
"Aquila.. fiori... persecuzione". Dopo queste oscure parole, Suor Lucia Dos Santos, l'ultima testimone dell'apparizione di Fatima, si spegne all'alba di un giorno di giugno. Prima di morire però riesce a consegnare nella mani di una fidata consorella una lettera di importanza vitale, che contiene la versione integrale dell'apparizione della Madonna e che non deve cadere nelle mani sbagliate. Perché il Terzo Segreto di Fatima non è stato interamente rivelato. L'ultima parte, quella che preannuncia una grave minaccia per l'umanità, è ancora nascosta. Il primo a diffondere la notizia della morte della suora è John Costa, un giornalista, inviato della "Reuters" al Vaticano. John vive solo, in un appartamento disordinato, da quando la moglie lo ha lasciato. Quando si addentra nella vita di Lucia e nella storia delle profezie di Fatima, scopre che la versione divulgata dalla Chiesa ha diverse lacune, che si parla di un "quarto segreto" di cui sono a conoscenza solo poche persone e che queste stanno morendo incidentalmente una dopo l'altra. L'unico modo per poter risolvere il mistero è recarsi a Coimbra. Qui John scopre che la soluzione alle sue indagini si intreccia alle scoperte di una giovane ricercatrice inglese, Kate. I due si mettono sulle tracce di un antico testo arabo e di una setta di fondamentalisti che minaccia l'Europa. Solo la rivelazione del Quarto Segreto potrà salvare l'Occidente dalla distruzione incombente.
Vestiti di lusso, feste esclusive, cascate di flash e fiumi di champagne. Chi rifiuterebbe un lavoro nel mondo dorato delle riviste di moda? A ventitrè anni, con una laurea in lettere in tasca e in testa il sogno di diventare scrittrice, Andrea Sachs si presenta a un colloquio per un posto da assistente nella redazione di "Runaway". Nessuno osa dire di no a Miranda Priestley, la regina indiscussa del fashion system globale e Andrea non fa eccezione. Accantonati felpe, blue-jeans e ambizioni letterarie, si ritrova a completa disposizione della mitica, esigentissima Direttrice. Eccessi e protagonisti di un universo dal fascino indiscusso nel racconto romanzato delle esperienze dell'autrice al servizio di Anna Wintour, direttrice di Vogue America.
Credeva di essersi lasciato alle spalle per sempre i giorni dell'arena, della folla urlante, dei gladiatori costretti a combattere come animali da spettacolo. Credeva di aver saldato il conto con il fato. Ma quando il suo mondo di pace viene distrutto e i suoi amici uccisi, comprende che alla violenza non si sfugge. Se un destino di sangue è ciò che gli dei vogliono per lui, sangue sarà, decide Valerio. E da quel giorno, gettata la bisaccia di medico, la spada diventa la sua compagna. Ma non è solo la voce della vendetta a guidarlo. È anche il richiamo di un simbolo, un oggetto che dona invincibiità a chi lo possiede: l'aquila della legione Augusta, scomparsa nella foresta di Teutoburgo nelle ore della disfatta e mai più ritrovata.
Alison Willets giace in un letto d'ospedale. Può vedere, sentire, persino comunicare con un lieve sbattere di palpebre, ma la sua vita dipende dalle macchine a cui è attaccata. Chi l'ha ridotta così è un killer spietato, che uccide le sue vittime con un'abile pressione delle dita sull'arteria vertebrale. Tre ragazze sono già morte e, per l'ispettore Tom Thorne, se Alison è viva significa che nella procedura del killer qualcosa è andato storto. Finché non scopre l'agghiacciante verità: non è lei l'errore, ma le tre vittime precedenti.
Caio Merlino Britannico, dopo un fallito attentato alla vita del piccolo Artù, è fuggito da Camelot. Navigando verso nord, i fuggitivi giungono nel porto neutrale di Ravenglass, il cui re è Derek, l'uomo che ha ucciso il padre di Artù e violentato sua madre. Merlino deve reprimere l'odio che porta a quell'uomo e arriverà addirittura a salvargli la vita. In cambio si farà concedere un vecchio fortino abbandonato dai romani. Lì nascosto, Merlino educherà e addestrerà il giovane Artù di Pendragon.
Nella bottega di un rigattiere parigino, Casimir de Chateauneuf vede una miniatura che ritrae il volto di una giovane donna e ne resta folgorato. Sulla piccola cornice dorata solo due parole: La Poupée (La Bambola). Bramoso di trovare la bella Poupée, Casimir si lascia sedurre dall'oriente profumato e misterioso e parte per un viaggio sconvolgente: Alessandria d'Egitto, Il Cairo, Tebe, Damasco, Costantinopoli. Un viaggio che lo trasforma irreversibilmente, prima di consegnarlo nelle braccia del suo kismet, il suo destino. Perché gli amanti non si incontrano per caso, ma fanno parte l'uno dell'altra fin dall'inizio...
Il 10 maggio 1996 erano otto i gruppi di scalatori diretti alla vetta dell'Everest, quando si scatenò una terribile bufera di vento e neve. Tenzing Norgay racconta la storia della terribile avventura a cui prese parte. La sua è una voce diversa da quella degli occidentali che hanno scritto della tragedia. La storia narrata da Norgay è una sorta di pellegrinaggio sulle tracce del padre (che conquistò l'Everest nel 1953) e il suo racconto si dirama a esplorare la cultura del luogo, il buddismo, il mondo degli scalatori e il loro rapporto con gli sherpa che rischiano la vita per assisterli.

