
Il volume raccoglie "Il libro dei gatti pratici del vecchio Possum", le poesie dei "Quattro Quartetti", i saggi (in cui l'autore prende in esame, ad esempio, la funzione sociale della poesia, il significato della parola "classico" e compie una straordinaria incursione nel mondo poetico di Dante e Virgilio) e le opere teatrali ("Riunione di famiglia", "Cocktail Party", "L'impiegato di fiducia" e "L'anziano statista"). Alcune delle opere raccolte offre il testo inglese a fronte.
In un arco di tempo che va dai primi del secolo agli anni Settanta, in una varietà di ambienti che include la Dublino degli anni intorno alla Prima guerra mondiale, la Hollywood dell'età dell'oro del cinema, un Oriente favoloso ed enigmatico, si intesse la vicenda parallela di due vite che tendono a farsi "esemplari", cariche di significati universali e di tensione esistenziale. Due vite su cui incombe l'ombra di una donna: Claire.
Divenuto uno scrittore conosciuto in tutto il mondo, Pat Conroy ricorda la stagione universitaria che ha segnato la sua vita, e l'ultimo campionato di basket a cui ha partecipato come giocatore tra il 1966 e il 1967. La solidarietà della squadra, i dissidi con l'allenatore dispotico, e soprattutto i contrasti con il padre violento, si rivelano altrettante tappe di un percorso di formazione aspro ma necessario, il cui senso solo oggi, dopo trentanni, appare chiaro.
"Il nostro cuore volge al Sud": a ragione è stata scelta come titolo del libro questa citazione, tratta da una lettera di Freud alla moglie da Lavarone il primo settembre del 1900; infatti, benché contempli anche viaggi verso il settentrione (in Inghilterra e in Olanda), nonché un soggiorno in America, questa raccolta epistolare concerne soprattutto una serie di periodi di vacanza trascorsi da Freud in quel meridione - per lui esso comprendeva anche l'Alto Adige e la Svizzera e si estendeva fino alla Sicilia e alla Grecia che, con le sue seduzioni archeologiche, climatiche e gastronomiche, per molti anni egli adottò quale antidoto temporaneo contro la routine logorante della quotidianità nell'amata-odiata Vienna.
In queste "Altre conversazioni con Osvaldo Ferrari" Borges parla di filosofia, di religioni, di politica, ma soprattutto di letteratura, spaziando da Conrad, Melville e il mare a Henry James, a Flaubert, al femminismo di Virginia Woolf e Victoria Ocampo, alla poesia gauchesca, ai gruppi argentini e a vari poeti e narratori sudamericani. Pronto alla battuta sagace, incisiva, Borges preferisce a tratti spingere il dialogo più a fondo, e anche in questo caso il suo discorso risulta sempre affascinante, per il suo modo di distendersi con implicazioni che non mancano di incidere sul pensiero in assoluto.
Questa raccolta di scritti può essere vista come una naturale continuazione delle "Sei passeggiate nei boschi narrativi". Si tratta infatti di discorsi rivolti in genere a un pubblico abbastanza vasto e vertono tutti sulle funzioni della letteratura, su autori che Eco ha frequentato a lungo, sull'influenza di alcuni testi più o meno letterari sullo sviluppo degli eventi storici, su alcuni problemi tipici del narrare e su alcuni concetti chiave della scrittura "creativa". In alcuni di questi, e specialmente nell'ultimo ("Come scrivo"), Eco sceglie come esempio e oggetto di riflessione la sua stessa attività di narratore, ma anche i saggi in cui non parla direttamente di sé gettano una luce sul suo fare letterario.
Il volume raccoglie le seguenti opere di Achille Campanile composte tra il 1932 e il 1974: "Battista al Giro d'Italia" e "Il diario di Gino Cornabò, due testi che risalgono agli anni Trenta e Quaranta del Ventesimo secolo, "Manuale di conversazione" e "Gli asparagi e l'immortalità dell'anima" che si situano fra gli anni Sessanta e la metà degli anni Settanta, e il "Trattato delle barzellette".
Il volume, curato da Geno Pampaloni, raccoglie romanzi celebri come "L'uomo è forte", "L'età breve", "Mastrangelina", "Tutto è accaduto", e due serie di racconti che sono senza alcun dubbio passati alla storia e hanno contrassegnato profondamente lo sviluppo della narrativa italiana: "Gente in Aspromonte" e "L'amata alla finestra". Completa il volume una attenta Cronologia, la Fortuna critica e la Bibliografia delle opere di Alvaro.