
Gerusalemme, 1099 Ugo di Payens si aggira tra montagne di cadaveri, grida di dolore, edifici distrutti. I suoi piedi affondano nel sangue, che scorre lungo le strade della Città Santa. Non per questo aveva lasciato la Francia, non per questo si era unito alla crociata, tre anni prima, come gli avevano chiesto i capi della congregazione segreta cui apparteneva, l'Ordine della Rinascita di Sion. Non per assistere a questo orrore, ma perché l'Ordine della Rinascita potesse tornare a Gerusalemme, nella città dove era rimasta sepolta per secoli la verità sulla vita, e sulla morte, di Gesù. Dopo aver assistito a quell'inutile massacro, Ugo è sconvolto e sfiduciato, ma decide di restare in Terra Santa, e attendere indicazioni dall'Ordine della Rinascita di Sion. E proprio quando, passati ormai vent'anni, si convince che queste non arriveranno mai, ecco la svolta improvvisa, un comando tanto assurdo quanto perentorio. Formare un nuovo ordine di monaci cavalieri, che dovranno alloggiare nelle grotte sotto il Monte del Tempio di Gerusalemme. Una richiesta all'apparenza irrealizzabile, ma Ugo, con l'aiuto del vecchio amico Goffredo Saint-Omer, del giovane Stefano Saint-Clair, e di altri pochi fidati cavalieri, riuscirà a fondare l'Ordine dei "Poveri compagni soldati di Cristo e del Tempio di Salomone". I Templari. E mentre il Regno crociato di Gerusalemme affonda tra gli intrighi, le congiure e la lussuria, i monaci guerrieri finalmente capiranno il motivo della loro esistenza.
Il caso su cui il giovane cronista Rudi Hernandez stava indagando gli è costato la vita, ma un'audiocassetta e alcune foto datate 1931 consentono di aprire un'inchiesta che si allarga a macchia d'olio: dal Paraguay al Messico, dall'Italia alla Germania. Al centro del piano criminale, un personaggio inafferrabile e una sola parola: "Brandenburg". Mentre l'ipotesi di un complotto internazionale si fa sempre più forte, lo spettro del nazismo torna a minacciare gli equilibri politici del mondo.
1600 a. C. Da giorni la nave era in balia della tempesta. Giorni che erano come notti, in quei mari del Nord, tra l'acqua nera e gonfia d'ira e il cielo buio che incombeva come un pesante sudano. Intorno, solo pezzi di ghiaccio galleggianti, sempre più fitti e minacciosi, con i loro scricchiolii sinistri. Era stata una follia salpare con la brutta stagione, ma quello era il volere di re Hargar, disposto a sacrifica-re la sua Guardia Scelta pur di impossessarsi del bottino dei pirati dell'isola di Toraigh. Vincolati a quell'impresa da un giuramento di fedeltà, i membri dell'equipaggio non poteva no nemmeno abbandonare la nave, pena la vergogna e la dannazione eterna. E così, quel mare sarebbe stata la loro bara. C'è chi giura di aver visto il relitto: intrappolato da una bianca montagna galleggiante, la prua innalzata verso l'alto. Ma poi lo scafo è scomparso, come per dispetto degli dèi. Ora, tra i Lochlann, le genti scandinave, sono in molti a bramare il tesoro disperso. Lo vuole re Hargar, per pagare i mercenari che difendono il suo trono col potere delle armi. E lo vogliono i sudditi stanchi dei soprusi del sovrano, per mettere fine al suo regno. Ma è necessario vincere la grande magia degli dèi del mare per svelare il segreto della nave fantasma, ed è per questo che uno dei dan ribelli chiede aiuto al druido Conan.
Il corpo di Asa Johnson è nascosto tra i cespugli di un giardino pubblico. Già a un primo sguardo la causa della morte risulta essere un unico colpo di pistola alla testa, per il resto il suo corpo sembra non aver subito violenza. Questo è il macabro spettacolo che Dan Holiday, ex agente della polizia di Washington, si trova di fronte durante una passeggiata nel cuore della notte, fatta solo per schiarirsi le idee. Non può che essere una nuova vittima dell'assassino che vent'anni prima chiamavano "il giardiniere notturno". Il suo modo di procedere era lo stesso: vittima minorenne, di colore, che veniva sodomizzata, freddata con un colpo di pistola e poi completamente ripulita, come per purificarla dalla violenza subita. C'era anche quel particolare inconfondibile: i ragazzi avevano tutti nomi palindromi. Holiday aveva lavorato al caso con T.C. Cook, la leggenda del dipartimento. Ora le loro vite sono completamente diverse. Dan ha lasciato la polizia e fa l'autista per ricchi uomini d'affari. Cook è in pensione da qualche anno, ma il fatto di non essere riuscito a mettere le mani su quello spietato serial killer ancora lo tortura. Dopo il ritrovamento del ragazzo i due si rimettono in contatto con Gus Ramone, il terzo uomo che si era occupato dell'indagine, che è ancora in polizia, e ricominciano da dove avevano lasciato. La loro è una corsa contro il tempo...
