
Nella bottega di un rigattiere parigino, Casimir de Chateauneuf vede una miniatura che ritrae il volto di una giovane donna e ne resta folgorato. Sulla piccola cornice dorata solo due parole: La Poupée (La Bambola). Bramoso di trovare la bella Poupée, Casimir si lascia sedurre dall'oriente profumato e misterioso e parte per un viaggio sconvolgente: Alessandria d'Egitto, Il Cairo, Tebe, Damasco, Costantinopoli. Un viaggio che lo trasforma irreversibilmente, prima di consegnarlo nelle braccia del suo kismet, il suo destino. Perché gli amanti non si incontrano per caso, ma fanno parte l'uno dell'altra fin dall'inizio...
Il 10 maggio 1996 erano otto i gruppi di scalatori diretti alla vetta dell'Everest, quando si scatenò una terribile bufera di vento e neve. Tenzing Norgay racconta la storia della terribile avventura a cui prese parte. La sua è una voce diversa da quella degli occidentali che hanno scritto della tragedia. La storia narrata da Norgay è una sorta di pellegrinaggio sulle tracce del padre (che conquistò l'Everest nel 1953) e il suo racconto si dirama a esplorare la cultura del luogo, il buddismo, il mondo degli scalatori e il loro rapporto con gli sherpa che rischiano la vita per assisterli.
In un tempo mitico due giovani si affacciano alla vita adulta. Lei è Sarai, figlia del capo del villaggio di Ghed Amla, lui è Abramo, figlio del capo del caravanserraglio di Massalah. La terra in cui vivono è attraversata da tribù nomadi. Sono mercanti che vengono da lontano e portano le loro merci fino al mare. C'è sempre stata pace tra loro e la gente dei villaggi, finché, per un banale incidente, gli animi si inaspriscono ed è la guerra. Abramo vuole in moglie la bellissima Sarai, ma anche il fiero Galad, capo di una tribù nomade, aspira alla sua mano. Sarà un duello a decidere del loro destino.
Carol Starkey è morta in una terribile esplosione. Morta per centosessanta interminabili secondi. Poi il suo cuore ha ricominciato a battere. Quello di David "Sugar" Bordeaux, suo compagno e collega, invece, si è fermato per sempre. Lontano dalla Squadra Artificieri, di cui era il fiore all'occhiello, Starkey ha ripreso lentamente a vivere. Ma quando, tre anni dopo, un altro poliziotto muore dilaniato da una bomba, lei sa che non può continuare a nascondersi. Deve incastrare l'artefice di quei perfetti ordigni di morte, il folle artefice di quelle terribili esplosioni.