte e arredamento di ottimo e crescente successo: ma forse nemmeno una moglie molto più giovane e in carriera è davvero una fortuna, specie se guadagna più del consorte. A complicare la situazione famigliare, ci si mette poi l'ansia per l'anziano padre che si rifiuta pervicacemente di lasciare la propria casa londinese, nonostante la palese incapacità di provvedere a sé in autonomia... Eppure, più di questa situazione ai confini di una tragicomica normalità, quel che turba davvero il sonno del professore è la grave forma di sordità progressiva di cui è vittima: il peggioramento dell'udito lo confina in un isolamento sempre maggiore e lo rende protagonista di errori, fraintendimenti, figure ridicole e imbarazzanti in società. Un romanzo acuto e originale in cui David Lodge racconta, con lo stile irriverente che lo ha reso famoso, l'irresistibile dibattersi di un uomo che non vuole rassegnarsi alla vecchiaia e alle sue fragilità, mescolando ancora una volta i toni di tragedia e commedia che sono parte della vita di tutti.
“All’inizio c’era un albero, un albero d’autunno – senza più foglie
ma con dei piccoli frutti gialli per gli uccelli d’inverno.
E già nevicava …
… poi c’erano le nuvole: strane, non autunnali, estive piuttosto.
Il cielo era scuro, cupo, si udivano dei tuoni.”
“Sarebbe stato innaturale operare delle distinzioni rigide tra le diverse parti del libro, dividendolo in “segmenti”, mentre è piuttosto utile seguire il ‘sentiero di circolazione’ della lettura sulla mappa generale. Per questo il libro comincia con Alexandra, per poi proseguire con i racconti brevi che introducono note relative alla storia, alla guerra e ai ricordi familiari – alla base della poetica e della visione del mondo di Sokurov, esposte poi nei Diari e quaderni di lavoro –, fino ad arrivare agli Appunti per delle lezioni di filosofia, i quali per il tono poetico rimandano più allo stile recondito dei diari che ad un essai di intento filosofico-estetico. Da questa prosa intima l’autore conduce poi il lettore alle Elegie, seguite da una specie di “lettera a se stesso” intitolata Il mio posto nel cinema. Il libro si conclude infine con il frutto delle riflessioni su Ejzenstejn, i cui disegni servono in realtà a Sokurov come spunto per rileggere di nuovo il mondo e l’arte, oltre che se stesso. In questo modo il lettore, condotto dalle steppe cecene alle silenziose stanze del Cremlino fino alle isole giapponesi, può avvertire la vita pulsante dello spirito dell’autore e diventare testimone di come egli si senta in questo mondo – immergendosi nell’intimità dei suoi diari e delle memorie, e superando così l’apparente non-fluidità di un’opera non omogenea.”
Dalla Postfazione di Alena Shumakova
“Ciò che ero prima di quel mattino, ha perduto ogni valore;
ciò che è rimasto di me dopo quella notte, non ha più potuto
dare importanza a niente.
Ho sempre detto che, con quel giorno, tutto ha avuto inizio
e tutto ha avuto fine. E ora, all’ultimo, si annuncia un seguito.”
“Arthur Japin mette in discussione l’eroismo del Western classico, e ci conduce molto più vicino al Selvaggio West di quanto John Ford abbia mai fatto.”
Trou, Holland
“Un bel romanzo… Basato su un’incredibile storia vera, che Japin ha mitigato per renderla più credibile. L’incontro tra due persone che hanno perso tutto, i cui popoli si odiano, regala immediatamente al libro una straordinaria tensione.”
Het Parool, Holland
Texas, 1836. Un gruppo di giovani e feroci indiani Comanche attacca il fortino di una famiglia di pionieri, i Parker. Granny, la matriarca della famiglia, viene stuprata. Suo marito, sua figlia e il marito di sua figlia vengono brutalmente uccisi sotto i suoi occhi, e molti dei suoi nipoti rapiti. Lei riesce a sopravvivere solo appellandosi alla sua strenua forza di volontà e al suo coraggio. Ma da quel giorno l’unico scopo della sua vita sarà sottrarre i bambini ai loro rapitori e vendicarsi. “Una persona non è fatta per arrendersi. Tutto qui.”
