
Per tutti Grace è una madre perfetta. Madre coraggio. Suo figlio, Jack, è un miracolo. A tre anni, combatte fin dalla nascita contro una malattia che i medici non sanno curare. Grace sa che il suo piccolo è destinato a morire, che il volto di lui, con i suoi riccioli rossi e le sue lunghe ciglia, e la sua vocetta incerta mentre farfuglia "mamma" non la accompagneranno a lungo. E tuttavia non si rassegna. Non ci riesce. Non può. È una madre, perciò lotta al fianco di Jack, interrogando i dottori, documentandosi su ogni diagnosi e medicina e facendo di tutto per dare al figlio l'illusione di una vita vera. Ora, però, qualcuno sta insinuando la più atroce delle accuse. Crede che Grace non sia così perfetta come da a vedere, che la sua dedizione nasconda una realtà atroce e ben più morbosa. Grace inizia a vivere sospettando di tutti dottori, infermiere, e perfino di suo marito. Perché lei sa fin troppo bene che il tradimento è una bestia feroce che ti affonda le unghie nel cuore avvelenandoti l'anima. Lo sta provando sulla propria pelle avendo ceduto alla tentazione di una relazione extraconiugale con Noah, il suo primo amore, e per questo non sa darsi pace. Intanto la malattia di Jack si aggrava e Grace non può stargli vicino proprio quando il bimbo avrebbe più bisogno di lei.
Marocco, 1769. Helen Gloag ha diciannove anni quando scappa dal villaggio scozzese in cui è cresciuta, in cerca di avventure nelle colonie americane. Ma la sua fuga si interrompe bruscamente quando la nave su cui è imbarcata viene assaltata dai pirati provenienti dalle coste africane, che uccidono barbaramente i passeggeri e l'equipaggio. Solo Helen e una manciata di altre donne sopravvivono. Sono merce preziosa: la loro bellezza le rende prede uniche e ricercate al mercato delle schiave, dove possono essere vendute in cambio di enormi somme di denaro. E infatti, giunta a Tangeri, grazie ai suoi capelli rossi e alla sua pelle di latte, Helen viene subito notata dal nano Microphilus, sovrintendente all'harem dell'imperatore. È l'inizio di un nuovo viaggio attraverso il deserto marocchino, fino a Marrakesh, luogo di eccessi e voluttà, tripudio di profumi e colori. È nella gabbia scintillante e claustrofobica dell'harem, un luogo in cui l'unica dote che conta per una donna è la sua abilità nel soddisfare i capricci del padrone, che Helen verrà iniziata all'arte della seduzione. Ma insieme scoprirà anche gli intrighi e i giochi di potere che regolano la vita quotidiana di centinaia di concubine.
Il fato aveva per lui programmi diversi da quelli che si era scelto. Conosceva le erbe, le pozioni, i rimedi della natura. Aveva amato una giovane sacerdotessa germanica e studiato da medico. Suo fratello, Antonio Primo, impetuoso generale al comando della legione Galbiana, aveva sgominato una tribù di barbari ribelli in Pannonia, ma a lui le armi facevano orrore. Ora, però, negli anni insanguinati della guerra civile, la sua libertà è stata venduta a un lanista di Tolosa, come quella di centinaia di giovani da trasformare in schiavi. O in gladiatori. Il suo bracciale è diventato una catena. Una prigione la sua casa. Non ha più niente di ciò che aveva, ma la sorte di suo fratello e perfino quella di Roma sono nelle sue mani.
Nel 1993 Marie Gesto era scomparsa dopo essere uscita da un supermarket, ma il suo cadavere non era mai stato trovato. L'indagine era stata affidata a Harry Bosch, che non era riuscito a scoprire l'assassino. Ora, tornato nell'Unità dei casi irrisolti, riprende a occuparsi del delitto che non aveva smesso di tormentarlo. Ma c'è qualcun altro che si tormenta. Il procuratore generale. È tempo di elezioni e il procuratore sa che un'eventuale soluzione del caso sarebbe l'asso nella manica che gli manca. E così accade che Raynard Waits, uno spietato serial killer arrestato per duplice omicidio, si attribuisca anche quello di Marie Gesto, più una serie di altri, avvenuti nel passato, che non avevano mai trovato soluzione. In cambio della sua confessione, la pena di morte gli viene commutata in ergastolo. Il caso è chiuso, il procuratore soddisfatto, ma non Harry Bosch, che non si lascia convincere da una soluzione così facile e soprattutto si rende conto di aver trascurato all'inizio dell'indagine un indizio rivelatore. Cercando di non lasciarsi sopraffare dal senso di colpa e di sfiducia che lo attanaglia, Bosch segue le sue piste che lo porteranno al cuore di una spirale di perfidia e depravazione. E come un surfista che aspetta l'onda giusta, saprà attendere il momento per sferrare il colpo di grazia.
A 16 anni, Kevin ha preso l'arco con cui si esercitava da tempo e ha ucciso sistematicamente, nella palestra della scuola che frequentava, sette compagni, un inserviente e l'insegnante di algebra. Uccidere, nella sua logica distorta, era il mezzo per uscire dalla massa indistinta e diventare protagonista. E ora lo è, nel carcere minorile in cui è rinchiuso, temuto e rispettato dagli altri giovani reclusi. A raccontarcelo è la madre, Eva Katchadourian, newyorkese di successo, in una serie di lettere al marito assente. Attraverso le sue parole si snoda la storia della famiglia e dei suoi componenti: Eva, con il suo rapporto ambivalente nei confronti della maternità, il marito Frank, sempre pronto a giustificare il figlio in totale contrasto con lei, e lo stesso Kevin, un piccolo genio del male da quando ha aperto gli occhi sul mondo. Lettera dopo lettera, è un susseguirsi di fatti e di episodi che scavano nella vita familiare e ci restituiscono un quadro lacerante, sofferto, filtrato dalla lucida intelligenza e dalla profonda umanità di Eva, che non smette di chiedersi se non sia anche sua, e del rapporto di malcelata ostilità con il figlio, la colpa di quanto è successo.
Palermo, novembre 1185. Costanza d'Altavilla, l'ultima erede della dinastia normanna che guida il Regno di Sicilia, è costretta a rinnegare i voti per sposare Enrico di Svevia, figlio dell'imperatore Federico. Da quel momento, la fragile e bella Costanza deve lottare contro nemici potentissimi, primo fra tutti Gualtieri di Palearia, ministro dell'imperatore, che soffia sul fuoco della gelosia di Enrico per distruggere la donna e conservare la sua enorme influenza. Il figlio sospirato, vero motivo dell'unione, tarda a venire, ma quando finalmente vede la luce, i pericoli si addensano su di lui e sulla madre. Tra congiure e lotte intestine, Costanza fa di tutto per proteggere il piccolo Federico da chi vuole eliminarlo per mantenere il potere.