
Trieste, anni Venti. La bora, che sferza Trieste in certi periodi dell'anno, è un vento pieno di passione, violento e fugace, che piega i corpi e trasforma gli animi. Salvador e Edita si conobbero lì un giorno di primavera del 1920, spinti dalla bora l'uno verso l'altra. Lei era nata a Lubiana e lui a Barcellona. Avevano vent'anni, l'età della follia. Ma Edita, bella e timida, era sposata e aveva una figlia, mentre l'unica cosa che possedeva Salvador era il suo lavoro nella bottega di un grande scultore, e il desiderio infinito di avere successo nella vita. Il vento sconvolse per sempre le loro esistenze, l'amore abbatté tutti i confini e le convenzioni. E solo la Storia, con la sua ferocia, avrebbe potuto dividerli. Barcellona, verso la fine degli anni Settanta. Salvador, ormai vecchio, vuole tornare a Trieste, dove aveva creduto di poter essere felice. Insieme a Marina, la giovane donna che lo accompagna, Salvador fa un viaggio nella memoria, raccontando del suo antico amore: di un parco in riva al mare, di lenzuola stropicciate e corpi abbracciati la mattina tardi, di un'attesa lungo i binari della stazione, di una colpa terribile e di un capolavoro del Rinascimento. Delle persecuzioni e dei segreti che si porta dietro da cinquant'anni. È un viaggio lungo, e ogni passo è importante. Perché è un passo in cerca del futuro.
«Devi promettermi che ti aggrapperai alla tua musica. Lei ti aiuterà ad andare avanti; lascia che sia la tua migliore amica.»
È questa la promessa che la madre strappa a Lisa il giorno in cui si dicono addio alla stazione di Vienna. Lisa Jura ha solo quattordici anni, ma tutti nel quartiere vecchio conoscono il suo talento: quando suona il pianoforte, tutta la via sembra sorridere. Quella ragazzina è speciale, è un prodigio. Quand’era bambina, sua madre le ha impartito le prime lezioni, ma ben presto l’ha affidata agli insegnamenti di un famoso professore che avrebbe potuto far brillare quel dono naturale. Ora, però, al maestro è proibito riceverla. Perché è il 1938 e Lisa è ebrea. Venuta a conoscenza di una missione umanitaria, chiamata Kindertransport, che si adopera per mettere in salvo i bambini dalla persecuzione nazista, la famiglia si trova di fronte a una decisione straziante, che implica distacco, ma anche salvezza: quale delle tre figlie prenderà il treno che la porterà lontano da loro? C’è un unico posto disponibile, e la scelta cade su Lisa, perché è forte, e perché ha la musica a guidarla. Da quando sale sul treno che fa di lei soltanto un numero, e ancor più da quando arriverà nel centro di accoglienza per giovani rifugiati di Willesden Lane, Lisa si aggrapperà alla musica con tutte le sue forze: mentre le bombe dilaniano Londra, mentre la mancanza di notizie dalla famiglia le spezza il cuore, mentre il futuro è un orizzonte buio che solo le note di un pianoforte possono illuminare di speranza. Perché nel sogno di diventare una grande pianista c’è la spinta a sopravvivere, c’è la promessa fatta alla madre, c’è l’amore per quei genitori che con il coraggio di dirle addio hanno saputo salvarla da un destino inesorabile.
Dalle terre estreme della Siberia, dove il candore gelido della neve ricopre ogni prato e le temperature arrivano a -50°C, Nicolas Vanier ha iniziato il suo viaggio straordinario: su una slitta insieme ai suoi dieci cani attraversa 6.000 chilometri, partendo da un piccolo paesino che si affaccia sul più vasto degli oceani, il Pacifico, per arrivare al più grande lago al mondo, il Bajkal. Passando per la Manciuria, la Cina del Nord e la Mongolia, la loro avventura tra i ghiacci e il silenzio diventa la storia di una profonda amicizia tra l'uomo e i suoi amici a quattro zampe : dall'incorreggibile Dark, che ha il pregio di farsi sempre sentire, alla leader Burka, che conduce la slitta e che non esita a mostrare la gelosia e la voglia di competizione. Correndo con loro sulle nevi, attraversiamo fiumi ghiacciati che, cedendo, tentano di inghiottire Nicolas e l'impavido husky Wolf. Attraversiamo tempeste di neve, terreni scoscesi e steppe sconfinate, in cui i cani possono correre felicemente liberi. Vediamo Nicolas e i suoi dieci fidati compagni dormire all'addiaccio nel regno delle tigri siberiane, scontrarsi con alci e linci e, nella solitudine del loro viaggio, entrare in contatto con l'ospitalità e il calore di abitanti locali e popolazioni nomadi. Una lunga traversata delle terre più estreme e impervie, tra maestosi paesaggi che, come sinfonie della natura, fanno da sfondo a un'avventura unica, all'insegna dell'amicizia.
