
Sono saggi militanti che permettono di seguire il percorso politico di Pasolini dal giovanile interesse per la l'autonomismo friulano fino al contrastato rapporto con il Pci, sempre da battitore libero o compagno di strada. Molto interessante è anche il Pasolini antropologo o sociologo, attento alle trasformazioni della società di massa, ben prima degli interventi degli "Scritti corsari" Tra gli inediti si segnala un durissimo saggio contro la televisione, che risale al 1966.
Il primo volume delle opere di Boll presenta, in ordine cronologico, un'ampia scelta della sua produzione narrativa. Tra i testi proposti tutti i libri più significativi dello scrittore tedesco fino agli anni Settanta.
La scelta dei testi documenta sia la produzione narrativa sia quella saggistica, privilegiando le opere pubblicate da Debenedetti in vita poiché è in esse che le sue doti di prosatore emergono maggiormente. Non mancano tuttavia alcune pagine scelte dalle lezioni e dagli scritti sul cinema, testimonianza insieme agli scritti editi in vita di un metodo critico che, oltre a utilizzare la psicoanalisi, la sociologia, l'antropologia culturale e la fenomenologia, lascia ampio spazio alla sua soggettività di lettore.
Il Meridiano raccoglie sia scritti narrativi sia scritti saggistici. Gli anni vanno dal rientro in patria (1945) alla morte (1978), e coprono quindi il periodo della ricostruzione, delle rigide contrapposizioni ideologiche e degli squilibri della società del benessere. Tra i romanzi, "Una manciata di more", "Il segreto di Luca", "La volpe e le camelie", "L'avventura di un povero cristiano". La selezione di saggistica propone "Uscita di sicurezza" e una ricca scelta di interventi e articoli, oltre alla produzione meno nota, fra cui le sceneggiature.
Il Meridiano propone in ordine cronologico i romanzi "Altre voci, altre stanze", "L'arpa d'erba", "Colazione da Tiffany"; "A sangue freddo", "Musica per camaleonti", "Preghiere esaudite", numerosi racconti e una scelta di reportages di viaggio e di ritratti. La curatela è affidata a Gigliola Nocera; Alberto Arbasino firma un saggio-ritratto di Truman Capote, delineando la figura del raffinato scrittore e al contempo del protagonista mondano, adorato e adulato dal jet-set internazionale.
"Nessuno scrive al colonnello" costituisce un prezioso tassello di quel ciclo di Macondo che troverà la sua grande sintesi in "Cent'anni di solitudine". Il vecchio militare in attesa da quindici anni di una pensione che non arriva mai e che sacrifica persino i magri pasti per allevare un gallo da combattimento da cui si aspetta scommesse e guadagni, appartiene alla galleria di ritratti maschili di cui è ricco l'universo di Macondo. La sua semplicità ne fa uno tra i più riusciti personaggi dello scrittore.
Le mille peripezie del giovane Lazarillo de Tormes, vagabondo, accattone e schiavo di un malvagio mendicante cieco. Il primo capolavoro della letteratura picaresca spagnola del XVI secolo.
La vera storia di Heirich Harrer, l'alpinista austriaco evaso da un campo di concentramento inglese in India e rifugiatosi nel remoto Tibet, all'epoca vietato a tutti gli stranieri.