Quarant’anni dopo Granny riceve una visita da Quanah, il nuovo giovane capo dei Comanche, che lei odia profondamente. Quanah sta per consegnarsi alle autorità e rinchiudersi per sempre, insieme al suo popolo sconfitto, in una riserva. Questo gesto, dopo circa 400 anni, segnerebbe la totale resa dei nativi d’America. Ma prima di compiere questo passo, il pellerossa Quanah ha una sola richiesta per la bianca Granny: che lei gli racconti la propria vita e, soprattutto, l’infanzia della nipote a lei più cara, Cynthia Ann, rapita quel fatidico giorno di quaranta anni prima dai Comanche, cresciuta come una vera pellerossa e, soprattutto, madre del capo indiano Quanah. Granny decide di incontrare il ragazzo e per amore della ‘sua’ Cynthia aprirsi a lui. E mentre Granny rievoca l’incredibile storia di quei pionieri che attraversarono i confini del West, il legame tra il suo destino e quello del suo pronipote pellerossa si fa sempre più evidente.
Riuscirà, il racconto di Granny, a unire un uomo e una donna che non hanno più nulla da perdere? Prevarrà il perdono oppure l’aculeo della vendetta?
Niccolò, tredici anni, con i suoi attacchi di "nientite" e "fancazzismo", e le emozioni sequestrate dalla Playstation e dal computer, e una madre molesta che "strippa","sclera" e che "si evolve come i guerrieri giapponesi", e un padre fantasma senza parole e senza sguardo, e i genitori che litigano sempre, e poi "s'impallano" come un pc. E, ancora, la scuola con il narcotraffico e la fumeria, e i professori che guardano ipnotizzati le finestre, le canne, l'amore segreto di Camilla, piccola emo che si graffia le braccia e mena le mani quando occorre, di cui lui non si accorge, distolto dai suoi sogni: avere Giulia che la da per soldi nei bagni della scuola, entrare con prestazioni da bullo nel branco dei vincenti.. Caterina, primipara attempata, che convive col silenzio e con un figlio improvvisamente alieno, strafottente, ostile, di cui non sa più nulla; e intanto, è strattonata tra il lavoro e la famiglia, fa i conti con il tempo che corre troppo il fretta, tagliandole la strada. Tra indagine e romanzo, un nuovo viaggio di Marida Lombardo Pijola nel mondo dei ragazzi per documentare una deriva che si allarga inarrestabilmente e raccontare ciò che trasforma le famiglie in "non-luoghi nei quali si convive senza condividere".
EDIZIONE ILLUSTRATA
A cura di Giovanni Puglisi
Traduzione di Ugo Foscolo
Sotto lo pseudonimo shakespeariano di Yorick, da lui usato anche in altri lavori, Laurence Sterne raccoglie ed espone ricordi e impressioni di viaggio, sensazioni, pensieri. L’autore conduce nel suo personale itinerario, attraverso luoghi dell’anima, catturando al di là dei contorni paesaggistici colori e sfumature dell’umano sentire. Esistono svariate categorie di viaggiatori, diverse tra loro. Diverso sarà il loro viaggio. Sterne, come ci spiega lui stesso, appartiene a quella dei viaggiatori “sentimentali”, di coloro cioè che amano osservare pacatamente, anche con ironia, ciò che sta attorno, per poi abbandonarvisi; lasciarsi andare alle persone, alle cose, a quello che le une e le altre possono ispirare.
Ugo Foscolo, autore della celebre traduzione, notava: “Era opinione del reverendo Lorenzo Sterne che un sorriso possa aggiungere un filo alla trama brevissima della vita; ma pare che egli inoltre sapesse che ogni lagrima insegna a’ mortali una verità.”
Tutto cominciò quella notte.
La incontrai: fu amore al primo sguardo.