Nel 1993 una ragazza si uccide gettandosi dal tetto di una palazzina, all'interno della comunità di recupero per tossicodipendenti di MaiPiù, in Romagna. Paolo Mormino, al suo primo incarico nella polizia, si occupa delle indagini. Il caso è semplice. Il suicidio è avvenuto davanti a numerosi testimoni, mentre il capo della comunità, Ernesto Magnani, tentava di dissuadere la ragazza dai suoi propositi. Mormino rimane colpito dalla personalità di Magnani, discusso fondatore di MaiPiù. Impara a conoscerne meglio le ragioni e i metodi poco ortodossi attraverso gli occhi di Roberta Ceredi, che lavora nella comunità, con la quale inizia una storia d'amore. Mormino chiude l'inchiesta ma la scoperta, nelle paludi vicino al mare, del cadavere di un uomo pestato a morte, lo riporta a MaiPiù. Questa volta il poliziotto incontra molti ostacoli, sia dentro la questura che in ambienti politici legati alla comunità, e deve scontrarsi con l'omertà che impera tra gli ex tossicodipendenti. A costo di perdere il lavoro e la ragazza, Mormino troverà le risposte che cerca nella palude, la terra di nessuno dove i fiumi finiscono per arenarsi in cerca di uno sbocco verso il mare.
Si dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma, per Amir, il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a riacciuffarlo quando meno se lo aspetta. Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha commesso una colpa terribile. Così, quando una telefonata inattesa lo raggiunge nella sua casa di San Francisco, capisce di non avere scelta: deve tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza. C'è una scoperta sconvolgente, in un mondo violento e sinistro dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più.
Tutti gli uccelli del creato esplodono nel cielo, in una nuvola bianca che scende volteggiando. Giunto al suolo, quel turbinio di piume si rivela fatto di carta: frammenti anneriti, fumanti, incandescenti. Ha in mente questa immagine Brian Remy quando riprende i sensi, steso sul pavimento di casa sua. Non ricorda lo sparo, sentito dalla vicina, né gli sembra di aver tentato il suicidio, nonostante la ferita alla testa, la pistola per terra accanto a lui e l'ambiguo messaggio "Eccetera" scritto con la sua calligrafia. Del resto, dal giorno della grande esplosione, la sua vita sembra diventata una sequenza sconnessa di attimi, separati da vuoti di memoria. Da quel giorno, anche il mondo intorno a lui non è più normale: la sua città è perennemente avvolta da una cappa di cenere e fumo; tutti sembrano in preda all'isteria, alimentata dalla lotta contro il terrorismo; suo figlio racconta a scuola di aver perso il padre, per poter immedesimarsi meglio nel lutto collettivo. Eroe controvoglia, Brian è accolto ovunque dai saluti e dagli applausi della folla, in quanto poliziotto. Lui e il suo collega Paul accompagnano gente famosa in visita al luogo dell'esplosione, chiamato "Zero", dove sono ammassati cumuli di acciaio, calcestruzzo polverizzato, pezzi di carta, brandelli di resti umani non più identificabili. Tra sprazzi di lucidità e attimi in cui gli sembra di vivere la vita di un'altra persona, Brian si ritroverà coinvolto in un'ambigua operazione anti terrorismo.
Un uomo viene ucciso nella sede del Grande Oriente di Francia, a Parigi, il giorno stesso in cui doveva tenersi la sua iniziazione alla massoneria. Un altro, discendente del marchese Lafayette, subisce la stessa sorte. Antoine Marcas, commissario di polizia massone, deve far luce sui due omicidi compiuti con un'antica spada da un "fratello di sangue", come lui si è definito. Le indagini conducono Marcas a New York, nei sotterranei della Statua della Libertà, dove si celano indizi importanti, e poi ancora a Parigi, sulla Torre Eiffel. Ci sono legami che uniscono i due monumenti, simboli massonici, significati esoterici, che risalgono lontano nel tempo, al Medioevo, all'anno 1355, quando un copista di nome Nicolas Flamel entra in possesso del misterioso "Libro di Abramo", custode di molti segreti, tra cui la formula per creare l'oro perfetto. Di Flamel, che passerà alla storia come l'alchimista che ha ottenuto la pietra filosofale, si sono perse le tracce, così come del prezioso libro. Ma il fratello di sangue sa, e così pure i membri dell'organizzazione Aurora, che vogliono a tutti i costi la formula. Marcas rischierà la vita per fermare quella sanguinaria e folle corsa all'uomo, che si concluderà sulla Torre Eiffel, monumento per eccellenza alla superiorità della Ragione.