Giugno 1933. La casa di campagna della famiglia Edevane è pronta per la festa del Solstizio e Alice, sedicenne brillante, curiosa, ingenua e precoce scrittrice in erba, è particolarmente emozionata. Sarà una festa bellissima e lei è innamorata, anche se nessuno lo deve sapere. Ma quando arriva mezzanotte, mentre i fuochi d'artificio illuminano il cielo scuro, il piccolo Theo Edevane, che non ha ancora un anno, scompare. E la tragedia spinge la famiglia a lasciare per sempre la casa tanto amata. Settant'anni più tardi, dopo essere stata sospesa dalla polizia per non aver rispettato le regole, Sadie Sparrow decide di prendersi una pausa di riflessione e raggiunge l'amatissimo nonno in Cornovaglia. Quando è già sul punto di lasciarlo per tornare ad affrontare i propri demoni, Sadie scopre una casa abbandonata, circondata da giardini incolti e da una fitta boscaglia. Dove un bambino era scomparso senza lasciare traccia. Per risolvere il mistero, Sadie incontrerà l'unica testimone rimasta, una delle più famose autrici inglesi, Alice Edevane. Che le rivelerà un segreto del passato... più presente che mai.
La donna sorride all'obiettivo, timida, e si stringe alla vita del marito. In grembo a lui, un bimbo di otto anni, protetto in un abbraccio affettuoso. Sullo sfondo, un fiume placido, le dolci colline del Monferrato e l'aria tersa delle domeniche di primavera. La vecchia foto sul comò rimanda a un tempo perduto, vent'anni prima, quando la madre era viva e loro erano ancora una famiglia. Oggi Luca non ricorda l'ultima volta che ha sorriso: quello che gli resta sono sogni falliti di attore e un vuoto che lo divora. Finché riceve una chiamata dall'ospedale: Eduardo, il padre, ha il mesotelioma, il "tumore dell'amianto". Quello che a Casale tutti conoscono bene, perché colpisce e uccide chi ha respirato le polveri della fabbrica Eternit: gli operai, le donne che lavavano le loro tute, i figli che correvano a salutarli la sera, a semplicemente chi è nato in quell'aria maledetta. Luca, che nulla sapeva di quell'orrore, sente che deve fare qualcosa: per aiutare il padre e superare finalmente il muro di rancore che li separa, ma anche per gli altri come lui amici, colleghi e vittime - colpevoli solo di aver voluto "un posto sicuro". Questo romanzo, portato al cinema dai due autori, è un'intensa storia d'amore e di riscatto, di dolore e di denuncia, che prende spunto da vicende tristemente vere.
Justin ha quattordici anni e un conto in sospeso con suo fratello. Ma il giorno in cui una berlina nera si ferma davanti a casa e due uomini in uniforme si dirigono alla porta d'ingresso, capisce che non c'è più tempo per il rancore. Suo fratello Kyle è morto. Quando era partito per l'Afghanistan in missione, Justin lo aveva salutato a stento. Era troppo arrabbiato con lui perché lo stava lasciando da solo. E adesso Justin non riesce a credere che Kyle l'abbia fatto di nuovo. Questa volta per sempre. D'ora in poi non potrà più sentire la sua risata né rivedere i suoi grandi sorrisi. Ma Justin non è il solo che Kyle lascia dietro di sé. C'è anche Max: muso nero e grosse orecchie a punta, è il cane che lo affiancava sul campo di battaglia e che ora, traumatizzato, non è più in grado di prestare servizio. La sua aggressività desta più di una preoccupazione. L'unico che sembra riuscire a tranquillizzarlo è proprio Justin, e così Max viene adottato dalla famiglia. Tra i due si crea presto un intenso legame e, nonostante qualche resistenza, imparano a fidarsi l'uno dell'altro. Sarà l'inizio di un'amicizia speciale e un'avventura adrenalinica, che porterà allo scoperto l'eroe che è in ognuno di noi. Bestseller n.1 del New York Times, con una permanenza in classifica di oltre 15 settimane, e un film di successo negli Stati Uniti prodotto dalla Warner Bros. e MGM, Max. Un eroe per amico è una straordinaria storia di coraggio e affetto, un commovente tributo ai nostri amici a quattro zampe che sanno ricordarci, in ogni circostanza, l'incredibile forza dell'amore.
