
Quattro amici polacchi, raccolti intorno al tavolo di un locale, fronteggiano il vuoto delle loro vite. L'idea di attraversare una foresta durante una spaventosa tempesta di neve nasce quasi come una sfida alla vita, come l'atto estremo che permetterà loro di sentirsi ancora fatti di carne e sangue. Ma mentre la neve cade e la tensione aumenta, tra gli alberi della foresta li aspetta un omicidio tanto gratuito quanto violento.
Il libro raccoglie la summa della prosa non narrativa di Sandro Veronesi. Racconti in forma di reportage, storie di cronaca apparentemente inverosimili, incursioni in territori dove la realtà sfiora l'assurdo. Dalle Madonne piangenti in campagna elettorale alla frenesia del "gratta e vinci", dal Giubileo alla festa dell'orgoglio gay, da un esame di maturità in cui si discute con cognizione di causa sul suino pesante, fino alla tragedia delle Twin Towers: una guida alla scoperta dell'assurdo nel mondo.
Pubblicato per la prima volta nel 1931, "Blocchi" racconta la vita nello Stato Totalizzante del futuro, un mondo perfettamente squadrato che si sviluppa in una città fatta di grandi cubi, senza passato, senza critica, senza pensiero. L'arte, nella città dei cubi, è confinata nel luogo del "cattivo esempio", l'uomo esiste solo come condizione limite, piegato e schiavizzato dal sistema. E quando un tentativo non di ribellione ma di discussione mette in crisi l'equilibrio dello Stato perfetto, la forza dei blocchi piega senza sforzo qualsiasi forma di pensiero libero.
Il 21 marzo 2001 una giovane professoressa ribelle abbandona l'Italia per rifugiarsi in una sperduta isoletta greca. Sedici anni dopo una troupe della Grande Rete Interattiva irrompe nella casa del faro di Antikythera. Il "Principe" presentatore avvelena a morte la donna con un biscotto allucinogeno, per trasmettere in diretta sugli schermi le ultime visioni della vittima protagonista dello show. Siamo a "Cookies", il devastante programma Internet. Quaranta milioni di abbonati si collegano alla memoria cinematografica di Speranza Adamoli, che proietta le metamorfosi dell'italia di oggi, un'Italia di rifatti a cui lei ha detto "No".
Nella storia della famiglia Stassos, nei cento anni che i suoi componenti vivono sul suolo americano alla ricerca di una felicità ordinaria, Michael Cunningham intreccia i fili di differenti identità, di mondi diversi destinati a entrate in collisione con gli altri e soprattutto con se stessi. Un universo di destini apparentemente liberi di seguire il proprio corso, e invece votati, quasi per diritto di nascita, a muoversi, esplorare, provare gioie laceranti e salvifici dolori.
Già nei racconti di "Il treno era in orario" e "Viandante, se giungi a Spa...", Heinrich Böll aveva dolorosamente rievocato i drammi del conflitto mondiale e della Germania postbellica. Ma nel romanzo "Dov'eri Adamo?" gli orrori della guerra divengono veri protagonisti della narrazione. Quasi fossero episodi indipendenti, i nove capitoli del romanzo sono infatti altrettante sequenze in presa diretta su quella inarrestabile tragedia che strappa agli uomini e alle donne, ai militari e ai civili, ogni progetto e ogni sentimento. Dai cruenti combattimenti sul fronte orientale, all'orrore dei campi di sterminio, Böll racconta con sconcertante realismo schegge di follia e crudeltà.
Da tre celebri raccolte di racconti di Heinrich Böll è tratta l'antologia della sua vena dissacratoria: storie brevi in cui ha affinato le sue armi per combattere le ipocrisie e le ingiustizie della Germania occidentale. Zampate morbide all'apparenza, in sostanza feroci, alla purulenta illusione della società del benessere.
L'antologia curata da Isabella Camera D'Afflitto tenta di fornire una esaustiva panoramica sulla letteratura in lingua araba e sui suoi autori più significativi: originari del Nord Africa, dell'Africa nera e del Vicino Oriente, esponenti della cultura laica, islamica o cristiana.
Scritta nel 1891, pochi mesi prima della morte del suo autore e pubblicata postuma, "Billy Budd" è una storia di mare ambientata su una nave da guerra inglese alla fine del Settecento. William Budd, mozzo ventenne, ingiustamente accusato dal maestro d'armi Claggart, viene impiccato, ma rimarrà nella memoria degli altri marinai con la vivida forza dei martiri. Come sempre in Melville, la narrazione si spinge molto al di là dei semplici fatti, e la vicenda, potente e assoluta, si configura come simbolica rappresentazione di una condizione esistenziale in cui il bene e il male, il giusto e l'ingiusto hanno la stessa forza di realtà: la verità del racconto, che è anche quella della vita, accarezza la purezza della vittima innocente, l'austero rigore del capitano De Vere (che condanna Billy pur riconoscendolo senza colpa), ma anche la criminosa follia del mefistofelico Claggart. L'ampia introduzione di Claudio Gorlier chiarisce contenuti e simboli di questo racconto straordinariamente "moderno", e la magistrale traduzione di Eugenio Montale restituisce intatta a questo capolavoro la sua perfezione poetica.
Indefinibile per principio, la vita e l'opera di Carmelo Bene trova in questa raccolta, secondo le stesse parole dell'attore-autore, la sua espressione compiuta. Dall'autobiografismo di "Sono apparso alla Madonna" ai testi polisenso di "Lorenzaccio", "Nostra Signora dei Turchi", "Otello", "Pentesilea", "Hamlet Suite", si compone qui il monumento dell'anti-teatro italiano.
Tanizaki (1886-1965) fu esponente di una cultura letteraria orientale aperta agli influssi occidentali, senza però mai dimenticare le tradizioni specificamente giapponesi, come risulta dal suo famoso "Linea d'ombra". Oscillando tra sensualità morbosa (intrisa di masochismo, di idealizzazione della donna-crudele, della donna-vampiro) e minuziosa analisi dei movimenti psichici, questo narratore ci offre storie ambigue e struggenti come "L'amore di uno sciocco", "La chiave", "Diario di un vecchio pazzo".
L'uomo è incapace di desiderare prescindendo da un modello, consapevole o inconscio, l'oggetto o lo scopo del suo desiderio gli è proposto o imposto da un terzo, che funge da mediatore. Il triangolo che si instaura tra personaggio, oggetto desiderato e mediatore, è uno schema costante e centrale nella struttura del romanzo. René Girard reinterpreta alla luce di questa intuizione critica e psicologica, e attraverso un'analisi sottile e affatto originale, le grandi opere e i personaggi della letteratura moderna.