Lei era bella come mai bellezza vidi prima;
una luce interiore splendeva nei suoi occhi,
al di là di ogni possibile comprensione umana.
La lettera di un uomo che ha sperato per tutta la vita di vedere l’invisibile; Sofia è giovane sonnambula che di mestiere fa la spia, aggirandosi al mercato, tra uomini corrotti, uomini innamorati e un Presidente ricco e potente; Ginevra, dotata di un’immaginazione ipercreativa, deve sempre tenere a bada ciò che la sua mente crea per non incorrere in qualche guaio grosso; un uomo misterioso nasconde un segreto che richiede pazienza e curiosità; un bambino e la sua magliettina ingiallita; un medicinale miracoloso che può salvare molte vite e un amore assoluto che saprà affrontare ogni rischio. Personaggi e storie che dalla finzione si affacciano alla realtà. L’amore, il sogno, il sesso fulmineo, la libertà.
Un esordio narrativo che conferma il talento di un cantautore che ha saputo incantare pubblico e critica con la verità dei suoi testi. Spesso paragonato a Battisti e De Andrè, Francesco Tricarico racconta del mondo di oggi e dei giovani di oggi, sospesi tra la cruda e impietosa realtà e il sogno di una fuga, se non lontano,almeno nell’immaginazione.
"Due di due" è un romanzo apparso per la prima volta nell'89. Narra l'amicizia fra Mario, l'io narrante, e Guido, un suo compagno di scuola. Sono così diversi da essere speculari, Mario e Guido: il primo è un adolescente come tanti, impaurito e attratto dalla vita, indeciso nelle scelte e appena abbozzato nella personalità, succube dell'autorevolezza e del carisma altrui; il secondo ne ha da vendere di autorevolezza e carisma, ha entusiasmo per la vita, e è diverso, diverso da tutti gli altri, abbastanza per attrarli, troppo per non spaventarli, per non restare, alla fin fine, sempre isolato. Nonostante le differenze, l'amicizia di Mario e Guido prosegue lungo gli anni Settanta e Ottanta: a scuola e fuori scuola, fino all'età adulta.
Charlie Weir si guadagna da vivere affrontando i demoni altrui. Nella sua attività di psichiatra a New York ha visto ogni tipo di trauma, eppure non riesce ancora a trovare una soluzione ai propri conflitti familiari: l’accesa rivalità con il fratello Walter, affermato pittore; il gelo nei confronti di un padre senza nerbo; il soffocante rapporto con la madre. Né ha ancora accettato, dopo sette anni, il tragico errore che lo ha allontanato dalla moglie e dalla figlia e gli ha lasciato nient’altro che una solitudine consumante e una rabbia inquieta. Quando Walt presenta Nora Chiara al fratello, questi si sente attratto tanto dalla sua bellezza mozzafiato quanto dalla sua aria sofferta. Si innamora velocemente, avidamente, ma l’idillio ha vita breve. La vulnerabilità di lei, un tempo irresistibile, comincia ad avvelenare il rapporto finché Charlie si accorge di avere accanto una paziente più che una compagna. E mentre sonda le origini del dolore di Nora Chiara, un vago ricordo comincia ad affiorare dal suo inconscio, sollevando in lui un atroce sospetto.
Dopo Follia, Martha Peake, Spider, il nuovo viaggio di Patrick McGrath nei labirinti dell’animo umano.
Che opponete a fare l’amore
all’odio che mi devasta le notti?
Una donna che ha superato i cinquant’anni si ritrova in una sola assurda notte ad aver a che fare con tutti gli uomini della sua vita. Incanto? Pazzia? Verità? Rappresentazioni della sua mente? Qualunque cosa essi siano ella vi arranca dietro, li istiga all’azione e alla reazione, invoca il loro ricordo o torna a combatterli ancora una volta. Gli uomini di Ciao maschio sono fantasmi reali, capaci ancora di far male, anche se la loro lancia sembra spuntata e il loro artiglio addolcito dal tempo.