9 novembre 1989. "Non puoi perderti la notte più folle della tua vita": è con queste parole che Alexandra si lascia trascinare fuori di casa dall'amica del cuore. Fosse stato per lei, se ne sarebbe rimasta tra quelle quattro mura anguste, insieme alla nonna che l'ha cresciuta, Momi, in mezzo alle poche cianfrusaglie che non bastano a svelare un lontano passato di cui la nonna è molto gelosa. Invece, in quella notte che sta per cambiare la Storia, Alex si ritrova catapultata nel cuore della vita, quella vita di cui, nei suoi ventitré anni, ha sempre avuto paura, senza sapersi spiegare il perché. Travolta dal mare di folla che si sta riversando da Berlino Est alla parte opposta della città, fino ad allora inaccessibile, Alex viene letteralmente spinta tra le braccia di un ragazzo dell'Ovest: Oliver. Con lui, scoprirà non solo un mondo dai confini più vasti, colorato da cibi sconosciuti, profumi stranieri, nomi dal suono irresistibile, ma scoprirà soprattutto per la prima volta l'amore, quello capace di infrangere ogni paura. Berlino, inizio Novecento. Giovanissima e coraggiosa, Paula si batte per i diritti delle donne e dei lavoratori. Condivide il sogno di un mondo nuovo e più giusto con Clemens, impegnato in politica. Credono di poter fare la Storia, ma il corso impetuoso della Storia non si lascerà fermare dall'amore e dagli ideali che li fanno sentire invincibili e immortali.
"Attenti alla lama, avverte Stephen King introducendo una delle venti storie che sono raccolte ne 'Il bazar dei brutti sogni'. E ha ragione. La lama è sempre presente, qualunque sia lo stile che Stephen King sceglie. Si tratti dell'antica zampata con cui si apre il libro, in 'Miglio 81'(macchine assassine, avete presente?), o della struggente bellezza del racconto di chiusura, 'Tuono estivo' (un post-apocalittico, come 'L'ombra dello scorpione', con un guizzo di rivolta che non si spegne neanche con la vecchiaia). Venti storie che toccano tutta la gamma delle emozioni, come King sa fare: l'ironia, la ferocia, la malinconia, l'amore. E la paura, certo. Vi spaventerete per un bambino cattivo che uccide e per piccoli demoni che si nutrono del dolore. Vi interrogherete sulla vita dopo la morte (e se il purgatorio fosse un ufficio polveroso? Se l'angelo delle tenebre fosse un bellissimo ragazzo?); imparerete a temere anziani giudici in grado di prevedere la scomparsa degli altri e giornalisti di gossip in grado di provocarla. Uomini in soprabito giallo vi attenderanno in salotto e anziani pastori tenteranno la vostra onestà, mentre da qualche parte nelle terre selvagge uno sceriffo si interrogherà sulla giustizia." (Loredana Lipperini)
Boston, primo ottobre. Tutto va bene. È un luminoso pomeriggio di sole, la gente passeggia nel parco, gli aerei atterrano quasi in orario. Per Clayton Riddell è il più bel giorno della sua vita. In quel preciso istante, il mondo finisce. A milioni, quelli che hanno un cellulare all'orecchio impazziscono improvvisamente, regredendo allo stadio di belve feroci. In un attimo, un misterioso impulso irradiato attraverso gli apparecchi distrugge il cervello, azzerando la mente, la personalità, migliaia di anni di evoluzione. In poche ore, la civiltà è annientata, l'homo sapiens non è mai esistito, lasciando al suo posto un branco di sanguinari subumani privi della parola. Ma questo è solo l'inizio.