Come sempre nei suoi lavori, Valeria Parrella crea un campo di lotta, dove lei e loro, gli uomini, superbi e ingenui contraltari, ingaggiano un corpo a corpo, senza esclusione di colpi, al netto della malinconia e dei bei ricordi, crudo e spietato. Ai maschi che ha avuto, lei non concede nulla più della nuda verità, perché nulla più della verità, lei, concede a se stessa. È tardi per altre generosità, è tempo di fare i conti e di arrivare al cuore delle cose, oltre che di se stessi.
L’amore è l’essenza della vita.
Una raccolta imperdibile delle citazioni d’amore di uno degli scrittori più amati e conosciuti dei nostri tempi.
CATALINA ESTRADA, quando era bambina, si meravigliava davanti ai lussureggianti giardini e alla natura vibrante del suo paese natale, la Colombia. Ora che è diventata un’illustratrice di successo a livello internazionale e vive a Barcellona, Catalina non ha dimenticato le sue radici.
La sua capacità di meravigliarsi come una bambina è ancora evidente nel suo lavoro, attraverso esplosioni di colore e vivida eleganza.
Mi sono resa conto
che esisteva una domanda,
anzi un vero e proprio bisogno, sì,
che a volte la gente
ha bisogno di un po’ di respiro,
ossia di un po’ di sogno.
Delphine sa che le persone hanno bisogno di illusioni, perfino di bugie, purché rendano la vita migliore. Lo ha capito quando ha incontrato l’anziana signora Derovitski che, dando da leggere alla giovane e povera ma già scaltra Delphine avvincenti romanzi rosa, la educa alla difficile arte della finzione. Così, quando madame Derovitski muore, lasciandole una cospicua eredità, Delphine, trentacinque anni, decide di fare della sua capacità di ascolto dei bisogni altrui una professione. Apre così una agenzia dei desideri, dal nome inequivocabile: “Per voi”. Nell’agenzia “Per voi” Delphine mette pienamente a frutto il suo senso degli affari e la sua capacità di finzione appresi dai romanzi rosa della signora Derovitski. La giovane vende felicità a chi la chiede: si finge di volta in volta madre, amante, badante. Offre a tutti la realizzazione di un sogno. Ma un sogno a tempo. E a pagamento. In una galleria di personaggi, vicende e desideri bizzarri da cui la nostra protagonista riesce a sgusciare fuori con l’abilità di un gatto, Delphine incontrerà un solo nemico capace di minare il suo cinismo: l’amore, che si offrirà a lei, proprio a lei che non ne ha mai avuto, senza volere nulla in cambio. Un romanzo divertente e commovente; una favola moderna che ha conquistato i lettori e che i librai francesi hanno decretato miglior romanzo del 2009.
“All’improvviso, un pensiero una sensazione
compaiono in voi e, con o senza una ragione,
cominciate a credere che da qualche parte laggiù
ci sia un luogo pieno di luce che vi attende.
Se riuscirete a raggiungerlo, ogni cosa sarà perfetta
e troverete la felicita.”
Quando la vita si illumina è un romanzo sulla speranza, sull’amore senza condizioni e sul miracolo della vita qualunque essa sia. È la storia di un bambino unico, un po’ speciale, Omero, che trascorre lunghe giornate in mare con la madre e il nonno sul Safa, e che ha un forte desiderio: parlare con il suo Angelo. Il desiderio di Omero sembra però nato a non realizzarsi quando l'incredibile amicizia con un delfino, tenuta debitamente nascosta per evitare la derisione di compagni e maestri, schiuderà al piccolo le porte del Mondo della Luce. Da adulto, in piena crisi, Omero sarà poi costretto a riandare ai tempi della sua infanzia, all’innocenza e alle delusioni di quegli anni, alla sua amicizia interrotta col delfino con cui parlava e a un misterioso libro della Speranza lasciato in custodia dagli Immortali. Dopo il successo mondiale di La timidezza delle rose, tradotto in ventotto paesi, Serdan Ozkan ritorna con un viaggio meraviglioso nel regno della fantasia, dove la speranza ritrovata è in grado di illuminare all’improvviso ogni vita.