Zibal, genio plurilaureato in astrofisica e ingegneria biochimica, sognava di sfondare nel campo della ricerca scientifica, ma la sua ex gli ha rubato l'invenzione che poteva segnare la svolta decisiva. Così, a 42 anni, si ritrova a vendere macarons all'aeroporto di Parigi-Orly. Alice, giovane e bellissima speaker radiofonica, ha perso la vista in seguito a un incidente. I suoi occhi sono quelli di Jules, un adorabile labrador che la guida tra i colori e i pericoli della vita a lei invisibili. Quando Zibal nota Alice in mezzo alla folla dell'aeroporto, è vittima di quel temibile colpo di fulmine di cui aveva imparato a diffidare. Un breve scambio di battute, giusto il tempo di scegliere una confezione di macarons, ed è subito addio: Zibal osserva Alice dirigersi all'imbarco per Nizza. Né lui né Jules sanno che là l'attende una delicata operazione che le restituirà la vista. Quella che per Alice è una grande gioia, per il labrador è la catastrofe: si sente inutile, perso, senza la sua compagna di sette anni. Rifiutandosi di accettare un altro padrone, fugge e va a cercare proprio Zibal, entrando nella sua vita come un ciclone. Da quel momento, uniti dalla sventura e dall'ossessione per Alice, Jules e Zibal avranno un'unica missione: ritrovare la donna che ha spezzato il cuore a entrambi.
È un viaggio ad alta quota, quello che Paolo Paci propone in questo libro, ma non un percorso alpinistico. È un'avventura, umana più che sportiva, alla scoperta di dieci cime , sulle tracce dei personaggi che tra quelle rocce, su quei sentieri e su quei ghiacciai hanno vissuto, scalato, lavorato, pregato, cacciato, trovato rifugio e, in alcuni casi, sono morti. Uomini diversi santi e briganti, re e soldati, cartografi e partigiani - che hanno dato un senso alle montagne, colmandole di umanità. San Francesco popola il Subasio di luoghi dello spirito e un ingegnere rinascimentale, conquistando il Gran Sasso, registra la prima cronaca di un'ascensione. Vittorio Emanuele II trasforma il Gran Paradiso in un'immensa riserva di caccia negli stessi anni in cui i banditi di Carmine Crocco colonizzano il Vulture, nascondendosi in grotte e foreste. Sul Montasio Julius Kugy, il botanico-musicista cantore delle Alpi Giulie, apre grandi vie di salita e Willy Jervis, giovane ingegnere valdese, scrive la storia partigiana tra le cime della Val Pellice. Camminando con l'autore verso le vette, tra valli e ghiacciai, cascate e laghi - di cui l'inserto fotografico mostra la peculiare bellezza - ci si addentra in un paesaggio naturale e umano variegato e affascinante. In un racconto che, attraverso le storie di ieri e di oggi, riporta alla luce i segreti custoditi dalle montagne.
"La signorina" Ona Vitkus ha vissuto una vita riservata e ineccepibile, i suoi segreti - e le sue pene - celati con cura a occhi indiscreti. Questo finché non arriva lui, il bambino insolito con la passione per i Guinness dei primati. Lei ha 104 anni, lui soltanto 11. Da bravo boy scout, dovrebbe semplicemente aiutarla nei lavori di casa ogni sabato, ma con la sua curiosità e il suo entusiasmo contagioso infrange pian piano la scorza diffidente e un po' burbera di Ona, riuscendo a farla parlare di sé, a cominciare da quelle lontane origini lituane, e persino a coinvolgerla in un progetto singolare: farle vincere il record di "Automobilista patentata più anziana". Ona, che nel suo secondo secolo di vita credeva di avere ormai chiuso con l'amicizia, è conquistata da quel ragazzino con l'aria fragile e buffa che la fa sentire speciale. Ed è profondamente delusa quando quei sabati fatti di faccende domestiche, racconti e lezioni di guida s'interrompono di colpo. Passa un sabato, poi un altro: del bambino, nessuna traccia. Fino a quando si presenta a casa sua uno sconosciuto, un uomo di nome Quinn. È il padre del ragazzino ed è lì per completare quello che suo figlio aveva iniziato prima di essere strappato alla vita troppo presto. Da quel momento, Ona si ritroverà alle prese con i sensi di colpa di un padre, con il dolore di una famiglia spezzata, con un inatteso viaggio on the road che diventa un viaggio dell'anima.

